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Autore: The Lady of His Heart 23    24/11/2015    1 recensioni
Care mie quindicenni, la vita da teenager non è per niente facile,credetemi posso capire, ci tocca combattere contro una vita che non ci soddisfa, fratelli/sorelle insopportabili, prof. fuori di testa, amici che spesso con le loro sparate ci fanno seriamente dubitare del nostro istinto nel sceglierli e genitori che sono bravissimi a farti salire la pressione alle stelle. Se anche tu sei un’adolescente di età compresa tra i 14, 15 o 16 anni, capisci di stare affrontando un anno critico della tua vita, quindi credo proprio che questa mia piccola guida divertente e sarcastica possa esserti utile per sopravvivere a una vita adolescenziale apparentemente semplice, ma molto complicata.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DIARIO DI UNA COMUNE TEENEGER
Come sopravvivere quando si ha 15 anni

Presentazione
Care mie quindicenni, la vita da teenager non è per niente facile,credetemi posso capire, ci tocca combattere contro una vita che non ci soddisfa, fratelli/sorelle insopportabili, prof. fuori di testa, amici che spesso con le loro sparate ci fanno seriamente dubitare del nostro istinto nel sceglierli e genitori che sono bravissimi a farti salire la pressione alle stelle. Se anche tu sei un’adolescente di età compresa tra i 14, 15 o 16 anni, capisci di stare affrontando un anno critico della tua vita, quindi credo proprio che questa mia piccola guida divertente e sarcastica possa esserti utile per sopravvivere a una vita adolescenziale apparentemente semplice, ma molto complicata.

Regola n°1
Accettati e amati per quel che sei Non è mai facile accettarsi per quel che si è, non si è mai soddisfatte di se stesse e si cerca di assomigliare alla ragazza più carina della scuola. Grandissimo errore! Nessuno è perfetta neanche la più carina della scuola, bisogna solo accettarsi per quel che è. Invece di cambiarti, perché non rafforzi il tuo carattere e la tua personalità. Però, in fondo, cercare di sembrare più carini non è poi così male. Un nuovo taglio di capelli, una seduta dall’estetista e un nuovo look potrebbero migliorare la tua personalità, farti sentire più sicura di te e per una volta farti sentire speciale. All’inizio potresti sentirti un po’ a disagio con te stessa perché non sei più come prima, ma col passare del tempo ti abituerai alla tua immagine e ti sentirai meglio con te stessa e con gli altri. Noterai che quando finalmente i ragazzi iniziano a notarti non è poi così male, però ricorda di rimanere sempre con i piedi per terra, la popolarità non può darti alla testa ,coltiva sempre i tuoi interessi, i tuoi gusti e le tue idee. La chiave di una grande personalità non consiste solo su cosa indossi ma anche su come usi la testa e come ti comporti con gli altri. Ricorda sempre da dove sei partita e non allontanare coloro che un tempo erano come te, ma dagli una mano a migliorare, altrimenti rischi di diventare come quelle ochette bionde il cui cervello sembra essersi concentrato sul loro petto e non nella loro testa!

Regola n°2
Non siamo noi che scegliamo gli amici, succede e basta Amici, una parola semplice che racchiude svariati significati. Ci sono vari tipi di amici: -quelli prudenti: che ti tengono lontano dai guai con la loro mania del “non si fa!” o “è pericoloso” oppure “pensa a cosa direbbe tua madre”. Sono sempre giudiziosi e responsabili, tutte balle, la verità che sono dei gran fifoni privi del senso dell’avventura. L’ adrenalina nel loro corpo è pari a niente. Ottimo se vuoi una vita all’insegna della noia e del divertimento zero! -quelli spericolati: con loro una punizione è assicurata, ma sai che risate. Momenti unici da ricordare in futuro soprannominandoli: “le nostre cavolate” . Quei momenti in cui fai la sciocca insieme alla tua amica e non te ne frega niente del giudizio altrui perché lei non te lo fa pesare e si scatena con te. –amici maschi: si, spesso loro sono sempre un problema. Purtroppo viviamo in una società in cui una ragazza non può avere un ragazzo come amico che subito si scatenano i pettegolezzi su un possibile rapporto “stretto” tra voi due. Cavolate! A volte un amico maschio è meglio di un’amica donna. E vero, ci sono cose che non puoi dirgli, ma guarda il lato positivo, parla di meno e si fa i fatti propri, se gli racconti una cosa puoi stare certa che non la riveli, perché i ragazzi sono così, parecchio riservati.

