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Autore: Justice Gundam    28/11/2015    3 recensioni
Una nuova avventura attende Ash, il suo inseparabile Pikachu, e la sua fidanzata Misty nel misterioso continente di Unima, dove accompagneranno altri giovani allenatori come loro sulla strada verso la Lega, e li aiuteranno ad affrontare il misterioso Team Plasma. Riusciranno, Ash, Misty, Touko, Spighetto e i loro compagni a salvare Unima e a svelare i misteri che si troveranno davanti? Seguito di Heart Soul Adventures, ma può essere letto senza problemi anche come storia a sè, dati gli scarsi spoiler. (Pokeshipping) (Cavaliershipping) (FerrisWheelshipping). COMPLETATO IL 18 DICEMBRE 2015! SI RINGRAZIA MIRIAM PRIMIANA DELL'AQUILA PER I DISEGNI.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, N, Touko, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: Best Wishes Reload
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
 
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Capitolo 116 - L'ascesa degli Ideali
 
 
"A partire da questo momento... tutti i Pokemon dovranno essere liberati!" 
 
A questa dichiarazione da parte di N, una serie di esclamazioni attraversò il pubblico, e cominciarono già a sentirsi voci di dissenso. Quello che lo strano ragazzo aveva detto era a dire poco inconcepibile. Liberare i loro Pokemon? Spezzare così, da un momento all'altro, un legame che si era formato in mesi, anni di vicinanza, amicizia ed affetto reciproco? Quale follia era mai questa?
 
E tuttavia, il fatto che ci fosse un Pokemon Leggendario con lui... non faceva certo pensare che fosse uno scherzo! L'imponente figura di Zekrom incombeva sullo stadio, a ulteriore conferma che si trattava di una questione della massima serietà. "L'ho detto e lo ripeto. Da questo momento in poi, popolo di Unima... non sarà più possibile tenere con sè dei Pokemon, privandoli della loro libertà e costringendoli a sottostare ai desideri egoistici degli esseri umani. Da questo momento in poi, non ci saranno più tonalità di grigio. Il bianco e il nero saranno separati... e la purezza dei Pokemon si conserverà in eterno. Ma per legittimare la mia richiesta, e per farvi comprendere che noi del Team Plasma siamo dalla parte del giusto, ho prima intenzione di richiedere una sfida... al vostro campione, l'allenatore Nardo!"
 
"Pika! Pika pikachu!" esclamò Pikachu con evidente indignazione. Agendo impulsivamente, il piccolo Pokemon Elettro fece un passo in avanti e si caricò, prima di cagliare un potente attacco Fulmine contro il mastodontico Zekrom! Ma il suo coraggioso tentativo ebbe la stessa utilità che scagliare un sassolino contro un elefante infuriato: il drago nero degli Ideali era troppo più forte, e a giudicare dalla sua reazione - o meglio, mancanza di reazione - nel momento in cui il Fulmine lo raggiunse, era probabile che non si fosse nemmeno reso conto dell'attacco.
 
"Fermo, Pikachu!" esclamò Ash. "Zekrom è un avversario troppo forte per te... non faresti altro che sprecare energie!"
 
"Come potete vedere... nessuno dei vostri Pokemon è in grado di opporsi a Zekrom. Ma sarà solo affrontando il vostro campione Nardo, e in seguito l'altro Eroe che quest'era ha scelto, che potrò dare prova della nostra forza e del fatto che il nostro desiderio di liberare i Pokemon è legittimo!" continuò N. Ash strinse un pugno al proprio fianco, odiando la sensazione di impotenza che provava...
 
E un attimo dopo, una voce ben conosciuta annunciò l'ingresso nell'arena del Campione di Unima!
 
"Devo ammetterlo, giovane N. Questa è stata davvero un'entrata ad effetto." notò Nardo, avanzando verso il giovane sotto gli sguardi ansiosi di Ash, Virgil e dei loro Pokemon. "Quindi, sfidando me, conti di dimostrare la tua forza e il fatto che sei tu l'eroe prescelto da quest'epoca. E va bene... in tal caso, giovane N, accetto la tua sfida."
 
"Ottimo." disse N. "Tuttavia, una battaglia così importante, che segnerà il futuro di un'intera nazione, non dovrebbe essere trattata alla stregua di una volgare competizione. Perciò, spero che non ci saranno problemi se io e i miei fedeli proponiamo un cambio di scenario."
 
N aveva appena finito di parlare, e Nardo stava per chiedergli cosa volesse dire... quando la terra cominciò a tremare violentemente, e le grida di paura degli spettatori in tribuna riempirono l'aria! Profonde fessure si aprirono nel terreno tutt'attorno allo Stadio Dorato, facendo fuggire tutti coloro che si trovavano nei paraggi... e tra lo stupore e l'incredulità generale, un castello cominciò a sorgere tutt'attorno allo stadio!
 
"Ma... ma che cosa...?" esclamò Virgil, alzando gli occhi senza fiato per osservare le alte torri che si levavano attorno allo stadio. Numerosi spettatori cominciarono a fuggire in preda al panico, ma non riuscirono ad andare molto lontano: le mura del castello stavano circondando lo stadio su tutti e quattro i lati, e non c'era assolutamente alcun posto dove si sarebbero potuti rifugiare! Il terrore e lo sgomento regnavano sovrani nello Stadio Dorato...
 
"Signore e signori... sto assistendo a questo terrificante spettacolo da un posto in prima fila... e io stessa non riesco a credere a quello che sta succedendo!" esclamò Alexia. La cronista di Kalos era rimasta al suo posto, nella cabina del commentatore, e stava facendo una cronaca in diretta di tutto ciò che stava accadendo. "Un castello sta... sorgendo attorno allo Stadio Dorato! Siamo proprio in mezzo a queste quattro mura! E'... è immenso! Non ho mai visto nulla di simile! Come... come avrà fatto il Team Plasma a nascondere qualcosa di così grande... e sotto il nostro naso, per giunta! Siamo di fronte a qualcosa di mai visto prima nella storia di Unima!"
 
Per fortuna, il terrificante fenomeno durò solo qualche minuto. Il castello sorse dal terreno, abbattendo alcuni quartieri attorno allo stadio... e quando tutto finì, Ash e Pikachu guardarono senza fiato le alte torri che incombevano sullo stadio: davanti a loro - o meglio dire, tutt'attorno a loro - si stagliava un colossale maniero dalle mura di mattoni grigio-marroni, con i tetti spioventi fatti di solida roccia grigia, e dalle cui fondamenta proveniva un fioco ma inquietante bagliore azzurro, che Ash e i suoi compagni riconobbero quasi subito come il bagliore emesso dalle pietre magnetizzate che avevano visto durante il loro viaggio nella Cava Pietraelettrica. Adesso sì che appariva chiaro cosa volesse fare il Team Plasma...
 
"Stavano cercando le pietre magnetizzate per fare in modo che il loro castello potesse salire in superficie." disse Spighetto, ancora calmo e controllato nonostante tutto quello che stava vedendo. "Ammetto che immaginavo che avessero in mente un piano particolarmente grandioso... ma non mi aspettavo che sarebbero arrivati a tanto!"
 
"E... e adesso che cosa si fa?" chiese Nanette, guardandosi attorno alla ricerca di una via d'uscita... senza alcun successo. Si sentirono dei passi metallici avvicinarsi di tutta fretta... e un gruppo di reclute del Team Plasma in armatura medievale arrivò dagli spogliatoi, cominciando a prendere in ostaggio i partecipanti al torneo!
 
"Ah! Lasciatemi! Che cosa volete fare?" esclamò Belle, quando una recluta la prese per un polso.
 
"Non vogliamo farvi nulla di male. Il nostro signore N ci ha semplicemente chiesto di tenervi in custodia finchè non sarà giunto il momento di inaugurare il nuovo mondo." rispose uno dei cavalieri in tutta tranquillità. "Fino a che Lord N non avrà dimostrato a tutti la legittimità del suo potere, voi sarete nostri ospiti."
 
"No, aspettate un momento!" esclamò Misty, cercando di liberarsi da un paio di cavalieri che la tenevano per le braccia - uno soltanto si era dimostrato insufficiente, visto che la focosa allenatrice di Pokemon d'Acqua aveva reagito a pugni e graffi! "Hey! Mollatemi, brutti tangheri! Non abbiamo mai chiesto di essere vostri ospiti! E cosa credete di fare, eh? Chi vi credete di essere per venire qui e ordinarci di lasciar andare i nostri Pokemon?"
 
