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Autore: Mallory_    21/11/2015    1 recensioni
SPOILER!ALTERT - 2x07.
"Tra di loro era sempre stato così; ciò che non si dicevano era sempre più importante di quel che veniva detto e, in qualche modo, riuscivano a comunicare attraverso un solo sguardo, un tocco, un sorriso."
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Barry Allen, Caitlin Snow
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Barry sapeva di sbagliare, sapeva che mentire a Patty non avrebbe fatto altro che rendere più duro il momento in cui tutta la verità sarebbe venuta a galla – perché era certo che, presto o tardi, avrebbe dovuto confessarle quel segreto inconfessabile.
Con questi pensieri si diresse ai laboratori S.T.A.R., dopo aver riaccompagnato la ragazza alla sua abitazione e averla salutata, con la promessa di un appuntamento e niente più bugie.
Sorrise amaramente, percorrendo il corridoio che conduceva alla corteccia, mentre il senso di colpa aumentava, causandogli un sospiro stanco e sopraffatto.

«Uhm, che muso lungo.» La voce di Caitlin gli giunse soffice e melodiosa, come sempre. Lo sguardo di Barry si posò sulla figura della ragazza e, d'istinto, sorrise.

«Ehi, come mai sei ancora qui? Credevo fossi a casa, a riposare.» Commentò, lasciando che un cipiglio di curiosità misto ad apprensione adombrasse il suo tono di voce. Non aveva dimenticato ciò che era successo quel giorno e l'orribile sensazione provata nei momenti in cui aveva creduto di poterla perdere a causa di Grodd.

«Sto bene, Barry, tranquillo.» Sorrise la dottoressa, rivolgendogli uno sguardo così rassicurante e sincero che il ragazzo non se la sentì di dubitare di quelle parole, né di controbattere. Si limitò, quindi, ad annuire con un mezzo sorriso.

«Tu, invece, come stai?» Chiese Caitlin, di rimando. Questa volta fu il suo tono a tingersi di una leggera preoccupazione.

«Eh? Oh, bene, bene... Bene...» rispose con fin troppa enfasi il velocista, ripetendo più volte quella parola, come a voler convincere se stesso. «Ho riaccompagnato Patty a casa e...» Lasciò in sospeso la frase, abbassando lo sguardo. Aveva un'infinita voglia di confidarsi con lei, parlarle, come non faceva più da tanto, troppo, tempo, ma non voleva travolgerla con i suoi problemi e le sue sciocche ansie.

«Ah, la tua nuova ragazza. Cisco mi ha detto che è davvero carina!» esclamò d'un tratto, facendosi attenta alla piega che aveva preso quella conversazione, pur non essendole sfuggito lo strano atteggiamento dell'amico. «Mi fa piacere che tu abbia deciso di... Andare avanti, meriti di essere felice, Barry.» Aggiunse, avvicinandosi a lui e poggiandogli una mano sulla spalla. Barry fissò i propri occhi in quelli nocciola di Caitlin, e vi lesse tanto di più di quella sola frase.
Tra di loro era sempre stato così; ciò che non si dicevano era sempre più importante di quel che veniva detto e, in qualche modo, riuscivano a comunicare attraverso un solo sguardo, un tocco, un sorriso.

«Grazie, Caitie.» disse sinceramente Barry; si sentiva meglio, ma c'era un peso che gravava su di lui e da cui non riusciva a liberarsi. «E grazie per oggi. Mi hai salvato la vita.»

«Non ho fatto nulla di diverso da ciò che tu fai sempre, tutti i giorni, quando indossi quel costume rosso, Barry.» Caitlin scrollò le spalle, sorridendo appena in direzione del velocista.

«Ti sbagli!» replicò, immediatamente. «Oggi tu, senza alcun potere, hai avuto il coraggio di affrontare un gorilla telepatico, super intelligente e arrabbiato, alto due metri, o forse di più, e mi hai salvato. Tu hai rischiato la tua vita per me. E non sei dotata di super velocità, o di qualche altra particolare abilità. Capisci? Io, invece, mi sono nascosto quando non potevo correre.» Parlò a raffica, in modo agitato e gesticolando, arrabbiato con se stesso, per essere stato un codardo. Per aver avuto paura. Per aver esitato, proprio quando lei aveva avuto più bisogno di lui.

«Barry, no! Quando capirai che non è solo la tua velocità a renderti un eroe non sarà mai troppo tardi.» Caitlin emise un piccolo sbuffo esasperato, accompagnato da un sorriso comprensivo, grazie a cui smorzò i toni cupi che quella conversazione sembrava aver assunto.
Il ragazzo la guardò, con sguardo interrogativo, e prima che potesse riprendere la parola, lei lo zittì continuando.

