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Autore: saffyj    30/11/2015    3 recensioni
Bella, una ragazza viziata obbligata a vivere come la gente comune nascondendo la sua vera identità. Edward un ragazzo comune che adora la vita, ma odia i bugiardi!
Come posso due mondi così differenti riuscire ad incontrarsi? ... E come può un ragazzo semplice, senza soldi e molti sogni conquistare il cuore di una ragazza che ha tutto ciò che vuole?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black | Coppie: Bella/Edward
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ciao a tutti! Lo so, avevo promesso di pubblicare domenica, ma ahimè ho avuto dei contrattempi, ma rimedio subito!
Il prossimo capitolo è non corto, ma cortissimo... è uscito così ed allungarlo lo snaturava...
Quindi buona lettura e a presto!!!

 
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Finalmente tutto sta tornando alla normalità.
Jacob è tornato a lavoro rendendomi le ore al New Moon molto meno pesanti grazie alla sua risata contagiosa e alla sua allegria. Alice si è ripresa quasi completamente, ogni tanto ha ancora delle crisi di panico, ma secondo Carlisle sono normali e molto presto svaniranno.
Edward è diviso tra il lavoro in cantiere, i concerti con la band e fare l’infermiere a sua sorella. Non ci siamo più scambiati baci, ahimè, nessun contatto se non casuale.
Però siamo diventati buoni amici.
Passo molto tempo a casa sua. Alice si sta riprendendo completamente dalla brutta esperienza e più volte ho passato il pomeriggio a casa sua con Angela e Tanya. Edward si è unito sovente al nostro pomeriggio tra ragazze, e più volte ci siamo ritrovati soli a parlare di libri, di musica e di sogni.
Mi sono anche fermata alcune sere a guardare un film insieme ai miei nuovi amici e, immancabilmente, mi sono sempre trovata seduta vicina ad Edward. Non che mi dispiaccia, anzi, è divertente guardare i film con lui, ha sempre un aneddoto sui protagonisti o sulla trama che rendono più interessante la visione... ok, ok, lo ammetto... la sua presenza rende tutto interessante, ma vi posso assicurare che guardare un film con la voce sensuale di Edward che ti soffia in un orecchio... Beh! E' molto interessante!
Ha anche ricominciato a suonare, anche se non riesce ad essere presente a tutti i concerti della band, io non manco a nessuna serata. Mi piace passare le serate con i ragazzi e ormai ho l'abitudine di accettare la birra che puntualmente Edward mi offre a ogni fine concerto.
Sto bene con lui, è colto, ha tantissimi interessi e ama la vita. Odia solo i ricchi, li chiama i puzza-sotto-il-naso, come Jacob… e vi posso assicurare che questo non è un particolare da poco conto.
E’ difficile mordersi la lingua quando spara veleno su persone che conosco, o su atteggiamenti e pensieri che fino a poco tempo prima erano i miei… sono stata molto attenta a non farmi scoprire, non penso che vorrebbe essermi ancora amico se sapesse che sono anche io una puzza-sotto-il-naso.
 
Come aveva immaginato Edward, i delinquenti ricconi non sono mai stati trovati, il numero di targa che avevo preso non servì a nulla. Sicuramente i paparini avevano dato laute mance o fatto telefonate ai piani alti per insabbiare la cosa, mantenendo linda la fedina dei loro figli. Ma non dimenticatevi che sono Isabella Mary Swan e in certe occasioni essere una puzza-sotto-il-naso mi permette di non far insabbiare completamente la cosa! Quei vili, per non chiamarli con altri nomi, la pagheranno, forse tra mesi o anni, ma io non dimentico e sono anche io una figlia di papà…
 
