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Autore: Antonella84    26/11/2015    6 recensioni
Una piccola raccolta di flashfic alcune brevi altre meno, in cui il nostro Ranma si trova a "psicanalizzare" e descrivere la sua fidanzata in dieci aggettivi
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Dove scappi idiota! Vieni subito qui!!!". 
Evito, per il rotto della cuffia, l'ennesima martellata in testa. Akane mi insegue, arrabbiatissima , da almeno una decina di minuti. 
Arriviamo nel dojo. Mi volto e, protendendo le braccia in avanti, decido di proporle una tregua. 
"Fermati!". Le urlo agitando le mani. 
Il mega martello si scaglia contro il pavimento, distruggendolo. 
Lo blocco con un piede mentre lei cerca, inutilmente, di risollevarlo. 
"Vuoi starmi a sentire, si o no?". Le chiedo recuperando un po' di fiato. 
"Starti a sentire? E per cosa? Per sentirmi dire delle stupide scuse! Sei un dongiovanni senza pudore!". Esclama lei abbandonando il martello. 
"Non è colpa mia se Shan Pu mi si è buttata addosso!". Cerco di discolparmi. 
"Certo! E non è nemmeno colpa tua se, casualmente, sei finito sulle sue labbra, giusto?". Mi risponde arrabbiata. 
"Akane, dannazione! Ha fatto tutto lei! LEI mi è venuta addosso e sempre LEI mi ha baciato!". Inutile, le mie parole non sembrano sortire l'effetto desiderato. 
"Non mi è sembrato che tu ti sia tirato indietro,no? Le tue sono solo fandonie! Ammetti che ti piace quella cinese e levati dalle scatole!". 
Incredibile! È proprio cocciuta!
"Accidenti Akane! Quante volte devo ripeterti che di lei non mi importa nulla! Non posso farci niente se sono irresistibile e se..". 
Mi blocco. Non vorrei tirare troppo la corda. 
"E se cosa? Stupido arrogante!". 
Esclama, facendomi alterare. 
Ok, l'hai voluto tu..
"E se TU sei divorata dalla gelosia, Akane!". 
Vedo la sua bocca formare una O perfetta. 
"Cosa? Ripeti se ne hai il coraggio!". 
Ne ho il coraggio? Certo!
"Ho detto che sei G-E-L-O-S-A! ". Affermo fronteggiandola. 
"Io non so neanche cosa sia la gelosia! Come potrei esserlo di uno stupido, maniaco, arrogante che pensa solo alle ragazze? Ti sbagli!". Mi risponde saccente. 
"Meglio così! È già difficile averti come fidanzata, dato che non sei per niente carina, figuriamoci se dovessi anche sopportare le tue scenate!". 
La situazione sta precipitando. 
"Le mie scenate? E quando mai ti ho fatto una scenata di gelosia, sentiamo?". 
Mi chiede negando l'evidenza. 
"Poco fa eri tu che mi stavi minacciando di morte per aver baciato Shan Pu!". 
Akane sgrana gli occhi e puntandomi un dito contro esclama:" Ah-ah! Quindi lo ammetti che sei stato TU a baciarla! Sporco traditore!". 
Inutile. È una causa persa! 
"Ma allora non ascolti quando ti parlo! Non è stata colpa mia! Cosa avrei potuto fare?". Le chiedo esasperato. 
La sua aurea minacciosa scompare, lasciando posto ad un'espressione delusa. 
"Avresti potuto evitarlo.". 
Così dicendo, molla la presa sul martello e si incammina verso l'uscita del dojo. 
"Ehi aspetta, Akane!". Le dico tendendo una mano verso di lei. 
Senza voltarsi mi risponde:" Non puoi capire Ranma, lasciamo stare...". 
Se ne è andata e mi ha lasciato solo. Il silenzio della palestra, senza le nostre urla da contorno, mi fa sentire a disagio. 
Ma non è solo questo ad avermi lasciato addosso una strana inquietudine. 
È lo sguardo di Akane che mi ha scosso. 
Non c'era rabbia né disprezzo . Solo tanta delusione. 
Decido di uscire dal dojo ed andare a farmi un bagno caldo, sperando che questa terribile sensazione, possa scivolarmi via di dosso. 
Trascorro un'ora abbondante a mollo e, finalmente, mi sento più rilassato. 
Mi cambio e mi avvio verso la cucina.
Appena poso piede fuori dal bagno, un urlo agghiacciante mi sfonda i timpani: 
"Buaaaaaaahhhh! La mia bambinaaaaaaa!". 
