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Autore: Lizhp    27/11/2015    6 recensioni
-Che fai?- chiese al greco, scuotendo leggermente la testa divertito.
-Faccio sì che tu beva la tua birra con i tuoi cani- spiegò Andy, esibendo un mezzo sorrisetto e appoggiando la testa alla spalla di Mika
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Andy Dermanis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buooooongiorno!
Eccomi qui. Questa piccola storia non è nulla di impegnativo, anzi. Non ci sono collegamenti strani a canzoni, interviste o argomenti pesanti. Un po' di leggerezza. E' semplicemente quello che mi è saltato in testa ieri sera vedendo l'extra factor (se non l'avete visto, guardatelo. Il vaffanculo di Mika è da prendere come stile di vita).
Ormai su qui finisce qualsiasi cosa mi passi per la testa, quindi perché no, ho deciso di metterci anche questa xD
E grazie a LoveMika per la chiacchierata di ieri sera che ha portato qualche ideuccia per questa OS ;) 
Buona lettura e a presto :)




Niente era stato più bello di farsi avvolgere dal caldo abbraccio del piumone la sera precedente. Lui era uno che non sopportava il caldo e che era in grado di andare in giro tutto l’anno in pantaloncini e Converse, ma quella sera faceva davvero troppo freddo. Probabilmente colpa del riscaldamento rotto, ma solo l’indomani sarebbero passati a sistemarlo, così si era adeguato a pantaloni lunghi pesanti e felpa.
Si era addormentato con il sorriso sulle labbra, pensando che mancavano solo due settimane, poi almeno il talent italiano sarebbe giunto al termine e la sua metà sarebbe finalmente rimasta a casa per la maggior parte dei giorni di una settimana.
Un pensiero, prima di addormentarsi, andò proprio a Mika che ora si trovava in Italia: l’aveva sentito agitato per quella sera, timoroso di perdere il suo ultimo “Piccolo Principe”: chissà come stava andando.
Ma la giornata era stata lunga, se avesse scritto a Mika non avrebbe potuto rispondergli, e lui era davvero stanco: aveva chiuso lentamente gli occhi, fino ad addormentarsi piano piano.
 
Un colpo.
Un trafficare metallico.
E quel rumore doveva essere per forza la porta di casa che si chiudeva
Un ammasso di peli troppo pesante lo colpì dritto in pancia: una delle sue due cagnoline, troppo buio per capire se si trattasse della zia o della nipote, gli era appena passata sopra senza troppi complimenti per fare uno scatto giù dalle scale. L’altra poteva vederla zampettare nella stessa direzione proprio in quel momento.
Andy spalancò gli occhi: rumori, qualcuno era entrato in casa.
Forse Mika era tornato prima: ma uni sguardo al suo telefono privo di messaggi allontanò immediatamente quell’idea dalla sua mente.
Si alzò velocemente dal letto, col cuore che aveva iniziato a battere più velocemente, desiderando in quel momento più che mai che accanto a sé ci fosse il suo compagno. Ma era venerdì mattina presto, Mika era a Milano per registrare il daily di X Factor, e lui era solo.
Afferrò senza pensarci due volte l’ombrello che si trovava in cima alle scale e iniziò a scendere con cautela, pronto a sfoderare la sua potente arma impermeabile contro chiunque fosse entrato alle cinque di mattina in casa sua.
Perché Mel e Amira erano scese ma non stavano abbaiando?
Si fece coraggio e scese anche gli ultimi due gradini, raggiungendo la cucina.
-Che cazzo…- e spalancò la bocca battendosi la mano in fronte e sospirando di sollievo, quando i suoi occhi si scontrarono con quelli di un tizio alto, magro, ricciolo e libanese che se ne stava seduto sullo sgabello della cucina a bersi una birra.
-A riposo soldato, vengo in pace- disse Mika, osservando che il compagno stava brandendo un ombrello in modo fin troppo minaccioso per i suoi gusti.
