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Autore: Symphonia    26/11/2015    5 recensioni
[Digimon Tri] [SPOILER] [Taichi x Meiko] [Slice of Life]
Era una domenica soleggiata e il cielo era limpido, cosparso solo da qualche nuvola bianca, morbida come la panna.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Agumon, Altri, Taichi Yagami/Tai Kamiya
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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    Era una domenica soleggiata e il cielo era limpido, cosparso solo da qualche nuvola bianca, morbida come la panna.

    “Mamma! Dove sono le bibite?” echeggiò la lamentosa domanda di Taichi.
    I Digimon, che stavano guardando tranquillamente la tv, si voltarono verso di lui. La donna dalla coda castana rientrò dal balcone con un’espressione sorpresa dipinta sul volto.
    “Credevo di averle comprate stamattina!” esclamò.
    Il figlio ricontrollò dentro il frigorifero e scosse la testa. La madre sospirò, lasciandosi scappare un ‘accidenti’. Prese la borsa che aveva lasciato sul tavolino del soggiorno e si diresse verso la porta.
    “Vado a comprarle, allora.”
    La ragazza mora, che nel frattempo lavorava sul tavolo della cucina, aveva smesso di armeggiare con la ciotola piena di spumosa crema bianca. Lo scambio di battute aveva catturato la sua attenzione.
    “Uhm, signora Yagami… Vuole che vada io?” chiese timidamente.
    “Oh no, Meiko. Grazie, ma fai già abbastanza pensando alla torta. Me ne occupo io. Torno presto!”
    “Va bene. Ciao, mamma.” salutò il ragazzo castano. Meiko mormorò un ‘arrivederci’, facendo un lieve inchino con la testa.
    “Bye, bye!” salutarono gli altri due Digimon in coro.
    Appena la donna fu uscita, Meicoomon e Agumon chiesero ai loro amici se avessero bisogno di una mano. Taichi annuì, indicando la scatola con le decorazioni di compleanno lasciata sul pavimento.
    “Aiutatemi a mettere un po’ di festoni in giro. A te serve una mano, Meiko?”
    La ragazza arrossì un pochino e scosse la testa. Rispose che poteva cavarsela da sola. Mentre gli altri addobbavano la stanza per la festa di Hikari, Meiko lavorava sulla sua torta di compleanno.
    Si ricordò della chiacchierata in cui Mei-chan si vantò con Taichi della sua abilità nel fare ottimi dolci. Così quando lui le chiese una mano a preparare la torta per la sorellina, lei non poté rifiutare. Ed eccola lì, a casa Yagami, a cucinare una torta di compleanno.
    Il timer del forno suonò e s’apprestò a tirare fuori le due basi rotonde di pan di spagna. Erano molto soffici e il loro odore invitante mando in visibilio gli altri presenti nella stanza, che corsero verso il tavolo.
    “Wow, Meiko! Ha un aspetto delizioso!” esclamò Meicoomon.
    “Sì? E dire che non l’ho ancora finita…”
    “Fai due torte?” chiese Agumon.
    Meiko scosse la testa.
    “Adesso su questa base ci spalmerò il cioccolato fuso. Poi ci appoggerò sopra l’altro pezzo di pan di spagna e ci metterò crema, panna e fragole.”
    Meicoomon e Agumon la guardavano con occhi brillanti di eccitazione, mentre spiegava pazientemente. Sembravano due piccoli bambini. Anche Taichi la guardava curioso.
    “Sembra tanto lavoro. Ti aiuto?”
    Lei arrossì un po’ mentre pensava a cosa rispondere. Intanto, Agumon lo stuzzicò dicendo che l’unica ragione per cui voleva aiutarla era la speranza di mangiare gli avanzi di cioccolato fuso. Taichi sobbalzò e negò all’istante. Meiko sorrise e disse che, se avevano già finito con le decorazioni, poteva aiutarlo.
    

    Poco dopo, i due ragazzi guardavano soddisfatti la torta. A quattro mani, ci misero meno tempo a completarla e sembrava appena uscita da una pasticceria. Era una classica torta decorata con panna e fragole, la scritta ‘tanti auguri’ e il ripieno di cioccolato.
    “È venuta proprio bene, sai?” affermò Taichi soddisfatto.
    “Lo pensi davvero?”
    Il ragazzo annuì e tirò su un ciuffo di panna col dito. I suoi occhi brillarono di piacere, mentre si gustava il dolce sapore della crema bianca.
    “Ed è pure deliziosa!” esclamò felicemente.
    “T-Taichi!”. La voce di Meiko uscì stridula. Non sapeva se stesse urlando per il terrore o per il complimento.
    “Cosha?” domandò lui, succhiandosi il dito pieno di panna. Lei divenne ancor più rossa.
    “N-non si fa…”
    Taichi seguì il suo sguardo pensieroso verso la torta, con l
indice ancora in bocca. A parte quel piccolo buco bianco, la decorazione circolare era perfettamente intatta.
    “Ti basta rifare il ciuffo con la sacca, no?” chiese noncurante.
    “B-beh, sì…”
    Dopo qualche attimo di muto silenzio, sul volto di Taichi apparve un ghigno poco rassicurante per Meiko.
    “Allora ne prendo ancora un po’!”
    “C-Cosa? No!”
    La ragazza cercò di fermare la mano che voleva nuovamente scavare nella decorazione bianca. Più Taichi provava ad avvicinarsi la torta, più Meiko cercava di difenderla con le sue forze. Continuarono a giocare ad acchiapparsi le mani, finché lei non riuscì finalmente a bloccargli rispettivamente il polso destro e la mano sinistra. Il loro piccolo litigio attirò l’attenzione di Agumon e Meicoomon, che stavano controllando le decorazioni seduti sul divano.

