Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: SofiFlo    29/11/2015    1 recensioni
Regina ed Emma sono due ragazze distanti dal mondo che si sono ritrovate ad abitare; ma forse sarà questo a far stringere le distanze tra loro.
[Swanqueen]
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, FemSlash | Personaggi: Cora, Emma Swan, Regina Mills, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ci volle meno di un giorno perché sua madre decidesse che tenere la figlia chiusa nella sua stanza fosse inutile. Cora era sempre stata più che sicura di sé e non considerava minimamente l’idea che Regina potesse aver pensato di aver ragione nell’opporsi alle sue decisioni. La mattina successiva fece chiamare la ragazza e le consegnò un libro voluminoso, ordinandole di studiarlo. I suoi progetti non sarebbero stati rovinati dalla scarsa preparazione della figlia. Regina, nonostante amasse i libri, non poté trattenere una smorfia di disgusto appena uscita dal campo visivo della madre. Sapeva che non poteva fingere ancora per molto, ma aveva bisogno di tempo per pensare a come risolvere la situazione, e sapeva di non averne, sapeva che avrebbe dovuto acconsentire – volente o nolente-  alla scelta della madre in breve tempo. Era necessario che lei esprimesse il suo accordo, ma questo non significava che si sarebbe atteso fino a quando l’idea le fosse piaciuta. Il libro finì sulla scrivania, chiuso e lontano da lei, e la sua mente vagò ben più lontano. E quell’attimo di pace, lontana dal mondo come lo conosceva e dalla vita che le era imposta si ricordò quel che lei – lei, e non sua madre- voleva dalla vita. Era giovane, e voleva esserlo per davvero, in modo semplice, senza riserve, voleva Vivere, sentirsi senza confini, e amare con la più sincera naturalezza tutto quel che il mondo dona a ogni uomo, donna e bambino. Regina voleva la libertà, una libertà che poteva quasi assaporare quando si immaginava a camminare su una spiaggia, i granelli fini tra le dita dei piedi, o su un muretto in campagna, con la possibilità di sdraiarsi da un momento all’altro in un campo, con una spiga di grano in bocca ed il sole che la baciava, o in una tempesta di neve, tremante per il freddo, bagnata, ma libera, voleva una libertà che la facesse sentire viva di una vita che nasce solo dalla felicità.
La ragazza non perse tempo e preparò tutto quel che le serviva. Prese una borsa e vi infilò il proprio libro preferito, alcuni vestiti semplici, qualche foglio, una penna, dell’inchiostro e un po’di denaro. Nascosta la prova della sua colpevolezza, della sua consapevole e deliberata scelta di ribellione, tornò ai suoi doveri, leggendo veramente il libro, per non destare sospetti ed evitare di essere punita e non poter fuggire perché rinchiusa.
La sera, essendo riuscita a sfuggire dalla cena silenziosa, andò a salutare il padre, senza accennare al saluto definitivo che stava dando, ma godendo soltanto per un po’ della dolce compagnia di quell’uomo semplice, pessimo governante, ma ottimo letterato, che da sempre si era escluso dal mondo per rintanarsi in uno studio buio e polveroso ad occuparsi di chissà cosa.