"Noi stiamo semplicemente facendo quello che è giusto per il futuro dei Pokemon." rispose una recluta femminile. "Il problema è che persone ottuse come voi non vogliono comprenderlo, e quindi saremo costretti a liberare i vostri Pokemon e a farli riabituare ad una vita all'esterno delle Pokeball. Anzi, per quanto riguarda questo fattore..."
 
La donna si chinò verso il Panpour di Misty, che cercava in qualche modo di aiutare la sua allenatrice, afferrando uno stivale della recluta e tirando verso di sè. Con delicatezza, in modo da non fare male al Pokemon, ma allo stesso tempo impedirgli di farne a lei, la recluta sollevò Panpour davanti a sè e lo guardò con aria di commiserazione. "Povero cucciolo... tu non hai conosciuto altro che la schiavitù per mano di questa allenatrice, che forse è addirittura convinta sinceramente di volerti bene. Addirittura, cerchi di impedirmi di liberarti, perchè non riesci a concepire una vita senza gli esseri umani che ti sfruttano. Ma stai tranquillo. Tra non molto, il nostro signore N avrà fatto in modo che nessuno più possa trattare i Pokemon come lei ha trattato te. Sequestrate loro tutte le Pokeball!"
 
"No, aspettate! Che diamine vi salta in... urgh!" esclamò Stephan, cercando di lottare per liberarsi. Due reclute lo tennero fermo, mentre un'altra gli prendeva le Pokeball, e altre ancora cominciavano a fare la stessa cosa agli altri allenatori!
 
"Stiamo solo facendo quello che è necessario per il bene di questi Pokemon." rispose un uomo in cotta di maglia. "Sicuramente, creature come i Pokemon meritano di meglio che essere costrette a seguire gli uomini e sottostare ai loro ordini!"
 
"Ugh... non crederete certo che lascerò che prendiate i nostri Pokemon, vero?" esclamò Iris, dibattendosi rabbiosamente nella presa di uno degli uomini del Team Plasma. La bambina dalla pelle scura, più agile ed atletica degli altri suoi compagni, si svincolò facilmente dalla presa e, muovendosi con rapidità, riuscì ad eludere tutte le reclute e a raggiungere l'arena, correndo verso Ash e Virgil con Fraxure al seguito. "State tranquilli, voi! Non permetteremo a quelli del Team Plasma... di fare quello che vogliono con i nostri Pokemon! Torneremo a salvarvi, tutti quanti!"
 
"Iris, Fraxure! State attenti, mi raccomando!" esclamò Misty. "Maledizione... non sapete quello che state facendo, voi del Team Plasma! State imponendo le vostre idee su tutti senza pensare a quello che potrebbero pensare i Pokemon!"
 
"Pan... panpouuuuur!" esclamò Panpour, tendendo disperatamente le mani verso Misty, ma la recluta che lo aveva catturato non gli permetteva di avvicinarsi.
 
"Sicuramente i Pokemon saranno felici di tornare liberi! Alcuni, come il tuo Panpour, avranno bisogno di un po' di tempo per abituarsi all'idea... ma sono sicura che alla fine, tutto si risolverà per il meglio." affermò la soldatessa del Team Plasma. "Dopotutto... chi desidererebbe davvero barattare la propria libertà con una vita di battaglie insensate e inutili medaglie guadagnate facendo del male ad altri Pokemon?"
 
"Ugh... voi giudicate tutto... secondo il vostro metro!" ringhiò Georgia, anche lei nelle mani di due reclute. "Lo dicevo io! Che quello che diceva quel vostro vecchio corvaccio, là a Quattroventi, erano tutte fesserie!"
 
"Come osi parlare in questo modo del Saggio Ghecis, piccola impudente!" la rimbeccò una recluta. Stava per tirare uno schiaffo alla giovane Annientadraghi, ma un'altra recluta lo fermò scuotendo la testa, come per dire che non era il caso di abbassarsi al livello di quelli che avevano davanti...
 
"Hah... la verità fa male, vero?" disse sarcastica Georgia. 
 
Nell'arena, Ash, Pikachu, Virgil ed Eevee erano stati raggiunti da Iris e Fraxure... e Nardo aveva finito di guardare incredulo lo spettacolo del castello del Team Plasma che si ergeva dal terreno! Stupefatto e al tempo stesso indignato per quello che stava accadendo, il Campione di Unima alzò lo sguardo verso N.
 
"Vedo che... il tuo desiderio di separare Pokemon ed esseri umani non è cambiato, ragazzo. Anzi, adesso hai anche le risorse necessarie per trasformare questo sogno... in un incubo per tutti gli abitanti di Unima." disse Nardo. Ora non c'era più nessuna traccia di leggerezza nel suo comportamento - era deciso e convinto, anche se non credeva di avere molte possibilità contro un Pokemon della portata di Zekrom. "Uomini e Pokemon non possono essere separati, N. Gli ideali che il Team Plasma propugna non faranno altro che portare infelicità a tutti."
 
"Ti ascolterò soltanto se riuscirai a battere me e Zekrom." sentenziò N, mentre sugli spalti e tra i partecipanti, numerose reclute continuavano a sottrarre le Pokeball agli allenatori. "Ci incontreremo nell'arena del mio castello, quando ti sentirai pronto a combattere. La posta in gioco sarà il destino di tutti gli allenatori di Pokemon di Unima. Se vincerò io, allora tutti gli allenatori di questo paese dovranno liberare i loro Pokemon. Se vincerai tu, rinuncerò alla mia missione e scioglierò il Team Plasma. Sei d'accordo?"
 
Nardo fece un sorriso un po' amaro. Non c'era una grande possibilità di scelta...
 
"Signor Nardo, non può accettare così!" esclamò Ash. "Se N dovesse vincere... allora cosa sarebbe di tutti gli allenatori di questo paese? E dei loro Pokemon?"
 
"Pika chu!" esclamò Pikachu, altrettanto in allarme.
 
"E cos'altro potrei fare? Vedete bene anche voi... il Team Plasma tiene tutto lo stadio in ostaggio, e stanno già sottraendo i Pokemon a numerosi allenatori." disse Nardo. Ash guardò in direzione delle tribune dei partecipanti... e gli saltò il cuore in gola quando vide che le reclute del Team Plasma stavano portando via Misty, Spighetto, Diapo... e tutti gli allenatori che si trovavano lì in quel momento! Sugli spalti, Lucinda, Piplup, Gary, Burgundy e la band di Velia stavano cercando di allontanarsi, confondendosi tra la folla che premeva per allontanarsi...
Nardo cominciò ad avanzare verso N e Zekrom, ma fece cenno ad Ash di avvicinarsi... e quando il ragazzo e il suo Pikachu lo raggiunsero, un po' incerti, il Campione di Unima mormorò qualcosa che solo loro riuscirono a sentire.
 
"Io... non posso vincere contro Zekrom. Sarò anche un Campione, ma un Pokemon così potente è al di là anche della mia portata." disse a fior di labbra. "Ash... in questo momento, le speranze di Unima dipendono da te e dai tuoi amici... da Touko, in particolare. Trovate Reshiram. Tornate qui e sconfiggete N e Zekrom. Io non posso fare altro che farvi guadagnare tempo."
 
"Pika? Pikachu..." mormorò Pikachu, guardando in direzione delle tribune e vedendo che gli uomini del Team Plasma stavano portando via i loro compagni. Questo complicava non poco le cose... ma non era il momento di pensarci su! Adesso, lui e i suoi compagni dovevano pensare ad un modo di liberare Touko! "Pika pi!"
 
"Va... va bene, signor Nardo. Le posso solo... augurare buona fortuna." disse infine Ash. Il Campione di Unima annuì e guardò di nuovo in direzione di N, per dire di essere pronto a battersi.
 
"E sia, N. Ribadisco che accetto la tua sfida." esclamò Nardo con voce stentorea. "Non per me stesso, o per un puntiglio personale. Lo faccio in nome di tutti gli allenatori degni di questo nome, di cui questo stadio è pieno."
 
"Nel mondo che verrà, allenatore sarà una parola priva di significato." sentenziò N. "Tuttavia, ammiro la tua determinazione. Vieni dunque nel Castello del Team Plasma, dove si terrà l'ultimo scontro di Pokemon di questa regione."
 