Regola n°3
Coi genitori e meglio lasciar correre, fidatevi! I genitori, persone adorabili con il sorprendente talento di metterti in imbarazzo di fronte al mondo intero. Non capisco proprio perché si comportino così, forse si stanno semplicemente vendicando per tutte le volte che non li ho fatti dormire quando ero piccola perché spesso piangevo o quando sputavo in faccia a mia madre la pastina di semola … a proposito voi l’avete mai assaggiata? Vi consiglio di non farlo!Davanti a tutti, ma proprio tutti, amici parenti che siano, loro sono così bravi a farti vergognare e desiderare di scomparire in soli 20 secondi. Spesso invitare gli amici a casa diventa la classica missione impassibile. Prima che arrivino i tuoi amici fai mille raccomandazioni ai tuoi pregandoli, meglio scongiurandoli, di comportarsi in modo decente, ma tutte le raccomandazioni fatte entrano da un orecchio escono dall’altro. Per non parlare di quando porti a casa il tuo fidanzato la si che sanno essere davvero grandiosi, ti fanno desiderare di scomparire ancora prima che il tuo ragazzo metta piede in casa! Spesso alcuni genitori ritrovano in noi il loro “lato giovanile” che però è morto 40 anni fa. Guai ad organizzare un pigiama party con le vostre amiche se avete dei “genitori giovanili”: con le loro battute di 30 anni fa che ormai sono ammuffite con loro, per non parlare di quando accendi la musica e iniziano a ballare per tutto il salotto. Cosa buffa: dato che non sono pratici di Hip-Hop o balli da disco cercano di combinare la loro musica con la nostra. E tu li guardi che sulle note di una canzone di Micol Jachson mixano un liscio e qualche mossa del classico ballo robò con le mani. Come fargli capire che ormai il loro tempo di gioventù è finito? Niente da fare, in fondo ognuno ha l’età che si sente e se loro si divertono questo è l’importante e se esagerano …. lasciamo correre!

Regola n°4
Aspettati l’inaspettato! Una cosa fondamentale che una ragazza deve capire è che durante quest’età per noi critica e spesso non compresa, possiamo aspettarci tutto e niente. Siamo giovani e fatte di sogni che alimentano le nostre speranze, ma niente e mai come ce lo aspettiamo e questo possiamo constatarlo a scuola, a casa, ovunque!Niente è come ce lo immaginiamo! Quante volte ci è capitato di fare un compito a scuola, credere di averlo fatto bene e quando ci riviene consegnato scopriamo ,con nostra grande delusione, che quel sette tanto agognato è un 4 stentato. E quante volte ci capita di arrivare a casa consapevoli che è il sabato delle patate al forno e trovare carote bollite. Primo e unico giorno in cui riesci a coordinare con le tue amiche una giornata all’acquapark e scopri con tua grande sorpresa che corrisponde con il tuo primo giorno di ciclo. Oppure ti fai false speranze su un ragazzo che è da schianto e poi scopri che usciva in gruppo con te solo per stare con il tuo migliore amico … wow alla natura piace scherzare! quindi un consiglio veloce per sopravvivere in questo mondo è semplicemente quello di “Aspettarsi l’inaspettato!” Partendo da questo presupposto niente può spaventarci, neanche lo stufato di carote bollite di mamma che sembra prendere vita nella pentola.

