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Autore: ItGetsBetter99_    29/11/2015    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se Kurt e Blaine non si fossero mai conosciuti?
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Tina Cohen-Chang | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Grazie alla Corrente del Golfo, piuttosto spesso in inverno a New York si poteva godere dell’atmosfera di uno stereotipato Bianco Natale.
Il bianco della neve contrastato dai colori elettrici delle frenetica Grande Mela creavano un’ambientazione così suggestiva da poter essere unicamente apprezzata.
Era il secondo Natale che Kurt Hummel avrebbe trascorso a New York. Il primo come fidanzato ufficiale di Blaine Anderson.
Il suo appartamento, a Bushwick, era un gran fermento. Era sempre stato un appartamento piuttosto popolato, e persino l’odiata coach delle cheerleader del suo liceo vi aveva alloggiato, tempo prima.
Le sue coinquiline e migliori amiche, Rachel Berry e Santana Lopez, non avrebbero avuto modo di rimanere a New York ancora per molto, infatti la prima si sarebbe presto trasferita a Los Angeles, per girare il pilota di una serie TV che avrebbe avuto lei come protagonista – “That’s so Rachel”, si prevedeva un successo – mentre la seconda sarebbe partita insieme alla sua ragazza Brittany come corista per il tour musicale dell’astro nascente Mercedes Jones.
Ormai Sam Evans aveva già lasciato New York per ritornare a Lima, dopo aver coronato il suo sogno da modello, e per questo Kurt, Rachel, Santana, Blaine, Mercedes, Artie e Brittany avevano intenzione di non sprecare gli ultimi momenti che avrebbero potuto trascorrere insieme, e soprattutto l’ultimo Natale in compagnia.
Blaine era finalmente venuto ad abitare nell’appartamento di Kurt, operazione che in precedenza era risultata molto complessa, per via dei problemi della convivenza. Negli ultimi giorni prenatalizi, però, la coppia pareva essere piuttosto stabile e felice. Al momento anche Brittany stava convivendo con i due fidanzati, Rachel, e ovviamente Santana.
Insomma, tutto pareva perfetto per una gioiosa e meritata vacanza natalizia, che segnava il termine di un anno molto duro e travagliato…
Tuttavia pareva prospettarsi un Natale piuttosto particolare, sebbene Kurt avesse imparato, a sue spese, che il Natale a New York è sempre particolare.
Il pomeriggio del freddo e nebbioso 24 dicembre, Kurt e Blaine si incontrarono a Central Park, per una consueta passeggiata romantica.
Kurt si sistemò la sciarpa rossa sul collo e prese Blaine per il braccio, posando la testa sulla sua spalla e procedendo a piccoli passi sul terreno erboso del maggiore parco di Manhattan.
-Allora, Blaine…- esordì Kurt, con solita dolcezza. –È tutto pronto per il cenone di questa sera. Io, Rachel e Santana ci siamo dati da fare tutta la mattina. Cioè, io e Rachel abbiamo cucinato, Santana ha assaggiato e approvato le portate!
-Se Santana considera edibile una pietanza che voi due avete cucinato, deve essere davvero una delizia…- commentò Blaine.
Kurt sorrise. –Effettivamente ha avanzato parecchie critiche. Ma, andiamo, è Santana Lopez…-.
Blaine strinse forte Kurt e sospirò: -Sai, nonostante i suoi comportamenti eccessivi, è sempre stata una buona amica, ma soprattutto penso che ci abbia infuso della forza. Intendo dire, forse ci siamo dati forza a vicenda…-.
-Che cosa intendi? – domandò Kurt.
-Stando con Brittany, è stata un’ulteriore dimostrazione che le coppie come noi non devono avere paura di nascondersi!
Kurt annuì, e aggiunse: -Tecnicamente, io e te siamo stati il vero esempio per loro. Chissà, forse la relazione tra Santana e Brittany non esisterebbe senza noi due. Forse non avrebbero avuto il coraggio di essere una delle prime coppie omosessuali della scuola!
Blaine si strinse nelle spalle e sorrise: -Forse ci siamo dati coraggio tutti insieme!
Kurt sorrise: -Hai perfettamente ragione!
Il vento iniziò a soffiare e depositò dei fiocchi di neve fresca sulla cuffia di Blaine. Il ragazzo scosse la testa, infreddolito, e approfittò di questa scusa per abbracciare ancora di più il fidanzato.
-Non vedo l’ora che sia stasera, Blaine. Sarà fantastico cenare insieme, ci tengo molto! – disse Kurt, sorridendo.
-Sarà perfetto! – confermò l’altro.
-Ti amo, Blaine Anderson!
-Ti amo anch’io, Kurt Hummel!
E così dicendo i due ragazzi si scambiarono un bellissimo bacio. Un bacio profondo e sincero, che dopo anni di fidanzamento è ancora in grado di suscitare le emozioni più profonde.
