Massimo era un uomo meticoloso e schematico,a tratti matematico, non gli piacevano gli imprevisti  ,aveva programmato tutta la sua vita dalla colazione agli appuntamenti della settimana,dalle mutande da indossare al suo lavoro.
Aveva programmato anche la sua morte:le cose erano ormai evidentemente troppo brutte per continuare a vivere,erano oggettivamente,innegabilmente orribili,quindi l’unica possibile soluzione logica e ragionevole che gli rimaneva era la morte. Era matematico.
Aveva già pensato a tutto,aveva predisposto ogni cosa:aveva spedito delle lettere ai conoscenti informandoli della sua decisione,aveva fatto testamento,aveva comprato la pistola,il completo elegante,aveva prenotato la chiesa e aveva già addirittura comprato la bara,anzi ci si era già messo dentro,era un po’ stretta …non rimaneva ora che premere il grilletto della pistola puntata nell’esatta posizione che gli avrebbe garantito una morte sicura  e rapida.
Non riusciva a farlo,a spararsi,a uccidersi…questo non l’aveva calcolato.
Era li seduto nella sua bara da quasi due giorni,non riusciva a premerlo,lo voleva fare,ma non riusciva a farlo,a fare quello che aveva calcolato.
Sentiva quella voce completamente irrazionale e illogica dentro di se che gli diceva di non farlo,che le cose si sarebbero sistemate,che tutto sarebbe tornato a posto anche se sapeva benissimo che non era cosi.
Era una sensazione strana per lui,non gli era mai capitato,gli stava stretta,la infastidiva:faceva sempre quello che programmava:aveva deciso di iscriversi al liceo e lo aveva fatto,aveva deciso di uscire con 100 e lode e lo aveva fatto,di vivere dai 20 ai 23 anni una vita spericolata e l’aveva fatto,di trovare un grande amore e l’aveva fatto,di lavorare come contabile e l’aveva fatto,di essere lasciato dal suo grande amore e l’aveva fatto,di cadere in depressione per 2 anni a causa di ciò e…
Ed era qui il problema:erano passati 2 anni e tre settimane e non aveva ancora superato la sua depressione,aveva già superato il limite che si era stabilito.
Questo suo sforo immotivato,questa sua capacità di uscirne aveva mandato all’aria tutti i suoi progetti,tutta l’agenda della sua vita,non avrebbe potuto rimediare in alcun modo,per questo aveva deciso di uccidersi.
Si apri la porta della chiesa dove si trovava seduto dentro la bara,entrò un parrocchiano,non lo aveva previsto,
“ehi cosa sta succedendo qua?”
Massimo premette il grilletto
CLICK
La pistola si era inceppata, non lo aveva previsto.
“Ehi lei cosa sta facendo?”
Porto la pistola davanti a se e la fissò
“MA HA UNA PISTOLA!?”
La lasciò cadere nella bara.
“Ehi si fermi!”
Si incammino verso l’uscita
“Ma torni qui!”
Usci all’aria aperta.
“Mi scusi!”
Aveva fame,era da due giorni che non mangiava
“ehi lei!”
Si incammino in una strada,non sapeva dove sarebbe andato a mangiare.
E non gliene fregava niente.