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Autore: Black__Pearl__    29/11/2015    0 recensioni
“E quello fu l’ultimo giorno che lo vidi, l’ultima volta che sentii il suo delicato bacio sotto al cielo stellato, l’ultima volta che vidi il suo splendido sorriso. Il giorno dopo scomparve, era ovvio che sparisse, con la vita travagliata che avevamo voluto intraprendere, scomparve come un soffio di vento, un soffio che credevo potesse semplicemente passare, eppure continuavo a sentirlo sfiorare la mia pelle come quelle sue dolci carezze … un soffio di vento che non avevo mai smesso di amare”
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lu Han, Lu Han, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La situazione si fece più tranquilla nei giorni seguenti, continuavo a lavorare e percorrevo la solita routine anche perchè in casa Exo stavano arrivando novità sensazionali: i ragazzi avrebbero debuttato in Giappone portando la loro “Love Me Right” oltre nuovi confini. La SM sembrava proprio voler premere molto su di loro, come sempre, dopo aver coinvolto anche la Cina adesso toccava al Giappone … “A questo punto perchè non farli sbarcare a Helsinki a cantare in finlandese? Se devono conquistare il mondo …” pensai divertita. L’altra novità era la loro partecipazione alla colonna sonora ufficiale di uno dei miei film preferiti, Star Wars. In ogni caso sul brano fu mantenuta la segretezza fino al momento della registrazione.

Quel giorno stavo dunque lavorando alle pratiche riguardanti l’accordo con la Disney su Star Wars quando Kai si sedette silenziosamente al tavolo vicino a me:
-Yuni, mi spiace tantissimo di aver fatto quella scenata ieri sera … - mi voltai, teneva lo sguardo basso, ma in realtà se lui non mi avesse fatto notare certe cose, quelle cose sarebbero successe di nuovo.

-Io invece ti ringrazio per averla fatta, potevo cascarci ancora, ma non succederà- gli dissi passandogli una mano fra i capelli liscissimi colorati di un rosso sbiadito. Mi sorrise, poi rivolse il suo sguardo ai fogli su cui stavo lavorando.

-Indovina chi è stato scelto per il cast del video?- disse guardandomi con il suo sorriso più bello.

-Tu?- dissi io quasi alzando gli occhi al cielo. Sapevo che avrebbero scelto solo pochi di loro per partecipare al video, ma ormai era scontato che il visual fosse inevitabilmente fra questi, anche se ormai in casa Exo c’era un bel giro di scommesse su chi sarebbe stato scelto, e tutti, e ripeto tutti avevano scommesso anche su Kai.

-Yeah Baby, quindi ho vinto parte della scommessa- esultò lui.

-Non dirmi che hai scommesso su te stesso!- lui annuì perso nelle risate.

-Narcisista!- sbottai io tornando al mio lavoro. Era tutto tornato alla normalità …

Mi alzai per controllare a che punto era il pranzo, avevo optato una pasta all’italiana per quel pranzo della domenica e da qualche ora i ragazzi vi ronzavano intorno con l’intento di prenderne un filo direttamente dalla pentola. Misi fine alla loro tortura chiamandoli a tavola. In realtà il pranzo era diventato come una mensa per poveri vagabondi: il tavolo allungabile si era rotto e non si poteva più aprire e allungare, col risultato che al massimo 5/6 persone potevano mangiarci dignitosamente, le persone rimanenti trascinavano altre sedie, o quando potevano il divano, fino alla tavola e mangiavano sulle loro stesse ginocchia, e da quando la situazione divenne in questo modo, al richiamo per il pranzo iniziavano tutti a correre come bambini per assicurarsi un pranzo normale e dignitoso.
Dato che quel giorno avevo fatto la pasta italiana, i primi che arrivarono lo fecero correndo fuori dalle stanze come dei tifoni, Chanyeol in prima linea, mentre Kai se la rideva, venire a scusarsi con me era una scusa fantastica per sedersi già al tavolo. Quel giorno lasciai riempire il tavolo ai bambini e mi accontentai di stare sul divano a mangiare in mezzo a Lay e Kyungsoo, i quali avevano dato la precedenza all’alzarsi da letto.