Riconoscerei quel tono fra mille. 
Mi avvicino ed entrando in soggiorno, trovo Soun accovacciato a terra ed in preda ad una crisi di pianto colossale. 
Kasumi è al suo fianco e gli massaggia, amorevolmente, le spalle. 
"Avanti papà, non fare così...Vedrai che non le succederà nulla di grave.". 
Un momento...Non staranno mica parlando di... 
"Se te lo stai chiedendo, Ranma, la risposta è  Akane e... Si, è colpa tua.". 
Nabiki compare alle mie spalle per poi sorpassarmi, mentre armeggia con una calcolatrice. 
"Che... Che succede?". Domando titubante. 
Al suono della mia voce, gli occhi rossi di Soun mi si posano addosso.
"Ranmaaaaa! Va subito a cercare mia figlia o scordati di avere una casa!". 
Mi urla addosso sotto forma di terribile Oni. 
"Su calmati papà, vedrai che la troverà!". Risponde Kasumi cercando di calmare il capofamiglia. 
Un dolore acuto colpisce la mia testa. 
Quell'idiota di mio padre, sotto forma di panda, mi ha appena colpito con uno dei suoi cartelli. 
Dolorante, lo sollevo e vedo scritto:" Sei un figlio degenere! Va subito a cercare la tua fidanzata!". 
Tremo dalla rabbia ed, incapace di trattenerla, distruggo il cartello. 
"Insomma! Qualcuno vuole dirmi che accidenti è successo! E dov'è quella stupida di Akane?". 
Sbraito, sperando di ricevere al più presto risposte. 
Sento Soun tra i singhiozzi rispondermi:" È...è..partita! Buahahahhh!". 
Spalanco gli occhi. Partita? 
"E... E... Dov'è andata?". Chiedo titubante. La risposta, che arriva dal signor Tendo,mi fa tremare le gambe. 
"R...Ryu..Ryugenzawa!". 
Oh no. No! No! No! Non quel posto, non quella foresta, non quella persona! 
Quella stupida ha deciso di scappare di casa! E, tra tutti i luoghi del mondo, dove ha pensato di andare? Da... Da quel damerino con lo spazzolone in mano! 
Quel Shinnocoso...Cososuke..Come diavolo si chiama..
"Shinnosuke cognatino...". Esclama Nabiki senza distogliere lo sguardo dai suoi calcoli. 
Ma ora ha imparato a leggere nel pensiero? 
" Non ricordo affatto chi sia questo tizio di cui stai parlando, Nabiki..". Affermo, malcelando la mia preoccupazione. 
" Oh tu guarda! Un'altra cosa che avete in comune tu ed il "re della foresta"... Anche lui dubito si ricordi di te, Ranma...". Poi alzando gli occhi su di me, la iena continua: " Ma sono certa che, di Akane, sicuramente non si sarà dimenticato!". 
Nabiki studia attentamente la mia reazione. 
Tranquillo Ranma, ti sta solo provocando. 
Non fare il fidanzato geloso, proprio adesso!
Un momento...Che accidenti penso! Io non sono affatto g-geloso!
"Bhe buon per lei allora!". Rispondo, mettendo a seria prova le mie doti recitative. 
"Ranmaaaa! Devi trovare Akane! Lei è la tua fidanzata! Non puoi lasciare che un tizio che si crede Tarzan, ci porti via la casa...ehm volevo dire... Ti porti via la tua futura moglie!". 
Urla mio padre, tornato umano, in preda all'ansia di perdere vitto e alloggio gratuiti. 
"Per favore Ranma, riporta Akane a casa...". 
Mi prega Kasumi, mentre continua a consolare un disperato Soun. 
"Ok vado.". Esclamo con fermezza. 
Poi vedo Nabiki con un sorrisino di scherno in viso e puntualizzo:" Ma lo faccio SOLO perché SIETE preoccupati per lei! Non fatevi strane idee...". 
Soun e mio padre si abbracciano speranzosi, Kasumi mi rivolge un dolce sorriso pieno di gratitudine, mentre Nabiki mi lancia una busta. 
"Lì dentro troverai un biglietto per Ryugenzawa ed un po' di contante... Ovviamente è solo un prestito da restituire con gli interessi! Buon viaggio cognatino!". 
Ecco perché stava giocherellando con la calcolatrice, la strega! 
Salgo in camera e preparo velocemente lo zaino, prendo l'indispensabile per un paio di giorni ed esco di casa più veloce di un fulmine!
