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Autore: elisa nico    21/11/2015    4 recensioni
Universo alternativo.
Oliver e Felicity si incontrano per caso sul treno mentre si dirigono verso Star City. Lei fresca di laurea in cerca di un buon lavoro in città mentre lui è un famoso dj della discoteca più alla moda che c'è, il Verdant.
Tratto dalla storia....
Oliver prese con tutte e due le mani l’esile viso di Felicity e la baciò. Un bacio dolce,casto.
Lei spiazzata spalancò gli occhi, ma quando incontrò quelli di lui si abbandonò completamente alla situazione e ricambiò il bacio....
Nella mia storia saranno presenti molti personaggi della serie ma avranno caratteri e ruoli differenti, come i nostri protagonisti.
Se vi ho incuriosito leggete e fatemi sapere cosa nè pensate, saranno gradite tutte le recensioni.
Grazie in anticipo
Ely
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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1- Incontri

Felicity stava per salire sul treno che l’avrebbe portata lontano da quella che poteva rivelarsi una vita simile a quella della madre

Non che sua mamma facesse qualcosa di disdicevole, ma lei intelligentissima e super laureata non voleva rimanere a fare la cameriera nel fast-food dove lavoravano entrambe negli ultimi tempi.

Dopo tutta la fatica che aveva fatto per laurearsi in ingegneria informatica, doveva fare di tutto per seguire la passione che l’aveva accompagnata fin da piccola.

Così con una valigia piena di sogni e pochi vestiti Felicity partiva alla volta di Star City alla ricerca del futuro meraviglioso che aveva sempre sognato per se stessa.

Aveva trovato un piccolo appartamento in una zona tranquilla della città e tra due giorni avrebbe avuto un colloquio in una grossa azienda, la Palmer Tecnology, aveva giusto il tempo per sistemare le poche cose che possedeva e fare un giro nella nuova città per ambientarsi, e perché no magari uscire e trovare dei nuovi amici.

Mancavano ancora tre ore all’arrivo e Felicity passava il tempo ascoltando musica mentre sfogliava una rivista di gossip, era totalmente persa nei suoi pensieri da non accorgersi che un ragazzo si era seduto proprio di fronte a lei.

«Sono venuto proprio bene in quella foto che dici?»

Felicity aveva visto il ragazzo che si sporgeva verso di lei e parlava ma non aveva capito niente.

«Come scusa? Hai detto qualcosa?»

«Ti stavo chiedendo se ti piaceva la mia foto? »

Felicity ancora non capiva e guardava perplessa il ragazzo di fronte a lei.

«Scusa ma non ti seguo.»

«Lì, sopra quella rivista. Vedi quel ragazzo che sta suonando, sono io.»

«Ah adesso capisco. Suonando, mah. Continuo a non capire, cosa staresti suonando? Io ti vedo solo circondato da ragazze mentre hai in testa delle cuffie.»

«Scherzi? Sei stata in discoteca, vero?»

«Si. Una volta un paio d’anni fa. Ma che te né frega scusa?»

«Adesso capisco finalmente. Una volta sola ma da dove sei uscita?»

«Ehi ma come ti permetti? Non ti conosco nemmeno, chi ti da il permesso di prendermi in giro!»

«Scusa, scusa e che io non faccio altro che andare in discoteca da quando ho sedici anni e mi sembra che tu possa avere più o meno la mia età.»

«Ci risiamo. Adesso vuoi anche sapere quanti anni ho. Non ti ha mai detto nessuno che non si chiede mai l’età a una donna?»

«Ma quanto sei rigida, dovresti scioglierti un po’. Io conosco un sacco di metodi per far rilassare una donna, dovresti approfittarne.»

«Vediamo, prima mi hai offeso per il mio modo di divertirmi …»

«Perché non ti diverti …»

«Poi volevi sapere la mia età …»

«Solo perché non mi sembri vecchia, anche se ti comporti come tale …»

«Vuoi finirla! Riesco a sentirti, non sono sorda. Mi hai fatto scordare il terzo punto, ah si ecco, poi ci provi senza neppure sapere come mi chiamo e dopo mi prendi in giro. Ma chi ti credi di essere?»

«Io sono Oliver Queen il più famoso dj del Verdant di Star City. Capisci ora?»

«Sinceramente no. Non ho idea di cosa sia questo Verdant.»

«Il Verdant è la più famosa discoteca della città. Devi venirci una volta ti divertirai un sacco. Aspetta dovrei avere una specie di promemoria con me, almeno saprai quando ci sarò io a suonare. Devi sentirmi, sono davvero bravo.»

«Ok verrò, grazie. Devo iniziare a farmi nuovi amici in città.»

«Di dove sei? Che lavoro fai?»

