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Autore: izzie_sadaharu    22/11/2015    1 recensioni
[Missing Moment di Città del Fuoco Celeste] È il compleanno di Magnus, e Alec non vuole che Magnus pensi che si sia dimenticato di lui. |Post break-up Malec|
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 ---Magnus, mi dispiace. [from: Alec | 3:30 pm | 11/24/2013]
---Magnus, ti prego, perdonami. [from: Alec | 11:27 am | 11/30/2013]
---So che ho sbagliato, ma per favore, almeno rispondi alle mie chiamate. [from: Alec | 5:58 pm | 12/01/2013]
---Magnus, sono Clary. Ieri non hai voluto ascoltarmi, quando sono venuta a casa tua, però penso veramente che dovresti dare un'altra chance ad Alec. [from: Alec | 7:39 pm | 12/13/2013]

 

Magnus stava scorrendo distrattamente la lista dei messaggi ricevuti. Almeno una trentina erano da parte di Alec o dei suoi amici, accompagnati di tanto in tanto da qualche richiesta di lavoro o da messaggi di gente che voleva sapere quando sarebbe stata la prossima festa.
Sospirando, gettò il telefono sul divano accanto a lui. Arrischiò un'occhiata fugace al salotto del loft: varie cartacce erano sparse ovunque, scatole e scatole di cibo cinese erano ammonticchiate qua e là, e il suo gatto sembrava essere stato colpito da una qualche malattia paralizzante: era steso a terra, con le gambe abbandonate su un lato, e non muoveva un muscolo.
Beh, non che a Magnus importasse. Non aveva voglia di fare niente, in giorni come quelli, nemmeno pulire casa o dare da mangiare al Presidente Miao.
“Alec si lamenterebbe del disordine. Direbbe che persino la camera di Isabelle è più ordinata.”
Quando si sorprese a pensare una cosa del genere, gli venne quasi da ridere. Quasi. Non era quella che si definiva propriamente una situazione divertente. Non riusciva a credere che lui, uno stregone pluricentenario, famoso in tutta New York e oltre per le sue impressionanti capacità magiche, se ne stesse lì a deprimersi per uno stupido ragazzino.
Uno stupido ragazzino dagli occhi meravigliosi e un cuore immenso.
“Che ha cercato di ucciderti”, tentò di ammonirsi.
Peccato che in quel momento non riusciva a togliersi dalla mente la faccia del Nephilim, quando gli aveva detto che tra loro era finita. Più dell'accenno di lacrime nel mare blu che erano i suoi occhi, più del pallore sul suo viso, più della tristezza che gli aveva letto in volto, ciò che più lo aveva colpito era stato il senso di colpa. Alec si sentiva in colpa, terribilmente in colpa, e Magnus lo sapeva. Per questo si era dovuto voltare, per questo se ne era andato: si conosceva, sapeva che se avesse guardato quegli occhi per qualche secondo di più, avrebbe finito con lo spingerlo al muro, baciarlo fino a togliergli il fiato, e poi prenderlo a schiaffi.
Era arrabbiato da morire con lui, ma cavolo quanto lo amava.
Si passò una mano sul viso, e stupito se lo trovò bagnato. Si osservò le dita umide per un paio di secondi, realizzando che lo stava facendo di nuovo: per l'ennesima volta, stava piangendo per quello stupido di un Cacciatore.
Questa volta, non riuscì a trattenere una risata amara. Com'è che si era definito? Insignificante? “Certo, Alexander, talmente insignificante che dopo settimane ancora non riesco a superare la rottura.”
Non ricordava nemmeno quando fosse stata l'ultima volta che aveva cambiato aspetto al loft. Probabilmente era cambiato da solo, in relazione al suo umore, dopo l'allontanamento di Alec.
“C'entri sempre, eh, Alec?” Sospirando, Magnus cambiò posizione sul divano. Si stese a pancia sotto, con il volto vicino al cellulare. Quando lo schermo si illuminò, la luce quasi abbagliò gli occhi di Magnus, ormai assuefatti dalla penombra di casa sua.

---Buon compleanno. [from: Alec | 7:50 pm | 12/13/2013]

L'ennesima lacrima scese lungo la linea del naso dello stregone, atterrando leggera sulla pelle del divanetto. Afferrò il telefono e osservò quelle lettere per minuti, figurandosi la voce di Alec mentre gli faceva gli auguri. Chiuse gli occhi e lasciò correre l'immaginazione: Alec che lo guardava con quei suoi sorrisi, quelli che gli chiudevano lo stomaco in una morsa felice, e che, talvolta, lo facevano persino arrossire. Immaginò la sensazione delle labbra di Alec sulle sue, il calore che le sue mani gli lasciavano sulla pelle.
Pianse a lungo, sentendosi stupido e patetico. Tra le lacrime, afferrò il cellulare e compose il numero di Alec. Quando partì la segreteria telefonica, con un urlo rabbioso gettò il telefono a terra e affondò la testa tra i cuscini, lasciando che i singhiozzi si calmassero pian piano.

 

 

 

 

 

* ANGOLO AUTRICE *

Buonasera! Questa è la mia prima fanfiction nel fandom di Shadowhunters, e subito mi sono fiondata a scrivere una Malec *^* (quanto adoro quei due! Vivo fingendo che City of Lost Souls non sia mai esistito).
E SE... Magnus poi avesse richiamato Alec, ma, avendo Jace rotto il telefono di Alec, lui non ha risposto? (È un mio headcanon, scusate ma in qualche modo dovevo condividerlo con qualcuno!)
E niente, fatemi sapere se vi è piaciuta, spero di leggere delle recensioni per sapere dove migliorare :)
Alla prossima!
Isa ~

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