Andy aprì la mano sinistra e l’ombrello cadde a terra, anche se per l’entrata furtiva che Mika aveva appena messo in atto, gli sarebbe molto piaciuto tirarglielo in testa. Non tanto da fargli male, giusto quel poco per fargliela pagare.
-Sono le cinque di mattina e entri in questo modo in casa? Sei scemo?- iniziò ad apostrofarlo, con l’intento di riempirlo di insulti. Poi notò che Mika lo fissava con uno sguardo abbattuto, nei suoi occhi la solita luce si era spenta: tutto ciò che stava facendo era bere quella birra e fissarlo.
-Che cosa ci fai qui il venerdì? Hanno spostato le registrazioni di X Factor?- chiese quindi, cercando di capire.
-Niente daily questa settimana- spiegò solamente il ricciolo, bevendo un altro generoso sorso di birra.
Andy alzò le sopracciglia, osservandolo perplesso.
-Luca è stato eliminato- spiegò poi, attaccandosi nuovamente alla birra e finendola, alzandosi per prenderne un’altra dal frigorifero.
-Mi dispiace- disse Andy, sinceramente, sapendo bene quanto impegno ci avesse messo il ragazzo e quanto ci tenesse a portare avanti il suo concorrente.
-Ma non ubriacarti alle cinque di mattina per questo- aggiunse poi, notando che aveva aperto l’altra birra e ora la stava bevendo senza troppi complimenti.
-Ho detto che sarei tornato a Londra a bermi una birra con i miei cani ed è quello che sto facendo- spiegò solamente il libanese, lasciando una carezza sul muso di entrambe le golden.
Andy notò che Mika stava tremando: senza riscaldamento faceva davvero freddo, il compagno poi lo sopportava peggio di lui. Capendo che non ci fosse nessuna possibilità che Mika decidesse di andare a letto, gettò qualche ceppo nel caminetto e lo accese. Lanciò poi una delle due coperte che erano appoggiate sul divano al compagno, facendolo alzare dal tavolo e facendolo sedere sul tappeto davanti al fuoco, con la schiena appoggiata al divano.
Andy sorpassò Mika e si diresse verso il frigorifero, prendendo anche lui una birra e sedendosi poi accanto al ragazzo, rubandogli un pezzo di coperta, stappando la bottiglia e bevendone un sorso.
-Wouf- esclamò poi, facendo finta di abbaiare.
Funzionò, per qualche secondo: Mika si lasciò andare ad una leggera risata, proprio mentre le due cagnoline, anche loro alla ricerca di caldo, si accoccolarono accanto a loro, apprezzando decisamente l’idea del più giovane dei loro padroni di accendere un fuoco caldo.
-Che fai?- chiese al greco, scuotendo leggermente la testa divertito.
-Faccio sì che tu beva la tua birra con i tuoi cani- spiegò Andy, esibendo un mezzo sorrisetto e appoggiando la testa alla spalla di Mika -Ma non ho ancora imparato a scodinzolare, mi dispiace-
Mika rise.
-Giusto, avrei dovuto dire a tutti  “torno a casa da Andy per poterci bere una birra insieme e passare questi giorni con lui”- commentò Mika, ben sapendo la reticenza del compagno quando si parlava di lui in televisione o nelle interviste.
-No, ti prego- disse Andy, ridendo -L’unica volta che mi hai nominato, mi hai dato del bastardo. Meglio i cani-
-Te l’eri meritato, sei solo un grande invidioso- replicò Mika, rispondendo a tono, ben ricordando cosa fosse successo al suo ultimo compleanno e la secchezza di Andy quando gli aveva detto che il regalo che avrebbe sempre voluto, non era quello che gli aveva fatto lui.
-Tu provochi- si difese ancora il libanese, portando la mano destra, quella libera dalla birra, tra i capelli del biondo e iniziando a giocherellarci.
-Comunque ti ho nominato anche a Le Divan- disse poi in sua difesa, ricordandosi dell’intervista decisamente impegnativa che aveva rilasciato alla trasmissione francese qualche mese prima.
-Avessi capito una parola di quell’intervista- disse Andy, bevendo un altro po’ di birra.
