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Autore: fangirl_87    29/11/2015    3 recensioni
ciao a tutti! Questa è la mia prima fanfiction in assoluto. Ho deciso di scriverla su Kaito e Aoko perchè sono fra i personaggi che adoro di più, è una fanfiction senza pretese. Quindi detto questo passo all'introduzione: Aoko e Kaito litigano ma non sarà come le altre volte;fra fraintendimenti, litigi, amori e gelosie Kaito e Aoko riusciranno finalmente a capire i loro sentimenti l'uno nei confronti dell'altra? leggete e scoprirete.
spero di avervi incuriosito. Buona lettura!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Nuovo personaggio, Saguru Hakuba
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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inizio flash back
 
era una mattina come tante, una donna era distesa su un letto d’ospedale e un’uomo le era seduto accanto con uno sguardo cupo in volto
 < Non devi essere triste >
< Come posso non esserlo. La luce dei miei occhi si sta spegnendo e non posso fare nulla >
< Ora non devi pensare a me, ma a ciò che ti sto lasciando.>
< E’ proprio per ciò che mi lasci che non riesco a darmi pace >
< No mio caro. Tu non riesci a darti pace per i tuoi sensi di colpa infondati. Tutto ciò che ho fatto l’ho fatto pensando da sola. Non sei tu il colpevole della mia disgrazia. >
< Ma se avessi…>
< Non avresti potuto fare nulla ugualmente. Avresti solo rischiato di lasciare da sola l’unico tuo motivo per andare avanti >
< Ma se ti avessi fermata, se ti avessi costretta a non fa..>
< Non ci saresti riuscito. Ho la testa dura io > la donna cominciò a tossire.
< Cara! Stai bene? > i lati della bocca della donna erano leggermente sporchi di sangue, così come lo era anche il torace.
< Sono arrivata a capolinea eh? >
< Ti prego non dirlo…>
< Tesoro –sollevandogli leggermente il volto- potresti esaudire un mio ultimo desiderio? > Chiese la donna con sempre più fatica nel pronunciare le parole. Ormai erano arrivati all’ospedale. Tra poco sarebbe entrata in una sala dalla quale non sarebbe uscita mai più.
< Certo. > disse l’uomo piangendo
< Dirai a Nostra figlia Aoko che le voglio bene?>
< No! Sarai tu a dirglielo…di persona ok? > disse il marito piangendo
< Sai che non accadrà.>
< Tesoro ti-ti prego >
< Caro…per favore, apri gli occhi e si forte per entrambi.> l’uomo aveva smesso di rispondere. Sapeva che era arrivato il momento di lasciarla. Ma era un dolore troppo forte.
< Caro…>

< Grazie.! >
< Signori dobbiamo portarla in sala operatoria.> disse un medico
< Ancora un secondo > la donna fece avvicinare a se il marito e con le ultime forze gli diede un bacio. Un bacio che esprimeva il suo profondo amore. Un bacio che sapeva d’addio.
< Ti Amo > disse l’uomo lasciandola andare
< Anche io ti amo.> rispose con le lacrime agli occhi il marito.
Detto questo l donna entrò in sala operatoria. Una sala dalla quale non ne sarebbe mai più uscita. Una sala che avrebbe tenuto al suo interno il ricordo di una donna ,che anche se sofferente, manteneva il sorriso.
 
fine flash back
 
Erano passati tanti anni da quel giorno. Erano stati un susseguirsi di eventi, di sensazioni, di bugie. L’uomo che fece quella promessa cambiò non solo fisicamente ma anche caratterialmente. Aveva cresciuto da solo una bambina poco più che neonata, e continuava a farlo, ma il suo cuore gli faceva sempre ricordare quel giorno….come se fosse accaduto pochi istanti prima. Ma il dolore col tempo si trasformò in ricordo, e il ricordo si trasformò in vuoto. Quel vuoto era stato solo in parte colmato dalla gioia che quella bambina gli dava. La rabbia di come aveva perso la moglie. Il rimorso di non essere riuscito a salvarla. E la paura di non essere abbastanza per quella bambina era tanta.
 
