29/11/2015
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Era una fredda notte di metà dicembre e Dean, Sam e Castiel stavano indagando su un caso in cui erano coinvolti alcuni studenti universitari, sospettati di essere i responsabili delle terribili uccisioni nel campus di Berkeley, in California, in cui erano morti cinque studenti in strane e violente circostanze.
I ragazzi sospettavano che si trattasse di giovani mutaforma alle prese con i primi omicidi, per via della violenza e dell' impulisività con cui avevano ucciso le loro vittime e delle tracce che avevano lasciato dietro di loro: Scalglie di pelle, denti e unghie appartenute ai precedenti corpi di cui si erano impossessati.
Tutte persone che risultavano scomparse.
Si armarono di coltelli e proiettili d'argento e iniziarono la loro caccia, in quella notte di festa in cui avrebbero potuto passare inosservati tra li studenti ubriachi che commemoravano i loro amici scomparsi.
"Se i funerali fossero tutti così ci andrei più spesso!" Disse Dean osservando due ragazze mezze nude che ballavano intorno ad un barile di birra.
"Non sapevo che esistessero culture che onorano così i loro morti..." Esclamò Castiel piuttosto confuso.
"Bhe molti popoli antichi dedicavano ai loro defunti feste d' addio piuttosto movimentate - Iniziò a dire Sam - Ad esempio gli..."
"La lezione di storia ce la fai domani Sammy, ora pensiamo a trovare i nostri amici mostricciattoli, prima di ritrovarci a studiare un' altro cadavere!"
"Di solito quando dici domani intendi mai! Comunque dovremmo separarci, non li troveremo mai con tutta questa gente!" Rispose Sam, cercando di non urtare i ragazzi alla sua sinistra intenti a fare una gara di bevute.
"D' accordo, io vado ai piani di sotto..." Disse Castiel allontanandosi.
Sam salì a quelli superiori e Dean restò su quel piano, cercando di non farsi distrarre troppo da tutte le bellezze che gli passavano accanto.
La festa continuava e a parte le solite risse tra ubriachi e la gente svenuta nei corridoi tutto procedeva normalmente, i ragazzi però tenevano gli occhi aperti e le armi a portata di mano, aspettando un passo falso.
"Ehi bellezza! Ti va di bere un po' con me?"
Castiel si girò di scatto e vide una bellissima ragazza castana con due bicchieri in mano, aveva un vestito nero scollato e sorrideva allungandoli il bicchiere.
"Non posso, devo restare concentrato." Rispose con un mezzo sorriso.
"Su cosa? Sulle mie tette?"
"Cosa? Ma non stavo guardando le sue... I suoi seni." Imbarazzato, Castiel cercò di allontanarsi per non mettersi in situazioni compromettenti, ma la ragazza non cedeva.
"Oh andiamo, so che le stavi guardando, le guardano tutti!" Fece lei ammiccando.
"Bhe, forse se non fossero così in mostra..."
"Mi stai dando della puttana?" Il tono della ragazza suggerì a Castiel che il suo commento l' aveva irritata, sebbene non ne capisse il motivo.
"No io... Mi scuso per l' incompresione."
"Ti perdono se bevi qualcosa con me!" Fece lei cambiando espressione.
Castiel la guardò titubante, poi decise di bere per risolvere la questione e poter continuare la caccia, così dopo aver fatto un brindisi bevve tutto, salutò la ragazza e continuò la sua ricerca.
Un giovane alto e magro vestito da punk, si avvicinò alla ragazza non appena lui si allontanò.
"Fatto?" Domandò appoggiandosi alla sua schiena.
"E me lo chiedi? Lo sai che nessuno mi dice mai di no!"
I due sorrisero soddisfatti e si dirissero verso la loro prossima vittima, una ragazza bionda seduta su una poltroncina in fondo alla stanza.
"Stavolta tocca a te Marcus!" Disse la ragazza guardando il compagno.
"Con piacere!" Rispose lui mordendosi le labbra.
Al piano superiore Sam era appoggiato ad una finestra in corridoio e osservava tutti i ragazzi cercando segni di mutazione, erano ore ormai che stava dando la caccia a quegli esseri e di loro ancora neanche l' ombra.
La calma prima della tempesta lo faceva sempre innervosire, sapeva che avrebbero colpito, e l' attesa rendeva tutto più snervante.
"Dove diamine siete?" Si disse tra se e se, guardando gli studenti ballare davanti a lui.
Più in basso Dean stava seduto su un divano con un bicchiere in mano, con un occhio controllava la situazione, con l' altro la bella rossa che danzava da sola ad occhi chiusi.
Si alzò bevendo un ultimo sorso e si avvicinò a lei, visto che quei bastardi non si facevano vedere, tantovaleva ingannare l' attesa, pensò.
"Hey piccola..." Sussurrò all' orecchio della ragazza, nascosto tra ciuffi ribelli rossi come rubini.
Lei sorrise e iniziò a ballare sul suo corpo, salendo e scendendo a ritmo della musica, mentre Dean le teneva i fianchi con le mani.
Improvvisamente una figura si fece largo tra la folla, camminando con gli occhi celesti semi chiusi e dondolando da una parte all' altra.
"Cas!" Urlò Dean, spostando la ragazza e correndogli incontro.
L' altro sembrò riconoscere la sua voce e aprì di più gli occhi, cadendo tra le sue braccia non appena gli fu vicino.
"Cas che succede? Cos' hai?" Dean lo afferrò per la vita cercando di farlo stare in piedi, ma l' angelo era senza forze, si aggrappò debolemente a lui e richiuse gli occhi appoggiandosi al suo petto.
"D-Dean... Ti ho trovato..."
Dean gli afferrò il viso tra le mani e lo alzò, cercando di capire cosa avesse.
"Cas parlami, che ti hanno fatto?"
"Aiutami.." Sussurrò l' amico ansiamando e tremando.
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