*****
Quella sera Kurt, Rachel, Santana e Brittany si occuparono degli ultimi lavori prima del grande cenone, che avrebbe ospitato anche Mercedes, Artie e Elliott Gilbert.
-Certe volte, Lady Hummel, mi domando per quale motivo il tuo fidanzato sparisca misteriosamente ogni volta che bisogna fare qualche lavoro! -  commentò Santana seccamente.
-Fare presenza e non partecipare più o meno è la stessa cosa! – la rimbeccò Kurt –Inoltre ho chiesto a Blaine di comprare delle bevande. Ha detto che sarebbe passato a salutare alcuni amici della NYADA e poi sarebbe tornato subito a casa! -.
Santana si strinse nelle spalle: -Sarà, eppure sono le sette e mezza, e non si è ancora fatto vedere! -.
-Ha promesso che non avrebbe tardato oltre le otto! – commentò Kurt, tranquillo.
-Beh, che nessuno osi compromettere l’immacolata gioia natalizia con i soliti litigi. Insomma ragazzi, sono le ultime occasioni che ci rimangono per rimanere tutti insieme. Questa sera voglio vedere solo sorrisi e sentire solo canti natalizi! – commentò Rachel, per pacificare i due amici.
-Okay, ma quando ti sento cantare Merry Christmas Darling non mi riesce proprio di sorridere! – ribatté Santana sarcasticamente.
Nel frattempo i minuti iniziarono a scorrere incessanti. Per Kurt le lancette dell’orologio parevano essere celeri come quelle dei secondi.
“Blaine ha promesso che non avrebbe tardato oltre le otto” si ripeté nella mente. “Sta arrivando, sarà sicuramente bloccato nel traffico!”.
Finalmente, alle otto meno cinque, Kurt udì bussare vigorosamente alla porta di ingresso, e si avviò ad aprire sollevato.
All’ingresso, tuttavia, non incontrò Blaine, ma Mercedes, Artie e Elliott.
-Oh… siete voi! – commentò deluso.
-Beh, un’accoglienza davvero impeccabile… grazie mille, Kurt! – commentò Mercedes un po’ stizzita.
Kurt si accorse della figuraccia e arrossì. –Sono felicissimo di vedervi, ragazzi, non fraintendetemi… il fatto è che Blaine non è ancora tornato a casa e…-.
-Non arriverà! – concluse Santana brutale.
Mercedes scosse la testa e prese il suo posto: -In effetti c’è molto traffico fuori, Kurt! Probabilmente il problema è quello! -.
-Perché non ti siedi accanto a me, Elliott? – domandò Rachel, mentre tutti prendevano posto.
-Oh no, siediti vicino a me! – esclamò Santana, esibendo il suo miglior sorriso.
Tempo prima Rachel e Santana, dopo un profondo litigio, avevano tentato a tutti i costi di ingraziarsi Elliott. Ora le due amiche si erano rappacificate, ma talvolta era difficile sopprimere totalmente i vecchi conflitti.
-Ragazzi, io ho una certa fame! Sarei tentata di mangiare i tovaglioli ma Rachel mi ha già detto che non posso! – si lamentò Brittany.
Kurt annuì. –Vorrei aspettare Blaine. Provo soltanto a telefonargli, Britt, d’accordo? -.
Così dicendo chiamò Blaine sul cellulare. Rispose la segreteria.
Riprovò cinque minuti dopo e riaccadde la stessa cosa.
-Credo che sia molto in ritardo! – commentò Kurt, un po’ deluso.
-Allora mangiamo? – domandò Brittany.
Kurt annuì, e prese anche lui il suo posto a tavola.
Tutti quanti si divertirono, risero e approfittavano dei pochi ultimi momenti che avrebbero potuto passare insieme. Ma non Kurt. Sebbene si sforzasse di interagire, non poteva che chiedersi per quale motivo Blaine era così tanto in ritardo.
Due ore e svariate chiamate più tardi Blaine rientrò in casa.
Kurt gli corse incontro e come primo istinto lo abbracciò.
-Blaine! Stai bene! Non mi rispondevi, non arrivavi più… io ero preoccupatissimo! -.
Blaine ricambiò l’abbraccio.
-Oh, no… sto bene, anzi, benissimo. Credo di aver perso la cognizione del tempo insieme agli amici della NYADA, sai…- si spiegò lui.
Kurt rimase immobile per qualche secondo e poi si scostò dall’abbraccio, lanciando una terribile occhiata a Blaine.
Santana interruppe il silenzio che si era creato commentando con un: -Questa, poi!!
Kurt prese fiato e riuscì a dire soltanto: -Mi segui un attimo fuori? Non vorrei testimoni mentre ti uccido!
Allora, probabilmente, Blaine si accorse di quello che aveva fatto.
