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Autore: Bilu_emo    01/03/2009    3 recensioni
"Mi sono sempre chiesto quale fosse la differenza tra vivere ed esistere ... Solo quando sono svanito, ho capito che non era altro che una piccola, labile, volubile sensazione ..."
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Roxas, Sora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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mirror

 

MIRROR

 

« Come ti chiami? »

« Io non ho un nome »

« E allora chi sei? »

« Non è la domanda giusta »

« E quale sarebbe, la domanda giusta? »

« Non esistono domande giuste »

« Non capisco »

« Capirai col tempo »

« Allora chi … cosa sei? »

« Tutto ciò che rimane. O forse, tutto ciò che non è mai stato »

« Ma che razza di risposta è?! »

« E’ la risposta alla tua domanda »

« Non ha molto senso »

« Sapresti dirmi che cosa ha realmente senso, ormai? »

« … »

« E tu … tu sapresti dirmi chi sei? Sapresti dirmi il tuo vero nome? »

« Ho perso il mio nome molto tempo fa »

« Ma è ancora nella tua memoria … »

« … Io sono … »

                                          « Tu non esisti »

 

Soffiò un filo di vento, leggero come un sospiro e freddo come un’anima vuota.

Il suo sguardo corse al mare, che si stendeva infinito, calmo, nero come la sua esistenza, e si sorprese di sentirsi sollevato.

 

 

Mi sono sempre chiesto quale fosse la differenza tra vivere ed esistere. Ripensavo a quel ricordo sbiadito, il ricordo di Sora, ma era solo un sogno rimosso … tendeva a svanire …

Solo nel momento in cui sono svanito, ho capito che quella differenza non era altro che una piccola, labile, volubile sensazione …

 

 

Lo specchio andò in mille pezzi nel momento in cui il suo pugno colpì la parete riflettente. Nonostante fosse del tutto incrinato, lo specchio continuava a mostrargli il suo riflesso.

Non il suo.

L’ Altro.

Con una smorfia di rabbia sul viso pallido, colpì nuovamente lo specchio, e ancora, e ancora …

 

Il sangue scorreva sul braccio, fino al gomito, fino a macchiargli la tunica …

 

“Chi sono io?”

                         Io non sono te

 

Frammenti luccicanti caddero a terra, frantumandosi ulteriormente, causando uno stridio che gli feriva i timpani.

 

Gocce di sangue macchiavano il pavimento bianco, del tutto immacolato …

 

Roxas chinò il capo, sul viso un dolore che solo lui poteva capire, solo lui

Vide il suo stesso sguardo in un piccolo frammento di specchio giacente ai suoi piedi, pieno di rabbia, dolore, frustrazione.

No.

Quello non era il suo sguardo. Quegli occhi non erano i suoi.

Roxas aveva gli occhi più chiari di Sora …

 

 

 

 

­

 

È la mia prima fic su Kingdom Hearts, anzi, non la definirei nemmeno tale. Chiamiamolo “esperimento”, ci azzecca abbastanza ^^, scritta durante l’ora di storia mentre ascoltavo “Dearly Beloved” (alla faccia dell’attenzione alla lezione, eh?)

Sentivo il bisogno di dedicare qualcosa a Roxas e a Sora, in particolare a Roxas. Quando “assistevo” mio cugino che giocava, la sua storia mi ha toccata davvero molto …

Il fatto dello specchio, poi, non sono sicura che ci sia nel gioco, né che possa essere fattibile, ma la trovo una bella metafora alla situazione dei due personaggi, soprattutto al desiderio di Roxas di esistere come Roxas e basta.

Lo so che il dialogo sopra non è esatto, ma la mia vena filosofica sentiva il bisogno di venire a galla XD

E sì, so anche che può essere considerata una caccola XD

Spero comunque che apprezziate, e che non sia una mera schifezza ^.^

Grazie in anticipo a chi leggerà nell’ombra e chi potrebbe recensire (pochi in entrambi i casi, mi sa XD ) zau!!

Bilu_emo

 

 

 

 

 

 

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