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Autore: ShinRan4862    27/11/2015    5 recensioni
Continuo della mia storia "Sii felice" e "Grazie".
Finalmente Ran e Shiho si incontrano dal vivo: Che cosa succederà? Scopritelo leggendo ;)
Spero che vi piaccia ^.^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Una Amicizia Che Supera Ogni Difficoltà'
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Amiche?...Amiche!


È il 4 Maggio.
Faccio una risata amara. 
Ho sbarrato gli occhi quando Ran mi ha detto che avrebbe voluto incontrarmi in questo giorno, e penso che anche lei lo abbia fatto, in fondo ha fatto fatica quasi a leggerlo, l’ho sentita al telefono, la sua voce debole e carica di una certa malinconia che aveva cercato di coprire.
Se penso che Shinichi oggi avrebbe compiuto i suoi diciotto anni mi sale una grande tristezza, soprattutto perché è una soglia che tutti i ragazzi aspettano con grande impazienza, ma purtroppo lui non li compirà mai. 
Ma d'altronde io sono conosciuta per la mia grande abilità nel nascondere le mie emozioni.
Stringo la cinghia della mia borsa color blu scuro, che mi ricorda incredibilmente i suoi occhi, e mi avvio verso il Parco di Beika.
È davvero una bella giornata, e fa molto caldo per essere inizio Maggio.
Sento i miei capelli ramati a caschetto solleticarmi il volto e parte del collo, a causa del fresco venticello che il mese di Aprile ci ha lasciato per attenuare il caldo afoso del sole.
Mi addentro nel parco e osservo gli alberi, verdi come non mai.
Mi scappa un sorriso malinconico quando ripenso ai giorni veramente felici della mia vita, in cui trascorrevo i miei pomeriggi da Ai Haibara con Ayumi, Genta, Mitsuihko e quel idiota di Shinichi a giocare a calcio o a nascondino.
Mi sembrano così lontani quei giorni, che quasi mi sembra strano pensare che siano passati appena due mesi da quando lui non c’è più. 
Ho appuntamento con Ran al Bar del parco; sono in perfetto orario, ma lei non ha idea di quale sia il mio aspetto…conosce solo la mia voce.
Entro nel Bar e comincio a cercare il suo sguardo lilla gentile e generoso, e non appena la vedo mi avvicino al tavolo, anche se lei non mi ha visto; sta osservando una foto…