Kurt e Blaine discesero le scale, il primo con passo rapido e stizzito, fino a raggiungere la scalinata innevata esterna alla casa di Kurt, Rachel e Santana.
Anche a Bushwick il vento soffiava imperterrito, trascinando i candidi fiocchi gelidi nell’aria così densa e fredda.
-Kurt, io…- iniziò Blaine, per scusarsi.
-Stai zitto, Blaine Anderson. Sei stato un idiota, c’è poco altro da dire! Io mi sono impegnato affinché questa serata fosse perfetta. Perché è una delle ultime che potremo passare tutti insieme, perché è Natale. Io ci tenevo, tenevo davvero alla tua partecipazione. E tu cos’hai fatto? Sei stato per due ore con i tuoi amici della NYADA senza dare spiegazioni, senza mandare neanche un dannatissimo messaggio. Rovinando la mia serata! ROVINANDO TUTTO QUANTO!
La faccia di Blaine si fece sempre più triste ad ogni parola ed ogni urlo di Kurt.
-Perché deve sempre finire così? Sempre con noi due che litighiamo e soffriamo! – domandò Blaine, con la voce tremante.
Kurt scosse la testa e sospirò. –Perché forse è così che dovrebbe finire. Forse non siamo davvero fatti l’uno per l’altro. Hai ragione, finiamo sempre per litigare, sai, forse…-.
-Forse vorresti un altro ragazzo, non è vero? -.
Qualcosa scattò dentro la mente di Kurt. Un’ira, una rabbia che aveva stipato per giorni e giorni e stava sempre più deformando il suo pensiero. –Forse è così, Blaine! Vorrei… vorrei davvero non averti mai conosciuto! – gridò, con le lacrime agli occhi. E così dicendo si voltò e ritornò su per le scale.
Blaine rimase spiazzato. Sentì un colpo al cuore e le lacrime calde rigargli il viso con crescente vigore.
-Aspetta… Kurt… Non lo pensi per davvero! – gridò Blaine.
Ed infatti non lo pensava. Perché l’amore di Kurt per Blaine era forte, era sincero. Non pensava veramente una cosa simile. Però l’aveva detta… e si sa, le parole hanno sempre un peso!
Kurt raggiunse la sua stanza il lacrime senza dire nulla agli invitati e si stese sul letto, sempre piangendo.
Rachel tentò di parlargli, ma lui la scacciò, senza dare spiegazioni.
Rimase sdraiato sul letto con gli occhi lacrimanti aperti per un periodo di tempo indefinito. Quando lanciò un’occhiata all’orologio, poco prima di addormentarsi, si rese conto che era scattata la mezzanotte. Ormai era Natale, tempo di desideri!
*****
Quando Kurt si svegliò erano circa le dieci. Aveva dormito molto, ma dopotutto lo stress e la stanchezza erano stati un mix più micidiale di qualsiasi sonnifero. Era solo, non c’era Blaine accanto a lui.
Pensò che si fosse già svegliato e decise di andare a cercarlo.
Nonostante fosse ancora arrabbiato per il comportamento di Blaine, Kurt voleva scusarsi con lui. Non riusciva a levarsi dalla testa le parole che aveva pronunciato: “vorrei davvero non averti mai conosciuto!”.
Si sentiva a pezzi per aver detto una cosa simile all’amore della sua vita. Voleva scusarsi, voleva abbracciarlo, voleva dirgli che era la miglior cosa che aveva fatto ingresso nella sua vita, anche se la loro relazione poteva avere dei difetti.
Iniziò a cercarlo per tutta la casa, ma non c’era nessuna traccia di Blaine.
Allora decise di chiamarlo. Controllò il cellulare e scoprì con meraviglia che per errore si doveva essere cancellato il numero di Blaine.
Allora si rivolse a Santana, che pareva anche lei essersi appena svegliata, e arrivò in cucina stropicciandosi gli occhi.
-Per caso hai visto Blaine da qualche parte?
-Blaine?
-Sì, certo. Il mio ragazzo! – spiegò Kurt.
-Ma tu non hai un ragazzo! – ribatté Santana.
-Dai, Santana. Abbiamo avuto un brutto litigio ma non ci siamo lasciati ieri sera! – commentò Kurt, innervosito.
-Lady Hummel, le opzioni sono tre. Stai diventando schizofrenico, stai facendo un qualche giochino perverso o ti sei dato alla droga pesante. Conoscendoti anche quella leggera potrebbe farti questi effetti! -.
Kurt scosse la testa, stranito. Che problema aveva quella mattina, Santana?
-Per favore, potresti solo dirmi dov’è Blaine? -.
-QUALE BLAINE? – domandò Santana, visibilmente innervosita.
-Blaine Anderson, ovviamente!
Santana scosse la testa. -Ma chi diamine è Blaine Anderson?
   
 
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