Mentre mi dirigo alla stazione, non posso fare a meno di pensare agli ipotetici motivi che hanno spinto Akane a partire. 
Soprattutto, quali possano essere stati quelli che le hanno fatto decidere di tornare a Ryugenzawa. 
"Non puoi capire Ranma... Lasciamo stare.". 
Le sue ultime parole, mi rimbombano nella testa come tamburi. 
Accidenti! Il treno è in ritardo!
A quest'ora quel maschiaccio sarà già arrivato a destinazione! Chissà se mister smemorato, sarà andato a prenderla alla stazione!
Se osa toccarla solo con un dito, gli farò rimpiangere di non essere stato divorato da Yamata no Orochi !
Ecco il treno, finalmente! 
Salgo e prendo posto. Mi sento agitato, così decido di appisolarmi qualche minuto... Aspettami Akane, sto venendo a prenderti. 

"Akaneeee! Dove sei? Akaneeee". Non riesco a trovarla. Sono ore che vago in questa foresta. Ad un tratto un urlo arriva alle mie orecchie. 
"Aiutatemiiii!". È la sua voce! Corro come un ossesso! Resisti Akane! Sto arrivando! 
Attraverso un cespuglio, sfregiandomi il viso. 
La sua voce è sempre più vicina! 
I muscoli delle gambe mi fanno quasi male, mentre quelli delle braccia sono tesi come corde di violino. 
"Eccomi Akan...e...". Le parole mi muoiono sulle labbra. 
Ciò che vedo mi blocca, incollandomi i piedi al terreno. 
"Dai Shin! Smettila!". Esclama lei mentre degli schizzi d'acqua le bagnano il viso. 
La sua risata si espande per la foresta, mentre vedo il damerino in questione, avvicinarsi a lei, pericolosamente. 
Entrambi indossano solo della biancheria, mentre si inseguono contenti, in una sorgente di acqua calda. 
Poi succede l'inevitabile. 
Shinnosuke la circonda con le braccia e la solleva in aria. Akane lancia un urletto di protesta e, per evitare di cadere, si stringe a lui con forza. 
Sono pelle contro pelle. Un tipo di contatto che anch'io conosco bene. 
Ricordo che proprio qui, proprio in questa foresta, ho stretto Akane a me, mezzi nudi, per sfuggire dalle fauci di Orochi. 
Ricordo benissimo, il calore ed il profumo della sua pelle, ed il mio cuore battere all'impazzata. Non tanto per la paura di essere divorati, ma bensì per la gioia di quel contatto. 
Ed adesso tutto questo, lo sta vivendo quel bell'imbusto! No! Non posso permetterlo! 
"Mettila subito giù, se ci tieni alla vita!". 
Urlo, rompendo la magia del momento. 
Quella magia Akane deve viverla solo con me! 
I due smettono di ridere e si voltano a guardarmi. 
Akane non appena incrocia il mio sguardo, sgrana gli occhi sorpresa e fa cenno allo smemorato, di metterla giù. 
Per sua fortuna, Shinnosuke esegue senza fare domande. 
"R-Ranma... Cosa ci fai tu qui?". Mi chiede. 
Il suo tono non esprime sorpresa né gioia di vedermi...Forse solo astio. 
"Potrei farti la stessa domanda, Akane.". 
Rispondo duro. 
"Ci spiavi per caso?". Domanda Shinnocoso , in un tono che non mi piace affatto.
"Tu non ti impicciare!". Sono pronto a scattare per fargli scomparire quello stupido ghigno dalla faccia. 
Ad un tratto vedo Akane avanzare verso di me. 
Raccoglie un telo da terra e si copre. 
Poco fa sembrava non avesse problemi a mostrarsi davanti a Shinnosuke in intimo, con me, invece, si. 
La cosa mi infastidisce enormemente. 
"Tze! Non c'era bisogno che ti coprissi! Non mi imbarazza vedere un corpo femminile, mezzo nudo.". 
Le dico sprezzante. 
"Ma infatti non mi sono coperta per questo... Semplicemente tu non hai il diritto di vedermi così.". Mi risponde gelida. 
"Ah si? Perché, invece, scopettone si?". 
Sbraito. Sono furioso!
"Non sono affari tuoi Ranma... O per caso sei geloso?". 
Mi domanda con sospetto. 
"Assolutamente no! Co-cosa te lo fa pensare?". Chiedo titubante. 
Akane mi volta le spalle ed afferrando la mano di Shinnosuke afferma: "Non puoi capire Ranma... Lasciamo stare. Addio.". Ancora quelle parole!
