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Autore: floflo    29/11/2015    3 recensioni
[AU modern!] [AU high school!]
Prendi i personaggi di GoT e catapultali ai giorni nostri, nell’immaginaria città di King Landing e nella prestigiosa Westeros High School. Come si comporterebbero i nostri lontani dai tornei, gli assassinii, le guerre e gli avvelenamenti? Sicuri che King Landing dei giorni nostri sia un posto migliore dell’universo creato da Martin?
PoV di un personaggio che conosce tutti e che ha dire molte cose…
***
Questa storia era stata scritta per il contest indetto da Kirame amvs “There was Snow, Jon Snow” sul forum di Efp.
1.Varys
2.Tyrion e Jaime
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Varys
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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 Prompt # 67: Modern! AU
Prompt # 82: High School! AU
 



 

1. Varys - Prologo




Sono il consulente scolastico in questo liceo da molti anni, il mio nome è Varys.
È un istituto prestigioso questo, come prestigioso è il quartiere in cui è situato.
Il Westoros High School, del famoso distretto di Westeros nella città di King Landing: abitato dalla crème de la crème della città. Gente facoltosa, di antica nomea, gente che può fregiarsi di un blasone, di importanti parentele, gente rispettabile… talmente rispettabile da incutere, alle volte, terrore; gente che nasconde un’infinita sequenza di peccati privati dietro una lussuosa devozione pubblica.
Perché King Landing, in realtà, è un posto spaventoso, popolato da gente altrettanto spaventosa.
I Targaryen, i Lannister, gli Stark, i Baratheon, i Tyrell, tutti hanno dei segreti, tutti hanno qualcosa da nascondere, qualcosa da farsi perdonare, qualcosa di cui vendicarsi ma, ovviamente, si guardano bene dal darlo a vedere, anzi, come tutte le persone rispettabili, alzano un sacco di polvere per nascondercisi dentro.
Li conosco tutti, perché tutti sono passati dal mio ufficio.
Studenti, genitori, insegnanti, presidi e vicepresidi… Conosco le loro ascese, le loro cadute, i loro intrallazzi…
Io sono il loro confidente speciale.
Vengono da me a chiedere consigli, a confidarsi, a raccontare i loro problemi, i loro sogni, le loro speranze; vengono da me e io li ascolto, tutti, sempre. Perchè da me non vengono solo i ragazzi, anche le loro famiglie, che poi sono strettamente collegate tra di loro da interessi più o meno ufficiali.
Posso dire di avere cresciuto intere generazioni, ho visto i genitori di questi ragazzi crescere, farsi uomini e donne, sposarsi, mettere al mondo figli che poi avrebbero frequentato le loro stesse aule, perché sono passati tutti da questo liceo, da questa scuola e dal mio ufficio.
Si dice che la mela non cada mai troppo distante dal suo albero: posso confermare che è vero.
I ragazzi, che ora frequentano questa scuola, non sono diversi dai loro genitori, ne tramandano i loro vizi e le loro virtù e tutti, a modo loro, pagano il Karma delle loro famiglie: i ragazzi Targaryen costretti a scontare le colpe del loro folle genitore; i figli di Ned Stark eterni idealisti, i cui ideali si scontrano con una realtà tutt’altro che ideale; i ricchissimi Lannister, convinti che con il denaro si possa comprare qualsiasi cosa; gli intraprendenti Tyrell, disposti a tutto pur di ascendere la piramide del potere.
È un piccolo universo questo, un mondo a se stante che basta a se stesso, dove tutti sono in combutta con tutti e contro tutti pur di ottenere quello che vogliono. Perché tutti vogliono qualcosa e questo liceo è il luogo dove si sfidano, il loro campo di battaglia preferito.
Famiglie contro famiglie, figli contro genitori, genitori contro figli, studenti contro insegnanti, insegnanti contro genitori, perfino insegnanti contro insegnanti. Perché nemmeno chi dovrebbe istruire questi ragazzi a essere persone migliori è esente dal peccato.
Perché il potere è tutto a King Landing, è una torta invitante da spartirsi, e tutti vogliono la fetta più grossa.
Lo sa bene il nostro preside Tywin Lannister che mette la famiglia e il nome che porta al primo posto; la sa il professor Baelish, l’insegnante di filosofia, privo di qualsiasi scrupolo; lo sa Tyrion Lannister, figlio del nostro amato preside, nonché insegnante di letteratura, disprezzato da tutti ma dotato di una brillante intelligenza; lo sa bene anche Stannis Baratheon integerrimo insegnante di matematica.
Ma lo sanno bene anche le famiglie di questi ragazzi, i padri, le madri, i fratelli, le sorelle… La chiacchierata Cersei Lannister, per esempio, altra figlia del nostro amato preside Tywin e madre di Joffrey Baratheon, il rampollo più promettente del liceo e di King Landing: come ogni madre sarebbe disposta a gettarsi nel fuoco per i propri figli, o gettare quelli degli altri pur di salvare i suoi…
Cersei è la moglie del sindaco di questa città: Robert Baratheon.
Cersei è la donna più influente di King Landing e di conseguenza anche del Westeros High School.
Sa bene quanto conti il potere in questa città e quanto sia difficile mantenere il primato dell’importanza.
Perché perdere il potere, a King Landing, equivale a non contare più niente, quindi a morire.
Nessuno vuole morire a King Landing, soprattutto metaforicamente.
Cersei conosce le regole del gioco, manovra le pedine con abilità, è cosciente del fatto che “nel gioco dei troni o vinci o muori.” (*)
In questa città – e in questo liceo – si gioca col potere quotidianamente, tutti contro tutti, perchè il potere risiede esattamente dove la gente crede che risieda, nulla di più e nulla di meno (*): nelle stanze che contano.
Tutti vogliono entrare in quelle stanze, ed è per questo che ci si macchia delle peggiori nefandezze e si nascondono segreti inconfessabili: per salire sul carro del vincitore, per essere il vincitore, per sedersi sul trono.
Un trono che reclamano in tanti, per i motivi più disparati: per onore, per vendetta, per giustizia, per prestigio.
Ma è un gioco spietato questo, dove spesso sono gli innocenti a pagarne le conseguenze.
Io non ho nessun potere in questo gioco, e nemmeno mi interessa, a dire il vero, ma ho accettato di giocare nel mio ruolo, quello che mi è più congeniale.
L’etica professionale mi impedisce di sbandierare tutto ai quattro venti, ed è per questo che gli abitanti di King Landing tengono ai miei favori e ai miei consigli.
Probabilmente mi temono per ciò che conosco di loro, delle loro vite, dei loro vizi privati e delle loro pubbliche virtù, e mi disprezzano, pensando che sia un uomo spaventoso, un uomo senza scrupoli, un uomo pronto a venderli e a tradirli alla prima occasione per tornaconto personale, come farebbero loro se fossero al mio posto.
Perché i segreti, in questa città, valgono più dell’argento e degli zaffiri.(*).
Ma le tempeste vanno e vengono a King Landing, cambiano i sindaci, i presidi e i vice presidi, le onde si infrangono e si ritirano, il pesce grosso mangia quello piccolo, ma io continuo a restare a galla. (*)
Perché il mio compito è servire questo liceo, servire questa comunità: del resto ci deve pur essere qualcuno che si occupa di queste cose…





(*) Citazione originale del personaggio di ASOIAF





 
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