Capitolo 3
"I don't want this moment
to ever end where every thing's nothing without you I wait here forever
just to
t see you smile" La sveglia rimbombò in tutta la stanza,
quando una mano
prese il cellulare e la spense. quella mano era di Erik
<< Non capisco
perché hai messo la sveglia anche se è festa
>> disse il ragazzo
assonnato. Angel si alzò a sedere << Semplice,
l'ho messa perché così non
perdiamo una mattinata a dormire! ci sono tante cose da fare
>> rispose
pimpante. Erik si alzò dal letto e subito Angel
scoppiò a ridere << Che hai
da ridere? >> chiese ancora addormentato <<
Erik, sei in boxers!
>> rispose continuando a ridere. erik si
guardò lentamente e spalancò gli
occhi << Non guardare! chiudi gli occhi! >>
le ordinò mentre
cercava una maglietta e un paio di jeans. si vestì in un
lampo << Fatto
>> disse. Angel si girò verso di lui ancora
sghignazzando << Ora
vado a vestirmi. che ne dici se andiamo in biblioteca? >>
chiese Angel;
Erik annuì. si prepararono in fretta, fecero colazione e si
diressero verso la
biblioteca parlando. Entrarono e si diressero verso un tavolino vuoto.
si
sedettero e Angel domandò a Erik << Secondo te
formare una band sarà difficile?
>> Erik non rispose subito, non lo
sapeva neanche lui << Credo che non sarà una
passeggiata, ma se ci
mettiamo molto impegno ce la possiamo fare! >> rispose
convinto. Angel lo
guardò sorridendo << Ti prometto che ce la
metterò tutta! >>
esclamò. Dopo un po’ i due amici uscirono dalla
biblioteca e andarono a casa di
Erik. Appena entrarono videro Jake seduto sul divano che guardava la tv
<< Dove siete stati, in giro a sbaciucchiarvi? Dopo
quello che mi ha
fatto ieri sera avrai capito che mio fratello ti viene dietro!
>> disse
ghignando. Erik spalancò gli occhi cazzo!
Perché adesso mi fa questo? Aveva
promesso di non dirlo, e invece.. si sarà arrabbiato per il
pugno? Oddio,
speriamo che Angel non gli creda! Pensò. Angel
guardò infuriata Jake
<< Ma lo vuoi capire o no che noi due non ci piacciamo e
non ci piaceremo
mai?!? >> gli urlò. Erik abbassò lo
sguardo frustrato << Già, forse
tu la pensi così ma lui.. >> rispose Jake
indicando Erik che aveva appena
iniziato a piangere, anche se molto silenziosamente. Angel si
sentì una fitta
al cuore come ho potuto dire tutte quelle cose?
L'avrò sicuramente ferito..
Jake aveva ragione.. pensò la ragazza
<< Erik io.. mi dispiace..
>> disse abbassando anche lei lo sguardo. Jake
scoppiò in una risata
isterica << Bhe Erik, a quanto pare Angel non ha la
minima intenzione di
stare con te! tutti questi anni a starle dietro non sono serviti a
niente!
>> disse continuando a ridere. Angel si diresse a passo
veloce verso il
divano e prese Jake per il collo della maglia << Adesso
piantala! E' già
abbastanza scoraggiato da parte sua, non c'è bisogno che ti
ci metti anche tu!
>> disse cercando di non farsi sentire da Erik. Il
ragazzo, sempre
piangendo corse in camera sua << Erik aspetta!
>> gridò lasciando
andare Jake e dirigendosi verso la camera dell'amico. Erik si chiuse
dentro a
chiave << Erik, apri! ti prego! >>
gridò Angel battendo forte sulla
porta, ma Erik non apriva. Jake si avvicinò lentamente alla
porta << Non
aprirà, puoi starne certa! >> disse
tranquillamente appoggiandosi al
muro. Angel si girò di scatto verso di Jake, gli
lanciò un'occhiataccia e
riprese a battere sulla porta. Dopo qualche minuto Erik si decise a
parlare
<< Angel, vattene! voglio stare da solo! >>
gridò << No, ti
devo parlare, apri! >> rispose Angel <<
Dimmelo da fuori! >>
disse il ragazzo << No, c'è tuo fratello e poi
te lo voglio dire in
faccia! >> rispose. Erik si rassegnò ed
aprì la porta, Angel entrò
lasciando la porta semiaperta e si sedette sul letto, accanto ad Erik
<<
Senti Erik.. era da un sacco che te lo volevo dire, ma non ho mai
trovato il
coraggio e se adesso te lo sto dicendo è tutto merito di tuo
fratello..
>> Erik la guardò negli occhi <<
Me lo vuoi dire si o no? >>
domandò. Angel sorrise ed annuì <<
Vedi.. io.. E' dalla prima volta che
ci siamo incontrati che.. bhe.. che tu mi piaci! >> disse
Angel chiudendo
forte gli occhi non posso crederci, ce l'ho fatta, gli ho
detto che mi
piace! pensò più felice che mai. Erik
spalancò gli occhi << Lo dici
solo per consolarmi.. >> rispose il ragazzo ma Angel
scosse la testa
<< Lo dico perché ti amo! >>
rispose. in quella frase mise tutto il
cuore. Erik sorrise e l'abbracciò, un abbraccio che entrambi
aspettavano da
anni, un abbraccio che sprigionava amore da tutte le parti e dopo
quell'abbraccio, i loro visi si avvicinarono e si baciarono. proprio in
quel
momento entrò nella stanza Jake che aveva ascoltato tutto
<< No.. non è possibile..>>
sussurrò << Lei doveva essere mia!
