C’era una volta, tanto tempo fa, in un regno lontano lontano, una principessina molto bella di nome Marika. Ella era talmente dolce e gentile con tutti, che tutto il suo regno la adorava e, ogni volta che si recava al paese per qualche commissione, i passanti la fermavano regalandole coroncine di fiori o dolci profumati al cioccolato. Anche i suoi genitori, il re e la regina del regno, le volevano molto bene e le compravano tutto ciò che la principessina chiedeva. Marika si divertiva molto a giocare con le sue amichette nel grande giardino del palazzo reale, ma quando le sue amiche andavano a casa, si sentiva molto sola nella sua stanza così grande. Un pomeriggio, mentre giocava con le sue bambole sotto la grande quercia dell’enorme cortile, Marika venne distratta da un piccolo uccellino appollaiato sul ramo più grande di tutti. Era un uccellino bellissimo, aveva piume di tutti i colori e, quando apriva le ali per volare, sembrava di stare guardando un piccolo arcobaleno. Marika osservava stupefatta quello spettacolo e porse all’uccellino un pezzetto del biscotto che la regina le aveva dato per merenda. L’uccellino le si avvicinò saltellando sulle zampette e beccò felice il pezzo di biscotto. Così si esibì in un’altra meravigliosa danza per la principessina, volteggiando in alto nel cielo e mostrandole tutti i colori del suo piumaggio. Marika e l’uccellino passarono insieme tutto il pomeriggio e la principessa fu molto triste quando dovette rincasare per la cena. Ma promise al piccolo uccello che sarebbe tornata il pomeriggio seguente con altri biscotti per entrambi. Così l’uccellino volò via e a Marika non restò che rientrare a palazzo. Il mattino seguente la principessa si svegliò felice al pensiero di poter rivedere il suo amato uccellino, ma rimase delusa nello scoprire che stava piovendo a dirotto e che non sarebbe potuta uscire per tutto il giorno. Ma Marika non si rassegnò e aspettò che smettesse di piovere per uscire a cercare il suo amato uccellino arcobaleno. Il piccolo era ancora appollaiato sul grosso ramo della quercia. Marika aprì la manina con le briciole dentro e aspettò che l’uccellino le si poggiasse sopra per mangiare. Non appena vide la principessina, l’uccellino arcobaleno cinguettò felice e le si posò leggero sulla mano, beccando delicatamente le briciole. Ma non appena lo fece, Marika serrò la mano tenendo stretto al suo interno il povero uccellino. Ella corse verso il palazzo e sistemò il suo piccolo amico dentro la gabbia dorata che aveva preparato per lui al centro della sua stanza reale. La bambina era talmente tanto felice che giocò con il suo amico uccellino tutto il pomeriggio, non accorgendosi che l’uccellino arcobaleno in realtà era molto triste. E così, i giorni passarono in fretta, Marika non perdeva di vista l’uccellino nemmeno un secondo, ma non si accorse che ora dopo ora le sue piume si scolorivano sempre di più. Un bel giorno di sole, la principessina si destò dal sonnellino e si diresse alla gabbia per salutare il suo amico. Come si disperò quando vide che le belle piume arcobaleno erano diventate tutte grigie! L’uccellino arcobaleno si era trasformato in un uccellino grigio e triste, che cercava di uscire dalla gabbia per uscire di nuovo e volare alto nel cielo. Fu allora che Marika capì che la cosa migliore che poteva fare se davvero voleva bene a quell’uccellino era lasciarlo libero. Così aprì la gabbia e spalancò la finestra. L’uccellino grigio spalancò le ali e si fiondò fuori dalla grande finestra, arrivando così in alto da poter sfiorare le nuvole con le ali. E in un attimo le sue piume riacquistarono tutti i colori dell’arcobaleno e l’uccellino tornò felice dalla sua amica Marika. La principessina aveva imparato la lezione: se si vuole davvero bene a qualcuno, bisogna lasciarlo libero di volare sempre più in alto nel cielo.