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Autore: kingslay    24/11/2015    1 recensioni
Avete presente quel momento in cui non riuscite più a trattenere quella cosa che vi ronza in testa da giorni solo, appunto, nella vostra testa? Questo è uno di quei casi.
Una piccola Renly/Loras che, spero, riesca a far sorridere qualcuno, ambientata in periodo natalizio, perché insomma, chi non ama il Natale?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loras Tyrell, Renly Baratheon
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Renly non aveva mai amato particolarmente il Natale. Fosse perchè non aveva mai avuto nessuno di particolare con cui condividere lo spirito natalizio che tanto faceva impazzire la gente già nelle ultime settimane di Novembre, fosse perchè generalmente la sua vigilia consisteva in una cena con cibo da asporto, abbastanza deprimente a dire il vero, con i suoi fratelli Stannis e Robert, qualora il secondo si ricordasse di avere due fratelli, e rispettive famiglie, Renly preferiva di gran lunga festività che richiedessero meno silenzi imbarazzanti e frasi di cortesia sussurrate sotto uno striminzito abete di plastica. A peggiorare la situazione c'era il fatto che Robert, le rare volte che "festeggiava" il Natale in casa coi fratelli, si ostinasse a portarsi dietro la sua detestabile moglie Lannister e tutta la loro prole, una nidiata di ragazzini biondi starnazzanti e piagnucolosi.
Ma quel Natale sarebbe stato diverso, Renly ne aveva avuto la sensazione fin dal primo mattino, quando un saltellante ragazzo riccio lo aveva svegliato di buon ora tirando palle di neve alla sua finestra, e lo aveva invitato a trascorrere la serata del 24 Dicembre con la sua famiglia. Renly non aveva potuto fare altro se non essere entusiasta di quella richiesta, dato che sarebbe stata la prima vigilia trascorsa lontano dalla buia cucina di casa Baratheon. Loras era diventato la persona più importante della sua vita da tre anni ormai, e passare una giornata così speciale con lui gli sembrò il più bel regalo che avesse potuto desiderare. 
Il giovane Tyrell era di tre anni più giovane di lui, frequentava il terzo anno di superiori, mentre Renly si accingeva ad affrontare la maturità, eppure da quando era arrivato nella sua scuola, così allegro, sorridente e aperto fin dal primo momento, erano diventati inseparabili. Si erano conosciuti perchè facenti parte dello stesso club su gli usi e i costumi medievali, argomento che appassionava entrambi, e il loro rapporto si era evoluto fino a diventare quello che era ora, che anche volendo, Renly non avrebbe saputo descrivere. Il giovane Bartheon era perfettamente consapevole che i sentimenti che provava nei confronti di Loras erano ben maggiori di quelli che c'erano tra qualunque altra coppia di amici, ma una cosa era pensarlo, un'altra era ammetterlo apertamente. Dopo l'incontro di quello che era diventato il suo migliore amico, tutte le certezze che aveva avuto fino a quel momento si erano sgretolate mano a mano. Giorno dopo giorno Renly si era accorto con quanto maggiore affetto guardava Loras, un affetto che non aveva tardato a sfociare nel vero e proprio desiderio. Nei primi tempi aveva cercato inutilmente di negarlo, ma alla fine aveva dovuto essere sincero, almeno con se stesso: ogni contatto con Loras, anche il più piccolo, gli mandava forti brividi su tutta la schiena, ogni volta che incrociava i suoi occhi non poteva fare a meno di perdervisi dentro, quando un riccio gli ricadeva davanti al viso aveva l'irresistibile impulso di scostarglielo dolcemente dietro l'orecchio, e poi affondare le mani in quella massa scomposta che erano i suoi capelli, e le sue labbra...Dio, le sue labbra, quanto lo facevamo dannare! Più di una volta aveva pensato di non poter più resistere al desiderio di baciarle, e poi un giorno lo aveva fatto.
Era ad una festa organizzata da Robert, a casa loro. La musica era forte, girava molto alcool e Renly si era ubriacato. L'euforia aveva preso il sopravvento, e mentre Loras cercava, invano, dato la disparità tra i loro corpi, di portarlo a letto affinchè potesse stendersi un pò e riprendere il controllo, non aveva resistito e lo aveva baciato. Era stato un bacio forte, passionale, non lunghissimo nè eccessivamente approfondito, ma comunque molto intenso. Renly aveva sentito Loras rispondere alle sue labbra, e per un momento si era sentito la persona più felice del mondo. Quando si erano separati, Loras gli aveva sorriso e lo aveva portato di sopra, nella sua camera. Si era svegliato il giorno dopo con un terribile mal di testa e il ricordo spaventoso di quello che aveva fatto la sera precedente. Al momento era sembrato tutto così facile, dannazione! Eppure lui non era così, no, non poteva esserlo. Quando quel pomeriggio l'amico gli aveva chiesto cosa ricordasse della serata passata, aveva mentito. Non ricordava nulla, aveva detto, la vodka gli aveva completamente dato alla testa ed era troppo ubriaco per sapere cosa stesse facendo. Aveva visto il dolore, per un breve attimo, negli occhi del ragazzo più giovane, ma poi Loras aveva riso e non aveva più tirato fuori l'argomento. Da quel momento, Renly aveva iniziato ad ubriacarsi alle feste per poter stare con Loras, per poterlo amare come lo amava senza vergognarsi, ma l'amico non aveva mai permesso che si arrivasse a qualcosa di più di qualche bacio.
