Anime & Manga > Alice Academy/Gakuen Alice
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Autore: Bloody_Rabbit    26/11/2015    0 recensioni
Questa è una piccola raccolta di memorie della mia coppia preferita di Gakuen Alice NatsumexMikan.
Alcuni però sono inventati da me oppure sono ispirati alla mia storia attualmente in corso " Piccolo Miracolo"
Altri invece sono direttamente collegati all'anime percui potrebbe esserci uno spoiler.
Buona Lettura.
XOXOXO
Bloody_Rabbit
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hotaru Imai, Mikan Sakura, Natsume Hyuuga, Yuka Azumi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Amicizia:

Non lo so neanche io quando cominciai ad amare Mikan, solo ricordo che non ero il primo a provare un sentimento simile per lei, quindi non ero neache l'unico.
Il mio migliore amico, che mi era sempre stato vicino e che era sempre dalla mia parte sostenendomi, anche lui provava qualcosa per lei.
All'inizio pensai che forse era meglio rinunciare a lei e cederla a lui, infondo dovevo molto a Ruka , ma quando capii  che Mikan mi era indispensabile come l'aria che respiravo non facevo altro che chiederti scusa mentalmente.... Poi sei arrivato e mi hai detto chiaramente che avresti rinunciato a lei perchè avevi capito che lei era l'unica che volevo.
Amico mio non sai quanto ti ringrazio, tu sei il mio migliore amico e lo sarai per sempre,grazie amico.

Bacio:

Ricordo ancora quando ci scambiammo accidentalmente il nostro primo bacio, tu lo ricordi Mikan? Stavamo ballando insieme per la prima volta quando inciampasti e mi venisti addosso... In quel momento eri talmente shoccata che neanche riuscivi a muoverti.
Ora invece di baci ne scambiamo a centinaia ogni giorno da quando sei diventata mia e l'emozione che provo ogni volta che le nostre labbra si toccano sono le stesse del nostro primo bacio accidentale, non posso fare altro che essere felice Mikan.

Ciliegio:

Il ciliegio era un albero come tanti che usavo per nascondermi dai problemi di ogni giorno, spesso ci andavo con il manga in mano o solo per dormire un pò; poi sei arrivata tu che mi hai trovato e ti sei seduta dall'altra parte di quell'albero. Ricordo che eri arrabbiata con te stessa perchè avevi litigato con i tuoi compagni delle abilità speciale.
Ti stavo rivolgendo parole che per me non significavano niente, sperando solo che tu mi lasciassi solo.
Non so come fossimo finiti a quella conclusione, ma so solo che vedere uno dei tuoi sorrisi che di solito rivolgevi solo ai tuoi amici, mi sentii felice.
Mikan lo sapevi?
 Anche ora che sei la mia ragazza, ogni volta che hai un problema vieni sempre da me, non dai tuoi amici o da Imai ma da me e quando non mi trovi sai che mi trovo esattamente sotto questo ciliegio con cui abbiamo condiviso molti momenti.

Delizioso:

Non amo particolarmente i dolci e tu Mikan lo sai bene.
Quella volta che facesti quella ridicola recita della fiammiferaia nella piazza di Central Town solo per ottenere soldi per comprare un fluffa puffa pensavo che fossi davvero stupida, ma in realtà in fondo provavo un pò di rispetto per te che stavi lavorando duramente per ottenere qualcosa.
Poi quando avevi tra le mani la somma suffuciente per comprarli li avevi divisi con tutti quelli che ti avevano aiutato con la recita.
L'unica cosa che non mi aspettavo era l'ultimo fluffa puffa che avevi conservato per regalarlo a me che non avevo fatto niente per aiutarti.
Quando ti chiesi perchè, mi risposi soltanto che ti andava di farlo, subito dopo sei tornata dai tuoi amici. Presi quel dolcetto e li diedi un morso, certo li avevo già mangiato prima e non li trovavo quel granchè, ma quello era davvero delizioso.