Zekrom si chinò e permise ad N di salirgli nuovamente sulla schiena... e un attimo dopo, il Pokemon Nero Ideale prese il volo, lanciando uno sguardo espressivo al Campione e ai pochi allenatori ancora riuniti nell'arena, prima di salire verso un grande terrazzo posto agli ultimi piani del castello, e atterrare su di esso. N scese agilmente dalla schiena di Zekrom e rientrò nel suo castello, seguito dal suo Pokemon Leggendario protettore. 
 
Nardo prese un bel respiro. Immaginava che quel giorno sarebbe venuto, prima o poi, ma sperava che non sarebbe stato così presto... beh, inutile recriminare. A questo punto, tutto quello che lui poteva fare era fare del suo meglio per assicurarsi che Ash e gli altri vincessero la loro battaglia. Il Team Plasma non poteva trionfare... questo era poco ma sicuro!
 
"Bene, ragazzi. Auguratemi buona fortuna." disse Nardo. "E... buona fortuna anche a voi. Temo che dovrò affidare a voi il futuro della Lega Pokemon di Unima."
 
"A-aspetti, signor Nardo!" esclamò Iris, cercando di trattenere il Campione in modo che non si gettasse in uno scontro che non poteva vincere. "Ha... ha davvero intenzione di affrontare N, ora che ha dalla sua parte Zekrom?"
 
"Non posso fare altrimenti, piccola Iris." disse il Campione di Unima. "Il mio compito, come Campione di Unima, è anche quello di dare l'esempio a tutti coloro che hanno intenzione di seguire i miei passi per diventare dei bravi allenatori... e difendere i loro sogni e le loro speranze da coloro che li vogliono calpestare credendo di aver ragione. Ma... so di non combattere da solo. So che farete anche voi tutto il possibile per evitare che la Lega di Unima di sfaldi... io, per quanto mi riguarda, farò la mia parte, nel limite delle mie possibilità."
 
"Aspetti, signor Nardo..." cominciò a dire Iris... ma si fermò quando vide il suo Fraxure che le faceva segno di aspettare. "Huh? Che c'è, Fraxure? Cosa vorresti dire?"
 
"Frrr, fraxurrre..." esclamò il draghetto, scuotendo la testa come per dire alla sua allenatrice di lasciarlo fare. Virgil tirò un breve sospiro, immaginando cosa potesse passare per la mente del Campione mentre andava ad affrontare una battaglia probabilmente persa in partenza...
 
Ash, da parte sua, si sentiva quasi in panico. Mentre il Team Plasma continuava ad andare tra il pubblico, prendendo le Pokeball a tutti quelli che capitavano loro tra le mani, il ragazzo e il suo Pikachu si rendevano conto che in quel momento, tutto dipendeva da loro.
 
Trovare Reshiram... tornare ed affrontare N e Zekrom... l'unica che poteva farlo, da quanto risultava ad Ash, era Touko. Lei era stata scelta da Reshiram... il Pokemon uguale ed opposto di Zekrom... ma come fare a ritrovarla? Sicuramente era finita nelle grinfie del Team Plasma, e adesso l'unica possibilità era ritrovarla in qualche modo... ma come, se le reclute tenevano cinto d'assedio l'intero stadio? Non c'era modo di uscire da lì...
 
Ash stava ancora cercando disperatamente un modo per uscire da lì... quando Pikachu emise uno squittio acuto e indicò il cielo ingombro di nubi sopra di loro, ancora una volta! "Pika pi! Pika pika chuu!" esclamò, drizzando le orecchie con un'espressione di cauto ottimismo. Ash guardò verso l'alto, e sentì un rumoroso sbattere di ali e un vento furioso che cominciava a scompigliargli i capelli... poi, uno strillo acuto, simile a quello di un pipistrello ampliato di migliaia di volte, e un Pokemon sconosciuto atterrò accanto a lui!
 
"Cos...? E questo che...?" si chiese il ragazzo, voltandosi verso il nuovo arrivato. Si trattava di una sorta di incrocio tra un drago e un pipistrello, lungo circa due metri, di colore prevalentemente viola e nero, con la testa affusolata, occhi gialli con l'iride celeste e un naso biforcuto rosso, grandi orecchie nere hanno a punta dall'interno verde acqua con anelli neri concentrici, e il collo coperto da una criniera di folto pelo bianco. Il torace e gli arti erano neri, con la pancia viola, la parte anteriore delle ali di colore verde acqua mentre la parte posteriore era nera e viola. Le ali erano armate di spuntoni, e tre dita rosse ed artigliate sporgevano dalle ali. Le zampe posteriori dispongono di due dita entrambe con una macchia ovale rossa, e la lunga coda nera si divideva in due spuntoni poco prima della fine.   
 
"Verrrrrn!" esclamò il Pokemon, con una voce acuta e penetrante.
 
Ma la più grande sorpresa era il fatto che quella strana creatura portava sulla schiena un passeggero - e non uno qualsiasi, bensì Alexia in persona! La giovane cronista proveniente da Kalos si teneva ben stretta al dorso del Pokemon sconosciuto, con espressione decisa e battagliera... anche se, rivolgendosi ad Ash, fece un sorriso accomodante!
 
"Ehilà, Ash. Che piacere rivederti!" disse Alexia, strizzando un occhio. Il Pokeon alato emise un grugnito sommesso, annuendo con la testa, e fece cenno ad Ash e ad Iris si salirgli in groppa assieme alla sua allenatrice.
 
"A... Alexia? Quello... quello è un altro Pokemon di Kalos, vero?" chiese Ash, guardando il Pokemon alato con la sua naturale curiosità, che si faceva sentire amche in una situazione difficile come quella. Quest'ultimo rispose con un ringhio sommesso, e inviò ad Ash uno sguardo di avvertimento...
 
"Noivern..." mormorò, mostrando appena un po' i suoi prominenti canini. Si calmò giusto un po' quando Alexia tirò fuori una mela dal suo zainetto e gliela offrì, col risultato che il Pokemon alato divorò il frutto in pochi istanti, senza lasciarne neppure il torsolo!
 
"Sì. Ti presento la mia Noivern." disse Alexia. "Ma ora è il momento di andarsene da qui. Prima che questi signori del Team Plasma ci siano addosso."
 
"Aspetta un momento, Alexia... E Virgil, lo abbandoniamo qui?" esclamò il ragazzo, preoccupato per il suo amico. "Non possiamo lasciarlo qui da solo..."
 
"Sì, potete. Dopotutto, io sono un Pokemon Rescuer. Sono abituato a cavarmela anche in situazioni difficili." affermò Virgil, tenendo accanto a sè il suo Jolteon e la sua Eevee. "Ascoltatemi... voi fate quello che il signor Nardo vi ha chiesto. L'importante è che voi riusciate a fuggire di qui. Io... farò quello che posso, nel limite delle mie possibilità. Andate, presto. Il Team Plasma non attenderà troppo a farsi vedere."
 
"Ma..." affermò il ragazzo, che non amava per niente l'idea di lasciare i suoi amici in balia del Team Plasma. Ma per quanto cercasse di pensare ad un'altra possibilità, gli appariva chiaro che Virgil aveva ragione. Lui ed Iris erano gli unici che in quel momento potessero allontanarsi dallo Stadio Dorato... "Ugh... accidenti... mi dispiace dovervi lasciare qui, ma è vero che non abbiamo altra scelta... e va bene. Ma torneremo il prima possibile ad aiutarvi, state tranquilli!"
 
"So che possiamo contare su di te, Ash!" rispose Virgil con un cenno di assenso. "In bocca al lupo!"
 
"Pika!" esclamò Pikachu, facendo un segno dell'okay a Virgil e ai suoi due Pokemon. Ash e Pikachu raggiunsero Alexia e salirono sulla groppa di Noivern... con Iris e Fraxure appena dietro. Non appena tutti furono saliti sul suo dorso - e quelle tre persone erano in massimo che Noivern potesse fare senza perdere manovrabilità, in effetti - il Pokemon di Kalos prese il volo con un secco colpo d'ali, e si librò sopra lo stadio. Alcune reclute del Team Plasma si accorsero dei fuggiaschi, e diedero l'allarme... ma Noivern era davvero molto veloce, e prima che potessero organizzarsi, era già salito sopra lo stadio e stava volando oltre le mura del castello!
 
"Tenetevi forte, ragazzi! Il volo sarà piuttosto turbolento... e non si servono arachidi a bordo!" esclamò Alexia. Ash, Pikachu, Iris e Fraxure si tennero ancora più stretti alla groppa di Noivern, cercando di non guardare in basso, verso il suolo che ormai era già a una ventina di metri di distanza. Ash provò una sensazione di rabbia ed impotenza nell'essere costretto a lasciare lì i suoi compagni... ma si fece coraggio quando Pikachu gli toccò il braccio con una zampetta per fargli forza.
 