Sono arrivata in anticipo, e sono davvero curiosa di conoscere questa fantomatica Shiho.
Il cameriere mi si avvicina e mi guarda in modo strano. 
Penso che abbia dei pensieri non troppo normali per un ragazzo così giovane, avrà si e no quindici anni, ma lo ignoro: non ho fatto nulla per mettermi in mostra e quindi me ne frego di quello che pensa.
 “Vuole ordinare qualcosa, Signorina?” mi chiede, ed io gli rispondo, provando ad essere cordiale 
“No, grazie aspetto qualcuno” e sorrido, osservando la sua reazione di delusione e indignazione nell'apprendere una notizia che forse ha frainteso.
Fatti suoi, mi dico e comincio a frugare nella mia borsa, nera, come i suoi capelli. 
Prendo il mio portafoglio e ne estraggo una fotografia, che mi fa pizzicare gli occhi, ma resisto e li chiudo, ripensando alle parole della lettera di Shiho; io devo essere felice di aver conosciuto Shinichi, non me lo devo dimenticare mai.
Prendo un profondo respiro e riapro gli occhi, tornando con lo sguardo su quella foto che penso si sia consumata in tutto questo anno, solo guardandola ogni singolo giorno. 
Tropical Land. 
Tutto è iniziato dal lì, in una giornata felice che però me lo ha portato via inesorabilmente, allontanandolo da me ogni giorno di più, e facendolo avvicinare senza via di scampo nelle fredde e nere braccia della morte, che lo hanno stretto tanto da farlo sparire da questo mondo prematuramente.
“Quanto conosco questa foto” dice una voce al mio fianco, stupendomi e facendomi alzare lo sguardo sulla figura sottile di una ragazza di circa 20 anni, piuttosto bella direi: alta quanto me, con un fisico slanciato e dalle forme pronunciate, sottili occhi tra il grigio e l’azzurro e dei capelli di un colore ramato, davvero singolare in una ragazza giapponese, ma dai tratti del volto capisco che non è occidentale.
Passo ai vestiti, notando che indossa dei leggins neri fino al polpaccio, una maglia rossa e delle converse nere.
Sì, è decisamente bella. 
Sorrido, e cordialmente chiedo
“Ci conosciamo?” la osservo e noto una certa somiglianza con qualcuno che conosco, ma non riesco a focalizzare
“Shiho Miyano” dice porgendomi la mano, “Ma forse tu mi conosci come Ai Haibara” conclude accennando un lieve sorriso
Sono rimasta di stucco, ecco chi mi ricordava!
Le stringo ugualmente la mano, e le dico 
“Ri-piacere di conoscerti Shiho” sorridendo, grata della sua sincerità, ormai non mi stupisce più nulla da quando Shin mi ha raccontato la verità. 
Si siede di fronte a me e cominciamo a conoscerci: mi racconta della sua vita, un po’ diversa (molto diversa) dalla mia, di quando è stata mandata negli stati uniti a studiare medicina, della fantomatica organizzazione di cui Shinichi mi ha tanto parlato e del fatto che fosse una ragazza solitaria, che non aveva molti amici, ma in compenso di essere un genio della scienza.
“Wow” esclamo, scoprendo quanto fosse brava quella ragazzina che allora aveva appena quattordici anni.
“Beh, sono felice che ti sia impressionata, ma sappi che io non vado fiera di quello che so, della mia esistenza, della mia intelligenza” dice lei, nascondendo dietro la frangetta i suoi occhi di quel così particolare colore. 
Rimasi interdetta della sua affermazione
“Perché dici questo?” le chiedo, curiosa di sapere il motivo della sua risposta.
Sospira, chiudendo gli occhi e buttando la testa indietro
“Vedi Ran, la mia intelligenza…la mia vita, da sempre vengono sfruttate per scopi del tutto inutili, o almeno che per ME sono davvero inutili: i veleni non fanno nulla di buono, mentre l’immortalità, mpf… a cosa serve? La nostra vita ha un inizio e una fine e non serve a nulla cercare di allungarla…se è la tua ora lo è anche se tu hai 10 o 90 anni” dice, aprendo gli occhi e puntandoli su di me.
“Hai ragione…” dico pensando a Shinichi, lui aveva tutta la vita davanti, ma se qualcuno ha scelto così, noi abbiamo poco da fare.
“Ma non penso che tu sia qui per sentire parlare di me, o almeno non solo…” dice Shiho, e io non posso che annuire, dandole ragione.
“Come fai a conoscere questa foto?” dico io, alzando la suddetta e indicandola con l’indice.
La guarda per un po’, scrutandola, come se la stesse studiano, scavando nei meandri della sua mente per ricordarsene, ma intuisco dal suo sguardo che si sta solo ricordando di un episodio avvenuto in un passato piuttosto lontano.
“Shiho?” le dico, spronandola a raccontarmi quel avvenimento.
Scuote la testa socchiudendo gli occhi, risvegliandosi da quel incanto di ricordi che l’avevano probabilmente incantata per un attimo.
“Scusa, stavo pensando…” mi dice e io le faccio cenno di stare tranquilla e di continuare.
“Sai qualche mese fa…credo fosse dicembre, e come ti ricorderai faceva molto freddo…” annuii, me lo ricordavo bene. In quei giorni mi sembrava di avvertire ancora di più la mancanza di Shinichi a causa del gelo che circondava il mio corpo.
“Ecco, una sera Shinichi aveva detto di voler restare da noi, perché la bufera che c’era stata gli impediva di tornare a casa. Il Dottor Agasa fu ben felice di farlo stare da lui quella sera invernale, e quindi rimase da noi a dormire.
Io rimasi sveglia dopo cena, almeno fino alle quattro del mattino, e quando uscii dal laboratorio…