Errore:

Era un giorno come gli altri all'accademia alice, io stavo camminando tranquillamente per i corridoi del dipartimento delle superiori. Stavo andando nella camera di Mikan per aiutarla a disfare le valige visto che era ritornata a scuola e dato che aveva 17 anni avrebbe frequentato il dipartimento delle superiori.
Ero davanti alla sua porta quando la aprii e mi ritrovai una visione davvero invitante di Mikan.
Mi spiego meglio, si stava provando la divisa , aveva addosso solo la gonna e si stava abbottonando la camicia permettendomi di vedere il suo petto coperto da un reggiseno.
Lei dopo essere arrossita fino alle orecchie mi buttò il cuscino che trovò sopra il letto e mi urlò di andarmene immediatamente.
Quando poi mi permise di entrare in camera sua mi fece la ramazina che sinceramente non volevo ascoltare.
L'unica cosa che continuava a dire era di bussare prima di entrare, io non lo avevo fatto e avevo sbagliato, ma quello è stato l'errore più bello della mia vita.

Fantasmi:

I fantasmi erano le anime delle persone che avevano dei rimpianti e che per questo erano rimasti sulla Terra cercando di rimediare.
Era la prima notte da marito e moglie che passavamo io e Mikan e stavo dormendo dopo aver consumato energie per amare la mia dolce moglie quando in sogno mi apparì lui...
Era il padre di Mikan, Izumi Yukihira, all'inizio non capii ma quando lo vidi avvicinarsi pericolosamente a me e con un pugno pronto a essere lanciato ho pensato che forse era meglio mettersi in guardia...
All'improvviso appare anche la madre di Mikan, Yuka Azumi, che trattiene il suo amato per un braccio e lo intima di calmarsi.
" Tu bastardo come ti sei permesso di mettere le mani su mia figlia" non aveva urlato, ma il modo in cui lo disse mi spaventò anche se non lo diedi a vedere.
" Su su sensei, nostra figlia è sposata, non è più piccola" dice la mamma cercando di calmarlo.
Lui si calma dopo che Yuka-san li accarezza la testa piano come si fa con un cucciolo.
" Prenditi cura di mia figlia, ma se la ferisci ti tormenterò fino alla fine dei tuoi giorni ragazzo" mi dice serio per poi diventare nero per la depressione.
" Ti prego Natsume-kun prenditi cura della nostra Mikan" detto questo scompaiono piano diventando invisibili fino a che non riesco più a vederli.
Mi sveglio aprendo piano gli occhi e vedo mia moglie che si era rannicchiata sul mio petto, instintivamente la abbracciai e ringraziai i suoi genitori per avermi dato un tesoro così prezioso.

Gentile:

Mikan lo so che forse non ho il diritto di dirtelo perchè sò che tu sei fatta così, ma davvero dovresti smetterla di essere così gentile con tutti.
Non sai quanti tuoi compagni di classe siano innamorati di te solo per la tua bellezza e se ti ci metti anche tu a darli false speranze trattandoli in modo gentile mi tocca ucciderli.
Eccone un'altro che si fa coraggio e ti si confessa.... che coraggio, cioè lo fa davanti a me.
Tu lo rifiuti dicendoli che avevi già qulacuno che ami.
La cosa mi rende felice, davvero e quando poi quella volta che mi baciasti davanti ad un numero considerevole di persone lo ero ancora di più.
Quando finalmente soli ti chiesi il perchè tu mi risposi che era meglio mettere in chiaro che lei apparteneva a me.
Quella era una delle rare volte in cui arrossì e per non farmi notare mi copri con la mano e voltai la testa di lato.
Da quel giorno nessuno aveva più provato a dichiararsi a Mikan.

Hentai:

Fin da quando ero piccolo sapevo che quel sempai di Mikan con i capelli lunghi era un vero pervertito.
Quando eravamo in compagnia di lui stavo sempre attento che quello lì non si avvicinasse troppo alla MIA Mikan, ma putroppo quello li faceva o diceva sempre qualcosa   
a MIkan anche se lei non se ne accorgeva mai, ma quando quella volta quello stupido provò a toccare il fondoschiena di Mikan mi arrabbiai e non poco.
Fortunatamente li mollai un pugno in piena faccia prima che facesse qualcosa e tutto finì bene per tutti, tranne che per lui.
Lo avevo sempre saputo, lui era il peggiore dei pervertiti.

