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Autore: Angels of Slash    01/03/2009    3 recensioni
[Fin dalla nascita, la Luce Divina la quale gli angeli contemplano assegna in custodia la vita di ogni essere umano a un solo prescelto per lui, quello che poi è chiamato comunemente nel mondo ‘angelo custode’. A Cassiel è stato affidato Jack.
Rivelarsi è concesso solo in casi eccezionali; ma il povero angelo non ne poteva più di vedere Jack in quello stato emotivo, ogni giorno era sempre la stessa storia...]
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AEcap Angel eyes

Prologo

Jack era a pezzi, letteralmente distrutto. Quella mattina era andata uno schifo: come al solito il bullo della scuola l'aveva picchiato, poi era andato male a un compito e per finire era stato punito per una cosa che non aveva fatto.
In quel momento si trovava sotto la supervisione del bullo, di cui ovviamente il preside si fidava ciecamente, che lo osservava pulire il banco con un sogghigno pericoloso.

“Che hai da fissare?!” si ribellò a un tratto Jack.

Non ce la faceva più. Voleva solo andare a casa e buttarsi sul letto e dormire per tutta la vita.

“Io non stavo fissando... Ma guarda un po’ ‘sto frocetto!” sibilò quello.

“Io non sono un frocio!”

“Beh, apri bene le orecchie piccolo: non so se sai, ma noi ragazzi normali andiamo a letto con le donne, invece tu mi sembra che non sei mai andato a letto con nessuna. Né che hai una ragazza che magari non te l’ha ancora data. Quindi deduco che sei un frocio.” finì il bullo.

“Ascolta, amico, io ho altro da fare piuttosto che andare per galline. Per cui non mi guardare più in quel modo, capito?!”

Il bullo non apprezzò il commento del compagno e lo sbatté a terra incominciando a prenderlo a pugni. Arrivò a casa dopo che ebbe terminato di pulire il banco con due occhi neri e qualche costola rotta.
Sbuffò vedendo il biglietto dei suoi genitori in cui era scritto ‘non torneremo a cena. Prepara anche per tua sorella.’ che biglietto affettuoso! Sbuffò ancora una volta, poi andò a sbirciare nella camera di sua sorella, trovandola impegnata col belloccio della scuola, Bill, ovviamente più grande di lei. Esasperato si andò a fare il bagno, ma proprio quando stava per immergersi nella calda acqua accogliente, ecco che delle pietre colpirono la finestra. Jack si girò verso di essa e vide un’apparizione celeste: il più bel ragazzo del mondo era apparso sul suo giardino e gli sorrideva.

“Jack.” lo chiamò questi avvicinandosi, mentre lui, senza saperne neppure il motivo, apriva la finestra.

“Ma... ma... tu chi sei?” chiese il ragazzo, ancora sbalordito.

Cassiel continuò a sorridere, tendendogli una mano, che prontamente Jack afferrò, sentendosi subito pervadere da una piacevole sensazione di calore e dolcezza.

“Sono Cassiel. Non avere paura.”

“Non ho paura.” ribatté Jack incapace di muoversi per la forte emozione.

Quel ragazzo era stupendo! Non aveva mai visto dei capelli biondi talmente lunghi, erano addirittura più lunghi dei suoi, che già gli arrivavano fino alla vita... ma quelli di Cassiel sfioravano il terreno. E poi, ora che era vicino, aveva notato anche quegli strani occhi, di un grigio delicato e tenue, eppure profondamente vivo e cristallino.

“Farai meglio a fare il bagno, prima di ammalarti.” fece notare Cassiel sciogliendo quella presa.

All’improvviso Jack si accorse di essere nudo davanti alla finestra e arrossì.

“Non...”

“Non svanirò.” promise il biondo.

Un po’ rassicurato da quelle parole ed effettivamente anche leggermente infreddolito, Jack entrò nella vasca, mentre Cassiel spariva dalla sua vista. In realtà girò intorno alla casa fino all’entrata, poi si fece aprire la porta da sua sorella e andò ad attenderlo nella sua stanza.
Era decisamente la camera di un adolescente: grandi poster riempivano le pareti su tre lati, mentre il muro accanto al letto era lasciato libero, occupato solamente da piccoli foglietti di appunti del ragazzo. Jack, poi, non si poteva certo dire un ragazzo ordinato, vista la mole di indumenti sparsi in giro!

“Eccomi.” comparve finalmente Jack, ancora titubante nei suoi confronti. “Come hai fatto a entrare?”

“Tua sorella.”

“Ti ha aperto anche se era con Bill?!” chiese stupito Jack.

“Sì.” annuì il misterioso Cassiel.

“Ma... non capisco, cosa vuoi da me? Perché sei qui?” cominciò a domandare Jack, pieno di mille quesiti e incapace di pensare da dove poter iniziare.

“Per farti un po’ di compagnia!” fece entusiasta Cassiel, guardandolo dritto negli occhi e facendogli salire uno strano batticuore. “Per un po’ di tempo starò qui, d’accordo?”

“Ma cosa diranno i miei genitori?!”

“Tranquillo.” mormorò Cassiel stringendo dolcemente una mano sulla sua spalla. “Non diranno niente. Vedrai che andremo d’accordo...”










Salve! Ci tengo a dire che questo progettino intrapreso insieme alla mia socia mi sta veramente emozionando, è molto costruttivo lavorare insieme e soprattutto è divertente!
Sottoscrivo ciò che ha detto Mana, e in più vi chiedo di commentare!

Felicity89 & Mana


  
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