< Papà io sono pronta vado a scuola ok? >
< va bene Aoko.> rispose il signor Nakamori seduto al tavolo della cucina col suo caffè.
< Papà, visto che sono ancora in punizione e sicuramente tornerò tardi, vuoi che porti qualcosa? > chiese Aoko facendo capolino dal corridoio
< No….no non credo. Oggi finisco di lavorare presto, quindi porto qualcosa io >
< OK! > rispose Aoko con un gran sorriso
< Allora a dopo! CIAO! >
“ E’ cresciuta davvero tanto da allora…..oh Tesoro, se potessi vedere quanto ti assomiglia.”pensò tristemente Nakamori, consapevole tuttavia che la moglie vedeva e sentiva tutto anche se così distante da loro.
 
 
 
 
 
POV KAITO
 
Dire che sono distrutto è dire poco. Più che pulire io e SONOPERFETTOINTUTTOCIO’CHEFACCIO  sembravamo due rivali. Subito dopo che Aoko è andata via ci siamo guardati con astio è abbiamo fatto una tacita scommessa “ Chi pulisce prima vince” non l’avessimo mai fatta. Mister NONHOBISOGNODELL’AIUTODINESSUNO vince, ma non perché fosse bravo (ho avuto così tante punizioni che cenerentola in confronto è alle prime armi ) ma perché avevo la testa da tutt’altra parte. Dov’era? Semplice, si stava scervellando in una equazione che sembrava non avere risultato, ovvero
AOKO + Cotta = Amore + Ragazzodicuinonsapevonulla
Era dalla conversazione avuta la mattina che non pensavo ad altro. Se continuava così sarei diventato matto. Ma ovviamente l’unica persona a poter dare delle risposte alla mie domande, era anche l’unica che si rifiutava di darmele. Il flusso dei miei pensieri venne fermato bruscamente, quando vidi davanti  a me la stessa persona che mi stava per mandare al manicomio.
 
si girò subito sentendomi. Ma c’era qualcosa di strano, sembrava triste.
< Ehi….Ciao. > Appunto.
< Aoko…che ti prende? Stai male? >
< No…si…forse, non lo so > sospirò infine.
< Ehi che hai? > la superai e mi misi davanti a lei. Le si leggeva in faccia la tensione, la tristezza, e la preoccupazione, e in faccia a me la preoccupazione e l’amarezza di vederla così.
< Io paradossalmente nulla, ma mio padre…>
< Cosa è successo a tuo padre? >
< E’ questo il punto. Non lo so – facendo un lungo respiro – si comporta in modo strano da ieri sera, come…..come se avesse paura di qualcosa >
< Da ieri sera? > le chiesi , ero abbastanza sorpreso il padre di Aoko era sempre energico e “pimpante” in un certo senso.
< Si da quando abbiamo, anzi, ho trovato il porta gioie della mamma >
< Portagioie? > poteva mai il padre aver paura di un portagioie?
< Si, ma penso che sia “spaventato” da questo – tirando fuori dal colletto della maglia scolastica un ciondolo – ha cominciato a comportarsi strano appena ha visto questo > Era certamente uno strano ciondolo, anzi più che strano era bello, stupendo. Lo osservai per qualche secondo, mi sembrava molto particolare ma non ne capivo il motivo.
< Non so…..mi sembra strano che per questo ciondolo si possa “spaventare” come hai detto tu >
< Mamma ha avuto molto riguardo nel conservarlo >
< e cioè? >
< Era all’interno di una custodia dentro un cassettino interno coperto dai pochi gioielli che aveva.>
< Ci teneva in modo particolare evidentemente. Sicuramente sarà uno dei primi regali che tuo padre gli ha fatto, e lui si comporta in modo strano solo perché gli evocherà molti ricordi che tu traduci come “paure”. > Aoko fissò ancora il ciondolo. Poi sollevò le spalle e lo rimise al suo posto
< Si hai ragione tu. Mi starò montando la testa inutilmente…..infondo è normale che si comporti strano….questo sabato andremo a trovare la mamma, quindi è plausibile il suo comportamento no? >
< Certo che è normale tranquilla > cercai di tranquillizzarla ma i realtà non ne ero completamente convinto, una volta , una delle rare in cui li avevo accompagnati a trovare la donna al cimitero, mi aveva detto che quel giorno non doveva essere vissuto con nostalgia e tristezza ma anzi con allegria e felicità. Diceva che lei avrebbe desiderato così. Quindi il fatto che si “spaventasse” o “preoccupasse” o qualsiasi cosa avesse il signor Nakamori in quel momento non era da sottovalutare…..ma questo ad Aoko non lo dovevo dire! Si sarebbe preoccupata e sarebbe diventata un cadavere vivente e si sarebbe rattristata moltissimo.
< E questo non deve accadere! >
< Cosa non deve accadere? > Aoko mi guardò perplessa, mi girai di scatto non mi ero reso conto di aver parlato a voce alta.
< EH?? NONO NULLA TRANQUILLA! > cominciai a ridere in modo nervoso. Aoko mi guardò non molto convinta ma non fece domande, alzò le spalle ed entrò in classe.
 
