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Autore: KakashinoSharingan    23/11/2015    3 recensioni
Introduzione:
[Storia prima classificata al contest “Entriamo in Fairy Tail” indetto da grazianaarena sul forum di EFP
Link: http://freeforumzone.leonardo.it/d/11191375/Entriamo-in-Fairy-Tail/discussione.aspx/1]
Rock Lee entra nella gilda di Fairy Tail, molto per sbaglio, trovandosi di fronte a una banda di pazzi.
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Doveva insegnare a quel branco di scostumati la raffinatezza della calza maglia.
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Solo che si rese conto troppo tardi che quella non era acqua.
Genere: Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Kana Alberona, Makarov, Mavis, Natsu
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Difendere l’onore della calzamaglia!

 

Il baccano che stavano facendo a Fairy Tail si sentiva lontano un miglio. Come al solito. Forse anche di più.
Erano appena rientrati da una missione molto lunga, che li aveva impegnati per un paio di settimane. Visto l’esito positivo dell’incarico, avevano deciso di organizzare una festa come mai se ne erano viste alla gilda, e solo questo dovrebbe far tremare chiunque. Comunque, nel corso della festa, fra tavoli frantumati e botti di vino trangugiate, nessuno si accorse di quell’intruso che era entrato nel salone, per unirsi alla festa a spese altrui.
Il ragazzo era giunto a Magnolia da un luogo lontanissimo, il Villaggio della Foglia, e si era fermato a Fairy Tail attratto dalla musica. Forse aveva preso la gilda per una locanda, oppure aveva intenzione di fermarsi solo per la durata del party, fatto sta che si era seduto solo soletto ad un tavolo in disparte a sgranocchiare noccioline.
Indossava una calzamaglia verde muschio, ornata in vita da una fascia col simbolo del suo villaggio, aveva i capelli nerissimi tagliati a caschetto e due enormi sopracciglia. Si guardò attorno: era circondato da ragazzi poco più grandi di lui, vestiti in modo decisamente strano: molti di loro erano indecenti! Una donna in reggiseno si stava bevendo da sola un’intera botte di vino, mentre un uomo correva di qua e di la in boxer!
Rock Lee si alzò. Doveva insegnare a quel branco di scostumati la raffinatezza della calzamaglia.
Avvicinandosi a loro, inciampò sul piede di un uomo seduto su una panca. L’uomo lo fissò, fulminandolo con lo sguardo, letteralmente. Rock Lee se la diede a gambe, perdendo di vista i suoi bersagli nella confusione.
Si ritrovò vicino ad un ragazzo che portava una sciarpa bianca e aveva i capelli… rosa?
Questi lo guardò rivolgendogli un sorriso: “Ehilà, sei nuovo? Piacere, io sono Natsu e…!” non poté finire la frase che un bicchiere lo colpì sulla testa. Natsu allora si girò, sputando fuoco nella direzione da cui era arrivato l’oggetto.
Questo ragazzo… che sia un discendente degli Uchiha? si chiese ingenuamente il ninja, alla vista di ciò che pareva in tutto e per tutto una Gōkakyū no Jutsu. Si sentì sollevato: dopotutto, era sempre gente di Konoha.
Ecco che rivide il pazzo scriteriato in boxer: stavolta sarebbe riuscito a dirgliene quattro. Gli si avvicinò, ma quello, girandosi per scansare un pezzo di tavolo volante, scagliò un getto di ghiaccio contro il povero Rock Lee, che si trovò imprigionato in una lastra.
A quel punto il ninja non ci vide più: aprì la prima delle Otto Porte Difensive del Corpo, mandando in frantumi il ghiaccio che lo intrappolava e avvicinandosi furibondo verso il tipo che aveva osato attaccarlo. Quando gli fu vicino, tuttavia, rimase così sconvolto da dimenticarsi che cosa voleva fare: notò una ragazza, piuttosto carina e apparentemente innocua, avvicinarsi di soppiatto al mago del ghiaccio e tentare di strappargli di dosso quell’unico indumento che ancora lo copriva.
Indietreggiò di un paio di passi, inciampando su una sedia caduta e ritrovandosi seduto a terra. Una giovane donna, dai capelli così chiari da sembrare bianchi, si avvicinò a lui, porgendogli un bicchiere d’acqua da un vassoio.
“Spero che ti stiano trattando bene. Se ti fanno qualcosa dillo a me, ok?” disse, andandosene in fretta dietro il bancone.
Rock Lee bevve dal bicchiere che la ragazza gli aveva portato, e decise di andare a sedersi al banco: prima di tutto per poterla guardare ancora un po’ e poi perché si era appena reso conto di quanta sete gli avessero fatto venire le noccioline mangiate poco prima.
Le chiese di riempirgli nuovamente lo stesso bicchiere, e ne bevve il contenuto tutto d’un fiato. Solo che si rese conto troppo tardi che quella non era acqua.
Si alzò, traballando lievemente. Si era appena ricordato che aveva una missione da compiere: difendere l’onore della calzamaglia che lui e il suo maestro portavano con orgoglio.
Attraversò la sala a passi malfermi, trovandosi finalmente di fronte alla donna in reggiseno. Questa reggeva una botte di liquore in mano, nonostante la sua incredibile resistenza all’alcool, in occasione di quella festa anche Kana aveva oltrepassato il limite: si reggeva in piedi a fatica, barcollando violentemente.
Rock Lee si vide la vittoria in pugno. Si tolse i pesi che portava alle gambe: il maestro Gai avrebbe approvato, quella era una questione d’onore. Dopo un paio di finte si diresse rapidissimo alle spalle della donna, preparandosi per un Loto Frontale. La sollevò da terra con un calcio, agganciandola a mezz’aria, per poi sbatterla a terra, salvo accorgersi che in realtà la maga non si era fatta nemmeno un graffio. Anzi, quella si rialzò come se nulla fosse e prese in mano una bottiglia, ricominciando a bere come una forsennata.
Il giovane ninja della Foglia stava iniziando a perdere la pazienza. Come poteva quella ragazza rimanere indifferente al potere della calzamaglia? Se con le buone non aveva imparato la lezione, ci avrebbe provato con le cattive: si tolse l’indumento (seguendo, tra l’altro, il cattivo esempio del mago in boxer) e si avvicinò a Kana tentando di infilargliela a forza. Quella tentò di liberarsi in tutti i modi, finché non gli lanciò contro un raggio luminoso ad altissimo potenziale magico urlando: “Fairy Glitter!”
Rock Lee cadde a terra, privo di sensi e fumante come una ciotola di ramen. Nel salone era calato il silenzio e il vecchio Master era venuto a vedere cosa fosse successo. Fissò prima Kana e poi lo sconosciuto steso a terra. Poi chiuse gli occhi, cercando di calmare l’ira, senza alcun successo.
“Mavis!” urlò con tutto il fiato che aveva in gola. Lo spirito della Prima Master si mostrò, tutta sorridente e con gli occhi luccicanti. “Perché Kana ha usato il Fairy Glitter contro questo sconosciuto?” chiese Makarov allo spirito, in tono di rimprovero.
“Ma è semplice!” rispose Mavis, allargando ancora di più il suo sorriso “Per tenere alto l’onore di Fairy Tail!”
   
 
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