>> gridò mettendosi le mani tra
i capelli. i due ragazzi si girarono << Allora
è vero che alla fine vince
sempre il bene! >> disse Angel <<
Già, alla fine vince sempre! >>
concordò Erik. Squillò il telefono
“Pronto mamma, che c’è?”
chiese Angel
rispondendo al telefono “Questa sera devi tornare a
casa.” Disse la madre
“Perché? Torni a casa?”
domandò “Io no, ma tuo fratello torna da Madrid,
non
vuoi vederlo?” Angel sorrise e iniziò a saltellare
per camera di Erik “Certo
che lo voglio vedere! Ma quanto rimane?” domandò
“Rimane fino alla fine
dell'estate!” rispose “Grazie! Vado subito, ciao ti
voglio bene!” disse
chiudendo il telefono. Si avvicinò di corsa a Erik
<< Torna mio fratello
dalla Spagna oggi, vado! Ciao >> disse e corse fuori
dalla porta,
lasciando interdetto il ragazzo. Corse verso la fermata
dell’autobus, ma
proprio pochi secondi prima che arrivasse, l’autobus
partì Ma questa è
iella! Chi è che non vuole che io oggi veda Bryan? Pensò
scocciata. Rallentò
il passo, il prossimo autobus sarebbe passato tra circa
mezz’ora. Erano le
cinque e mezza del pomeriggio, faceva piuttosto freddo a Oxford e Angel
indossava solo una maglietta a maniche lunghe. Ma che mi
salta in mente? Fa
freddo, perché sono uscita con una maglietta? Che stupida! Pensò
mentre si
sfregava le mani. Perfetto! Ora comincia anche a piovere! Si
diresse
velocemente sotto il porticato di una casa e aspettò
finché un omino bassetto e
imbacuccato non appese un foglio alla fermata. Angel si
avvicinò e lesse a
bassa voce “A causa dello sciopero gli autobus del giorno 22
e 23 Novembre non
passeranno” Cazzo!
Nel frattempo a casa di Erik
era in corso una lite tra fratelli << Non ci posso
credere che una
ragazza bella come Angel possa amare uno scorfano come
te! >> urlò Jake infuriato
<<
Perché, che c’è di male in me?
>> domandò Erik furioso <<
Tutto!
>> rispose << Sicuramente l’ha
detto per non farti rimanere male,
si vede lontano un miglio che gli piaccio io! E come biasimarla?
Infondo sono
uno schianto! >> si vantò. A Erik stava
uscendo il fumo dalle orecchie
<< Non riesci a sopportare che per una volta una ragazza
è innamorata di
me anziché di te, vero?!? >>
domandò. Il fratello ci rifletté un po’
su
poi rispose << No, perché ancora non
è mai successo >> rispose
tranquillamente. Erik odiava quando suo fratello gli rispondeva con
quel tono,
infatti subito dopo corse in camera sua infuriato.
Accidenti.. e ora come
faccio? Pensava
continuamente Angel
camminando avanti e indietro per il marciapiede in cerca di una
soluzione. Si
fermò di colpo non avrei voluto.. ma non ho altra
scelta.. pensò. Corse
verso casa di Erik e suonò il campanello, la porta si
aprì e salì le scale.
Entrò nella casa e andò da Jake <<
Mi devi accompagnare a casa! >>
ordinò al ragazzo << Ok, ma non credo che il
tuo ragazzo sarà molto
d’accordo! >> rispose << Ma
è solo un passaggio, gli autobus fanno
sciopero e io devo andare a casa a preparare la cena! >>
spiegò Angel <<
Allora, mi accompagni? >> domandò infine. Jake
si alzò dal divano e prese
le chiavi della macchina << ok. Però ti
avviso, in macchina ho della
stupenda musica house, no quella roba che ascoltate tu ed Erik, quindi
preparati! >> la avvertì. Angel fece una
faccia disgustata è l’unico
modo se voglio vedere Bryan.. si convinse. Salirono in
macchina, la radio
si accese a tutto volume e Jake avviò il motore e
partì. Dopo circa quindici
minuti la macchina si fermò << Arrivati!
>> disse Jake << Ti
ringrazio.. >> disse e fece per aprire lo sportello, ma
era bloccato
<< Apri! >> disse a Jake, che sorrise
<< Voglio una
ricompensa per il passaggio prima! >> Angel si
arrabbiò << Fammi
scendere.. >> Jake le se avvicinò
<< La ricompensa.. >>
sussurrò mentre alzava la musica. Angel si tappò
le orecchie, la musica era
altissima. Proprio in quel momento passò di lì
Bryan che aprì lo sportello,
facendo cadere sul marciapiede la ragazza << Sorellina!
Da quanto tempo,
mi sei mancata! >> urlò abbracciandola forte
<< Bryan! Anche tu mi
sei mancato! >> disse stringendolo. Nel frattempo Jake
aveva chiuso lo
sportello e se l’era squagliata.