Videogiochi > Sonic
Segui la storia  |       
Autore: Giorgiazzi    21/11/2015    1 recensioni
Allora,questa è la mia prima storia e vi chiedo di andarci piano con le critiche.
Lei,una ragazza di cui nessuno studente conosce la faccia e il nome.
Lui,il ragazzo più figo della scuola.
Come potranno due ragazzi così diversi incontrarsi e diventare amici per la pelle?
Sarà una semplice decisione del destino a cambiare per sempre la loro vita.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaze the Cat, Shadow the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Camera di Blaze ore 15:32
POW Shadow
Rilessi l’ultima riga come se mi fossi sbagliato, come se non fosse scritta davvero, poi  lo feci ancora, e ancora, finché una mano sulla spalla mi riportò alla realtà.
Mi voltai, era Sonic.
Sonic: Shadow, è tutto ok?
Avrei potuto rispondere a quella domanda in mille modi diversi, avrei potuto insultarlo, oppure rispondergli con un semplice ma falso “sto bene” e invece mi limitai a scuotere leggermente il capo.
Shadow: Devo andare.
Lasciai cadere la lettera e mi allontanai, una volta fuori feci un lungo sospiro e chiusi gli occhi e la mia mente cominciò a riempirsi di domande: Cosa avrei fatto ora senza Blaze? Dove era andata? Come l’avrei trovata? L’avrei dovuta cercare? Sì, l’avrei cercata, non potevo dirle addio senza prima averle detto almeno la verità; ancora una volta venni riportato alla realtà dagli altri.
POW Blaze
Ecco l’autobus per Mobius City! Accelerai il passo e saltai su appena in tempo, presi il biglietto, andai a sedermi in fondo e mi misi a guardare fuori dal finestrino.
Dopo 15 minuti, ormai assorta nei miei pensieri, sentii il veicolo fermarsi; fortunatamente da Green Hill a Mobius City non c’erano fermate.
Scesi dall’autobus e mi guardai intorno, in giro non c’era molta gente ma per essere in piena estate e di pomeriggio era comunque un buon numero.
Tirai fuori dallo zaino il foglietto con  l’indirizzo di Joy: Green Street 32.
Feci uno sbuffo infastidita, ero stata proprio stupida, adesso magari ero dall’altra parte della città rispetto al mio obbiettivo; decisi di chiedere informazioni così fermai una signora.
Blaze: Mi scusi, mi sa dire come arrivare a Green Street?
Lei ridacchiò e poi mi sorrise.
Signora: Sei già su Green Street cara.
Rimasi abbastanza sorpresa dalla risposta, finalmente qualcosa andava per il verso giusto.
Blaze: Grazie mille.
Lei si allontanò e io guardai i numeri civici, ero davanti al tredici quindi dovevo attraversare la strada, così cominciai la ricerca del 32 e dopo non molto mi ritrovai davanti ad una villetta, solo allora mi accorsi che erano tutte villette, ero sicuramente in periferia.
Presi coraggio e percorsi il vialetto di pietra fino alla porta, lì c’era il campanello con scritto Tom the Wolf, lo suonai per un nanosecondo e quando nessuno mi aprii pensai di non aver nemmeno premuto abbastanza, invece poco prima che suonassi nuovamente qualcuno aprii la porta: era un lupo dalla pelliccia bianca, i capelli lisci e colore dall’argento abbastanza lunghi, gli occhi erano azzurro ghiaccio e il destro era coperto da un ciuffo, indossava una t-shirt nera con il simbolo della Monster, dei pantaloni di jeans che gli arrivavano al ginocchio ed era a piedi scalzi.
Quando mi vide sgranò gli occhi e tossicchiò un attimo, prima che potesse aprire bocca parlai.
Blaze: Sto cercando Joy the Wolf, è in casa?
Sembrò deluso ma poi si voltò.
???: Aspetta un attimo: JOOOOOOOOY! GHIRO OBESO C’ È QUALCUNO PER TE ALLA PORTA!
Joy: Arrivo… Aspetta, A CHI HAI DATO DEL GHIRO OBESO?!!
Un attimo dopo Joy era alla porta e aveva fatto volare via l’altro da dove era.
Joy: Così impari Josh!
Poi mi guardò.
Joy: Blaze! Che bello!
Ci abbracciammo.
Joy: Posso sapere il perché della tua visita?
Blaze: Ecco vorrei parlartene e in privato se non ti dispiace.
Lei divenne subito seria e mi trascinò in camera sua e poi chiuse la porta a chiave.
Joy: Ok, dimmi cos a è successo .
Blaze: Oggi dovevo uscire con i miei amici e Shadow ma poi, mentre arrivavo di corsa ho visto che LUI, il mio ragazzo, si baciava con una delle tr*** più ricche e viziate che abbia mai conosciuto, a quel punto sono fuggita senza fermarmi ho preparato uno zaino e dopo aver lasciato una lettera a casa mia sono venuta qua da te per… Ecco per dei consigli su cosa fare  dove andare…
Lei si mise 2 dita sotto il mento e si mise a riflettere su non so precisamente cosa.
Joy: Aspettami qui, torno subito.
Così dicendo uscì frettolosamente. Io ne approfittai per osservare un po’ la stanza, era spaziosa e divisa in due, dalla parte in cui ero i muri erano indaco e il pavimento era coperto da un tappeto azzurro, il letto, morbidissimo, era da una piazza, le lenzuola erano celesti e i  cuscini bianchi. A terra stava una poltroncina-puf in cui sprofondare color lavanda, l’armadio era bianco e stava a sinistra del letto, attaccato all’armadio si trovavano due ante color ciano che creavano un arco sopra il letto e si collegavano al muro, un po’ più sotto stava una  mensola in legno su cui erano appoggiati libri, un carillon, foto, peluche e molto altro. Tra l’armadio e il letto c’era un comodino azzurro chiaro dove su trovavano una lampada in vimini, un cellulare, una sveglia a forma di luna argentata.
 