"Pika pi..." disse il topolino giallo, muovendo la testa in un cenno di assenso. Stava dicendo che non sarebbe finita lì, e che entro breve sarebbero tornati per salvare tutti quanti, Misty compresa!
 
"Hai ragione, Pikachu... per adesso dobbiamo pensare a scappare di qui, e in fretta!" affermò. "Perdonami, Misty... perdonatemi, ragazzi. Tornerò presto, e vi salverò, state tranquilli!"
 
"Ci siamo quasi, ragazzi. Reggetevi forte." affermò Alexia. "Una volta superate queste mura saremo al sicuro... almeno per un po'..."
 
"Vern!" esclamò Noivern, sbattendo le ali con ancora più vigore per superare il tetto del castello...
 
 
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Nonostante la situazione fosse difficile, Nardo non potè non prendersi un attimo per ammirare la magnificenza della sala in cui era arrivato. Era una grande sala del trono retta da numerose colonne in stile dorico, che si ergevano per almeno una ventina di metri fino a connettersi con un soffitto riccamente istoriato, decorato da mosaici che rappresentavano alcuni importanti momenti della storia di Unima. Il Campione riconobbe senza difficoltà alcune scene dei tempi del Regno della Valle, quando l'antico re si sacrificò per sigillare la Dragoenergia... i giorni in cui Landorus cercava di tenere a freno Thundurus e Tornadus... la nascita dei Sacri Spadaccini... e, su un mosaico ancora più grande e splendido, l'antica battaglia tra i due fratelli che rappresentavano gli Ideali e la Verità, con Zekrom e Reshiram l'uno davanti all'altro...
 
Tuttavia, per quanto maestoso potesse sembrare Zekrom in quel mosaico, certo non era la stessa cosa che vederlo dal vivo. E in quel caso, Zekrom - il vero Zekrom, in carne, ossa e fulmini - era in piedi dall'altro lato della sala, dominandola con le sue incredibili dimensioni. Era in piedi vicino ad un grande trono dorato sul quale sedeva N con aria di attesa... e accanto al giovane sovrano del Team Plasma si trovava Ghecis, che osservava senza battere ciglio, con un sorriso affabile sul volto rugoso, il Campione che si stava avvicinando. Gli altri sei Saggi del Team Plasma - Giano, Celio, Moreno, Violante, Ross e Verdanio - erano schierati davanti al trono, in una perfetta linea retta, come se volessero formare un muro davanti a Nardo per proteggere il loro signore.  
 
"Benvenuto, Nardo, campione di Unima." disse Celio. "Sei qui per opporti al nostro sovrano, e impedirgli di realizzare il suo nobile scopo."
 
"Rinuncia. Non hai nessuna possibilità di vittoria." continuò Moreno.
 
"Saggio è chi conosce i propri nemici." fu la volta di Giano.
 
"E ancora più saggio chi riconosce i propri amici." affermò Verdanio.
 
Ross fu l'ultimo a parlare. "Chi, se non un amico, ti darebbe un giusto consiglio, prima che sia troppo tardi."
 
Ma ci sarebbe voluto ben altro per scuotere la convinzione di Nardo. "Non è mai troppo tardi, signori." disse, rispondendo con calma ed educazione ai consiglieri del giovane sovrano. "Sono venuto qui per rispondere ad un invito del vostro sovrano. Permettete che io mi incontri con lui?"
 
"Lasciatelo passare, miei stimati colleghi." affermò Ghecis. "E' anche la volontà del nostro signore N. Da questa battaglia dipenderà il futuro di Unima, e sarebbe poco corretto da parte nostra impedire al signor Nardo di disputare un incontro corretto."
 
"Se questa è la volontà di Lord N." affermò Violante. I sei consiglieri si fecero da parte, formando due ali ai fianchi del trono... e con un maestoso frullo d'ali, Zekrom prese il volo, mentre N si alzava dal suo trono e faceva un cenno di ringraziamento in direzione del padre adottivo.
 
"E' il momento che tutti noi abbiamo atteso, N, figlio mio." disse Ghecis. "Vai dunque, e mostra la tua forza e quella del nostro grande alleato, Zekrom."
 
"ATTENDO SOLO LE TUE DIRETTIVE, EROE DEGLI IDEALI." tuonò la voce telepatica di Zekrom. Anche se si trattava di una voce telepatica, tuttavia, Nardo ebbe come l'impressione che qualcuno gli stesse parlando nelle orecchie con un megafono...
 
"Grazie, padre. Grazie, Zekrom. Vi assicuro che questo sistema perverso, in cui i Pokemon sono schiavi degli umani, finirà tra poco." disse il giovane re, per poi guardare dietro il trono da cui si era alzato. "Amici miei... sarei molto felice se veniste anche voi ad assistere alla nascita della nuova era. E' giusto che anche voi siate partecipi di questo."
 
"Arrrrcheops!" si sentì un richiamo acuto e un rumoroso sbattere d'ali, e lo Archeops di N si posò sullo schienale del trono. La sua Carracosta arrivò subito dopo, piazzandosi a fianco del seggio regale... e Zoroark arrivò, scendendo con un balzo dalle ombre del soffitto dove era stato nascosto fino a quel momento. Altri tre Pokemon emersero dall'oscurità per assistere all'incontro - un Lanturn, un grosso pesce azzurro con il muso giallo e una sorta di lampadina naturale posta su un tentacolo che gli usciva dal dorso; una Ninetales, una maestosa volpe dalla pelliccia dorata con nove code e gli occhi che sembravano fatti di lava fusa; e un Hippowdon, un Pokemon simile ad un ippopotamo con degli strani buchi sul dorso dai quali usciva costantemente un rivoletto di sabbia. Tutti e sei si schierarono per incoraggiare il loro amico, e per assistere alla sua vittoria che speravano fosse prossima ad arrivare.
 
"Grazie, amici miei. E' stato anche grazie a voi se il Team Plasma ha potuto arrivare fin qui, e dedicherò la mia vittoria anche a voi." disse N, rivolgendo un sorriso ai suoi amici Pokemon, prima di guardare nuovamente verso Nardo e raggiungerlo dalla parte opposta del ring improvvisato. "Nardo, Campione di Unima. Per quanto una malattia abbia portato via il Pokemon che era stato al tuo fianco per anni, e tu non abbia combattuto una battaglia seria da molto tempo... per quanto tu abbia lasciato i tuoi Superquattro a proteggere la Lega Pokemon, per poi cominciare a viaggiare senza meta attraverso la tua regione... Anche un Campione come te ora desidera proteggere un mondo in cui Pokemon ed esseri umani vivono assieme? Io, come sovrano del Team Plasma, dimostrerò al popolo di Unima che sono più forte di un Campione che tiene i Pokemon vincolati a sè."
 
"E' quello che dovremo vedere in questo scontro, non sei d'accordo, N?" chiese Nardo, mantenendo la sua espressione gioviale, per quanto immaginasse che questo fosse uno scontro che non poteva vincere. "Sono consapevole delle mie mancanze e dei miei difetti. Per troppo tempo ho lasciato che le mie abilità arrugginissero, e per troppo tempo ho permesso ad un'ombra di rimorso e amarezza di accompagnarmi. Ma adesso, non è il momento dei pentimenti o del gioco delle colpe. Io sono qui ora, per difendere i sogni di innumerevoli persone e Pokemon, i loro sentimenti e le loro speranze."
 
"Vuoi ancora parlare di queste cose, Campione di Unima?" sentenziò N. "La tua è solo vuota retorica. I Pokemon soffrono, privati della loro libertà e del loro potenziale. Io farò in modo che queste splendide creature recuperino ciò che è loro di diritto. Ma ora, basta con le parole. Che sia questo scontro a decidere."
 
Nardo annuì. "Sono d'accordo. Cominciamo, dunque. Tocca prima a te, Bouffalant." disse, facendo uscire il muscoloso bisonte dalla criniera ad afro, che atterrò con gran fragore sul terreno e cominciò a strisciare gli zoccoli sul pavimento per darsi lo slancio. Senza che N dovesse neanche fargli un cenno, Zekrom prese posizione davanti all'Eroe degli Ideali e si preparò allo scontro... mentre, vicino al trono di N, Ghecis osservava con un ghigno soddisfatto sulle labbra.
 
