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Autore: kyonnyuchan    21/11/2015    0 recensioni
Kiriko Kirishima, una cinica, disincatata studentessa diciassettenne di Tokyo si troverà suo malgrado (e molto controvoglia) catapultata, assieme ai suoi "amici" in un mondo in completamente diverso dal suo. Un mondo di eroi, demoni, castelli, magia e spade, tale da sfidare il suo senso comune e la sua logica inattaccabile. Ce la farà a farsi strada in questo universo fantasy o ne verrà divorata?
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Imma child? No freakin' way!

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Un minuto prima stai parlando con degli idioti fuori da una scuola ed il minuto dopo ti risvegli da tutt'altra parte. Parte? Diciamo pure in tutt'altro mondo.

I casi della vita.

 

Benvenuta a Vaeltanya, prescelta! Vivi la tua avventura e diventa un'eroina, salendo di livello, acquisendo nuove classi e imparando nuove abilità!

 

Ecco le tue statistiche di partenza:

 

NoName (Kiriko Kirishima)

 

Età: 0

Razza: Daemita (sangue faerico: 89%)

Classe attuale: Orfana (+1% astuzia per livello; -1%moralità per livello)

Status sociale: infimo

Punti esperienza:0

Statistiche base: (locked)

Abilità:(locked)

 

La speranza che le parole che aveva appena udito nel suo cervello, oltre che l'intera e assurda situazione, fossero null'altro che un incubo della sua mente assuefatta alla lettura di troppe novel fantasy, durò pochi, miseri e fugaci istanti. La realtà che poteva osservare intorno a lei dopo aver aperto gli occhi aveva contorni troppo netti e definiti per essere un parto della sua immaginazione malata.

 

Un attimo. Calmiamoci. Questo DEVE essere un incubo, no? Insomma, non mi sembra di aver fatto qualcosa di tragicamente sbagliato nella mia vita da studente delle superiori, per cui non posso avere un karma COSI' negativo da essere finita dentro ad una delle storie che leggo di solito... Ora mi do' un pizzicotto alla guancia e mi sveglio, già.

 

Se non che, l'atto di alzare il braccio verso il proprio volto fu un'impresa. Era come se...Non avesse alcuna forza!

Finalmente, dopo un paio di tentativi, nel campo visivo entrò la sua mano. La mano di un neonato.

 

No, aspetta. Sarei una neonata? Cioè, non solo sono finita in un altro cazzo di universo, ma da poppante, per giunta? Eccheccazzo però!

Vorrei tanto conoscere lo stronzo che ha avuto la merdosissima trovata di catapultarmi qui. Non sarò atletica, ma la forza di riempirlo di cartelle in faccia per un giorno intero giuro che la trovo. Allora vocina nel cervello, ci facciamo sentire di nuovo per chiedere umilmente scusa?

 

Il silenzio carico di aspettativa, però, rimase tale, per grande delusione di Kiriko, che vagamente sperava che un ipotetico “creatore del sistema” si facesse vivo per spiegargli un paio di cosette in più.

Di solito nei giochi funzionava così, no? Ma, a quanto pare, il creatore di quel particolare gioco doveva avere un lato sadico particolarmente spiccato.

A quel punto, cercò di ragionare su dove diavolo fosse e sulle parole che aveva sentito prima di aprire gli occhi. La prima cosa che realizzò, fu quella di essere adagiata su di un enorme letto in compagnia di molti altri esserini piagnucolanti, altrimenti detti bambini. Specie animale verso cui Kiriko aveva sempre provato una sorta di repulsione naturale.

 

Ah, già... La 'voce' l'aveva detto che ero un'orfana. E quindi in questo mondo esistono gli orfanotrofi, eh... Beh, meglio che niente, perlomeno.

 

Dopo aver benedetto internamente il fatto che avesse il senso della vista già perfettamente sviluppato, si soffermò per un attimo su un particolare in comune tra tutti i suoi compagni di sventura.