Innocenza:

Mikan tu sei sempre stata così e la qualità migliore che hai era l'innocenza.
Con quella sorridi sempre e aiuti qualsiasi persona in difficoltà che incontravi ed è con quella che piano piano mi hai liberato dalle catene che mi imprigionavano nell'oscurità.
Sei arrivata e continuando a sorridere superavi tutte le difficoltà che ti si presentavano davanti.
Ma questa è  anche una cosa che puoi sfruttare per nascondere le tue lacrime.
Quando sei triste ti rifugi sempre dietro un sorriso che prima pensavo fosse stupido, ma che poi col tempo ho imparato che poteva salvarmi e ancor pirma che me ne rendessi conto sono diventati la mia luce, quelli che avevano illuminato l'oscurità dentro il mio cuore; per questo vorrei che almeno per una volta, quando sei giù , tu venissi da me e usassi questa tua innocenza per piangere e lasciarti aiutare.

Jinno:

JinJin era il maestro che odiavi e che poi hai imparato a voler bene dopo aver saputo del tuo passato.
Quando è diventato il nuovo preside della sezione elementare dell'accademia ero felice, perchè sapevo che per quanto potesse essere cattivo alcune volte, è una brava persona e che non avrebbe mai preso la strada del suo predecessore.
Ricordo ancora quando  ti sei beccata una ramanzina da JinJin per aver scoperto che ti eri infiltrata nella sezione elementare insieme alla tua migliore amica che ti aveva abbandonato un attimo prima.
E così dopo quello eri tornata da me e letteralmente buttandoti tra le mie braccia mi avevi raccontato tutto quello che ti aveva detto.
Eri davvero spaventata di perdere le tue stelle che tra poco mi soffocavi in quel abbraccio, ma mentalmente stavo ringraziando il nostro ex-maestro, perchè tu raramente prendevi l'iniziativa di fare qualcosa e quelle poche volte ti bloccavi per l'imbarazzo.
Grazie JinJin.

Karma:

Prima di quel giorno non credevo in cose come il karma, lo trovavo davvero stupido, ma dovetti ricredermi.
Dopo aver preso in giro per l'ennesima volta te, il mio amore più grande mi avevi rivolto una frase che avevo creduto essere una tupidata davvero enorme.
" Dovresti smetterla di prendermi in giro così tanto altrimenti il karma sarà spietato con te" io avevo solo sbuffato ed ero andato via.
Nei tre giorni successivi me ne capitarono di tutti i colori.
Primo non trovavo più le chiavi della mia stanza, poi le mie scarpe erano sparite, quando entrai in classe mi venì addosso la polvere di gesso che uno dei miei compagni stava cercando di togliere dai cancellini e colmo dei colmi, il terzo giorno finì zuppo d'acqua mentre camminavo nel corridoio.
Stavo seriamente pensando che forse quello che aveva detto Mikan non era poi così falso , fino a che non sentii per sbaglio il dialogo che facevano Mikan e Imai.
Stavano parlando di foto e di scherzi, la cosa non mi interessava poi molto ma quando sentii anche il mio nome capii...
Quelle due si erano alleate per farmi uno stupido scherzo.
Entrai nella stanza sbattendo la porta  facendo notare il mio umore che non era per niente bello.
" quindi karma eh?" chiedo ironicamente.
Questa Mikan me la pagava, e sapevo già come fare.