Il giorno dopo, Renly faceva finta di non ricordare nulla, e Loras si comportava come se non fosse successo niente, anche se il giovane Baratheon sapeva benissimo quanto soffrisse per quella situazione. E lui si sentiva sempre peggio. Il fatto era che non poteva proprio ammettere davanti a qualcun altro, anche Loras stesso, di essere innamorato di un altro uomo. Non poteva ammetterlo nemmeno con se stesso, con quale coraggio avrebbe guardato in faccia i suoi fratelli, con quale coraggio lo avrebbe detto a Stannis, religioso radicale fino al midollo?
Ma quella sera sarebbe arrivato ad un punto di svolta. Sapeva di non poter più continuare in quel modo, sapeva che non era giusto, e non ce la faceva più a veder soffrire la persona che più amava al mondo per colpa sua.
La cena a casa Tyrell fu ancora più piacevole di quanto si aspettasse. Era stato messo a sedere tra Loras e sua sorella Margaery, una ragazza di un anno più giovane del fratello e uguale nel fisico e nel tempermento. Avendo tali compagni di tavolo, Renly era stato subito sicuro che di certo non si sarebbe annoiato.
Il cenone di Natale passò anche relativamente in fretta, tra scherzi e battute con i fratelli Tyrell, e seri discorsi di politica e di mondo con il primogenito, Willas, e il secondogenito, Garlan. Anche i genitori di Loras costituirono una compagnia piacevole, e non sembrava gli pesasse il fatto che Renly fosse seduto tra loro in una serata in cui la famiglia avrebbe dovuto regnare sovrana, anzi, lo consideravano quasi quanto un quinto figlio, e al momento della cosegna dei regali il ragazzo fu piacevolmente colpito dal fatto che ce ne fossero in grande quantità anche per lui. Ogni membro della famiglia si era ricordato di lui, e così, prima della fine della serata, Renly si ritrovò con un orologio nuovo, dai coniugi Tyrell, una camicia firmata da Margaery e Garlan, ed un romanzo molto interessante, dono del più anziano tra i fratelli Tyrell. Il suo cuore perse un battito poi, quando Loras gli si avvicinò, facendogli segno di seguirlo fuori.
Camminarono per un pò in silenzio, aggirando la casa ed uscendo in strada. Loras camminava appena un passo davanti a lui, per segnare la strada, e Renly lo seguiva a passo spedito.
"Volevo darti il mio regalo di Natale, ma volevo farlo in un posto un pò più riservato" disse poi, girandosi a guardarlo. Renly gli sorrise, mentre sentiva il cuore nel petto aumentare i battiti.
Dopo un pò si fermarono, in un angolo appartato vicino ad un campetto da calcio deserto.
"Okay, quindi, ho pensato a lungo a che regalo potessi farti, ma mi venivano in mente solo banalità. Dopotutto, fai parti di una delle famiglie più ricche della città, e ho pensato che tutto quello che potevi volere, probabilmente già...beh, si, già lo avevi"
"Non dovevi darti tanta pena, basta il pensiero" mormorò Renly, sentendo il calore salire al collo e arrossargli le guance.
Loras rise, e continuò: "Esattamente, lasciami finire. Alla fine basta il pensiero, quindi ho pensato che se dovevo proprio regalarti una banalità, dovevo farlo con stile"
"Mi sembra giusto" rise Renly. Poi Loras tirò fuori dalla tasca dei jeans una piccola scatola, e la consegnò all'amico. Renly la prese, e l'aprì esitante. Dentro c'era uno splendido ciondolo d'oro, molto piccolo e poco sfarzoso, facilmente nascondibile, con una piccola "L".
Il giovane Baratheon rimase senza fiato, mentre Loras abbassava lo sguardo imbarazzato.
"Ecco io...volevo che avessi qualcosa di mio, qualcosa che ti facesse pensare a me. Questo ciondolo me lo ha regalato mia nonna anni fa, ho pensato che potrebbe farti piacere averlo"
Renly lo abbracciò di slancio, senza pensare più a nulla, senza più vergogna.
"Questo...è bellissimo Loras, non dovevi, davvero" mormorò contro la sua spalla, seppellendo il viso tra i suoi riccioli. Sapevano di buono, di un misto tra fiori di campo e vaniglia.
"Tu ovviamente non hai preso nulla per me, vero?" scherzò poi Loras, rotto l'abbraccio.