 

Orecchie... A punta? Vi prego, non ditemi che sono un fottutissimo elfo!

 

Cercò di ricordarsi delle parole dette dalla voce. Quando aveva parlato di razza, se lo ricordava ancora perfettamente, l'aveva definita come “Daemita”, qualsiasi cosa ciò stesse a significare. In più aveva aggiunto “Sangue faerico: 89%). Non aveva la più pallida idea di cosa volesse dire, ma, a memoria, “faerico” era un aggettivo che di solito aveva delle relazioni con esseri come fate, elfi, folletti o gnomi; dall'inglese “Fairy”, ossia, appunto, fata.

 

Non che la scoperta, per Kiriko, fosse particolarmente attraente, comunque.

Fanculo. Fatti di carta velina e buoni solo a colpire dalla distanza. Non sono mai riuscita a giocare da ranger, negli RPG1...

 

Mentre era assorta nei suoi pensieri, si accorse di un senso di intimo calore nelle parti basse. A cui si aggiunse ben presto una sensazione di bagnato. La ragazza non ci mise molto per realizzare di essersi appena fatta pipì addosso. E nonostante fosse qualcosa di assolutamente nella norma per un neonato, la subitanea realizzazione di aver fatto qualcosa di estremamente imbarazzante per una normale diciassettenne di Tokyo, unita al complessivo shock di quanto stava succedendo, non poté fare a meno di gettarla in una cupa depressione, facendola esplodere.

 

Ma della rabbia, delle bestemmie, degli insulti che avrebbe voluto gridare, ciò che emerse alla luce del giorno fu solo e soltanto un pianto dirotto. Non differente da qualsiasi altro pianto dirotto di qualsiasi altro neonato con il pannolino bagnato sulla faccia della terra.

 

All'udire quel suono le si avvicinò, con un'interessante combinazione di fretta, preoccupazione e fastidio, una ragazza di carnagione ambrata, dai capelli nerissimi (ma senza alcuna traccia di orecchie a punta), sui vent'anni e con un lungo vestito sul grigio. Senza esitare la prese in braccio e la portò in una stanza attigua, dove, canticchiando una filastrocca, sostituì rapidamente la fascia di lino con un'altra probabilmente lavata di fresco.

Stupita dalla solerzia con cui era avevano provveduto alla sua “incresciosa situazione”, Kiriko progressivamente si calmò. Si sarebbe aspettato un luogo cencioso in cui i bambini abbandonati venivano accuditi nello sporco e in maniera approssimativa fino alla loro prevedibilmente prematura morte per qualche malattia, e invece...

 

Certo che per un luogo in cui l'idea generale di igiene è più o meno quella medievale, questo è un servizio di prima scelta... Ah, e grazie del cambio, nee-san2...

 

Ma non era ancora finita: stupendo ulteriormente la scettica Kiriko, la giovane, invece di riportarla subito indietro, decise di coccolarla un po'. Suoni incomprensibili uscivano dalla sua bocca, mentre rivolgeva lo sguardo a quella che per lei era solo una bambina che aveva appena finito di strillare.

 

Mi spiace, nee-san... Non capisco una parola di quello che mi stai dicendo. E non credo che tu abbia un dizionario di giapponese a portata di mano...

Umm... E' una mia impressione, o tutte le volte che mi guardi negli occhi ripeti la stessa parola? Non è che magari mi stai chiamando per nome?

 

Effettivamente, quando la strana voce le aveva parlato, era stata chiamata “NoName”, quindi nessuno le aveva ancora dato un nome o anche solo semplicemente un appellativo con cui riferirsi a lei. In un primo istante, travolta da mille altri pensieri, non vi aveva dato alcun peso, ma improvvisamente la questione le pareva della massima importanza. Vero che era un'orfana, con tutti gli annessi e connessi della cosa, ma non avere niente che fosse diverso da un “Ehi tu!” per chiamarla aveva un che di... Deprimente.