"Tutto procede esattamente come previsto..." disse tra sè Ghecis, mentre osservava il Bouffalant di Nardo che sferrava un devastante attacco Ricciolata, caricando con furia terrificante e colpendo con una testata... un colpo che sarebbe stato tremendo per qualsiasi altro Pokemon, ma che riuscì a malapena a spostare Zekrom. La differenza di forza tra i due Pokemon era più che netta...
 
Con un suono appena udibile, una misteriosa figura mascherata - uno dei ninja del Trio Oscuro - apparve accanto a Ghecis, e il padre adottivo di N, senza staccare gli occhi dallo scontro, gli si rivolse con un sussurro. "Cosa succede, miei fedeli? Qualche problema?"
 
"Uno dei due allenatori che si stavano affrontando è riuscito a penetrare di nascosto nel castello, mio signore." rispose la figura ammantata nell'ombra. "Dobbiamo occuparcene noi?"
 
"Non servirà. Ci penserò io a quell'importuno." disse Ghecis. Un po' gli seccava non poter assistere al trionfo di N e Zekrom, ma poco male. Fintanto che lo scontro si fosse concluso con la vittoria di N, cosa di cui Ghecis non dubitava neanche un po', il resto non era davvero importante. "E' giusto che il popolo sappia che non ha nessuna possibilità di opporsi a noi del Team Plasma. Voi continuate pure a sorvegliare nell'ombra, miei fedeli."
 
"Sì, grande Ghecis." rispose il ninja del Trio Oscuro, scomparendo poi con uno scatto. Ghecis tirò fuori una Pokeball dal suo ampio abito talare, e sogghignò sinistramente. In fondo, non era una cattiva idea far vedere a qualcuno di quegli sciocchi allenatori a quale potere avevano stupidamente scelto di opporsi...
 
 
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"Sylveon, usa Psicoshock! Leafeon, usa Fendifoglia!" esclamò Virgil, mandando due delle sue amate Eevolution all'attacco contro due reclute del Team Plasma, che avevano schierato un Garbodor e un Cinccino nel tentativo di fermarlo. Sylveon si concentrò per un attimo, creando delle sfere di luce azzurra attorno al proprio corpo, e poi scagliandole con precisione micidiale contro il Pokemon Veleno... mentre Leafeon scattò contro il Cinccino del Team Plasma e colpì tre volte con le foglie affilate che adornavano il suo agile corpo! Entrambi i Pokemon nemici andarono a terra senza aver potuto opporre eccessiva resistenza, e i due soldati del Team Plasma guardarono la scena con un misto di spavento e frustrazione.
 
"M-maledizione..." affermò una recluta. "Da dove ti viene tutta quella forza?" 
 
Sylveon e Leafeon si complimentarono a vicenda, guardandosi in segno di intesa, e Virgil annuì gentilmente nella loro direzione prima di rispondere ai due del Team Plasma. "Semplicemente, dall'allenamento e dall'intesa che ho con i miei Pokemon. Per essere dei cosiddetti difensori dei loro diritti, non sembrate capire molto dei loro desideri. E ora, rispondete alla mia domanda. Dove avete portato gli allenatori che avete catturato?"
 
I due crociati richiamarono i loro Pokemon e fecero per indietreggiare... ma si fermarono quando la mano di Ghecis si posò sulla spalla di uno di loro, e il leader dei Sette Saggi entrò dall'arcata appena dietro di loro! 
 
"Ah! S-saggio Ghecis!" esclamò la recluta. "Siamo... siamo mortificati... questo miscredente è molto più forte di quanto non credessimo..."
 
"Va tutto bene, figlioli. Mi occuperò io di lui. Voi tornate pure alle vostre mansioni." rispose Ghecis con fare accomodante, mettendosi davanti ai suoi uomini e coprendo la loro fuga mentre questi imboccavano l'arcata fiocamente illuminata dalle lanterne ad olio appese ai muri, che davano ancora di più l'idea di un castello medievale. "Sembra che tu abbia qualche rimostranza da fare a Lord N, allenatore. In tal caso, sarò io, Ghecis, ad accoglierle. Chiaramente, non senza prima aver messo alla prova le tue capacità in una lotta di Pokemon. Mi sembra corretto, dopotutto. Il mio signore non perderà certo tempo con un allenatore di basso livello, proprio ora che è impegnato ad inaugurare una nuova era per Unima."
 
"Parlare è facile." lo sfidò Virgil, mentre i suoi Pokemon prendevano posizione. "Io sono qui per aiutare il signor Nardo a proteggere il legame tra i Pokemon e gli uomini, e non mi farò certo problemi a combattere con te per farlo!"
 
"Leafeon!" esclamò la graziosa Eevolution di tipo Erba, facendo cenno a Ghecis di mandare i suoi Pokemon. Il saggio del Team Plasma sorrise astutamente, e tirò fuori due Pokeball, che lanciò con un gesto quasi noncurante, e che si aprirono un istante dopo, facendo uscire due Pokemon che Virgil non aveva mai visto... e che fecero sgranare gli occhi sia a lui che alle sue Eevolutions!
 
Con un suono metallico, il terrificante Genesect si materializzò, gli occhi compositi che si illuminavano sinistramente nella semioscurità di quel luogo... e al suo fianco apparve una creatura non meno spaventosa - un Pokemonche ricordava un po' un'idra, ricoperto di squame blu-violacee che diventavano viola acceso su due strisce che attraversavano il corpo verticalmente su entrambi i lati, ed era ricoperto da una folta peluria nera sul torace, sul collo e sulle braccia. Il suo volto di rettile, lungo e affusolato, esprimeva ferocia e crudeltà, grazie anche alle sue zanne sporgenti e ai suoi occhi rossi luminescenti, oltre che alle criniera violacea che lo incorniciava. Le braccia non terminavano con mani, ma con altre due teste più piccole dagli occhi neri come pece... ma che al contrario della testa principale non esprimevano alcuna emozione nè pensiero. Le sue ali erano nere e scheletriche, e spuntavano dalla sua schiena come tante vele stracciate, mentre le sue zampe posteriori sembravano parzialmente atrofizzate. Infine, la sua coda muscolosa terminava in una punta nera frastagliata. Era un Pokemon davvero spaventoso, e come Genesect emanava un'aura di energia quasi palpabile...
 
"DRRRRRREIGOOOOOON!" ringhiò il drago a tre teste, con una voce tonante che quasi fece tremare i muri della stanza! Le due Eevolution indietreggiarono spaventate, e anche Virgil perse per un attimo la sua aria sicura, riconoscendo il Pokemon che gli si parava davanti!
 
"Un... un Hydreigon?" esclamò il giovane Pokemon Rescuer. "E... e l'altro Pokemon... che cos'è? Non... non ho mai visto niente di simile!"
 
Ghecis sghignazzò a bocca chiusa. "Huhuhuhuuu... diciamo che noi del Team Plasma abbiamo i nostri segreti. Ed ora... Genesect, Hydreigon, è ora di combattere!" affermò.
 
Il momento di defaillance di Virgil terminò in un attimo. "Non credere di spaventarmi. Sylveon, Leafeon, è il momento di..."
 
"Genesect. Cannonflash!" ordinò Ghecis. "Hydreigon, usa Lanciafiamme."
 
Con uno stridio acuto, il Pokemon Coleottero/Acciaio caricò il cannone montato sulla sua schiena e, con velocità scioccante, sparò un raggio di energia di colore argentato che impattò contro lo sbalordito Sylveon, facendolo volare via come un fuscello con un'acuta esclamazione di dolore! Hydreigon prese fiato e aprì tutte e tre le sue bocche, soffiando da esse una fiumata di fuoco che investì Leafeon... e prima che Virgil potesse rendersi pienamente conto di cosa stesse accadendo, entrambe le Eevolution giacevano a terra prive di sensi.
 
"Sembra che... per quanto i tuoi Pokemon siano riusciti a farti arrivare fin quasi agli ottavi di finale, non siano comunque una sfida adeguata per i miei Pokemon più forti." disse Ghecis con una punta di tagliente sarcasmo. "Peccato. Quasi speravo che i miei Pokemon potessero sgranchirsi un po' i muscoli."
 
Virgil richiamò Sylveon e Leafeon, cercando di pensare a come fare per affrontare due Pokemon come quelli che aveva davanti. Purtroppo, aveva l'impressione che nulla di quello che aveva fosse in grado di competere con Hydreigon e quel Pokemon misterioso...
 