Mika si lasciò andare di nuovo ad una leggera risata, lasciandogli un lungo bacio sulla fronte, ancora appoggiata alla sua spalla, in un semplice contatto che però in quel momento gli dava tutto ciò di cui aveva bisogno.
Gli era così grato per il modo in cui riusciva a distrarlo in momenti simili a quello, anche con qualche semplice battuta sussurrata davanti al fuoco. Sapeva che quando si sentiva abbattuto o dispiaciuto per qualcosa, il posto giusto per lui era in qualsiasi posto del mondo, bastava solo che ci fosse anche Andy lì.
Il cantante si era perso in questi pensieri, lasciando che i suoi occhi si fissassero sulle fiamme. Il biondo, notando quel silenzio, decise infine di lasciar da parte lo scherzo, che aveva già fatto la sua buona parte, rimuovendo un minimo di abbattimento dallo sguardo della sua metà.
-Non devi abbatterti così tanto. So che ci tenevi a quei ragazzi, ma hai avuto modo di insegnare loro molto, non è andato tutto perduto solo perché sono fuori dalla gara-
Mika sospirò.
-Lo so- disse -Ma era importante che facesse almeno sentire il suo inedito settimana prossima- aggiunse poi, esprimendo ad alta voce il suo dispiacere per non essere riuscito a portarlo almeno fino a quel traguardo.
-Mika- esclamò Andy, risoluto -Sto parlando con una persona che è stata buttata fuori ai casting di un programma simile e adesso gira il mondo cantando le sue canzoni su un palco. Sai meglio di me che questo non vuol dire nulla-
Mika sospirò. Andy aveva ragione, razionalmente ne era consapevole.
-Avrei solo voluto riuscire a fare di più- e dopo quelle parole finì anche la seconda birra.
-Lo so, ma sono comunque sicuro che hai fatto tutto quello che potevi, non devi rimproverarti di nulla- esclamò Andy, convinto, portando alle labbra la sua bottiglia di birra, appena scesa sotto la metà.
Mika sospirò di nuovo, stringendo più forte il ragazzo a sé e sistemando la coperta, che era scivolata giù.
Ci fu qualche minuto di silenzio, al termine del quale Mika appoggiò la bottiglia di birra vuota a terra e sfiorò il volto di Andy con le dita per farlo alzare verso di lui e lasciargli un dolce bacio a fior di labbra come ringraziamento, al quale il biondo rispose con un sorriso.
Era sicuro che nessun altro sarebbe stato così ben disposto a stare sveglio con lui alle cinque di mattina cercando di consolarlo.
-Quindi ora te ne stai per un po’ qui con me- constatò poi Andy.
Mika sorrise di fronte al tono palesemente soddisfatto che il compagno aveva impresso a quelle parole.
-Sabato devo andare a registrare The Voice, ma poi sì, torno subito qui-
Giusto, The Voice: Andy sospirò e, in tutta risposta, Mika gli rubò la birra dalle mani per berne un sorso, ben sapendo di dare inizio ad una sorta di gara per aggiudicarsi gli ultimi sorsi.
-Ehi!- si lamentò il biondo, tentando di riprendersi la bottiglia, tenuta ben lontana dal braccio fin troppo lungo del compagno.
Mika iniziò a ridere, mentre Andy si portava su di lui per tentare di riprendersi ciò che era suo di diritto.
-Non fare lo stronzo- lo apostrofò il greco, allungando a sua volta il braccio ma facendo, in questo modo, rovesciare la bottiglia sul tappeto.
-Sei il solito disastro!- lo prese in giro Mika, ormai sdraiato di schiena sul tappeto, con Andy sopra di lui.
-Non dare la colpa a me- sussurrò il greco, scuotendo la testa e impedendogli di aggiungere una parola in più: nonostante tutto era a casa, e anche lui aveva bisogno che Mika restasse per un po’ lì, esattamente come il compagno.
Zittì quindi qualsiasi altra risposta della sua metà impossessandosi delle sue labbra, volgendo l’attenzione di entrambi lontano da X Factor e dalle birre, per concentrarla solo e unicamente su loro due.    
   
 
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