 

Flashback (Shiho)

- Ah che male alla schiena -
Delle numerose ma insistenti piccole fitte dal collo al fondoschiena mi impediscono di fare dei movimenti bruschi: non avrei dovuto rimanere tutto quel tempo al computer con la schiena curva in quel modo, non imparerò mai…
Mi massaggio il collo, sentendo i miei muscoli indolenziti dalla stanchezza e dal freddo.
Mi stropiccio gli occhi, stanchi e arrossati per le troppe ore passate al buio con la forte luce del computer a sollecitarli per stare svegli. 
Salgo le scale, quasi in punta di piedi, per evitare di svegliare Shinichi e il Dottore; Ma a quanto pare non ce n’è bisogno.
Una luce debole proviene dalla stanza degli ospiti, dove la porta è socchiusa. 
Sbircio all'interno e noto Shinichi seduto sul bordo del letto con le gambe a penzoloni che non toccano terra, intento a fissare qualcosa che tiene in mano. 
Provo a guardare cosa sia, ma non riesco a vedere bene. Mi sporgo un altro po’, ma senza accorgermene apro inavvertitamente la porta, entrando in camera, ma Shinichi non mi presta attenzione, come se non si fosse accorto del mio arrivo.
Mi avvicino a lui e guardo meglio cosa sta tenendo in mano, una foto, finché lui, finalmente, si accorge della mia presenza e la mette sotto il cuscino dicendomi
“Ai, cosa ci fai ancora in piedi?” Mi dice imbarazzato, credendo che io abbia visto cosa c’è su quella foto, e non ha tutti i torti, ho riconosciuto subito i soggetti, Come non farlo?
“Potrei chiederti la stessa cosa” rispondo io, atona, non voglio che sappia che mi impegno tanto per trovare una cura per lui a quel maledetto antidoto.
"Non riuscivo a dormire..." mi dice con uno sguardo vacuo, fissato sulla luna che risplende nel cielo.
"Mh, e come mai?" dico, curiosa di sapere la risposta, ma maschero per bene il mio entusiasmo e la mia curiosità.
"Ho freddo" Mi dice lui, puntando il suo sguardo blu intenso nel mio, facendomi mancare quasi il respiro. E' bellissimo. Anche se ha lo sguardo malinconico, i capelli scompigliati e non indossa gli occhiali - in compenso però ha un pigiama ridicolo- ma forse è questo a renderlo così "Affascinante".
Quasi arrossisco del mio pensiero, ma mi trattengo e gli dico
"Vuoi un'altra coperta? effettivamente fa molto freddo stasera" gli dico, ma lui mi ignora e mi dice
"Non basterebbe una colata di lava a riscaldarmi..." questa frase mi blocca e mi giro ad osservarlo, senza dirgli però nulla.
"...Ai, io sono stanco" mi dice sospirando rumorosamente e appoggiandosi al muro vicino al letto.
Mi blocco al suono di queste parole, ma le ignoro, non voglio pensare a cosa accadesse se Shinichi dovesse crollare...cosa farei io che vivo solo in dipendenza da lui?
"Perché dici che non basterebbe la lava a riscaldarti?" gli chiedo, sorvolando sulla sua ultima frase.
"Il freddo, Ai, ce l'ho dentro" dice e io capisco immediatamente cosa intende dire.
Mi ritorna alla mente un avvenimento di molti anni prima, quando non avevo aiutato un mio compagno con un recupero e lui era stato bocciato, dandomi poi la colpa di non avergli dato una mano.
"Qualcuno mi ha detto, non mi ricordo nemmeno quando,.." inizia lui " ...che io non mi lascio mai sopraffare dalle emozioni, che non perdo mai il controllo e so sempre cosa fare, mi ha detto che io ho un cuore di pietra, ma sai cosa gli ho risposto io?" mi domanda guardandomi in viso
"Cosa?" gli chiedo, mentre pendo letteralmente dalle sue labbra
"Io gli ho detto che io non avevo un cuore di pietra, ma uno di muscoli e sangue, che però da quel maledetto giorno è coperto da uno spesso strato di ghiaccio, che nessuno se non una persona, è in grado di sciogliere...Ran" sorride al nome della ragazza, mentre io sento di comprenderlo più di quanto non si immagini.
Anche a me era successo. Lui come me ha uno strato di ghiaccio spesso e pungente sul cuore, ma che solo una persona può sciogliere: Per lui Ran, per me Akemi. 
Lo vedo tirare fuori la foto da sotto il cuscino, e si mette ad osservarla, con nostalgia...
"Prima ti ho detto di avere freddo..." sorride accarezzando il volto della ragazza che ama da sempre, come se potesse toccarlo attraverso la carta fotografica "...Beh, ogni volta che guardo questa foto, lei e il suo splendido sorriso con quegli occhi lilla di un colore intenso e acceso il gelo scompare come d'incanto dal mio cuore, lasciando spazio ad un immenso calore che mi pervade il petto in un nanosecondo!" mi dice, facendo un sorriso mozzafiato che avrebbe sciolto chiunque.
Lo guardo e sorrido anche io, da quando Akemi non c'è più lui è il solo a farmi sentire bene e protetta da chiunque e qualunque cosa.
"Mi capisci Shiho?" dice guardandomi e pronunciando il mio vero nome, portandomi alla mente tanti ricordi miei e di mia sorella, facendomi sorridere per l'ennesima volta
"Credo di sì.." dico, alzando le spalle e dirigendomi verso la porta 
"Buonanotte Detective" dico e senza aspettare la risposta mi dirigo verso la mia camera, ripensando alla sua domanda
'Mi capisci Shiho?' 
Ci penso e alla fine trovo una risposta logica
-Più di quanto pensi, Detective- penso, per poi sprofondare nel mondo dei sogni.