"E va bene... Flareon. Umbreon. Adesso tocca a voi." affermò Virgil, facendo uscire altri due dei suoi Pokemon. La graziosa Eevolution dal mantello ardente, e l'elegante felino nero e dorato apparvero davanti a Virgil, pronti a combattere contro Hydreigon e Genesect.
 
"Oooh, ma vedo che hai qualche altro Pokemon per farmi divertire." aggermò Ghecis. "Molto bene, ragazzo. Fammi vedere cosa sai fare."
 
"Drrrrreigon!" ringhiò Hydreigon, ghignando ferocemente mentre osservava Flareon ed Umbreon, entrambi i quali si acquattarono sul terreno e si prepararono a quello che si preannunciava uno scontro terribile...
 
"Bene. Lodo il tuo coraggio, se non altro." affermò Ghecis. "Hydreigon, Genesect. Sapete cosa fare."
 
Genesect emise quel suo verso strano ed inquietante, che sembrava un ruggito distorto elettronicamente...
 
 
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Tra gli spalti dello stadio, Lucinda e il suo Piplup si erano ritrovati di punto in bianco in una situazione terribile: improvvisamente, il pubblico aveva cominciato a farsi prendere dal panico e fuggire, mentre diversi uomini del Team Plasma cominciavano ad afferrare gli spettatori e prendere con la forza le loro Pokeball. La piccola coordinatrice di Sinnoh e il suo starter avevano subito cercato di allontanarsi, portando con loro Gary, Burgundy e la banda di Velia... ma il caos che si era scatenato aveva fatto sì che ben presto, alcuni di loro venissero separati, in balia della marea di folla e del Team Plasma!
 
"Cavolo... dobbiamo cercare di raggiungere un punto un po' più tranquillo..." esclamò Lucinda, remando con le braccia per cercare di raggiungere gli spalti più elevati. "Piplup, resta attaccato a me! Gary! Burgundy, Velia! Dove siete... argh!"
 
"Lucinda!" esclamò Gary, stringendo i denti con disappunto quando la folla che si accalcava lo costrinse a staccarsi dalla sua fidanzatina. "Ugh... Lucinda, non ti preoccupare per me! Pensa ad uscire da questa gazzarra, ti raggiungerò appena posso!"
 
"Gary! Velia! Ragazzi, venite qui, presto!" esclamò Lucinda. Il suo Piplup si tenne ancora più stretto alla gamba della sua allenatrice, cinguettando con tutto il fiato che aveva per segnalare agli altri la sua posizione. Burgundy, l'unica del gruppo ad essere rimasta vicina a Lucinda, strinse i denti e strattonò per impedire che la folla la trascinasse via...
 
"Ugh... non possiamo restare qui, capelli blu! Se ci attardiamo, o ci calpesta la folla, o quei fanatici in armatura ci rubano i Pokemon!" esclamò l'intenditrice di classe B. "Presto, cerchiamo di andarcene! Il tuo ragazzo ha ragione, li ritroveremo dopo! Hai visto che Ash è già andato via!"
 
"Tu vai, Lucinda! Noi qui ce la caviamo!" esclamò Velia, anche mentre continuava a lottare contro la folla che spintonava.
 
"Accidenti..." esclamò Lucinda stringendo i denti. "Gary! Velia! Mi raccomando, state attenti! Non preoccupatevi, faremo il possibile per salvarvi!"
 
Lucinda riuscì a vedere il suo ragazzo che faceva il segno dell'okay e le rivolgeva uno dei suoi sorrrisi acuti, prima che la folla li costringesse ancora a separarsi... e la bambina dai capelli blu, tenendo con una mano il polso di Burgundy, e portando con sè Piplup con l'altro braccio, cercò di nuovo di districarsi dalla folla, anche se l'impresa appariva sempre più disperata...
 
"Se solo potessimo teletrasportarci fuori da questo caos..." esclamò Burgundy... per poi essere colta di sorpresa quando sentì qualcuno afferrarle il polso! Spaventata, temendo che qualche membro del Team Plasma l'avesse catturata, la bambina dai capelli viola si voltò di scatto, cercando di colpire la persona che l'aveva afferrata con un manrovescio...
 
Ma la sua mano venne fermata da quella di un Pokemon dall'aspetto femminile, dal corpo elegante che sembrava fatto di ombra solida, decorato da fiocchetti bianchi e gli occhi azzurri ed intensi... accompagnato da una ragazza poco più che adolescente dai lunghi capelli rosa, vestita in maniera un po' rustica, con un'ampia veste bianco-rosata e una mantellina verde sulle spalle, oltre che un paio di ciabatte rosa dalla suola bassa, che stava guardando le due ragazze con un'espressione che faceva capie molto bene quanto urgente fosse la richiesta che voleva fare, qualunque essa fosse...
 
"Ah! E... e tu chi sei? Che cosa...?" esclamò Lucinda, altrettanto sorpresa da quell'apparizione improvvisa.
 
La ragazza dai capelli rosa scosse la testa. "Non ho il tempo di spiegarvi adesso... dobbiamo andare via di qui!" esclamò. "Gothitelle, presto! Usa i tuoi poteri psichici per portarci oltre le mura del castello!"
 
"Telle!" esclamò la Pokemon Psico con un cenno della testa, per poi tenere una mano davanti a sè. Con un cupo suono roboante, un varco nero si spalancò nell'aria, appena davanti alla ragazza dai capelli rosa, facendo fare un salto a Lucinda, Piplup e Burgundy!
 
"Il mio nome è Antea... il resto ve lo spiegherò dopo! Presto, venite! Non abbiamo un secondo da perdere!" disse la ragazza dai capelli rosa. Fece cenno a Lucinda, Piplup e Burgundy di seguire lei e la sua Pokemon nel portale che la sua Gothitelle aveva aperto... e per primo fu Piplup a vincere la paura e a fare come Antea aveva chiesto, incitando Lucinda e Burgundy a fare lo stesso!
 
"Pip pip!" esclamò il Pokemon pinguino. Lucinda prese un bel respiro, e lei e Burgundy entrarono nel varco soprannaturale, che si richiuse dietro di loro non appena le due ragazzine lo ebbero varcato. L'oscurità le avvolse per un attimo... poi, a Lucinda, Burgundy e Piplup sembrò di fluttuare senza peso nel vuoto, circondate da una tenue luminescenza blu e da lampi di luce bianca...
              
 
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Gli allenatori che si trovavano nella sezionedei partecipanti erano stati catturati per primi e privati delle loro Pokeball, essendo considerati quelli più pericolosi dagli uomini del Team Plasma... e in quel momento, dopo aver legato loro le mani, i cavalieri in cotta di maglia li stavano conducendo nei sotterranei del castello, dove avrebbero potuto essere tenuti d'occhio per evitare sorprese sgradite. Alcuni di loro, in particolare Misty, Georgia e Stephan, stavano ancora lottando per liberarsi, ma c'era ben poco che loro potessero fare: c'erano troppi soldati assieme a loro, e non avrebbero potuto fare nulla senza i loro Pokemon...
 
"Maledizione... ma vi rendete conto di cosa state facendo?" esclamò furiosa Misty, guardando con rabbia un soldato del Team Plasma che cercava di costringerla ad andare avanti strattonandola. "State costringendo tutti i Pokemon ad allontanarsi da coloro che gli vogliono bene! Non state facendo altro che imporre la vostra volontà su tutti!"
 
"Così facendo non riuscirete mai a creare un mondo migliore come dite di voler fare!" esclamò Komor, tenendosi vicino a Touko e a Belle, ognuna delle quali stava cercando di gestire la situazione come meglio poteva. Touko restava fredda e fissava gli uomini del Team Plasma con aria quasi di sfida, mentre Belle si guardava attorno con evidente paura, ma controllandosi meglio che poteva.
 
"La volontà del nostro sovrano, Lord N, è quella di tutti i Pokemon." rispose un uomo in armatura, dando un piccolo strattone al braccio di Diapo quando quest'ultimo cercò di liberarsi. "Solo quando le Pokeball e le Leghe pokemon saranno state abolite, potremo creare un mondo che sia un paradiso per esseri umani e Pokemon, dove non verrà più sfruttato nessuno, e dove tutti potranno essere felici. Ma voi... voi siete troppo egoisti per capire. Non pensate che ad accapparrarvi la gloria con le vostre insensate lotte di Pokrmon. Faremo in modo che voi siate rieducati. Forza, muovetevi!"
 