Mangiare accanto a Lay era più dura di quel che sembrava, una volta finita la sua pasta pretendeva di poter mangiare anche la mia, e in un tentativo di rubarmi uno spaghetto rovesciò il suo sugo sulla mia felpa grigia, o meglio sulla felpa grigia di Sehun da me ereditata. Dopo avergli lanciato un mezzo insulto nella sua lingua madre andai in camera a cambiarmi.
Onestamente, non cambiavo da mesi la felpa con cui stavo in casa, e non sapevo nemmeno dive cercarne un’altra bella comoda, tanto che stavo pensando di fregarne una a Chanyeol, finchè non trovai in fondo al mio monte di vestiti una felpa azzurro pastello. Sorrisi nel pensare alla storia di quella felpa, uno dei regali di Luhan prima che se ne andasse … anche se avevo superato la crisi mi venne da chiedermi come mai i suoi ricordi dovevano sempre venire a galla.


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Mi regalò quella felpa due settimane prima della partenza probabilmente. Luhan se ne stava a guardare un film come al solito, e io come al solito gli avevo preparato una cioccolata, e per smorzare la dura attività lavorativa mi mettevo sul divano con lui.

-Cioccolata, mi sembri un po’ giù, troppo “lavoro”?- chiesi io sarcastica appoggiando la testa sulla sua spalla.

-Ma no, sto benissimo, ma se questo mi garantirà una cioccolata ogni sera … sto tanto male- disse sorridendomi e lasciandomi un bacio fulmineo sulle labbra. Ricambiai il sorriso e bevvi la mia cioccolata.
In quel momento un brivido di freddo mi assalì, in salotto era sempre più freddo delle altre stanze.

-Hai freddo?- mi chiese lui sentendomi scuotere. Annuii e intanto mi alzai per andare a cercare una felpa in camera. Tornai tirando su il cappuccio di una felpa color azzurro pastello.

-Ma quella è mia! Ecco dov’era … la stavo cercando sai?- mi chiese mettendomi un braccio intorno al collo. Risi iniziando ad annusarne il colletto.

-Profuma di te- dissi dolcemente sfregandomi alla sua spalla.

-Ti piace proprio la mia felpa … allora te la regalo- disse lui.

-Davvero?- esclamai alzando la testa per guardarlo meglio.

-Certo, così avrai qualcosa per ricordarti di me … quando non ci sarò- disse facendosi più serio e tornando a vedere la tv. Gli presi la mano e intrecciai le mie dita con le sue.

-Ma tu ci sarai sempre- sorrisi io stringendomi a lui.

“Tu ci sarai sempre”, non ero riuscita ad interpretare il suo “quando non ci sarò”, sapeva di andarsene, me l’aveva regalata per quello.


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Cercai di scacciare il pensiero e di soffocare le lacrime che stavano per scendere … eppure ero sicura di averle già finite tutte …
Quel pomeriggio mi rimisi a lavoro, i ragazzi si stavano facendo un pisolino, quelli che erano rimasti a casa, mentre Suho non riusciva mai a stare fermo e sentiva il bisogno di gironzolare per la cucina.

-Quella felpa … l’ho già vista da qualche parte- disse guardandomi.

-E’ da molto tempo che ce l’ho- dissi senza staccarmi dal lavoro.

-Ma non a te … cioè l’ho vista spesso, ma non addosso a te.- disse lui sedendosi poi vicino a me.

-A chi l’hai rubata stavolta?- chiese sorridendo bevendosi una bottiglietta di tè.

-A nessuno, scemo, era un regalo … - dissi io.

-Ahh, certo che ti sta bene, a me non starebbe mai, doveva essere stato qualcuno parecchio … piccolo!- disse lui.

-Era un suo regalo- aggiunsi io alzando gli occhi per un attimo.

-E perchè la metti?- mi chiese.

-Non dovrei?- chiesi subito dopo io.