POV AOKO
Prima mio padre ed ora Kaito, si comportavano tutti in modo strano. Se volevano farmi diventare pazza ci stavano riuscendo bene. L’ora di lezione iniziò, ma io non sentivo nemmeno la metà di quello che stava dicendo la prof e fu così per l’intera giornata, tanto che quando suonò la campanella per il pranzo nemmeno me ne resi conto
< TERRA CHIAMA AOKO! CI SEI? >
< Ahhhh! Keiko per poco non mi rompevi un timpano! Ma sei pazza? >
< Ah scusami tanto ma è un pezzo che ti chiedo se vuoi venire a pranzare fuori con me! Ma dove hai la testa oggi? >
< Da nessuna parte….e si vengo con te, andiamo! > Seguì Keiko l’ultima cosa che volevo era attirare la sua attenzione su di me. Keiko se ci si metteva diventava meglio di 007 in persona.
< Allora…..cosa farai oggi? >
< Nulla di particolare rimarrò qui fino al primo pomeriggio a scontare la punizione del preside e poi dritta a casa, perché? >
< Perché volevo che mi accompagnassi in un posto…>
< E cioè? >
< quelli della sezione H stanno organizzando una festa….pensavo di andarci e così volevo prendere un vestito per la serata >
< Una festa? E per quale motivo? >
< Credo sia una specie di festa d’addio per quelli dell’ultimo anno >
< Ma scusa la festa è aperta a tutte le sezioni? Non dovrebbe essere solo per quelli della sezione H? >
< E’ aperta a tutte le sezioni in quanto si da l’addio a tutte le classi dell’ultimo anno > rispose alla mia domanda la donna dai mille corteggiatori, Akako
< AKAKO! > Keiko mi precedette nel pronunciare il suo nome. Era sorpresa quanto me nel vedere akako e soprattutto nel vederla sedersi vicino a noi. Cavolo. Stavo sicuramente sognando non ci potevo credere.
< Ciao anche a te Keiko – la salutò con un sorriso Akako – tornando al discorso di prima, allora? Vieni a comprare un vestito con noi? > ….eh?, EH? EHHHHH? AKAKO MI STAVA CHIEDENDO DI COMPRARE UN VESTITO CON LEI? QUESTO ERA SICURAMENTE UN SOGNO! NON POTEVA ESSERE ALTRIMENTI!
< VUOI VENIRE CON NOI? >
< Si, perché non posso Keiko? >
< NONO ASSOLUTAMENTE CERTO CHE PUOI SOLO CHE NON AVEVI MAI ACCETTATO DI VENIRE! >
< Bè ho deciso di volervi conoscere meglio quindi sta volta vengo >
< E’ GRANDIOSO! > Keiko era decisamente contenta, io invece ero sbalordita. C’era sempre stata una specie di “competizione” fra me e lei
< Come mai hai cambiato improvvisamente idea?> Keiko mi guardò come per dirmi di non farle cambiare idea….ma lei non aveva mai voluto conoscerci prima, perché farlo ora?
< Te l’ho già etto il motivo perch…>
< voglio quello vero >la interruppi io.
< Facciamo che te lo dico dopo quando siamo solo noi 2? >
< NO! IO LO VOGL…..>
< PERFETTO NE PARLATE DOPO ORA ORGANIZZIAMOCI PER OGGI POMERIGGIO!> Keiko mi interruppe, ci teneva tanto quindi accattonai i miei propositi di “guerra” con Akako e ascoltai Keiko che proponeva orari e luoghi dove incontrarci facendo ridere qualche volta Akako e qualche volta tutte e due.
Appena suonò la campanella cominciammo a tornare in classe, Keiko ci superò contenta di uscire finalmente anche con Akako
< Allora?….qual è il vero motivo della tua improvvisa voglia di uscire con noi? > Io però non mi ero dimenticata del discorso
< Devo un favore a Kaito. >
 