A proposito di mio padre! Dopo la sera della rissa ha allentato un po’ la corda. Ha riattivato i miei conti e, anche se non ha voluto restituirmi le carte, mi permette di fare credito dall’estetista e nelle boutique. Mi avrebbe fatto credito anche da Silvia, la mia ex parrucchiera, ma ormai mi servo dal Sunrise e mi trovo divinamente.
Grazie a questi agi ritrovati sono tornata a frequentare Rose. La prima volta che mi presentai alla sua porta mi abbracciò stritolandomi e abbiamo saltato dalla gioia per circa dieci minuti. Siamo andate a fare shopping e ci siamo rilassate in una spa! Abbiamo chiacchierato di tutto, o quasi. Le ho raccontato di Edward, del nostro bacio, di come i suoi occhi mi facciano girare la testa e di quanto sia difficile non volargli addosso ogni volta che esce dal bagno a torso nudo. Le ho raccontato di Alice, di Angela e dei ragazzi della band. Ovviamente non sono scesa in particolari come i loro lavori o dove abitano, per il resto le ho raccontato tutte le nostre avventure, compresa la rissa!
Da quel giorno abbiamo ricominciato a frequentarci. Tutti i mercoledì pomeriggio sono impegnata con lei e la tengo aggiornata. Lei mi ha raccontato dei miei vecchi amici, mi ha riferito delle ultime conquiste di Laurent, del lavoro all’estero di Mike e della promozione di Dimitri ma, tolto qualche piccolo gossip, non succede mai nulla di esaltante così, quando ci incontriamo, sono io a tenere banco.
Ha provato a parlarmi di Mike. Sapeva che mi piaceva Edward, ma voleva provare a farmi riallacciare i rapporti con il mio ex. Effettivamente ci frequentavamo da anni, ed era stato il mio primo e unico ragazzo, ci chiamavano i Mikysi, ma ormai per me era acqua passata. Avevo bei ricordi con lui, non posso negarlo, ma era parte del passato.
Ok, ok, so già cosa state pensando! Non voglio più Mike perché mi sono innamorata di Edward! Errato! Non voglio più Mike perché al nostro ultimo incontro ho capito che persona viscida è! Edward non c’entra assolutamente nulla!!!
Quando ripenso alle parole e agli sguardi che ci siamo scambiati fuori dal bagno del ristorante la mia pelle si ricopre di brividi, e vi posso assicurare che non sono di piacere! Quindi: mettiamo un velo pietoso sul discorso Mike!
 
Rose mi ha anche chiesto dove abitassi e che cosa facessi per mio padre. Sulla casa le ho detto la verità, e da come ha strabuzzato gli occhi ho capito che non era ancora il momento di dirle tutto quindi per il lavoro sono rimasta sul vago.
 
“Tra un mese è il mio compleanno! Li inviterò tutti, così finalmente potrò conoscerli!!!” esordì un mercoledì entusiasta.
Il succo che stavo bevendo mi andò di traverso ed iniziai a tossire. Ero rossa in viso e il respiro faticava a tornare… tolto lo spavento iniziale di non riuscire a prendere fiato, fui grata al succo perché fece cadere il discorso salvandomi… o almeno così avevo sperato!
“Dai tranquilla, non ti tocco il Tuo Edward!” mi disse mentre mi batteva la mano sulla schiena per farmi riprendere fiato.
“Non è il Mio Edward!” mi difesi, ma il suo sorriso malizioso mi fece intendere che non mi credeva.
Ma possibile che se parli un po’ di più di una persona tutti si mettano in testa che te ne sia innamorata? Vero, è un dio greco con un cervello fino ed un sorriso da mozzare il fiato, ma non sono innamorata e non è il mio ragazzo! Sono felicemente single e mi piace stare in compagnia di un buon amico!
“Ok, ok, ti credo! Ti farò avere gli inviti entro prossima settimana… oppure puoi darmi gli indirizzi così li faccio recapitare direttamente!” meglio di no!
“Non ti preoccupare! Ci penserò io a consegnarli” nel cassonetto!!!
 
