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Autore: anaiv    27/11/2015    0 recensioni
Mark e Annie sono una coppia improbabile, tuttavia, il loro amore cresce e si conferma da più di dieci anni. Basterà avere un solido passato alle spalle per affrontare nuove sfide?
Genere: Poesia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Ecco lo vedi! Vedi che va a finire sempre così?!? - Non sopporto più questo fastidioso dolore alla bocca dello stomaco. Non sopporto più il suo sguardo freddo e rigido.
Semplicemente credo di non sopportarlo più.
È al mio fianco da più di dieci anni, conviviamo da due e ogni passo del mio cammino di vita è  stato scandito da un suo bacio. Perché dobbiamo ridurci così? Perché devo arrivare a non sopportare più le sue splendide labbra piene e perfette? Perché devo odiare i suoi capelli morbidi e ribelli? PERCHÉ?!?
- Chiacchieri troppo.-
- Rammenti quanto io non sopporti il tuo essere così ermetico?!?-
- Non sei in uno dei tuoi libri, parla come mangi- Dio! Lo strozzerei se non fosse illegale.
- Dicevo, ricordi quanto non sopporti il tuo essere così stronzo?!?- sembro un dannatissimo bollitore del thè...probabilmente delle ridicole nuvolette di fumo mi sgorgano da naso e orecchie. Sarà che amo profondamente la cultura giapponese e di conseguenza i manga, ma Dio solo sa quanto in questo momento sia reale la mia improbabile affermazione.
- Sei una bambina Ann, nient'altro che una bambina - Mark raccoglie la sua tazza e la ripone sulla credenza
- Farò colazione al bar - aggiunge poi serafico, come se non ci stesse crollando il mondo addosso, come se la nostra storia non stesse per rovinare in un buco nero. Ho sempre amato i suoi silenzi, sono sempre stata l'unica a poter entrare nel suo mondo anche quando non c'era alcun dialogo. I nostri sguardi comunicano per noi, le sue iridi color caramello sono un mistero per tutti, tranne che per me.
- Ecco! Signori e Signore Vi presento Mark! L'uomo che quando il gioco si fa duro, corre al bar a fare colazione!- mi esibisco in un piccolo teatrino che so gli farà cambiare idea.
- Cazzo! Smettila!!! Basta così! Io sono stufo, tutto questo non ha più senso. Sai cosa c'è di nuovo Ann? Io me ne vado e sta volta per sempre! - il suo umore altalenante mi aggredisce e i suoi profondi occhi diventando di ghiaccio. Non c'è contatto. Sta volta è serio... O meglio pensa di esserlo, ma tornerà a casa e tutto si risolverà in una bolla di sapone.
- Bene! Bravo! Vai al bar e restaci!- quando litighiamo non mi resta che combattere. Non siamo mai scesi a patti, troppo orgogliosi per incontrarci, troppo presuntuosi per ammettere l'errore.
- Vaffanculo Ann.- nell'esatto momento in cui le sue labbra pronunciano quella parola il campanello prende a suonare e anche questa volta non ci sarà un dialogo vero e proprio ma una sorta di guerra fredda mascherata da tregua.
- Vado io - uscendo dalla cucina mi accorgo di aver trattenuto il respiro. Dio, lui è il mio mondo, l'unica arma che ho per combattere il tempo e il dolore. Non posso perderlo sul serio.
- Buongiorno! - 
- Sofia!!!- la mia migliore amica è sulla soglia di casa munita di un gran sorriso e una busta di cornetti 
- Ho pensato che non aveste ancora fatto colazione!-
- Oh tesoro grazie! Vieni accomodati c'è Mark in cucina - sto per sorriderle, ma la sua espressione muta di colpo
- Oh no! No, no,no!-
- Che ti prende?-
- Annie avete litigato ancora?- chiede abbassando notevolmente il tono della voce.
Sto per risponderle, quando Mark decide di fare un ingresso in grande stile  - Sto uscendo e si Sofia, abbiamo litigato ancora.-  aggredisce con forza la maniglia della porta, la apre lasciando che una ventata gelida sferzi la sua figura poi la sbatte alle sue spalle facendone tremare lo stipite e i cardini. 
Ebbene, sembra ormai abbastanza ovvio che non debba più rispondere alla domanda di Sofia. Abbiamo litigato ancora e non so perché questo maledetto fastidio alla bocca dello stomaco sta diventando sempre più forte
 e prepotente. Ho bisogno di respirare, forse di fermarmi a pensare o forse... Ho bisogno del water, sto per rimettere l'inesistente colazione e le parole che non gli ho detto.
  
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