"Ugh... razza di pazzoidi... non serve spingere, so camminare da sola!" esclamò Touko, sentendo che la donna del Team Plasma che era accanto a lei cominciava a tirarla, proprio mentre la processione passava oltre uno stretto corridoio laterale. La donna vestita da cavaliere templare sembrava attardarsi, e dopo essersi assicurata che nessuno stesse guardando nella sua direzione, trattenne Touko in modo che anche la giovane allenatrice restasse indietro rispetto agli altri. "Uh? Ma cosa...?"
 
Touko non fece in tempo a concludere la frase prima che la donna del Team Plasma le mettesse una mano guantata davanti al viso, tappandole il naso e la bocca per impedirle di urlare... e quando fu sicura che non ci fosse nessuno a sorvegliarla, si infilò assieme a Touko nello stretto corridoio che avevano passato! Touko cercò di dibattersi, ma la recluta del Team Plasma la trascinò con sè nella semioscurità, e le fece cenno di restare in silenzio con la mano libera... prima di togliersi il cappuccio e rivelare una folta chioma di capelli biondi, legati in una lunga treccia dietro la schiena, e con due grandi ciuffi sopra la testa, che sembravano quasi le orecchie di un coniglio.
 
"Ssssh..." disse la ragazza bionda, e quando fu sicura che Touko avesse compreso, le tolse la mano da davanti il viso, consentendole di prendere aria. "Ascoltami... tu sei Touko di Soffiolieve. N mi ha parlato di te... io sono Concordia, una delle sue sorelle maggiori. Ascoltami, sono dalla tua parte, e da quella dei tuoi amici. Mio fratello si illude se crede davvero che quello che sta facendo renderà Unima un posto migliore. Sono qui per chiederti di fermarlo e salvarlo, prima che per lui sia troppo tardi."
 
"Tu... tu sei la sorella di N?" chiese Touko incredula, tenendo la voce bassa in modo che il Team Plasma non si accorgesse che lei mancava all'appello. Entro breve, Komor e Belle si sarebbero accorti che lei non c'era, ma... per il momento, tanto valeva essere discreti e furtivi. "Che sta succedendo qui? E come faccio ad uscire da qui...?"
 
Si sentì un lieve fruscio accanto a lei, e Touko vide apparire vicino a loro una Gardevoir che teneva tra le mani sei Pokeball... quelle corrispondenti ai Pokemon di Touko! La ragazzina di Soffiolieve sgranò gli occhi stupefatta e accettò con gratitudine le Pokeball da Gardevoir, riappendendosele alla cintura. "Grazie... ma... che Pokemon sei, tu? Come... come sei riuscita a recuperare i miei Pokemon?"
 
"Ne discuteremo dopo... adesso dobbiamo andarcene di qui, prima che i fedeli di nostro fratello si accorgano di cosa sta succedendo. Presto, Gardevoir. Usa Teletrasporto." affermò Concordia, appoggiando una mano sulla spalla dell'elegante Pokemon. Gardevoir fece un cenno con la testa, e si concentrò per un attimo... e prima che qualcuno potesse accorgersi di quello che stava accadendo, Touko, Concordia e Gardevoir erano sparite, senza lasciarsi dietro alcuna traccia!
 
 
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L'ultimo dei Pokemon di Nardo, un possente Conkeldurr, si abbattè al suolo senza più forze dopo aver ricevuto una devastante scarica elettrica azzurra da Zekrom, e Nardo non potè fare altro che sospirare rassegnato e richiamare il suo ultimo Pokemon nella sfera, ammettendo una sconfitta che era praticamente annunciata. I suoi Pokemon avevano fatto del suo meglio, ma erano riusciti soltanto a fare qualche graffio e qualche ammaccatura al possente Zekrom. Nello stesso tempo, i Pokemon di N, riuniti accanto al suo trono, lanciarono un collettivo grido di esultanza, e i Saggi del Team Plasma annuirono in segno di approvazione.
 
"La nostra epoca ha scelto il suo rappresentante." affermò Ross. "Gli ideali del nostro signore, Lord N, hanno prevalso."
 
"Così inizia la nuova era di Unima." fu il turno di Violante. "Ogni nuovo inizio è preceduto da una fine. Ogni creazione è bilanciata dalla distruzione di qualcosa. Nulla si ottiene senza uno scambio equivalente."
 
"E' finita, Nardo, Campione di Unima." disse N, scambiandosi con Zekrom un cenno di intesa. "Mai più i Pokemon saranno costretti a soffrire o tenuti prigionieri dagli esseri umani. E tutto questo grazie al mio amico, Zekrom."
 
"TE L'AVEVO DETTO, N." affermò il Pokemon Nero Ideale. "IO PONGO IL MIO POTERE AL SERVIZIO DI CHI CREDE DAVVERO NEI PROPRI IDEALI. IL TUO ANIMO PURO MI HA GUIDATO VERSO QUESTA VITTORIA."
 
"Ho semplicemente fatto quello che era giusto per il futuro di tutti i Pokemon." N sorrise, annuendo a Zekrom e ringraziandolo per le lodi prima di tornare a parlare a Nardo. "Tu possiedi il titolo di Campione. Ma non puoi fermarmi solo con un titolo. Il tuo cuore indeciso ti ha reso debole. Da quando hai perso il tuo compagno Pokemon, per cercare di sfuggire al tuo dolore, hai cominciato a vagare per Unima. Quanto tempo sarà passato dall'ultima volta in cui hai dovuto combattere con tutta la tua forza? Detto questo... ammetto che un po' mi piace questo di te."
 
Fece una pausa, e poi riprese. "Ora, come allenatore che ha superato il Campione, e come nuovo sovrano di Unima, darò a tutti gli allenatori di questo paese l'ordine di liberare tutti i loro Pokemon." affermò.
 
Nardo tentò per un'ultima volta di fare appello alla coscienza del ragazzo, anche se sapeva che si trattava di un ultimo tentativo disperato. "Per favore, N... è una gentilezza che ti chiedo. Non separare le persone e i Pokemon. Se tu lo facessi, non porteresti altro che infelicità." affermò.
 
N scosse la testa, e Nardo non potè fare a meno di sentirsi un po' deluso, per quanto si aspettasse una risposta simile. "Tu ed io abbiamo combattuto mettendo in gioco le nostre convinzioni, e abbiamo combattuto con tutta la nostra forza." rispose. "E ho vinto io. In questo momento, non hai il diritto di dirmi nulla. Da oggi, comincia una nuova era. Un nuovo ordine, che da Unima si diffonderà fino a riportare pace e concordia in tutto il mondo."
 
"Non è ancora detto." rispose Nardo con tutta calma, mentre due reclute del Team Plasma gli si avvicinavano per prenderlo prigioniero. "Dopotutto... la leggenda dice anche, che tanti anni fa Zekrom e Reshiram si combatterono per delineare il futuro del nostro paese. Chi può dire che non ci sia qualcuno che risveglierà anche Reshiram, facendo rivivere anche questa parte dell'antica leggenda?"
 
"CHE VENGA DUNQUE, IL NUOVO EROE DELLA VERITA'." tuonò Zekrom. "IO E L'EROE DEGLI IDEALI COMBATTEREMO ANCORA UNA VOLTA, PER DECIDERE CHI DI LORO POTRA' SEGNARE IL FUTURO DEL CONTINENTE DI UNIMA."
 
"Finchè non sarà decisa quest'altra battaglia, io non occuperò il trono di Unima." sentenziò N. "Conto che l'Eroe della Verità, chiunque esso sia, verrà a confrontarsi con me entro breve. Per intanto, miei fedeli, portate via l'ex-Campione. Serva da monito a coloro che vorranno opporsi agli ideali del Team Plasma."
 
"Bene, signori. Non mi oppongo. Fate quello che ritenete opportuno." disse Nardo, senza perdere la sua gentilezza ed affabilità mentre due reclute lo conducevano via con educazione ma fermezza. "Immagino che resterò vostro ospite per un po'. Intanto... vorrei almeno chiedervi di curare i miei Pokemon. Immagino che almeno questo sia un diritto di un Campione sconfitto, giusto?"
 
"Faremo in modo che i suoi Pokemon siano presto di nuovo in forma, signor Nardo." rispose una recluta. "Prima che tutti i Pokemon vengano liberati, faremo in modo che siano in grado di cavarsela una volta tornati alla natura."
 
"Sono riconoscente per la considerazione." affermò Nardo, seguendo le due reclute verso le celle del castello...
 