Regola n°5
Scuola = benvenuti al Riformatorio Benvenuti a scuola, un luogo all’apparenza pacifico, ma non lasciatevi ingannare, al suo interno nasconde le mostruosità e le torture più atroci che l’uomo abbia mai visto. Prof furi di testa pretendono di farti capire la matematica in 2 settiame e per i prossimi mesi prepararti al programma che affronterai in quinto superiore, e allora perché non prepararci al programma dell’università. Ti caricano di compiti fregandosene del fatto che dopo la scuola hai una vita anche tu. Assegnano compiti su compiti e pretendono che tu li faccia tutti e corretti per giunta, ognuno si comporta come se la propria materia fosse la più importante sulla faccia della terra, persino il prof. Di ginnastica pretende che a casa tu faccia almeno 20 palleggi, un giro del condominio e minimo 50 salti con la corda. Ma scherziano! Per me l’educazione fisica è come la criptonite per superman e tu pretendi che la pratichi anche dopo la scuola. Ma sentitevi, ci sono ragazzi che a differenza vostra arrivano a casa, si occupano del fratellino/sorellina, danno una mano alla mamma o al negozio, si prendono cura della nonna malata mentre i genitori vanno a lavoro, vanno a lavoro, a lezione di canto corale in chiesa, fanno volontariato e alternano la danza e il calcio almeno 3 o 4 volte a settimana e nonostante tutto sono anche donatori di sangue, si perché a furia di fare tutte queste cose non producono sudore, ma sangue che esce direttamente dal loro sistema nervoso; poi si ritrovano la sera stanchi morti con un occhio che dorme e uno che a fatica cerca di stare sveglio e finire gli estenuanti esercizi di matematica, e nonostante tutto non rende come dovrebbe e nonostante i continui sforzi di migliorare i prof non sembrano accorgersi di niente. E poi ci sono loro quei ragazzi che non fanno un cazzo dalla mattina alla sera e pretendono di arrivare in classe e copiare i compiti da quei poverini che, pur non avendo niente da fare dalla mattina alla sera, trascorrono la loro giornata a studiare. Ci vorrebbe più di una semplice pagina per parlarvi della Scuola con la S maiuscola in tutti i suoi dettagli approfonditi. Per il momento vi lascio qui, non voglio annoiarvi e seguite le mie frizzanti regole …

Regole n°6
Amare la matematica non vuol dire amare l’algebra Scuole elementari: ti basta imparare a memoria le tabelline e saper fare 2+2 e ti viene subito da dire “io amo la matematica”. Scuole medie: ti basta imparare il meccanismo di come si fanno le espressioni e ti viene da dire “la amo ancora di più!”. Scuole superiori: arrivi partendo dal presupposto che ora si fa sul serio e sei perfettamente consapevole che a partire da adesso la matematica sarà leggermente più difficile, ma a te non importa, perché pensi che una volta imparato il meccanismo saprai fare di tutto, ma poi, con tua grande sorpresa ecco che la grammatica si fonde con la matematica al fine di creare una miscela esplosiva detta Algebra. Solo adesso vi rendete conto di non capirci niente e continuerete a non capirci niente per tutto l’anno scolastico, primo perché i prof. O non sanno spiegare o non spiegano affatto e voi, se in caso contrario,siete troppo timidi o troppo pigri per chiedere di rispiegare e state spesso a speranza del compagno più bravo della classe, che spesso invidioso dei suoi ottimi voti non ti aiuta affatto, conservando così il titolo di “migliore della classe” per i prof. e “tizio più odiato” per i compagni. Ma dico io, per rimanere il più amato della classe e proprio necessario farsi odiare da tutti, non è meglio quando tu (più bravo della classe) prendi voti alti e il resto dei tuoi compagni riesce a raggiungere la sufficienza? “No. Perché io sono l’unico che può vantare di una media impeccabile”. Giusto. E vanti anche di un’odiosità impeccabile. Ma imbecille che non sei altro, perché non aiuti il prossimo, potresti almeno vantarti di fare del volontariato gratuito. E mentre il classico/a secchione/a della classe si intestardisce sulla sua super condizionata opinione di non aiutare nessuno, tu sprofondi nel tuo buco nero e solo ora capisci che amare la matematica non vuol dire amare l’algebra.