"In realtà, ti ho preso qualcosa. Forse è un pensiero un pò egocentrico, ma è qualcosa che volevo darti, qualcosa di molto importante"
La leggera esitazione nella voce dell'amico fece aggrottare la fronte del giovane Tyrell. "Mi stai per regalare una casa, o qualcosa del genere? Sappi che non sei obbligato a farmi pesare ognii singola volta quanto tu sia più ricco di me" disse poi, accigliandosi in quel sorriso di scherno che tanto faceva impazzire il più grande.
"Hey, questo è offensivo! Quando mai te l'ho fatto pesare? Se davvero avessi voluto, probabilmente ti avrei invitato io a passare il Natale nella mia villa"
Loras alzò le sopracciglia in una finta smorfia esasperata, ma non replicò.
"Dunque, stavo dicendo...ho programmato spesso questo momento, ma, Dio, quanto è più difficile adesso, con te...qui"
Loras si accigliò nuovamente. "Perchè mai dovrebbe essere difficile darmi un regalo? Cosa, alla triste storia della famiglia Baratheon si aggiungerà anche il fatto che non hai mai fatto un regalo a qualcuno? è questo che stai cercando di confessarmi?" 
Renly ridacchiò, e gli diede una leggera spinta sul braccio. "Non è carino da parte tua prendermi in giro anche in un momento così delicato, e comunque no, non sono abituato a fare regali, se è questo che vuoi sentirti dire" 
"Non avevo dubbi" 
Renly ridacchiò di nuovo, prima di prendere un grande respiro e fare un passo verso di Loras, le guancie sempre più rosse e le mani sempre più sudate. Loras non si scompose nemmeno guando il moro gli prese il viso tra le mani, ma lo tirò semplicemente e con forza verso di se, unendo le loro labbra. Le mani di Renly si spostarono dal viso alla nuca dell'amico, mentre sentiva le labbra di Loras dischiudersi per lui, e le sue mani farsi strada sui suoi fianchi, tirandolo ancora più vicino. Il bacio continuò ancora per parecchi minuti, o almeno così parve a Renly, prima che il riccio di scostasse leggermente, per incontrare i suoi occhi. 
"Aspetta un attimo. Sei sicuro? Renly io...non sei costretto a farlo" 
"Non lo sono mai stato, non lo sarò adesso. Ma so cosa voglio, e io voglio questo, qualunque cosa esso sia, a qualunque cosa porti. Le sicurezze vanno costruite, e io non posso farlo da solo. Ho bisogno di te per questo... sempre che tu sia disposto a sopportarmi" 
L'incrinazione nella sua voce fece stringere il cuore a Loras, che lo tirò a se, unendo le loro labbra per un altro bacio. "Secondo te, se non lo avessi voluto, sarei ancora qui? Ti avrei permesso di baciarmi ora, e in tutti questi anni? Io ti amo Renly, ti amo con tutto me stesso dalla prima volta che ci siamo visti, e sono sicuro che tu l'hai capito molto tempo fa, anche se facevi finta di no, anche se fai finta di no" 
Renly sospirò, accarezzandogli dolcemente la guancia con il pollice, fermando il dito sulle sue labbra, tracciandone i contorni con il pollice senza distogliere lo sguardo da suo. "Dillo di nuovo" sussurrò. 
Loras sorrise "Ti amo" disse poi, baciandogli la punta del dito. "Ti amo, ti amo, ti amo" 
Renly chiuse gli occhi, appoggiò la fronte alla sua e sospirò di nuovo. "Anche io ti amo" disse poi, a voce così bassa che era appena udibile. Fu poco più di un sussurro, ma il suono di quelle parole continuò a risuonare nella mente del ragazzo senza sosta. *L'ho detto, l'ho detto davvero!*
"Ti amo" ripetè poi, a voce più alta "Dio se ti amo Loras, come ho fatto a trattenerlo tutto questo tempo? Io...io ti amo" 
Loras scostò il viso dal suo, in modo da poterlo guardare negli occhi, e Renly pensò di non aver mai visto un sorriso più bello e luminoso di quello che ora il ragazzo di fronte a lui gli stava riservando. *Ed è tutto per me, è davvero solo per me*
"Lo so" disse semplicemente "e so anche quanto ti costa dirlo, e devo dire che sono piuttosto sorpreso. A cosa devo questo onore?"
"Vuoi che mi rimangi tutto subito? Attento a te, Tyrell, non osare prendermi in giro"
"Non lo sto facendo" ribadì il ragazzo "Non mi permetterei mai" rise poi, "ma devo dire che me lo merito, almeno un pochino, poco poco" 
"Mmm, forse, okay, te lo concedo" fece Renly, con aria fintamente esasperata. 
"Quindi?" 
"Beh, è Natale" rispose il moro con un'alzata di spalle.
Loras sorrise, poi si sporse per annullare la distanza tra loro, trascinando Renly in un altro, lungo bacio.
   
 
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