Lui:

Io ero seduto al mio posto, in fondo alla stanza e alla mia sinistra avevo Mikan che stava scarabocchiando su un quanderno e alla mia destra avevo il mio migliore amico che coccolava il suo coniglio. Narumi entra in classe e ci avvisa che da oggi avremmo avuto un nuovo compagno di classe. La cosa fece felice Mikan che sicuramnte pensava di voler diventare sua amica e tutti gli altri nella classe era curiosi quanto lei.
Lui era entrato in classe e dopo essersi presentato venne accerchiato dai nostri compagni.
Li fecero le domande più stupide mai esistite ma quando lo vidi avvicinarsi a Mikan un pò troppo per i miei gusti li bruciai la testa, e non uno di quei fuochi che appiccavo sulla testa della permanentata, ma uno bello grande.
Non sono geloso, solo che mi piace mettere in chiaro che le cose che mi appartengono non bisogna toccarle, tantomento se è la MIA Mikan.
Il giorno dopo, avendo imparato la lezione, si limita a parlare semplicemente con Mikna e non fare nient'altro.

Mandarino:

A casa Hyuga era una delle rare volte che mia moglie Mikan si metteva ai fornelli. La cosa mi preoccupava un pò sinceramnte dato che lei combinava sempre pasticci.
Per questo mi sorpresi molto quando vidi del cibo che sembrava commestibile.
A fine cena mi sentivo ancora bene e la cosa mi sorprese molto, le feci i complimenti per la cena e lei mi regalò un suo sorriso.
Dopo un pò si era alzata e mi aveva chiesto cosa volessi per dolce, io le risposi semplicemente con << mandarino>>.
Lei si diresse in cucina ma io la presi per il braccio e tirandola la portai a sedersi sulle mie gambe.
" Non scomodarti, c'è un mandarino giusto qui.." dico guardandola negli occhi .
Mi aspettavo una sfuriata per l'imbarazzo e un paio di insulti ma quando mi disse che andava bene anche se era imbarazzata dal momento, mi sorpresi e non facendomi scappare questa opportunità la presi in braccio e la portai in camera nostra.

Normale:

Stavo camminando per i corridoi della scuola tranquillamente, mi stavo dirigendo in classe quando vedo qualcosa arrivarmi addosso.
Lo evito e continuo per la mia strada: una volta arrivato apro la porta e vedo dei ragazzi che parlavano, altri che volavano, altri ancora che stavano per prendersi a botte e via dicendo. Stavo per fare un passo quando la permanentata mi salta addosso urlando << amore >> ma io la evito e lascio che si schianti al suolo, mi dirigo lentamente dal mio migliore amico salutando distrattamente i miei compagni che mi rivolgevano un educato << giorno >> e mi misi a sedere.
Queste erano le giornate normali  che vivevo prima del tuo arrivo Mikan, ora la classe non fa più confusione, almeno non quanto prima e sono più contenuti.
Anche oggi sei in ritardo, il maestro è gia arrivato e per tua sfortuna non è un professore socievole, infondo siamo alle medie ora.
Ti vedo che tenti di entrare in classe piano senza fare rumore ma vieni beccata e invitata minacciosamente a sederti velocemente e di non ripetere un cosa del genere.
Ora le mie giornate normali sono al tuo fianco e saranno così per il resto della vita, in fondo sei stata tu a donarmi la tua pietra alice.

Occhi:

Era il nostro terzo e ultimo anno alle medie e stavamo festeggiando la festa del diploma.
I sensei avevano organizzato una piccola festa per i diplomati e dissero a tutti i ragazzi che potevano vestirsi come volevano.
Il giorno della festa era arrivato e tu Mikan eri bellissima.
Non avevo parole per descriverti perciò feci una sola cosa, ti baciai dolcemente e ti sussurrai nell'orecchio << sei davvero appetitosa >> ovviamente tu ti eri imbarazzata fino all'estremo ed eri arrossita, eri davvero carina.
Dopo nenche un quarto d'ora notai che i ragazzi fissavano in modo davvero schifoso la MIA ragazza, così decisi che con una scusa ti avrei convinta e ti avrei portata lontano dai quei occhi.
Tu stranamenti accettasti e andammo in camera mia a passare il resto della giornata.
Dopo esserti cambiata e messa una mia maglietta come pigiama mi avevi confidato che in fondo quella festa non era granchè.
Io curioso ti chiesi perchè, in fondo lei era il tipo che amava stare in compagnia; mi rispose che non sopportava vedere le ragazze che continuavano a fissarmi come se volessero mangiarmi. Questo mi sorprese molto, ma la cosa che mi fece più felice era che per la prima volta Mikan aveva dimostrato di essere Gelosa, di ME.
In fondo quella notte alla festa, quegli occhi non erano poi così fastidiosi.

