Videogiochi > Assassin's Creed
Segui la storia  |       
Autore: dark dream    02/03/2009    4 recensioni
**AVVERTENZA QUESTA STORIA E' IN MANUTENZIONE PER ELIMINARE LA PRESENZA DI ERRORI DI ORTOGRAFIA E SIMILI. DARK DREAM**
:-Non mi quadra- Sussurrò Altair
:-Cosa?- Chiese Desmond
:-Il fatto che non c’è nessuno a guardia delle mura-
[...]
:-Sono furbi, dobbiamo stare attenti-
[...]
:-Le lacrime di fenice guariscono ogni ferita-
[Frammenti del 12 capitolo, "Le lame tra la folla"]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altaïr Ibn-La Ahad , Altro personaggio, Desmond Miles , Malik Al-Sayf , Nuovo personaggio
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
1 capitolo
Le due facce della medaglia



Quel giorno sembrava uno come tanti altri all'Abstergo: Lucy e Vidic lavoravano al computer, mentre Desmond si accingeva a stendersi nell' Animus. Avviata la procedura, tutto stava andando come sempre, ma dopo aver caricato il nuovo blocco di memoria ed aver avviato la procedura iniziale, sullo schermo del computer di Lucy apparve un messaggio di errore nella procedura di lettura dei ricordi del antenato:

-Cosa sta succedendo signorina Stillman?- Disse Vidic con la sua solita aria calma e pacata ma che in realtà nascondeva un tono irritato per tutte queste interruzioni.
-Non ne ho idea. Sembra che l'Animus abbia iniziato una procedura di assorbimento della mente e del corpo del soggetto 17- Cercò di spiegare Lucy, mentre batteva freneticamente le dita sulla tastiera.
-Questo cosa significa? Si spieghi signorina Stillman- Il professore cominciava ad alterarsi ad ogni momento sempre di più.
-Significa che è probabile che Desmond venga risucchiato all'interno del ricordo, che sia lui stesso a viverlo e non nei panni del suo antenato- Chiara e limpida fu la sua risposta.

Mentre loro discutevano, Desmond fu immerso in una forte luce accecante bianca, come accadeva normalmente, ma quando scomparve, si ritrovò disteso sul terreno di una radura desolata dove non c'era anima viva a parte le piante rampicanti che crescevano incolte avvolgendo tutte le pareti rocciose.
-Non mi ricordo di essermi fermato qui l'ultima volta-disse fra sé.
La radura era infinita e si fermava solo per lo stagliarsi di alcuni dossi di terra coperti da vegetazione e da fiori di ogni forma e genere.
Desmond ancora intontito incominciò ad incamminarsi verso quella che sembrava l'unica città presente da quelle parti; arrivato a metà strada sentì il rumore degli zoccoli di un cavallo che correva molto velocemente; non ebbe neanche il tempo di girarsi che una lama gli provocò un taglio profondo e trasversale che gli attraversò tutta la schiena. Sgranò gli occhi e si accasciò a terra per il dolore, la vista si fece sempre più sfocata fin quando non svenne, l'ultima  cosa che udì, fu il suono inconfondibile di due spade che cozzavano in un' aspra battaglia.

Quando si risvegliò, era ancora intontito, la sua vista lentamente ritornava lucida, ma i suoni rimasero attutiti come se fossero ovattati.
Quando finalmente riaprì gli occhi si trovava disteso su un letto che era tutto all'infuori che comodo, in un infermeria dalle pareti in pietra. Si guardò intorno e notò che c'erano altri letti, con altri pazienti sopra, ma non ci badò molto, era troppo confuso: quel posto gli era familiare e sconosciuto allo stesso tempo.

Provò ad alzarsi ma il dolore alla schiena era ancora troppo forte, quindi, si limitò a stendersi di nuovo, e in quel momento notò che gli mancavano scarpe e maglia, al posto di quest'ultima aveva una benda che gli fasciava tutta la zona lesa. Desmond era attonito, non capiva. Dove si trovava ora? Con chi aveva a che fare? E sopratutto, cosa gli era successo?