 
Poi mi voltai e guardai l’altro lato della stanza: Le pareti erano verde chiaro e il pavimento coperto anche lì da una tappeto verde scuro, il letto pure quello era da una piazza ma le lenzuola erano verde mela e i cuscini neri, poi attaccata a una parete stava una scrivania in legno dove sopra stavano un computer e  delle casse, oltre che svariati libri aperti, astucci e altro materiale scolastico, come sedia aveva una di quelle da ufficio ma con un evidente imbottitura abbondante. Poi l’armadio e le ante formavano l’arco come nella zona in cui ero io, solo che il primo era colorato di verde menta e l’altro di verde brillante, la mensola invece non c’era ma, sotto il comodino nero che era vicino al letto, invece dei cassetti c’erano della aperture dove era riposto disordinatamente un po’ di tutto, sul comodino invece si trovavano una lampada a forma di lanterna cinese di un verde scurissimo e una sveglia a forma di all’stars nera con le stringhe verde fluo.
L a differenza più evidente era comunque l’ordine che c’era dalla mia parte e il caos che c’era dall’altra.
 
In quel momento entrò Joy tutta sorridente che dopo essere saltata sul letto mi abbracciò.
Joy: Ho buone notizie Blazy.
Sbuffai divertita, a quanto pare essere chiamata Blazy era il mio destino, poi la guardai incuriosita.
Blaze: Di che si tratta?
Joy: Potrai fermarti qui da noi per un po’!
Urlammo insieme come due ragazzine isteriche, poi ridemmo e ci abbracciamo.
Blaze: Sicura che non disturbo?
Joy: Sicurissima! Pensa, potremmo fare tutte le cose che da piccole sognavamo di fare insieme!
Le sorrisi.
Blaze: Grazie Joy…
Riflettei sulle parole che avevo scritto nella lettera: “Nessuno è come credi…”; beh, forse non proprio nessuno, al mondo c’era davvero qualcuno di cui mi potevo fidare.
 
POW Shadow
Silver: Shadow!
Mi volta verso la voce che mia aveva chiamato.
Silver: Shad, cosa hai intenzione di fare ora?
Shadow: Cosa voglio fare?! Cercarla ovvio!
Gli sbraitai contro.
Rouge: Ecco Shad… Mentre tu te n’eri andati abbiamo discusso in attimo…
Tikal: Abbiamo deciso di seguire il volere di Blaze.
Shadow: Cosa intendi dire?
Wawe: Forse, Blaze davvero starà meglio ovunque lei sia…
Strinsi i pugni…
Shadow: Credi che non sappia cosa vuole Blaze?! L’ho letta anche io la lettera ma qua, fino al momento del bacio, Blaze stava benissimo e che ne sappiamo che sta davvero meglio?!
Mi calmai.
Shadow: In realtà, a me basterebbe dirle la verità e se proprio non vorrà restare, almeno dirle addio come si deve…
Amy: Quindi?
Shadow: Cominciamo la ricerca.
 
 
Angolo dell’autrice
Ehilààààààààààà genteeeeeee!!!! Dopo mesi sono tornata! Ok, lo so, lo so, avevo promesso di pubblicare presto ma niente da fare, avevo ancora agosto per scrivere è vero ma appena tronata dal mare mi è arrivato il cane e poi è cominciata la scuola e non avevo più ispirazione, quindi, per un motivo o per l’altro non ho fatto un cavolo fino a questi giorni dove mi sono tornati le idee.
Spero che il capitolo vi piaccia anche se non è il massimo e spero mi perdoniate per la mia lunga assenza.
Non so dirvi con precisione quando aggiornerò di nuovo, spero presto.
Spero continuiate a seguirmi e a recensire.
Ora vado,
Giorgiazzi =)
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Sonic / Vai alla pagina dell'autore: Giorgiazzi