«La settimana scorsa hai subito un duro colpo. Io ho visto, dalle telecamere, quello che ti ha fatto Zoom. E' stato orribile, e posso solo immaginare come sia stato per te viverlo. Non puoi fartene una colpa se hai avuto paura, da quel momento, di poter 'cadere' ancora. Non è da vigliacchi avere paura; ti rende solo umano, ma non di certo meno eroico. Oggi abbiamo, semplicemente, lavorato insieme più del solito e, come ho già detto a Harry e Cisco, abbiamo fatto un ottimo lavoro. Ricordi? Insieme possiamo fare tutto. L'hai detto tu, una volta, e avevi ragione!» Quelle parole ebbero il potere di farsi strada nell'animo del ragazzo che, nonostante avesse recuperato la fiducia in se stesso, in parte, grazie alla visita di suo padre, era ancora ferito nel profondo dai recenti avvenimenti.

«Sì, hai ragione. Ma preferisco sapere voi ragazzi al sicuro, qui, e non sul campo con me.» Ammise, e l'immagine della ragazza, sola e indifesa, che avanzava al cospetto del gorilla, tornò a tormentarlo. Aveva avuto davvero paura. Il solo pensiero che potesse accaderle qualcosa, e che lui non potesse impedirlo, era stato lacerante e corrosivo. Ormai, non poteva più immaginare la sua vita senza Caitlin. Non voleva immaginarla; non voleva più perdere qualcuno a lui caro.

«Beh, Mr. Allen, ora sai cosa proviamo tutti noi quando tu sei là fuori da solo. Siamo pari!» E ancora una volta lei riuscì a strappargli un sorriso. Il ragazzo scosse la testa, sconsolato, ben consapevole che non poteva averla vinta.

«In più, che ti piaccia o no, quando ci sarà di nuovo bisogno di 'scendere sul capo' sappi che non esiterò. Né io, né Cisco. O Iris, Joe... E persino Harry. Siamo un team. Il tuo team.» Concluse Caitlin incrociando le braccia al petto. Il tono non ammetteva repliche, ma Barry non avrebbe neanche saputo come replicare. Gli argomenti non gli mancavano, e la paura di mettere in pericolo i suoi amici era sempre lì, pronta ad insidiarlo, eppure lei sapeva sempre quali tasti toccare quando si trattava di lui, e di ciò che lo affliggeva, tanto da riuscire a dargli una tregua dai suoi stessi pensieri.

Rise, appena, Barry, con il cuore più leggero, e il sorriso più luminoso. E non ci fu bisogno di altre parole, bastò un fugace incrocio di sguardi per far comprendere ad entrambi che, ancora una volta, si erano salvati a vicenda, in qualche modo. Era ciò che facevano sempre, in fondo.


Note dell'autrice:

Okay, non so da dove sia uscita questa cosa e perché, ma dopo aver visto la 2x07 ho sentito il bisogno di scrivere. Tutta la colpa è di Barry e Caitlin, va bene? Sono troppo shippabili, non credevo di potermi affezionare ad una coppia che non è una coppia, e mai lo sarà, ma a quanto pare il talento di scegliere ship irrealizzabili non mi abbandona mai.
Ma, ripeto, è solo colpa di Barry e Caitlin (o di Grant e Danielle e della loro naturale chimica, boh) perché come mi emozionano i sorrisi che si rivolgono l'un l'altra non ci riuscirà mai nessun bacio tra Barry e Patty (okay, sono carinissimi, tenerissimi ma... niente). Stesso vale per Iris; è magnifica, io la amo, nei comics lei e Barry sono canon (probabilmente, se non esistessero Clark e Lois, sarebbero loro la coppia delle coppie della DC) ma poi arriva lo sguardo terrorizzato di Barry quando Caitlin sparisce, arriva il suo "Caitie" (o Cait, non si è capito, rendiamoci conto però, non ero preparata) oppure il sorriso che le rivolge quando riesce a spedire Grodd su terra 2, e il cervello mi va in brodo di giuggiole.
Quindi, pazienza, mi godo questi momenti preziosi finché non arriverà la batosta, perché arriverà e sarà dolorosa, e spero di essere riuscita a trasmette qualcosa. Mi auguro, inoltre, di non averli resi OOC, ho cercato di attenermi quanto più possibile alla loro caratterizzazione, ma se ho fallito, chiedo venia, accetterò tutti i pomodori virtuali.
E niente, grazie a chi recensirà o anche solo a chi leggerà!
 
  
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