Sarebbe stato carino se quella nee-san avesse inventato di sua spontanea volontà qualcosa di meglio.

 

Bing!

 

Un suono nella sua testa la riscosse da questi pensieri. Senza neanche il tempo per riprendersi, la voce risuonò di nuovo, informandola che qualcosa di importante era accaduto.

 

Hai subito un cambiamento del tuo status!

Nome: Remin (Kiriko Kirishima)

 

Quindi hai deciso di chiamarmi “Remin”? Chissà cosa diavolo vorrà dire nella tua lingua... Però ammetto che ha un bel suono. Certo, se mi avessi chiamato “Zelda”, sarebbe stato il top, ma anche così non è affatto male... Di nuovo grazie, nee-san. Ti prometto che imparerò presto la tua lingua, imparerò come ti chiami e lo farò direttamente. Abbi solo un po' di pazienza. E tu, stronzissima voce dell'amministratore, non prendermi di nuovo di sorpresa in questo modo, mi hai fatto quasi venire un infarto con quel tuo 'bing!'. Sono solo una delicata neonata, per tutti i kami!

 

Aveva imparato troppo presto a cavarsela da sola in ogni situazione ed i suoi rapporti con i genitori erano da anni più freddi di un vento invernale. Perciò, suo malgrado, la scoperta di avere un nome e, soprattutto, quella di avere qualcuno che si prendeva cura di lei con un certo qual trasporto affettivo, la mise di buon umore. Essere in un mondo completamente nuovo e sconosciuto, e per di più come una lattante in fasce non le sembrava più così tanto spaventoso.

 

Probabilmente, se avesse saputo in cosa si erano incarnati i suoi compagni di sventura, in particolare una di loro, il malumore le sarebbe tornato immediatamente, al punto da farle vomitare sangue dalla rabbia.

 

Mirìs Varigan Gryalme (Hinata Imamiya)

 

Età: 0

Razza: Afaliana (sangue faerico: 4%)

Classe attuale: Principessa ereditaria di Afalia (+3.5% carisma per livello, +7% entro i confini di Afalia e Plargis; decoro+3; raffinatezza+3; resistenza al veleno +1)

Status sociale: altissimo

Punti esperienza:0

Statistiche base: (locked)

Abilità:(locked)

 

Bollard Ramia (Eichiro Kimura)

 

Età: 0

Razza: Averiana (sangue faerico: 9%)

Classe attuale: mercante di armi (+0.5% astuzia per livello; identificare classe armi+1; uso armi+1; metallurgia +1; moralità-0.5%)

Punti esperienza:0

Statistiche base: (locked)

Abilità:(locked)

 

Rachmal Frimaunis (Tomoya Kiritani)

 

Età: 0

Razza: Gaulanita (sangue faerico: 3%)

Classe attuale: nobile (decoro +1; raffinatezza+1; temperamento -0.5)

Status sociale: alto

Punti esperienza:0

Statistiche base: (locked)

Abilità:(locked)

 

Kyonnyuchan' space

 

Ed ecco che la nostra eroina si è incarnata in un allegro e avventuroso mondo fantasy. Salvo il piccolo e insignificante dettaglio che il mondo in questione non è per niente allegro, tanto più che parte da neonata e con uno 'status sociale infimo'. Cosa le riserverà il futuro? Lo scoprirete.

1Role Play Game: giochi di ruolo, come Dungeons and Dragons, Baldur's Gate e altri, in cui vi è la classica compagnia di avventurieri che massacrano mostri e completano missioni in un mondo che di solito è ad ambientazione fantasy.

2Nee-san in giapponese sta per “Sorellona”, o “Sorella Maggiore”. Naturalmente non è riferito solo ed esclusivamente ai rapporti parentali, ma è un modo amichevole per definire una persona che si prende cura di noi, appunto, come fosse una sorella maggiore.

   
 
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