 
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Virgil non aveva avuto miglior fortuna nella sua battaglia: alla fine, il suo gruppo di Eevolutions era riuscito ad avere la meglio su tre dei Pokemon di Ghecis... ma non erano riusciti a fare nulla contro Genesect ed Hydreigon, entrambi i quali erano completamente illesi e in quel momento si ergevano trionfanti su Eevee e Vaporeon. I due Pokemon di Virgil erano a terra con espressioni intontite sul viso, e il loro allenatore non ebbe altra scelta che farli rientrare nelle loro Pokeball.
 
"Ammetto che sei un allenatore in gamba, ragazzo. Ma non abbastanza da opporti al Team Plasma." disse Ghecis con un sorrisetto maligno, mentre altre reclute arrivavano e agguantavano Virgil legandogli le mani dietro la schiena. Hydreigon sghignazzò ferocemente, osservando minaccioso il giovane che, con sguardo di sfida ma incapace di fare qualsiasi cosa per ribellarsi, veniva legato e portato via. "Sottraetegli i suoi Pokemon e mettetelo in cella con gli altri. Non possiamo rischiare che gente come lui mandi all'aria il nostro grande progetto proprio ora che siamo ad un passo dalla vittoria."
 
"Ugh... cosa credi di fare, vecchio?" esclamò Virgil. "Cosa salta in mente, a voi del Team Plasma, di separare Pokemon ed esseri umani? Tanto più che i Pokemon li usate anche voi!"
 
"Una persona come te non può certo capire." disse una delle reclute. "Ti porteremo nelle segrete assieme agli altri, in modo che anche tu possa essere rieducato e imparare a rispettare i tuoi Pokemon."
 
Ghecis annuì approvante. "Ben detto, figliolo. E' giusto che anche lui, comunque, abbia la possibilità di vedere da sè il sorgere della nuova era. Tanto più che, mentre parliamo, N dovrebbe aver già sconfitto Nardo. Il potere di Zekrom non mi ha deluso." affermò il saggio del Team Plasma. "Me lo potete confermare?"
 
"Certamente. Quando siamo venuti a darle una mano, Lord N aveva già sconfitto quattro dei Pokemon del Campione, e non ho motivo di credere che per gli altri due sia andata diversamente." disse una seconda recluta.
Ghecis ghignò di nuovo, e il suo Hydreigon emise un ringhio feroce, osservando la recluta come se avesse voluto farne uno spuntino. "Eccellente, miei fedeli. In tal caso... ormai manca pochissimo. Il Team Plasma sarà presto l'unica autorità in materia di Pokemon nel continente di Unima. Per adesso, portate questo sciocco nelle segrete assieme agli altri. Verrà il tempo di occuparsi di lui."
 
"Sì, saggio Ghecis." rispose la prima recluta, ben felice di potersi allontanare dal sinistro drago a tre teste, e portò via Virgil, convinto che ormai non fosse che questione di tempo prima che il dominio di Lord N fosse consolidato.
 
"Perfetto. Tutto perfetto. Ormai N non è che un burattino nelle mie mani... e tramite lui, il Team Plasma... cioè, io... controllerà ogni cosa!" pensò Ghecis, sicuro che ormai nulla potesse opporsi a lui e al Team Plasma.
 
 
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La Noivern di Alexia era atterrata poco oltre le mura del castello del Team Plasma, in una strada ormai sederta di Forte Verdepoli. Il castello sorto dal terreno aveva buttato giù diversi quartieri, anche se per un incredibile colpo di fortuna non sembravano esserci state vittime. Detto questo, la città che prima era in festa e spensierata ora sembrava come attonita davanti a ciò che era successo... come del resto, Ash ne era sicuro, lo era l'intero continente di Unima.
 
"Grazie, Alexia... è stato grazie a te che siamo riusciti a fuggire di lì." ringraziò Ash, riprendendo fiato mentre controllava che anche Pikachu stesse bene. Per fortuna, il topolino giallo non si era fatto nulla, e fece il segno dell'okay al suo allenatore... ma quella buona notizia non riusciva a distogliere il loro pensiero dal fatto che Misty e quasi tutti i loro amici fossero rimasti lì, nelle mani del Team Plasma.
 
"Figurati, Ash... per così poco." disse Alexia, accarezzando la sua Noivern, che emise un verso acuto di soddisfazione. "Avevo la possibilità di darvi una mano, e quindi... non potevo lasciarvi lì."
 
"Pika pi... pikachu pi pikachu?" disse Pikachu, guardando in alto, verso il tetto del castello che si erano lasciati alle spalle.
 
"Pikachu ha ragione... adesso, che cosa possiamo fare?" chiese Iris con evidente ansia. "Siamo... siamo con le mani legate! Che possibilità abbiamo di fermare il Team Plasma, ora che può contare sull'aiuto di Zekrom..."
 
"Non lo so, Iris..." disse Ash. "Ma ciò nonostante... dobbiamo tentare! Dobbiamo fare qualcosa! Non possiamo lasciare che N e il Team Plasma facciano tutto quello che vogliono... ci dovrà pur essere un modo di ostacolarli!"
 
Alexia scosse la testa. "Non lo so, ragazzo mio... io sono anni che faccio la cronista, ma non mi sono mai trovata in una situazione simile!" affermò. "Ci vorrebbe un altro Pokemon Leggendario per contrastare Zekrom... magari Reshiram, la sua controparte. Allora sì che potremmo combattere ad armi pari!"
 
"Allora dovremmo trovare Touko, e in fretta!" affermò Ash, ricordando che lei aveva un legame con la controparte di Zekrom. "Ma... adesso è lì dentro, da qualche parte... e non sappiamo neanche dove cominciare a cercarla! Cavolo, e anche Misty è nelle mani di quel branco di fanatici... Avrei voluto poterla aiutare... maledizione, e ancora adesso vorrei andare là e dare una lezione a quelli del Team Plasma per salvarla!"
 
"Pikachu..." cominciò a dire il topolino giallo... prima che un bagliore alla sua sinistra attirasse la sua attenzione... e in un lampo di luce, vide apparire Touko, accompagnata da una Gardevoir e da una ragazza dai lunghi capelli biondi legati in una treccia, che indossava l'uniforme del Team Plasma! E un attimo dopo... una sorta di varco si aprì nell'aria a pochi metri da loro, ed Ash e Iris videro, increduli ma sollevati, Lucinda, Piplup e Burgundy uscire da lì incespicando, assieme ad una Gothitelle e ed una ragazza dai lunghi capelli rosa vestita da contadina... "Pika? Pika pi!"
 
"Cos...?" esclamò Alexia sgranando gli occhi alla vista delle due ragazze sconosciute. "E... e voi chi siete? Che... cosa ci fate qui?"
 
"Ash! Pikachu! Iris!" esclamò Lucinda sollevata, scuotendo la testa per schiarirsela un po'... quel bizzarro teletrasporto l'aveva lasciata frastornata. "E ci sono anche Alexia e Touko! Meno male... sembra che almeno qualcuno di noi sia riuscito a fuggire!"
 
"Lucinda! Touko, Burgundy!" esclamò Ash. "Ma cosa... come avete fatto a scappare?"
 
"Non c'è molto tempo per spiegarvi tutto... per adesso andiamo a nasconderci da qualche parte!" esclamò Antea. "Vi racconteremo tutto a tempo debito... per adesso, sappiate che voi siete l'ultima speranza di fermare il Team Plasma ed impedire che N faccia un errore irreparabile!"
 
"Va... va bene!" affermò Ash, sentendosi un po' più sollevato. "Allora... presto, venite! Prima che il Team Plasma si organizzi e venga a cercarci!"
              
 
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CONTINUA...
 
Note dell'autore: N ha battuto Nardo con l'aiuto di Zekrom. E Ghecis ha dato già una prova della sua forza... la situazione sembra disperata per i nostri eroi, e adesso soltanto Ash, Lucinda, Touko, Iris e Burgundy rimangono a cercare di opporsi al Team Plasma! Ma non è ancora detta l'ultima parola! Riusciranno a trovare un modo per tenere testa al potente Zekrom e sfidare N in uno scontro ad armi pari? Tutto dipende da loro!
 
Alcuni dei Pokemon che accompagnavano N in questo capitolo sono tra quelli che ha in squadra in Bianco 2 & Nero 2, nel caso ve lo steste chiedendo.
 
Mi butto subito a scrivere il prossimo capitolo! Conto di terminare questa storia prima delle vacanze di Natale! A presto! 
 
  
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