«Vengo da Central City e sono un ingegnere informatico, appena laureata. Mi sto trasferendo a Star City perché voglio lavorare alla Palmer Tecnology, ho un colloquio tra qualche giorno e spero vada bene. Sai voglio lavorare lì a tutti i costi, è il mio sogno sin da quando ero piccola. Lavorare per una grande società, magari inventando qualcosa che possa essere d’aiuto all’umanità.»

«Però, hai dei progetti davvero importanti! E sai anche quello che vuoi dalla vita. T’invidio un po’.»

«Ma come tu non eri quello che si stava vantando poco fa di essere il più grande e famoso dj della città?»

«Si, adesso lo sono. Ma dopo? Che cosa farò tra qualche anno quando sarò troppo grande o vecchio per fare questo?»

«Secondo me la tua preoccupazione più grande è che non avrai più tutte quelle ragazze intorno.»

«Simpatica, davvero divertente.»

«Senti da che pulpito e da quando ti sei seduto qui che non fai altro che prendermi in giro.»

«Ok finiamola qui. Amici?»

Oliver sorrise porgendo la mano alla ragazza che aveva di fronte e con il suo sorriso riuscì a illuminare tutto il vagone del treno.

 Felicity né rimase folgorata e sentì uno strano sfarfallio alla bocca dello stomaco.

«Ok, amici. Sei il primo …»

«Primo? Primo cosa? Non mi dirai che non sei mai stata con un uomo!»

«Te non sei normale! Ma cosa diavolo dici? Il mio primo amico nella nuova città.»

«Ah, ho frainteso. Mi sembrava strano. Alla tua età è impossibile, impensabile direi.»

 Felicity cercando di fare finta di niente rispose.

«Davvero … Comunque non ci trovo niente di strano alcune persone aspettano la persona giusta non si concedono al primo che capita aspettano quello giusto l’amore della vita le ragazze di oggi si concedono con troppa facilità a chiunque gli capiti a tiro e solo per placare quel desiderio che …»

«Ehi calmati, riprendi fiato, ho capito sei ancora vergine. Nessuno ti ha mai detto che straparli?»

«In effetti si.»

I due ragazzi iniziarono a ridere mentre gli altri passeggeri del vagone lì guardavano storti.

 Velocemente passò il resto del tempo che separava i due da Star City, arrivati in stazione Oliver da gentiluomo, aiutò la ragazza con le valigie e poi s’incamminarono insieme verso l’uscita.

 Dopo ore di chiacchiere e risate tra i due era sceso uno strano silenzio.

 Fu Felicity a romperlo.

«Direi che è arrivato il momento di salutarci.»

«Si, direi proprio di si.»

«È stato un piacere conoscerti Oliver, strano ma piacevole.»

«Uno strano piacere davvero. Verrai a trovarmi … Ehi non mi hai detto come ti chiami?»

«Felicity, Felicity Smoak. »

«Felicity un bellissimo nome, ti si addice.»

Fel divenne tutta rossa in viso dopo il bellissimo complimento che Oliver gli aveva fatto e sentì nuovamente quella strana cosa nello stomaco.

«Grazie Oliver. Appena mi sarò sistemata verrò una sera a sentirti suonare, te lo prometto.»

«Ci conto mi raccomando. Lascerò il tuo nome al buttafuori così ti farà entrare senza problemi. Adesso devo andare, ti aspetto ok?»

«Si, a presto.»

Felicity sorrise e tutto il volto gli s’illuminò, Oliver sentì i battiti del cuore che acceleravano mentre come un idiota la guardava allontanarsi sorridendo mentre con una mano lo salutava.

Fu un attimo, non capì bene il perché, ma le sue gambe si mossero decise verso di lei, doveva e voleva raggiungerla, non poteva farla andare via così.

In pochi attimi arrivò davanti a lei che stupita lo osservava per capire cosa stesse succedendo.

Oliver prese con tutte e due le mani l’esile viso di Felicity e la baciò. Un bacio dolce,casto.

Lei spiazzata spalancò gli occhi, ma quando incontrò quelli di lui si abbandonò completamente alla situazione e ricambiò il bacio.

Dopo un minuto si staccarono e rimasero a osservarsi occhi negli occhi.

Fu nuovamente Felicity a rompere quel silenzio.

«Perché? »

«Scusa non so cosa mi sia preso …»

Qualcosa si spezzò in Felicity a quelle parole.

«E sé non ci vedessimo più? Non potevo lasciarti andare via così. Volevo baciarti da quando ti ho visto seduta lì, assorta tra i tuoi pensieri. Forse ho sbagliato, scusami ancora.»

Sé né andò così, senza dire altro, girando le spalle iniziò a correre lasciando la ragazza sola e confusa più che mai.

Fel si riprese dal bacio e da quei discorsi e urlò a un Oliver oramai lontano.

«Verrò presto a trovarti, aspettami.»

Oliver sorrise a quelle parole mentre continuava a correre lontano da quello strano incontro.

 

CONTINUA…..

 

 

 

 

 

  
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