Non era una situazione facile. Dovevo mentire a Rose e dovevo mentire ai miei amici. Mi sentivo divisa in due, ma non riuscivo a decidermi in che mondo vivere, volevo tutti e due.
Così attuai un piano per poter mantenere entrambi senza rischi!
Decisi di cominciare con l’essere più sincera con i miei nuovi amici… con Rose dovevo solo prendere tempo!
 
Parlai con mio padre per cambiare appartamento. Adoravo la mia vasca idromassaggio e la tv da cinquanta pollici, ma ero già andata a casa di tutti i miei amici e non li avevo mai invitati da me e le battutine iniziavano a fioccare. Iniziava a destar sospetti anche la mia strana abitudine di prendere appuntamenti di fronte alla vetrina del parrucchiere.
“Fossi in Patrick ti farei pagare l’affitto del marciapiede” scherzò una sera Edward mentre chiacchieravamo, appoggiati al muro vicino al salone, dopo un concerto al Midnight Sun.
“Se il problema è il disordine, posso venire a darti una mano. Tra tenere compagnia ad Alice e il lavoro è comprensibile non riuscire a tener casa a posto.” Si propose ingenua Angela una mattina mentre prendevamo il caffè.
“Secondo me, Isabella, non vive in un appartamento, ma in un sottoscala, coperta da cartoni… se vuoi posso ospitarti io” disse una sera Jacob ormai brillo assicurandosi uno scappellotto.
“Forse Carmen è un’aliena, un esperimento scientifico… e tu la tieni prigioniera nel tuo appartamento” azzardò con tono cospiratore Seth.
“Secondo me, Bella, vive in un attico spaziale, con mille stanze, la vasca idromassaggio e un televisore da cinquanta pollici collegato ad un impianto stratosferico, e Carmen è la sua domestica” azzardò Tanya e scoppiai a ridere per nascondere il nervoso, ressi il gioco fingendomi una puzza-sotto-al-naso snob e mi convinsi che dovevo trovare velocemente un altro appartamento.
Così tra tenere compagnia ad ad Alice, stare con Edward, i mercoledì con Rose e lavorare al New Moon devo anche trovare il tempo per cercarmi un nuovo alloggio.
 
Grazie all’aiuto di Garrett, il figlio del socio di mio padre, riuscii a trovarlo ed era perfetto. Era luminoso, vicino al ristorante ed era composto da: tre camere da letto con bagno, uno studio, un’ampia zona giorno sovrastata da un piccolo soppalco mansardato ed un piccolo bagno di servizio. Non troppo sfarzoso, ma nemmeno troppo povero.
Ok, che la mia nuova vita mi piace ed adoro i miei nuovi amici e le mie giornate piene, ma ciò non toglie che sono sempre Isabella Mary Swan… giusto?
Per l’arredamento mi sono affidata completamente ad Esme, è bravissima e sono certa che riuscirà a renderla perfetta, elegante, ma non troppo chic. Un appartamento adatto ad una ragazza con lo stipendio medio, ma con tanto buon gusto. Dovrà solo riuscire a mettere la vasca idromassaggio nel bagno della mia stanza, e l’impresa è ardua non solo per le misure ridotte del bagno, ma anche per la necessità di poterla nascondere facilmente le sere che inviterò i miei amici a casa. Non voglio privarmi dei miei bagni rilassanti… no, non potrei vivere felice senza i massaggi della mia vasca!
 
Alla festa di ritorno al mondo di Alice, perché quella di ritorno a casa l’avevamo festeggiato nell’appartamento dei Cullen il giorno stesso in cui tornò, mi presentai con Jasper. Tutti credettero alla storia del lontano cugino venuto dal Texas grazie al suo accento.
Ed il primo passo era stato fatto, Jasper non era più obbligato a seguirmi nell’ombra rischiando di essere notato.
 
