-Ascoltami!- urlò
La guardai. La sua pelle era così pallida e i suoi lunghi capelli erano neri come ali di corvo.
Lei mi stava fissavando, i suoi grandi occhi marroni erano fissi sui miei.
-Cato...-sussurrò
-Clove...-
In un secondo la tristezza che alleggiava nei suoi occhi si trasformò in rabbia
-Come hai potuto?-mi chiese mentre i suoi occhi cominciavano a diventare umidi
-Io...- dissi
-Non posso crederci!- urlò.
Rimasi in silenzio senza smettere di fissarla.
Era veramente Clove, la mia miglior amica, la mia alleata e anche qualcosa di più.
-Tu..mi hai uccisa Cato-
Ancora una volta rimasi in silenzio
-E ora guardami- disse -Sono morta-
La sua pancia cominciò a sanguinare, il rosso del sangue macchiò la tunica bianca che stava indossando e le goccie calde scivolarono a terra.
-Sì, ti ho uccisa- ammisi freddo
Lei rimase in silenzio con le braccia lungo il corpo
-L'ho fatto. L'ho fatto per..-
-Per vincere- mi interruppe -Lo so..è solo questo che conta no?- chiese
-Ho vinto no?- dissi sorridendo leggermente soddisfatto
Fece un passo in dietro, un'altro e un'altro ancora
Un passo dopo l'altro si stava allontanando da me.
-Ne è valsa la pena Cato?- mi chiese poco prima di sparire.

Mi svegliai urlando in una pozza di sudore.
Gli incubi.
Non se ne sarebbero mai andati.
Spostai le coperte di scatto e mi alzai dal letto.
Camminai fino alle finestre della mia camera.
Capitol City.
Le luci notture della città illuminavano tutta la mia stanza.
L'avevo sognata ancora.
Clove.Non sarei mai riuscita a dimenticarla. L'avevo uccisa. E per cosa?
Mi guardai attorno.
“Ne è valsa la pena Cato?” le sue parole mi martellavano in testa.
Vivevo a Capitol City, tra riccheza, fama, Gloria e...prostituzione.
Nella mia vita mancava solo lei.
E io l'avevo uccisa.
I miei sensi di colpa finirono quella notte.
Con un colpo di pistola alla tempia.