Pazienza:

Tutti sanno che quando si ha a che fare con Mikan bisogna avere mooolta pazienza.
Infatti la mia era sconfinata, ma quel giorno lei riusci a mandarli in viaggio da qualche parte lontana dal nostro pianeta Terra.
Avevamo appuntamento per le 10.00 di mattina davanti alla fermata del bus per andare a Central Town e lei come al solito fece tardi, ma così tardi che saltammo due corse del bus.
Poi quando arrivammo mi tormentò per comprarle dei fluffa puffa. Non che non volessi ma il negozio era lontano e non avevo voglia, ma quando vidi che stava per mettersi a piangere la portai li.
Dopo mezz'ora eravamo diretti al cinema ma c'era davvero molta folla così lei si perse.
La doveii cercare per tre quarti d'ora e quando la trovai era circondata da ragazzi che stavano filtrando con lei.
Uno ad uno li intimai di andarsene, ma loro non mi riconobbero e così cercarono di mandarmi via, quando però poi uno di loro capì chi io fossi terrorizzato disse ai suoi amici di lasciar perdere e di andare via.
E così perdemmo anche il film.
Mikan mi disse se volevo fermarmi da qulache parte e riposarci semplicemente. Così facemmo e dopo ci perdemmo in chiacchere e dovemmo ritornare in accademia per il coprifuoco.
Quando stavamo per separarci Mikan mi lascia un dolce bacio sulla guancia, mi ringrazia per la giornata e se ne va.
Potevo anche perdere tutta la pazienza che avevo, ma in fondo stare con Mikan era una cosa che desideravo dal più profondo del mio cuore.

Quanderni:

Mi ero addormentato in classe, non era colpa mia, in fondo Narumi è davvero noioso, ma la cosa che più mi sorprendeva era che anche Mikan si era addormentata. Mi strofinai gli occhi e vidi che tutti erano ancora li e stavano facendo qualcosa.
Vedevo che Imai stava scrivendo su un quaderno qualcosa e la classe era riunita davanti alla lavagna e ci scriveva qualcosa sopra.
Lessi la scritta sopra la lavagna che diceva << I PIU BELLI DELL'ACCADEMIA >>  ad un tratto arriva anche Narumi e porge un altro quaderno ad Imai, la cosa iniziava a incuriosirmi.
" ragazzi altri 75 punti per Mikan." punti? che diavolo stava succedendo?!?!
" Natsume piu 117 punti " cosa centro ora io...
" e così abbiamo finito, " dice la permanentata.Cos'è che avevano finito?
" Imai-san allora affidiamo i quaderni a te, miraccomando, nessuno dei due deve leggerli" lei accenna un si con la testa e mette i due oggetti nello zaino.
Quando tutti se ne vanno blocco Imai che era rimasta per ultima e le chiedo di darmi quei quaderni, ovviamente non me li volle dare senza una donazione abbastanza alta. Le diedi quello che voleva e presi a sfogliare i quaderni. In uno c'era scritto il mio nome nell'altro quello di Mikan.
Il mio era pieno di nomi di ragazze delle sezioni delle elementari ma anche sempai delle superiori e medie.
C'erano commenti per me che dicevano di quanto ero bello figo e bla bla bla...
Lessi poi quello di Mikan... C'erano le stesse cose che erano scritte sul mio quaderno, ma da parte di maschi, e anche di sempai di 19 anni.
Decisi di tenere quel quanderno con me e di fare una visita a tutti i ragazzi menzionati in quel quaderno. Quello sarebbe diventato il mio Quanderno della morte.
<< Mistero di ragazzi di età compresa tra 12 e 19 anni che si ritrovano ustionati dopo una notte >> questo era il titolo del giornalino dell'accademia.