 E poi che vuol dire addio? No! No! Akane non puoi farmi questo! Sono geloso? Si lo sono! 
Provo a muovermi ed urlare, ma sono come incollato al terreno ed ho perso la voce. 
Li vedo scomparire nella nebbia della foresta ed, in un ultimo disperato tentativo, urlo a pieni polmoni:" Akaneeeeeeeee!!!!!". 
Mi sento scuotere con vigore. 
Apro gli occhi e... Sono sul treno. 
Mi volto verso la presenza che mi siede accanto. 
"Dimmi Ranma...". 
Stento a crederci. Akane è seduta accanto a me ed ha lo sguardo preoccupato. 
Ancora sotto shock balbetto : " Ma... Ma allora..stavo..stavo..". 
Lei mi interrompe:" Si, stavi sognando. E, da come urlavi il mio nome, deve essere stato un incubo!". 
Dice tutto questo mentre, con una mano, mi tampona la fronte imperlata di sudore, aiutandosi con uno dei suoi fazzoletti ricamati. 
"Akane! Ma tu... Tu non sei alle terme con quel damerino? A proposito dov'è che lo rompo tutto!". Esclamo ancora agitato. 
"Terme? Quali terme? E chi sarebbe il damerino?". 
Mi domanda confusa e... Sorridente. 
Mi sistemo meglio sul sedile e, quasi spontaneamente, le rispondo: " Credevo fossi insieme a Shinnosuke... Perché diavolo sei scappata qui a Ryugenzawa! Volevi farti consolare da quello smemorato con la spazzola, vero?". 
Accecato dalla, ebbene si lo ammetto, gelosia, le stringo le mani. 
"Ma no! Che dici! Io non sono andata da Shin! Volevo solo... Fare un viaggetto in treno..". 
Mi risponde in tono innocente. 
"Un viaggetto in treno verso Ryugenzawa? Cos'è una coincidenza? ". Le domando allusivo. 
"A quell'ora c'era solo questo e non volevo allontanarmi troppo!Mi piace il rumore del treno, mi aiuta a pensare..
E poi Nabiki lo sapeva! Le ho detto che sarei stata via qualche ora...". 
Sono scioccato. "Nabiki lo sapeva? Io la uccido...". Che vipera! Farmi credere che Akane fosse scappata per raggiungere quell'idiota con la scopa..
"Sai Ranma... Non pensavo che tu fossi così geloso di Shinnosuke!". Afferma sorridendo vittoriosa. 
"Ma veramente io..." Cerco di giustificarmi, ma Akane mi blocca.
"Si lo so! Io sono la gelosa della coppia, tu non potresti mai essere geloso di una priva di sex appeal come me, bla bla bla..". 
Esclama alzando gli occhi al cielo. 
"In realtà volevo dirti che... Che ho capito. E che non dobbiamo lasciare stare, Akane!". 
Sono diventato più rosso dei sedili sui quali siamo seduti. 
"Ma cosa blateri? Hai la febbre per caso?". Mi risponde poggiando le labbra sulla mia fronte, per verificarne la temperatura. 
"Ehm..No. Non sei malato...". 
Continua presa, poi, dall'imbarazzo. 
Siamo quasi arrivati a Ryugenzawa. 
"Già che ci siamo...". Prova a dire, ma io la interrompo. 
"Non ci pensare neanche!". Sbraito.
"Geloso...". Sussurra Akane. 
"Va bene hai vinto! Ammetto che la cosa potrebbe darmi, poco poco fastidio, ok?". 
Rispondo guardando dal lato opposto al suo. 
Poi le chiedo: " E... E per la faccenda di Shan Pu?". 
Lei si irrigidisce. Fa un respiro profondo ed esclama:" Diciamo che anche a me... Lei mi infastidisce ecco..". 
Ammette rossa in viso. 
"Quindi...Ci siamo capiti?". Le domando. 
"Abbiamo capito.". Mi risponde sorridendo.
Il treno riparte verso casa. 
Akane si accoccola sulla mia spalla e chiude gli occhi. 
"Sono contento che abbiamo chiarito... Per una volta siamo d'accordo su qualcosa!".  
Lei non risponde subito. Poi la sento sospirare e sempre ad occhi chiusi, esclama:" Baciala di nuovo e ti uccido...Baka!". 
Eccola qui, il mio maschiaccio geloso! 
Scoppio a ridere e la stringo più forte. 
Akane è una ragazza per niente carina, un  maschio mancato, senza sex appeal, violenta e gelosa... Ma è mia, e a me va bene così.
  
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