Il locale di James era chiuso per l’occasione e c’erano solo i miei nuovi amici. Abbiamo passato il pomeriggio ad agghindare il locale. Tanya era brava quanto Alice a organizzare una festa, quindi ci siamo affidati tutti a lei che, in piedi su una sedia al centro della pista da ballo, urlava ordini a destra e a manca, mentre io ed i ragazzi correvamo come dei pazzi. Pure Jasper si diede da fare e fece subito amicizia con tutti. Con Tanya l’approccio fu più difficile, era imbarazzato e lei si divertiva a farlo arrossire… malefica!
Quando Paul fischia il segnale, ci nascondiamo tutti dietro al bancone. Difficile stare in silenzio e non scoppiare a ridere, quando si è in dieci in uno spazio per quattro. Ti ritrovi mani, gomiti e piedi in punti impensabili.
“Ma dove stiamo andando?” chiede Alice bendata, mentre Edward la guida di fronte al bancone.
“Fidati” le risponde facendo l’occhiolino a Paul.
Le toglie con un gesto veloce la benda dagli occhi e noi ci alziamo dal nascondiglio urlando “Sorpresa!”.
Rimane a bocca aperta e inizia a piangere di gioia saltellando sul posto mentre batte le mani.
 
Usciamo tutti dal bancone e, mentre Paul inizia a versare birra come se non ci fosse un domani, a turno ci avviciniamo e la baciamo.
Lo sguardo di odio che Edward lancia a Jasper mi fa sorridere, sembra geloso, ma faccio finta di nulla e prendo per mano Jasper. Con piacere noto la mascella serrata di Edward, sintomo del suo nervosismo… sì, sì è geloso.
Mi avvicino ad Alice e, baciandola, le presento il “mio cugino texano” … la mandibola e le mani di Edward si rilassano, ma gli occhi continuano a guardare le nostre mani allacciate, ed io stringo maggiormente la presa, posando la mano libera sul braccio di Jasper … sono perfida!
“A…Alice!” si presenta Alice ingolfata. E’ ammaliata da Jasper e mi copro la bocca con le mani per trattenere la risata.
Vi posso assicurare che ha gli occhi a cuore e guarda Jasper come se lo volesse spogliare. Jasper invece è illeggibile. Difficilmente rende palesi le sue emozioni, il lavoro che svolge non glielo permette, ma credo che il luccichio che vedo nei suoi occhi sia un buon segno.
Li lascio ad ammirarsi e bacio sulla guancia Edward, che per la prima volta, mi bacia sulla guancia avvolgendomi i fianchi con il braccio “Non mi avevi detto di tuo cugino!” mi sussurra con voce roca all’orecchio facendomi rabbrividire di piacere.
“Non me lo hai mai chiesto” gli soffio la risposta a pochi centimetri dall’orecchio. La sua mano mi stringe il fianco e i muscoli del braccio si tendono facendomi sentir caldo in punti ormai sopiti da tempo.
Lo guardo maliziosa negli occhi e sposto lentamente lo sguardo sulle sue labbra “Pensi di liberarmi entro la fine della serata o mi metto comoda?” gli sussurro sfiorandogli il braccio.
Emette un piccolo ringhio stringendo la presa e espirando alza le mani in segno di resa. Wow! Signori, cosa dire… mi piace questo giochetto… negli ultimi tempi non ho più visto donne ronzargli intorno, o, anche se le ho viste, lui non ci ha dato peso, ed il ricordo del nostro unico bacio è ancora vivo nella mia mente, non mi dispiacerebbe replicare, ma sono una ragazza, sono Isabella Mary Swan, non sono io che devo fare il primo passo… quindi, se vuole giocare, giochiamo!!!


!!! ATTENZIONE SPOILER !!!
...“Bella?” le chiedo cercando di riavvicinarmi a lei, ma fa un passo indietro. “Cosa ho fatto?”
Non risponde, scuote la testa e vola fuori dalla pista...


 
   
 
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