Recupero:

Vi ricordate dei quaderni che comprai da Imai con sopra scritti i commenti per  me e Mikan?
Bene perchè non trovo più quello con su scritto il mio di nome.
Stavo vagando per la scuola per cercarlo, non vorrei che poi lo trovasse qualcuno...
Stavo cercando da tutte le parti ma non lo trovavo, insomma è solo un quaderno dove diavolo volete che sia finito!?!?
Passarono due giorni e , non solo non avevo ancora visto la mia ragazza, ma non trovavo neache quello stupido quaderno.
Per caso sentii delle voci di alcuni miei compagni classe che dicevano di alcune sempai che credevano di aver perso l'alice quando invece ce lo avevano ancora, insomma erano impazzite,chissà cosa gli sarà preso, mha... meglio ritornare alla missione recupero del quaderno.
Era passata una settimana da quando cercavo quello stupido quaderno e che non avevo ancora visto Mikan, ma insomma dove erano finiti entrambi!!!
Casualmente ritrovai il quaderno con il mio nome sopra dentro il cassetto della scrivania. Tirai un sospiro di sollievo e mi diressi in classe.
Una volta entrato trovai finalmente la mia ragazza che mi veniva ad abbracciare e mi salutava...
Qui la cosa puzza.... ma noo... infondo stiamo parlando di Mikan.

Sorella:

Mia sorella Aoi era una ragazza con lo stesso carattere allegro di Mikan, mia moglie, per questo non avevano faticato molto per andare daccordo e poi mia sorella rispettava Mikan per avermi aiutato a liberarla dall' ESP.
Purtroppo c'è solo una cosa che non mi andava giù: quelle due insieme mettevano paura, sopratutto mia sorella che mi conosce come le sue tasche e potrebbe dire qualcosa a Mikan del mio passato, cose che preferirei rimaessero segrete a lei.
Avevo lasciato quelle due da sole mentre ero andato un attimo in bagno, mossa assolutamente rischiosa e sbagliata.
La mia piccola sorellina stava mostrando foto di me da piccolo alla mia moglie.
Non c'era niente di strano ma sapendo in che modo Mikan avrebbe reagito mi stavo preoccupando
" Ma quanto sei carino Natsume" esclama con una voce squillante, povero me....
" Il mio fratellino era davvero carino, ma guarda questa piuttosto." no no no aspetta, sorellina non lo fare.....
La mia adorabile sorellina mi osserva e mette su un ghigno davevro spaventoso, capace di farmi venire i brividi alla schiena.
" AHahahahahaha " ed ecco che la bomba è stata azionata. Grazie mille Aoi adesso Mikan avrà un motivo per ridere di me ogni volta che vorrà.
Davvero grazie sorellina.

Trappola:

No, non devo farlo, devo resistere... devo resisterrrr. E che cavolo, non mi importa più.
" Va bene" confermo a Mikan, non potevo più sopportare la faccia triste di Mikan.
Ora vi spiego, dovevamo uscire a Central Town io, lei Imai e Ruka ma dato che Mikan, bhè la conoscete, pensava che forse era meglio se portavamo dietro anche lui, quello nuovo con noi così almeno si sarebbe ambientato più in fretta.
Io non volevo perchè sapevo come quello guardava la MIA Mikan, ma poi quando l'ho vista con la faccia triste e gli occhi lucidi non potevo resistere e sono caduto nella sua trappola.
Sto diventando troppo debole, accidenti a lei.

Utile:

Mikan ti ricordi il nostro primo festival, non parlo di quando sono stato rapito da quel cantante sfigato, ma di quando vincendo la tua lampada eri diventata la mia schiava personale, te lo ricordi?
Io si perchè è stato in quel momento che scoprii che le invenzioni di Imai potevano essere davvero utili nella vita.
Io ti conosco e so che neanche a chiedertelo alcune volte puoi smettere di parlare, era stato in quel momento che provai per la prima volta una invenzione della tua migliore amica.
Ricordi come è andata a finire? Hai parlato il linguaggio delle galline per una decina di minuti e credimi, quei minuti erano sacri per il mio mal di testa.
Quello si che era utile, per questo non ti sorprendere se ora stai parlando di nuovo in quel modo, perchè io le cose utili le conservo negli anni.
Non si sà mai quando possono riservire.

