Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: poketpolly    28/02/2009    5 recensioni
Halloween 1981. E se Voldemort non avesse ucciso James?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Sirius Black
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questa fan fiction è il frutto di una mia ispirazione improvvisa .

Mi sono chiesta come sarebbe stato se (il mio amato) James fosse sopravvissuto nella notte di Halloween del 1981... 

Forse non ha molto senso come fan fiction, ma la posto lo stesso perchè ci tengo molto a leggere i commenti visto ke nn è stato facile esprimere "sulla tastiera" quello che immaginavo potesse provare James.

Bene, allora 

GoOd ReAdIng!

----------------------------------

Orrore!

In un istante il peggiore dei suoi incubi era divenuto realtà.

Dinnanzi a lui tutto ciò che restava della sua casa, della loro casa.

Crollò sulle ginocchia mentre il mondo pareva girargli intorno vorticosamente.

Pregò che il terreno asfaltato sotto di lui si aprisse per inghiottirlo, pregò di morire per sfuggire a quell’inferno.

Maledetto!” Disse rialzandosi “Dove sei?! Torna qui! Ti sei dimenticato di me; sono ancora vivo.”

Uccidimi!” Gridò nella notte “Voldemort! Torna qui e uccidimi!”

Ma nessuno rispose alle sue urla disperate.

Un tuono annunciò l’arrivo di un temporale e la pioggia prese a cadere fitta scuotendolo e dandogli l’impressione di svegliarsi da un brutto sogno.

Un brutto sogno… certo, non poteva essere che così! Un dannatissimo, fottutissimo incubo! Come aveva potuto non capirlo prima?!
Lily era viva, sicuramente nascosta nei dintorni e sarebbe sbucata fuori da un momento all’altro sorridente con il loro piccolo tra le braccia, scusandosi per averlo fatto spaventare.

Questione di attimi, si.

Passavano i minuti, non appena fosse saltata fuori l’avrebbe sicuramente rimproverata per avergli fatto attendere tanto a lungo.

Il rombo di un motore sovrastò per pochi istanti il fragore imperversante del temporale.

Pochi istanti dopo un’enorme motocicletta atterrò sull’asfalto davanti alle rovine e un uomo dai lunghi capelli scuri saltò giù agilmente.

James! Grazie al cielo stai bene! Ma cos’è successo qui?”

James fissava ostinatamente il cumulo di macerie che era stato la sua casa.

Dove sono Lily e Harry?”

Il lampo di un intuizione, la terribile verità; di nuovo Voldemort, di nuovo una famiglia distrutta.

James, andiamo via!”

No! Sirius, loro devono essere nascosti da qualche parte qui vicino.”

Andiamocene!”

Non capisci! Arriveranno!”

L’unica certezza che Sirius aveva in quel momento era che doveva portare via l’amico da quel luogo di morte; lo prese per il braccio e lo sospinse verso il proprio veicolo.

No, fermo! Harry! Sento la voce di Harry!”

Ne era certo, quello che sentiva era il pianto di un bambino.

James si liberò dalla presa di Sirius e corse verso le macerie iniziando a scavare nel punto da dove gli sembrava provenisse la voce di suo figlio.

James, ti prego! Non c’è più niente che tu possa fare.”

Le mani sanguinavano, ma James non si fermava; la sua famiglia era da qualche parte lì sotto, lo sentiva.

James! Devi venire con…!” Sirius si interruppe nel bel mezzo della frase; il pianto di un bambino! Lo sentiva anche lui.

Raggiunse l’amico e gli si affiancò per aiutarlo nella sua operazione.

Un’anta della credenza, un frammento di intonaco del salotto; un pezzo di quella che era stata la sua casa dopo l’altro.

Sirius!”

Intrappolato sotto la culla rovesciata che era servita a ripararlo dal crollo, il piccolo Harry Potter piangeva spaventato ma indenne.

Poco distante, sotto un cumulo di macerie, una mano pallida; inerte, ma ancora protesa verso il bambino.

Lacrime sgorgavano copiose dagli occhi di Sirius mentre l'amico spostava la culla e traeva a sé il piccolo Harry ancora urlante, ma James non piangeva.

Devi portare via Harry!” Disse a Sirius con calma glaciale.

L'altro annuì asciugandosi le lacrime con un gesto brusco della mano.

Portalo da Remus e vai da Silente per avvertirlo dell'accaduto!”

E tu?”
“Io rimango qui.”

James, non puoi...”

Resto qui, Sirius.”

Il tono con cui pronunciò quella frase aveva un che di definitivo che spinse Sirius a non ribattere.

James porse il figlio all'amico che lo accolse tra le braccia per poi montare sul proprio veicolo.

Tranquillo, piccolo!” Mormorò al bambino stringendolo a sè “Ce ne andiamo da quì! Domani è un altro giorno e tutto questo non sarà che un brutto ricordo da lasciarsi alle spalle.”

E con un rombo infernale la motocicletta partì sollevandosi fino a raggiungere il cielo notturno e confondersi con le stelle che splendevano senza badare all'uomo dalla capigliatura spettinata che metri e metri sotto di loro stringeva la mano fredda della stella che fino ad allora aveva illuminato i suoi giorni.

La vita continuava, soprattutto per il bene di Harry, ma sapeva che da quel momento nulla sarebbe stato come prima e stringendo la mano amata nella propria avvertì la notte calare sulla sua esistenza.

Non rimaneva che attendere, e James avrebbe atteso sotto la pioggia scrosciante senza versare una lacrima, ma con la consapevolezza che l'alba non sarebbe più giunta.


  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: poketpolly