Poi, nella sua stanza, tutto ebbe inizio: indosso un abito rosso, elegantissimo, con un profondo scollo a V sia sul petto che sulla schiena e una gonna che si allungava progressivamente verso il basso e lo strappò, togliendo buona parte della gonna e rendendola più leggera e meno vistosa. Indossati degli stivali alti e comodi e un mantello enorme, che nascondeva interamente il suo corpo quando era chiuso, con un gigantesco cappuccio dentro al quale nascondersi, prese le tende e le legò insieme, e allungando la fune ottenuta con le lenzuola. Tese l’orecchio, per ascoltare che non ci fosse nessuno in corridoio, prese la borsa, poi si avviò alla finestra che si trovava lungo la scalinata della torre, sperando di trovarla aperta. Legata la fune che si era preparata ad una colonna, cominciò a calarsi, sentendo il brivido che quella discesa di dieci metri riusciva a darle. La sua fuga sarebbe stata scoperta, ma non in tempo per trovarla lungo l’unica via che conduceva al castello, dopo la quale avrebbe trovato quattro strade. E nessuno avrebbe saputo dove cercarla, neanche se lei avesse voluto, perché scelse la direzione a caso, e camminò per ore al limitare del bosco, fino a quando una ragazza su un carro non le offrì un passaggio. La giovane, che disse di chiamarsi Belle, aveva uno strano accento, Regina avrebbe detto che era francese, e le raccontò di essere in cerca di un uomo che aveva molto amato, ma che le difficoltà della vita avevano allontanato da lei. Regina quella sera pensò che il mondo al di fuori delle mura in cui aveva sempre vissuto era meraviglioso e affascinante, e che, se avesse lasciato un segno in lei, le ferite che avrebbe dovuto sopportare l’avrebbero resa migliore, le avrebbero aperto gli occhi, l’avrebbero portata lontano. Perché Regina sapeva di voler dedicare tutta sé stessa alla scoperta di quel mondo, di non voler permettere a nessuno di frenarla  e di non poter smettere di sognare, non ora, non solo perché si stava avvicinando alla realtà. Si fermò nel secondo villaggio che incontrarono, salutando Belle e augurandole buona fortuna, ed entrò in una locanda. Appena messo un piede nell’ingresso venne assorbita da una musica proveniente da non seppe quale strumento, che arrivava sicuramente da una figura, circondata da tantissime persone, seduta in un angolo del locale.
***
La seconda serata stava andando benissimo, Emma ricordava poche occasioni in cui la sua musica aveva avuto un tale successo. Intorno a lei tantissime persone danzavano, ridevano, bevevano e scherzavano. Probabilmente non avrebbe finito di suonare per ancora qualche ora. Stava persino guadagnando qualche soldo extra per mance che alcuni le avevano dato per suonare una canzone piuttosto che un’altra. Quella gente apprezzava la buona musica, c’era da dirlo, ma il fatto che conoscessero così tanti brani la sorprese. Non fece molto caso alla porta del locale che si aprì, ma non poté fare a meno di notare la figura che, titubante, si muoveva, a tempo con la sua musica, osservando insicura la folla. E non seppe impedire al suo sguardo di rimanere fisso per alcuni istanti quando la nuova arrivata si tolse il cappuccio. Credette di aver avuto una visione, dapprima, ma poi fu certa che quella non fosse altro che la, meravigliosa, realtà. Pensò a quei colleghi che nel sud aveva sentito elogiare la bellezza di donne dal viso chiaro, i capelli biondi, e gli occhi azzurri, e fu certa che se fossero stati con lei in quel momento avrebbero cambiato immediatamente la loro idea di bellezza. Dal cappuccio spuntò un viso, dolce, delicato giovane. Lunghi capelli neri incorniciavano quel volto meraviglioso, la carnagione scura, il naso un po’arrossato per il freddo. Occhi neri e profondi brillarono della stessa luce di quei capelli lunghi e perfetti, di cui non poteva vedere la fine, nascosta dal mantello che ancora la copriva dalle spalle in giù. E un sorriso candido, innocente e sereno completò la perfezione che emergeva da quella figura.
["Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà della ABC che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione appartengono solo a me.”
N.d.A. Ecco il nuovo capitolo! Sono felicissima di pubblicarlo, mi è piaciuto tantissimo scriverlo, e spero che vogliate dirmi cosa ne pensate di quel che sto scrivendo.
Vorrei ringraziare tutti quelli che stanno leggendo,  e in particolare chi ha aggiunto la storia alle seguite/preferite/ ricordate (8 persone in tutto, che a qualcuno possono sembrare poche, ma che per me sono tantissime e che mi hanno davvero emozionata. Un grazie di cuore)
Spero di non aver deluso nessuno, e di non averci messo troppo a pubblicare (ho avuto una settimana scolasticamente infernale, perdonatemi).  Grazie a tutti, buona domenica
•Sofia]

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: SofiFlo