Non riusciva a trovare una risposta.

Immerso nelle sue domande, decise di uscire da quella stanza e cercò ancora una volta di alzarsi; anche se molto difficilmente riuscì a dirigersi verso l'uscita. Senza far rumore, aprì la porta, la quale scivolò silenziosamente sui cardini, ed uscì richiudendosela alle spalle incominciando poi ad incamminarsi.
Il corridoio dove si trovava era deserto, fatto completamente in pietra e rivestito di stupendi arazzi raffiguranti scene di guerra. Camminando li osservava ed ognuno di loro gli sembrava in qualche modo familiare. Si fermò a fissare una di quelle immagini che lo colpì particolarmente: era un arazzo completamente rosso dove al centro spiccava una specie di montagna, forse era una "A" un po’ stilizzata e di colore nera con al centro un piccolo labirinto di forma quadrata. Faceva un certo effetto perché quel simbolo gli si affacciava nella mente come se non fosse stato la prima volta che lo vedeva, come se ci fosse sempre stato a contatto. Gli sembrava troppo familiare, quasi...

Ad un tratto capì, non ci poté credere, non era concepibile una cosa del genere, sicuramente era successo qualcosa all'Animus perché tutto ciò era impossibile, che lui: Desmond Miles, soggetto 17 per il progetto Animus, e discendente di Altaïr Ibn La-Ahad fosse finito nel 1191 D.C. ,ai tempi della Guerra Santa e oltretutto nella fortezza degli assassini, oppure chissà in quale tempo oppure chissà in quale epoca e forse ci sarebbe stata anche la possibilità di...

-Si, la penso anche io così- Sentì una voce provenire dal corridoio.
-Infatti! Il maestro è sempre stato una persona saggia, ma ora che c'è lui al comando credo proprio che la setta ne guadagnerà molto- Un'altra voce rispose alla prima.

Desmond sentì delle presenze che si avvicinavano da dietro l'angolo, stavano salendo le scale.

-Oh cavolo!-  Si lasciò sfuggire Desmond.
-Hai sentito?- La prima delle sue voci.
-Si! Cos'era?- La seconda -Chi va la? Mostrati se ne hai il coraggio!- 

Desmond sentiva scorrere dentro una paura folle, ma nonostante tutto si fece coraggio, indietreggiò e con uno scatto felino corse di nuovo verso la porta dell'infermeria, ci mise un po’ perché si era allontanato parecchio senza accorgersene, infatti si stupì di essere riuscito a percorrere tutto quel tragitto nonostante la ferita. Riuscì ad arrivare nell’infermeria, giusto in tempo per non farsi vedere dai due assassini che lo stavano cercando, si chiuse la porta alle spalle e poté tirare un sospiro di sollievo mentre sentiva da fuori le voci dei due.

- Hai sentito pure tu vero?-
- Sì! Ma ci saremo sbagliati, come vedi qui non c'è nessuno!-
-A quanto pare. Adesso è meglio se andiamo, rischiamo di ritardare e il maestro ci punirà! -
-Sì, è meglio che andiamo.-
Così i due si allontanarono e Desmond poté finalmente rilassarsi e cominciare a riflettere su cosa gli era successo.





Note dell'autore!
Salve ^^ volevo presentarmi,non sono nuovo di qui perchè sono inscritto gia da 4 anni ma non ho mai postato niente e questa e la mia prima storia,spero che vi piaccia e che non siate troppo crudeli con me,insomma e la mia prima storia ç_ç,ma comunque sono ben accetti suggerimenti o consigli su come potrei migliorare e spero che mi aiuterete perchè come avete potuto notare non sono molto bravo ^^ quindi spero vivamente che mi aiuterete.



   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Assassin's Creed / Vai alla pagina dell'autore: dark dream