Valentino:

E come ogni anno è arrivato anche il giorno che noi ragazzi più temiamo qui in accademia: << San Valentino >>.
Avevo deciso dal giorno prima di rinchiudermi in camera e di restarci per tutta la giornata, era anche un buon modo per riposare, mi sarei goduto gli altri che impazzivano per poter scappare dalle galline che li rincorrevano.
Avevo già avvisato Mikan che sarei rimasto tutto il giorno in camera e avevo consigliato a Ruka di fare lo stesso, perchè Ruka era popolare con le ragazze almeno quanto me.
Erano passate a mala pena tre quarti d'ora quando vidi materializzarsi una figura in un angolo della mia stanza.
All'inizio ebbi paura che una di quelle ragazze mi avesse trovato ma quando vidi la figura di Mikan prendere forma fui sollevato.
" come hai fatto?" le chiesi andando da lei.
Mi mostrò soltanto una pietra alice che aveva in collo; la riconnobbi, era quella del teletrasporto di sua madre.
" Sò che volevi riposare ma ci tenevo a darti la mia cioccolata" mi disse porgendomi un piccolo pacchettino con un nastro rosso che lo legava.
" Grazie" le dissi soltanto. Lo presi e la invitai a sedersi sul letto con me.
La giornata la abbiamo passata giocando ai videogiochi.
Quando tornò in camera sua provai a mangiare uno dei cioccolatini, erano commestibili, ma non era questo quello che mi importava, li aveva regalati a me ed ero davvero felice.
In fondo San Valentino non è poi così male.

Whisky:

Era il giorno prima del mio matrimonio con Mikan e ovviamente i miei amici, se vogliamo chiamare così anche quel pervertito di Tono e Ombra, volevano festeggiare con una bella sbronzata.
All'inizo non ci vidi niente di male quindi non feci obbiezioni, ma quando Tono tirò fuori una bottiglia di whisky... avrei dovuto impedire una cosa del genere, ma come avrei dovuto saperlo; fatto sta che dopo un'ora eravamo tutti ubriachi e mezzi nudi.
Quello non era un semplice liquore, ma bensì uno fabbricato da un uomo che aveva l'alice del liquore, capace di farti ubriacare con un bicchiere d'acqua se solo lo voleva.
Riassumendo avevamo un Tono che continuava a litigare con Tsubasa, un Ruka che camminava a zombie inciampando di tanto in tanto, alcuni si prendevano a botte esagerando con i loro alice, altri ancora dormivano e altri se la prendevano con oggetti inanimati.
Il giorno dopo quando mi risvegliai avevo un mal di testa enorme, ma riuscii a vedere gli altri che dormivano beati e una strana busta bianca vicino alla mia testa.
La presi e la aprii...
Dentro c'erano le foto della serata, quando eravamo tutti ubriachi e un bigliettino:
<< Sono felice di sapere che il whisky che ho comprato vi sia piaciuto, puoi anche strappare le foto, ma ho ancora i negativi e le mostrerò al matrimonio alla tua dolce sposina.
Hotaru Imai >>
Ancora lei!!! 
Accidenti giuro che l'avreai fatta pagare a quella li un giorno, ma per il momento riposo.
Odio stare male.
Dannato whisky.

X:

Avevo quasi finito di versare la mia gelosia su tutti i ragazzi che avevano scritto quel quaderno, ma mi ci volle solo un mese per fare almeno un quarto del quaderno.
Gli ammiratori di Mikan erano davvero troppi così ci avrei messo molto tempo.
Ad ogni maschio a cui versavo il mio odio lo cancellavo dal quaderno con una bella X sopra la sua foto.
Il quaderno ormai era diventato pieno di X e c'erano ancora molte foto che erano vuote.
E così continua la mia collezione di X sulle faccie che odio.
Posso sembrare geloso e non lo nego, perchè odio la gente che osa anche solo pensare di prendere una cosa che mi appartiene.
Ah, è arrivato di già il momento del coprifuoco, è ora di aggiungere una nuova X alla lista.