-Non so … credevo che qualsiasi cosa riguardante Luhan ti facesse star male-

-Era così, ma forse non me ne devo preoccupare- dissi tirandomi su il cappuccio.

-Lo so quanto ti fa soffrire, non devi nascondere nulla con me e lo sai- a quel punto decisi di essere totalmente onesta con lui.

-Lo sai, Joon, l’ho messa perchè voglio davvero ricordarmi di lui, non mi serve scansare il suo ricordo, sarebbe meglio imparare a conviverci … e trattarlo come una bella esperienza passata- dissi lasciandomi sfuggire una lacrima che asciugai subito.

-Ho capito, sono contento che tu lo voglia superare del tutto, ma sono ancora certo che ti serva scappare da questa routine … perchè non vai in vacanza?-

-In vacanza? Con tutti questi fogli? E poi, da sola, la mia vita siete voi- dissi sorridendo.

-In ogni caso tra poco partiremo per il Giappone e tu dovresti rimanere qui, vai via anche tu qualche giorno-

-Joonie, è divertente parlare di sogni irrealizzabili con te, ma ora devo tornare alla realtà- dissi io.

-Come vuoi, ma pensaci!- mi ordinò tornandosene in camera.

Una vacanza … il mio desiderio era di andare con loro in Giappone, nient’altro, dal momento che non sentivo i miei genitori da molto tempo e tantomeno i miei vecchi amici, la mia vita erano davvero questi ragazzi, erano i miei migliori amici, i miei fratelli, e se avessi mai voluto una vacanza l’avrei voluta con loro. E poi, si fa sempre presto a parlare di vacanze, ma vagare per il mondo non era certo gratis, e a dirla tutta loro stavano già decidendo la meta per l’estate seguente.
Scacciai il pensiero con una risatina e tornai a lavorare.
Quella felpa aveva un grande significato, era ancora impregnata del suo dolce profumo, lui non amava i profumi forti, ma amava riempirsi di profumo, per questo ogni suo indumento profumava da morire. Alla fine pensai che fosse davvero meglio convivere con i ricordi e nient’altro, senza rimorsi e senza lacrime.

Il giorno dopo Suho si presentò di nuovo in cucina, era l’unico che non aveva niente da fare, trattandosi comunque di lunedì.

-Indovina chi hanno scelto oltre a Kai per il video di Lightsaber?- chiese sorridente.

-Non te- dissi sarcastica.

-Infatti no- disse senza alcun dispiacere. -Sehun!- disse poi.
Era ovvio, insieme a Kai sarebbe stato perfetto, per ora stavo vincendo la scommessa alla grande. Secondo la mia posta in gioco l’ultimo nominato avrebbe dovuto essere Chanyeol.

-Ho un regalo per te- disse poi dal nulla.

-A cosa devo il piacere?- chiesi chiudendo le cartelle, così avrei finalmente smesso di lavorare almeno per un po’.
Tirò fuori dalla tasca due foglietti di carta che parevano essere biglietti aerei.

-Cosa sono quelli, Joonie?- sbottai io sorridendo, quel dannato riccone voleva davvero mandarmi in vacanza!

-Biglietti! So che avresti sempre voluto vederla, ora ci andrai e zitta. Ho parlato coi datori di lavoro, e hai già le ferie- disse dandomi i biglietti. Andai dritta a cercare la località. LONDRA! Non riuscii a crederci, era sempre stato mio desiderio vedere Londra, la adoravo! Lo ringraziai con un abbraccio, anche se avrei voluto averli con me, tutti quanti i miei ragazzi.

Corsi in camera a metterli nel portafoglio, la partenza era fissata solo 5 giorni dopo.
In quel momento di felicità pensai che forse non sarei stata del tutto sola. Tirai fuori le foto che Tao mi aveva inviato da Londra, e subito dopo gli spedii un messaggio con una foto del biglietto.
Rivedere Tao era proprio quello che ci voleva, e non vedevo l’ora di partire e raggiungerlo. Sorrisi lasciandomi cadere sul letto: “Ma sì, forse mi serve davvero una vacanza”, pensai rotolandomi sul materasso.
   
 
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