    “Smettila di prendermi in giro, per favore!” esclamò Meiko.
    “Non ti prendo in giro! Voglio ancora un po’ di panna…” continuò Taichi piagnucolando.
    “T-ti ho detto che non puoi… Rovineresti la torta.”
    “Eh? Ma tanto dopo lo copriamo il buco, non si noterà mai!”
    “B-basta, per favore!”
    “Ma io ho fame…”
    Meiko scosse fortemente la testa e mise su un broncio tra il determinato e l’esasperato. Rimasero fermi a fissarsi nel silenzio più totale, arrossendo uno più dell’altro per la strana situazione in cui si erano cacciati.
    Taichi non avrebbe mai creduto che Meiko si sarebbe mai arrabbiata per un po’ di panna. D’altro canto, Meiko non avrebbe mai pensato che avrebbe dovuto difendere una torta dalla goloseria di Taichi. Inoltre, la posizione in cui si era bloccato il loro scontro, li aveva resi inaspettatamente vicini. Nel complesso, era una situazione molto imbarazzante.
    Tutt’ad un tratto, Taichi sembrò concentrarsi su qualcos’altro. Un leggero sorriso divertito si illuminò sul suo volto per un attimo. Quello dopo, era già riuscito ad abbandonare un leggero bacio sulle labbra della ragazza.
    I due Digimon - che erano rimasti zitti ad osservare la scena - si coprirono gli occhi con le zampe.
    “Ah! Non ho il coraggio di guardare!” esclamò Agumon.
    “I-Io nemmeno…” borbottò Meicoomon.
    Meiko si sentì le guance ardere, mentre mollava la presa. Taichi invece se la stava ridendo sotto i baffi; si divertiva a vederla rossa fino la punta delle orecchie e con lo sguardo confuso ed imbarazzato. Questo almeno finché non iniziò a strillare.
    “T…T…TAICHIII!!”
    Il castano riuscì a malapena a scusarsi prima di scoppiare a ridere, mentre la mora si copriva il viso con le mani.
    “T-ti prego, smettila di prendermi in giro…” borbottò imbarazzata.
    “Davvero, scusa. Ho solo pensato che eri carina con quel broncio sulla faccia. Ora posso avere un altro po’ di panna?”
    L’espressione di Meiko cambiò dall’imbarazzo all’incredulità. L’aveva fatto solo per avere dell’altra panna? O la stava prendendo di nuovo in giro? Alle volte non riusciva proprio a capirlo quel lato così… così... “Dispettoso!”.
    “Eh?”. Taichi la guardava perplesso.
    “Smettila di fare il bambino dispettoso! G-guarda che non decidi tu… Dovrai chiedere alla festeggiata in questione, se potrai prendere un’altra fetta di torta!” sbottò all’improvviso.
    Lo sguardo serio, i pugni stretti… Taichi capì subito che era arrabbiata. O meglio si era innervosita. Forse l’aveva stuzzicata un po’ troppo.
    “Scusa, scusa. Ti prometto che pazienterò fino alle candeline, d’accordo?”
    Lo sguardo di Meiko si addolcì all’istante e annuì leggermente. C’era poco da fare: sapeva perfettamente che sarebbe riuscito a rubare dell’altra panna - o un altro bacio - alla prima occasione. Mentre lui si occupava dei bicchieri e delle posate, lei riprese la sac à poche e rimediò al danno subito sulla torta. Si accorse di una cosa e sorrise.
    “… Puoi prendere la panna avanzata.” bisbigliò timidamente, porgendo la sacca.
    “Davvero? Grazie!” sorrise energicamente il ragazzo.
    “E a noi niente??” chiesero i due Digimon in coro, superato l’imbarazzo del momento.
    “Se volete, è avanzata della cioccolata fusa.” rispose la mora, indicando il pentolino. Il bruno si voltò verso di lei sconvolto.
    “Che cosa? E a me non lo dici? Così non vale!”
    “A te piace la panna, no?”. Meiko gli fece un sorriso eloquente e Taichi arrossì, continuando a gustarsi quella dolce crema al sapore di latte.




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N.Aaaaaaaaaaaaaaaaah!:
Lo so! Lo so che è spoiler (ma forse neanche tanto?), lo so che va in OOC e lo so che il fandom è pervaso da fanshippers pronte a tagliarmi le gambe, perché la Taichi x Meiko mi piace da morire. (E non mi sto riferendo a voi Taiora là fuori, noooooo… XD) Sto scherzando, ovviamente. Ricominciamo.

N.A.:
Ed eccoci qui. Una One-shot senza pretese, scritta per accontentare il mio bisogno di fluff su questa non-davvero-ma-ci-spero-tanto (alias fanon) coppia. La fan fiction è un castello in aria, dove si dà per scontato che questi due si frequentino già. E niente, pensavo sarebbe stato carino pubblicarla. Tutto qui.
Spero vi sia piaciuta/vi siate divertiti a leggerla.

Bye bye^^

   
 
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