POV GENERALE
Aoko e Akako si fermarono nel mezzo del corridoio a guardarsi.
< Che favore dovresti a Kaito? E perché dovresti scontarlo con me? > chiese Aoko con una leggera ed impercettibile amarezza nella voce
< Il favore che gli devo non t’interessa e lo sconto con te perché sei tu ad averne bisogno. > rispose Akako con naturalezza
< Se pensi che te ne sarò grata o che Kaito si butterà hai tuoi piedi ti sbagli di grosso >
< Non mi interessa di Kaito, ne voglio la tua gratitudine. >
Aoko la guardò con uno sguardo sorpreso
< Aoko! Eccoti finalmente muoviti prima che entri il prof!…eh? Akako che ci fai con Aok…> Kaito venne interrotto da Aoko
< Che significa questo? >
< Significa che ricambio un favore ma cerco di crearne un altro >
Kaito le guardò con un sopracciglio alzato, ma appena sentì parlare Akako si fece serio…non capiva di che parlassero ma se Akako stava facendo qualcosa per Aoko era perché c’era qualcosa che non andava.
< Akako smettila. Di che sta..>
< EHI VOI TRE LAGGIU’ INMEDIATAMENTE IN CLASSE! O VI METTO IN PUNIZIONE SEDUTA STANTE >
< SI ARRIVIAMO SUBITO PROF! > così dicendo Akako sparì dalla loro vista
< Aok….>
< Andiamo. > Aoko non diede il tempo di parlare a Kaito che entrò in classe senza pensarci su. In quel momento la sua testa era un mare in tempesta. Sapeva che le stava sfaccendo qualcosa, ma non capiva cosa.
 
- Anche se non mi importa più di Kuroba non significa che non m’importi di te. Anche se non me ne spiego il motivo- pensò Akako sedendosi al suo posto guardando Aoko sedersi.






angolino d'autrice
Eccolo qui finalmente il 13 capitolo! Mi spiace tantissimo non essere riuscita ad aggiornare prima ma sono stata ricoverata in ospedale per alcuni problemi che si sono risolti solo pochi giorni fa! Quindi mi scuso se ci saranno molti errori di grammatica ( Come al solito del resto XD) e mi scuso se il capitolo non sarà dei migliori. Spero di ricevere molti vostri commenti e mi scuso ancora per lo spaventoso ritardo.
kiss kiss
fangirl_87
   
 
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