Regola n°7
Social net-work, una seconda vita al computer Di continuo sentiamo spesso parlare di social net-work e siti chat con cui restare in contatto con i propri amici anche dopo la scuola, ne è un esempio Twitter, My spase, Messenger, o il famosissimo Facebook, inventati, a mio parere da un tipo troppo taccagno per effettuare una ricarica telefonica. Molti ragazzi sono affetti da una forte dipendenza a questi siti, a tal punto che la mattina quando si svegliano non dicono “come sto oggi?”, ma bensì “qual è il mio stato?”. Questa dipendenza è una vera e propria malattia che potrebbe contagiare persino mia nonna, se impara a usare internet certo, ma questa e tutta un’altra storia.

Regola n°8
Alla ricerca dell’amore Una volta adolescenti è normale che noi ragazze ci mettiamo alla ricerca del vero amore, ma come ben sappiamo quasi tutte, l’amore è come la scritta “hai vinto” in una bustina di kinder bueno, tanto più la cerchi e tanto più non la trovi. Il motto è: “non arrendersi mai” che tanto prima o poi accadrà pure a noi … si spera! Amore quindi è una parola generica, con tanti significati e tante facce e non esiste solo l’amore verso il proprio ragazzo, ma c’è anche l’amore nei confronti dei famigliari, del proprio animale domestico, dei propri amici oppure amore nei confronti di un oggetto materiale a cui siamo maggiormente attaccate. L’unico oggetto a cui sono maggiormente attaccata per il momento, oltre a una vecchia foto di me e mio nonno, è il mio gattino e il mio panda di peluche ora disperso in qualche scatolone in garage, a cui davo baci finti per allenarmi al momento fatidico del primo bacio che tutti ritengono sia il più bel momento della vita emotiva e sentimentale di una comune teeneger. In sintesi, senza allungare il brodo, l’amore è davvero un concetto strano e complesso, forse e proprio per questo motivo che ne sono così ossessionata. Per me il concetto di amore eterno è ambiguo e il tanto vago tentativo della classica ricerca della propria anima gemella mi è davvero vago. Iva Zanicchi dice che “L’amore verrà, e lo sentirò subito e lo capirò subito….” E come si fa a capirlo? Quando si comprende di esserlo davvero? Si è sicuri di non scambiare una semplice cotta per il vero amore? Comunque sia, nel momento che arrivi lo aspetto seduta alla sedia di un bar sorseggiando caffè e mangiando cannoli alla crema!