Fine Flashback 


"...ecco perchè dico di conoscere quella foto" finisce di dire Shiho, e io sono incredula: davvero Shinichi ha detto qualcosa di così romantico?
Mi sento felice di aver saputo questa storia, e penso che in fondo Shinichi sapesse che le stesse cose che provava lui le provavo anche io, ma chi può dirlo con certezza adesso? Nessuno.
"Scusa cosa ne dici di andare da qualche altra parte? Quel ragazzino del cameriere continua a fissarci e la cosa mi da parecchi fastidio." Mi dice Shiho, ed io non posso darle torto, quindi dopo aver pagato il conti ci dirigiamo verso l'esterno del Parco, per decidere cosa fare.
"Dove vorresti andare? Sono già le 17.30" le dico io guardando l'orologio da polso che indosso.
"Vorrei andare in un posto..." mi dice lei guardando il cielo e io spalanco gli occhi; credo di aver capito dove mi vuole portare, ma spero di sbagliarmi, perché al solo pensiero mi tremano le gambe e gli occhi mi si appannano di lacrime.
"D-Dove?" le chiedo, sforzandomi di sorridere
"Voglio andare da Shinichi" mi dice lei seria, guardandomi negli occhi.
OK, ora non ce la faccio più. 
Delle silenziose lacrime iniziano, una dopo l'altra, a sgorgare dai miei occhi, per poi riversarsi sulle mie guance arrossate.
Shiho mi si avvicina e mi porge un fazzoletto, che io accetto con un sorriso vero e sincero.
Mi asciugo gli occhi e insieme a lei mi dirigo verso quel luogo di silenzio e tristezza.
Entriamo nel cimitero, e io mi rendo solo in quel momento che non ci entro da un sacco di tempo, dal Suo funerale.
Percorro questa strada insieme a Shiho, che sembra conoscerla bene. Che sia venuta qui spesso?
"Shiho, quando è l'ultima volta che sei entrata qui?" le chiedo, cercando di non sembrare indiscreta
"Ieri" mi risponde e io penso subito Shinichi, sarà venuta a trovare lui, di sicuro, d'altronde ne era innamorata.
"Sono venuta a trovare mia sorella" dice, come se mi avesse letto nel pensiero e mi stupisce per l'ennesima volta.
"Capisco" le dico, e il silenzio cala fra di noi.
Ad un certo punto si ferma, e io con lei. Shiho si inginocchia e io faccio lo stesso, affianco a lei, che comicia a parlare
"Ciao Kudo" inizia "Hai visto?, Ti ho portato una sorpresa" dice, mentre io osservo accuratamente la tomba del mio Shinichi.
E' un lastra di marmo bianco, attentamente pulita, probabilmente da Yukiko, Dove sono posizionate delle lettere d'oro: Shinichi Kudo.
Non me la ricordavo la tomba, quel giorno non avevo voluto guardarla, se non di sfuggita per assicurarmi che tutto quello stesse accadendo davvero...
Shiho continua a parlargli e io la ascolto, non dico nulla. Le parla di come ci siamo "conosciute" e di cosa ha fatto negli ultimi giorni.
Sta parlando con un pezzo di marmo, ma sembra quasi che stia parlando realmente con lui.
Passo alla fotografia; è bellissimo il mio Shin, e forse io nemmeno me lo ricordavo così bello. 