Yogurt:

Io e Mikan eravamo in macchina e ci stavamo dirigendo a casa nostra, ma lei non la smetteva di ridere sotto i baffi continuando ad osservare un foto che aveva tra le mani.
Eravamo appena stati da mia sorella e Mikan le aveva chiesto se poteva prendere una foto e portarsela a casa.
Non ci vedevo niente di male, ma quella foto la odiavo.
Era il mio secondo compleanno e mia madre aveva organizzato una cena per noi tre.
Aoi non era ancora nata quindi non c'era e mio padre non la smetteva di fare foto.
Mamma aveva preparato una torta allo yogurt e la stava portando in tavola, ma qualcosa andò storto.
Mamma inciampò sul tappeto e fece volare la torta che finì sopra la mia testa.
Io mi misi a piangere perchè, dai... avevo due anni e una torta sopra la mia testa, ho semplicemente fatto tutto quello che avrebbe fatto qualsiasi altro bambino al posto mio.
Mio padre ovviamente non perse l'occasione e scattò una foto.
Da quel momento ho sempre guardato lo yogurt con disgusto e non lo avevo più mangiato.
Quando lo dissi a Mikan lei scoppio ancora più a ridere.
Insomma alla fine si era scusata e mi aveva abbracciato forte.
Io da bravo  marito la perdonai, non senza prima una piccola punizione.

Zombie:

Sapevo perfettamente che Mikan aveva paura dei fantasmi e di qualsiasi altra cosa che era surreale.
Quella volta al festival dell'accademia alice eravamo entrati nella casa stregata di quelli delle abilità latenti e lei era praticamente morta di paura, era addirittura svenuta in un certo senso.
Quando più tardi la portai a vedere un film sugli zombie è stato ancora più divertente.
Per tutta la durata del film fingeva di non avere paura, perchè si sà, Mikan è orgogliosa, ma c'era una cosa che la tradiva, ovvero:  la sua mano continuava a stringersi al mio braccio ogni volta che aveva paura e sussultava.
Io mi divertivo e la lasciavo fare, vedere Mikan spaventata, che subito dopo essere usciti si era appiccicata al mio braccio come una medusa, era davvero indimenticabile, senza contare che era davvero adorabile.
Quando arrivammo a casa è stato ancora più bello.
Una volta arrivati Mikan si era cambiata e ora che sembrava essersi calmata andò in cucina, si prese un succo di frutta e lo versò su un bicchiere; io mi avvicinai da dietro di soppiatto pianificando di farle prendere uno spavento e ci riuscii, il problema è che Mikan si era versata il succo addosso. Dopo avermi rimproverato per un pò le consigliai di andare a farsi un bagno quando lei abbassando la testa e afferando con la mano una manica della mia maglietta mi dice:
" Non credo di riuscire ad entrare nel bagno da sola" mi dice tremando. Io non la feci ripetere due volte e mi feci il bagno con lei, senza mancare di stuzzicarla e finendo col fare l'amore.
Quando poi eravamo usciti le avevo asciugato i capelli col fon, eravamo tutte e due già vestiti, quando all'improvviso le luci si erano spente velocemente e l'elettricità era venuta a mancare.
Lei spaventata si era aggrappata a me forte avvolgendo il mio  petto con le braccia...
Subito dopo le luci erano ritornate e lei mi aveva chiesto se forse era opera di un fantasma.
Io sapevo che li vicino stavano facendo dei lavori per cui era normale una perdita di elettricità di tanto in tanto, ma non glielo volli dire, in fondo se ora eravamo a letto e lei mi stringeva forte e mi supplicava di non andare via spaventata, come potevo mai pensare di lasciarla.







 
 
   
 
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