Regola n° 9
Ci fossero i principi azzurri di una volta Quante di voi sognano il principe azzurro? Io per prima ammetto che l’ho fatto spesso. La notte soprattutto. Ma si, in quei momenti di notte quando non si riesce a prendere sonno, e ti vengono in testa tutti quei pensieri bizzarri e quelle canzoncine insopportabili degli spot pubblicitari create apposta per perforarti il cervello e non disinnescarsi più. Ecco proprio la scorsa notte mi sono fermata a riflettere e mi sono resa conto che non esistono i principi azzurri di una volta e la cosa divertente e che questo mio pensiero era FOTTUTAMENTE VERO! Ero così compiaciuta del mio pensiero che mi sono fatta i complimenti da sola. Si sogna tutta la vita il momento in cui per caso, senza aver previsto niente incontri il ragazzo della tua vita- quando si dice che l’amore ti aspetta dietro l’angolo- e poi ti accorgi, con estrema delusione, che è tutto tranne come l’avevi immaginato. Secondo me un ragazzo non dovrebbe essere solo carino, certo l’aspetto fisico e importate non fraintende, (io per prima se incontro un cesso di ragazzo state tranquille che oltre il campo amicizia non si va, forse nemmeno ci si arriva a quel campo)ma penso che ci siano altri aspetti da valutare, come la simpatia (ma non troppa, soprattutto se sei una ragazza timida, spesso troppa esuberanza porta all’imbarazzo) e l’intelligenza( usata anche questa in modo moderato altrimenti si rischia di addormentarsi alla prima uscita) e, cosa che alla maggior parte dei ragazzi manca, l’educazione ed essere, non dico tanto, ma almeno un po’ cavallereschi. Sapete, quelle piccole cose che, potrebbero non significare molto od essere antiquate, ma che a noi ragazze romantiche piacciono da impazzire. Intendo: aprirci la porta dandoci la precedenza, scostarci la sedia al ristorante, prenderci un libro se ci cade, offrirci un passaggio con l’ombrello fino al pulman quando piove o farci un complimento quando ci facciamo un nuovo taglio di capelli o indossiamo una nuova maglietta, cose così, come fissarci e studiare ogni nostro movimento mentre siamo accanto a lui, sapere ogni cosa di noi e una volta ogni tanto regalarci qualche fiore. Il ragazzo reale, quello di questo secolo intendo, è orrendo, pieno di brufoli in faccia e con la puzza di fumo in bocca; idiota, ebbene si, c’è differenza tra essere simpatici ed essere cretini; stupidi, con poca voglia di studiare, vengono a scuola solo perché sotto minaccia da parte dei genitori che gli dicono: “O questo o dalle suore”; inoltre, delle piccole cose che ci fanno innamorare rimangono ben poco. Ditemi voi quanto in qua un ragazzo ci apre più la porta quando stiamo uscendo da una stanza, a meno che la porta non ci arrivi in faccia io non li ho mai visti fare una cosa del genere; per non parlare dello scostarci la sedia al ristorante, dove bisogna essere sempre all’erta con gli occhi anche dietro alla testa, perché con un piccolo atto di distrazione rischiamo di finire sedere per terra; persino prendere un libro che ci è caduto a terra diventa qualcosa di irraggiungibile, ma giustamente, cosa ci aspettiamo a quei poverini gli viene la scogliosi se si piegano un po’ …. Si e poi li vedi camminare per strada con la schiena super curvata e assumono le sembianze di un uomo primitivo, vuoi un consiglio? Ritorna all’epoca delle caverne che è meglio; darci un passaggio con l’ombrello? Ma quando mai, e poi la maggior parte non ce l’ha neanche l’ombrello e ti danno un passaggio coprendoti col giubbotto, e invece di una romantica camminata sotto la pioggia come accade nei film, eccoti la scappata senza fiato fino al pulman prima che i posti liberi finiscano e ti toccherebbe rimanere in piedi, e mentre corri, sudi e ti impantani nel fango, rimani anche soffocata dalla sua ascella tutta sudata e rischiando la claustrofobia ti senti contemporaneamente stordita dall’odore nauseabondo del suo deodorante troppo forte; e poi ci sono quelle giornate in cui ti fai un nuovo taglio di capelli e chiedi al tuo ragazzo “noti qualcosa di diverso?” e lui ti risponde “no, dovrei”, o quando ti compri una nuova maglia e il giorno dopo gli riformuli la stessa domanda lui ti risponde “hai fatto qualcosa ai capelli?” quando li tieni raccolti in una coda per nascondere il fatto che sono sporchi e grassi, da far cadere le braccia; e se ti fissano mentre sei con lui non è perché gli piacciono i tratti del tuo viso, ma bensì che gli piacciono i tratti del tuo davanti e del tuo di dietro ; inoltre, inutile dirlo non sanno un bel niente di te, anzi pretendono che tu sappia tutto di loro. Ah, è proprio vero, non esistono proprio i principi azzurri di una volta, non possiamo farci niente.

Regola n° 10
Riflessioni personali Nulla è mai come sembra, la matematica ci uccide, i genitori ci mettono in imbarazzo, c’è l’imbarazzo della scelta nello scegliere gli amici, i social network prenderanno una loro vita distruggendo la razza umana e i ragazzi non cambieranno se non sotto mutazione genetica. E poi scopri che alla fine alcune cose te le aspettavi da te,la matematica non era poi così male, avere dei genitori folli vuol dire essere fichi, scegliere gli amici è davvero un’ardua impresa, i social network rimarranno tali e ci sarà sempre quel ragazzo che farà l’eccezione. Quindi alla fine può capitare che il tuo migliore amico diventi il tuo ragazzo, la tua migliore amica la tua peggior nemica e la ragazza che odiavi la tua migliore amica. Per ogni cosa che va, altre dieci vengono….come sarà il mio futuro? Tutto da scoprire, sono solo una matricola in fondo, ma Hey! Questo è il bello del liceo.

   
 
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