Ha la sua divisa da calcio e i suoi bellissimi capelli neri sono scompigliati dal vento, mentre sulle sue labbra è stampato un fantastico sorriso. 
Quanto mi manca? Da morire.
I suoi occhi in questa foto sono luminosi come al solito, ma non rendono lontanamente le emozioni che io vedevo trasparire da essi.
"Ran tu non sei mai venuta a trovarlo?" mi chiede Shiho, e io sorrido amaramente e gli rispondo un "No" un po' sommesso.
"Ran tu cosa vorresti dirgli in questo momento?" mi dice Shiho, cogliendomi alla sprovvista, tanto che un mucchio di cose mi affollano la mente, mandandomi nel pallone...
-dovrei dirgli che lo amo?, Chiedergli come sta anche se so che non mi risponderà?, Dirgli come sono stata negli ultimi due mesi?- sono soprattutto queste le domande che mi sconvolgono di più i sentimenti, ma quando ancora sto pensando a cosa dire una frase esce spontanea dalle mie labbra
"Buon Compleanno Shinichi, spero che ovunque tu ti trovi in questo momento ti sia ricordato di festeggiare i tuoi diciotto anni Shin, quindi tanti auguri tesoro mio" dico, mentre altre lacrime affollano i miei occhi, e io sento di non resistere più, di non poterle trattenere oltre.
Mi sciolgo in un pianto disperato. 
"Amore mio p-perchè mi ha-hai abbandonato-o?..." dico buttandomi alla base di quella lastra di marmo, fredda e gelida come il suo corpo in quel maledetto giorno di marzo.
"I-Io non ce la faccio più Shinichi!" dico urlano per il dolore, sentendo una mano che si posa sulla mia spalla. So che è Shiho, le sono molto grata, ma in questo momento non riesco a fare altro che piangere.
Appoggio inavvertitamente il mento alla lastra e la sento terribilmente vuota e priva di vita, come il mio cuore. 
Sento dei passi che si allontanano e la mano sulla mia spalla sparisce improvvisamente. Mi giro di scatto, sorpresa di quel gesto di Shiho, ma non appena incontro due occhi blu come il mare rimango ancor più stupita.
"Shinichi!" dico, alzandomi e avvicinandomi a quella figura surreale dell'uomo che amo.
"Ciao Ran" mi dice lui e io mi stupisco ancora di quanto mi sia mancata quella voce dolce e soave
"Shinichi.." dico, correndo verso di lui e fiondandomi tra le sue braccia, continuando a piangere
"T-Tu sei morto...c-come è possibile?..." dico io ancora con la testa affondata nel suo petto
"Hai ragione Ran, io sono morto e non so dirti come sia possibile quello che sta accadendo, ma ti prego, smettila di piangere...non sopporto le tue lacrime..." mi dice lui e io gli rispondo
"Ma io non ci riesco, sono stanca, sono stufa Shinichi...solo una cosa volevo, e quella eri tu..e mi sei stata tolta!" dico, cercando di smettere di piangere, per farlo contento per l'ultima volta.
"Non posso credere che non ti rivedrò mai più..." dico io tentando di non singhiozzare
"Ran, io sarò sempre con te, chiamami e vedrai che io saprò consigliarti" mi dice sorridendo e accarezzandomi in volto, facendo sorridere anche me 
"Finalmente vedo un sorriso" mi dice e io arrossisco, come tanto tempo fa
"Promettimi che ti rivedrò" gli dico, sapendo che sarà ben difficile quello che chiedo
"Verrò a trovarti nei tuoi sogni Ran, non te lo dimenticare" mi dice, dandomi un dolce bacio sulle labbra, facendomi battere il cuore come non mi succedeva da due mesi a questa parte
"Ricordati anche tu di venire a trovarmi ok?" gli chiedo, accarezzandogli una guancia
Mi prende una ciocca di capelli scuri e comincia ad arrotolarsela intorno al dito
"Certo Ran, ma ora devo andare" mi dice, mentre i suoi occhi riempiono di malinconia, ma io lo risollevai, alzandogli il mento con due dita
"Ci vediamo nei miei sogni ok?" gli dico, dandogli un altro bacio sulle labbra per poi staccarmi da lui
"Ciao Shinichi, Ti Amo, e ancora Auguri" gli dico con un sorriso, mentre lui mi guarda e sorride a sua volta
"Grazie Ran" per poi girarsi e allontanarsi da me, salutandomi con la mano
"Ciao Ran, Ti Amo, a presto" mi dice, per poi sparire avvolto da una specie di nebbia, mentre io rimango qui a guardarlo.
Improvvisamente ritorno con il capo appoggiato a quella lastra di marmo bianco immacolato, che mi sembra meno fredda di come la ricordavo, una mano torna ad essere posata sulla mia spalla, Shiho non si è spostata di un millimetro.
Alzo la testa e sorrido a quella ragazza , all'apparenza fredda, ma infondo sensibile e gentile con il prossimo. 
"Grazie Shiho. Grazie mille!" le dico, dal profondo del mio cuore.
Mi alzo e metto a posto meglio la mia borsa sulla mia spalla, prendendo un profondo respiro.
"Possiamo andare" dico a Shiho, e ci dirigiamo insieme verso casa mia, sono già le 18.20.
Arriviamo sotto casa dopo dieci minuti e poco prima di salutarci la chiamo 
"Shiho!" lei si gira a guardarmi
"Dimmi" mi dice incitandomi a continuare
"Quindi...Amiche?" chiedo facendo un sorriso imbarazzato
Mi sembra ci stia pensando, ma ha una faccia seria, e mi risulta difficile dirlo e capirlo con certezza.
Mi sta scrutando con i suoi occhi da nemmeno dieci secondi, che a me sembrano ore infinite, finché sorride e afferma
"Amiche!" per poi salutarmi con una mano e andare verso casa sua.
Entro in casa e sorrido, chissà se questa sera Shinichi sarebbe venuto a trovarmi...beh, io lo spero tanto.





Buonanotte a tutti quanti! :)
il mio computer ha definitivamente smesso di funzionare, e ora è in riparazione, quindi mi scuso davvero tantissimo per il mio ritardo nell'aggiornare l'altra storia. >.<
Ho implorato mia sorella di usare il suo computer portatile per mettere questa shot, e spero possa piacervi. 
Fatemi sapere cosa ne pensate ;) 
Alla prossima ^.^
Miao >.< 
ShinRan4862  

 

   
 
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