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Autore: amimy    02/03/2009    11 recensioni
Una giornata di pioggia, tutti i ribelli riuniti nella stanza dei giochi, l'amore e l'affetto che impregnano l'atmosfera. Una giornata normale, comune. Eppure, c'è qualcuno che non può adeguarsi a quel clima di spensieraezza, perhcè ha ancora un compito importante da svolgere...il compito di essere se stesso con la persona che ama...
[Ian/Wanda]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Proposal and Lie


Lo scrosciare della pioggia rimbombava nella grande stanza dei giochi, sovrastando le chiacchiere spensierate della gente.
L’umidità impregnava le rocce e l’aria, creando un’atmosfera ancor più insolita: laggiù le giornate di pioggia erano alquanto rare, anche se non inesistenti, ma ben accette.
Era piacevole svagarsi di tanto in tanto, accogliere qualche novità. Il clima generale era rilassato, quasi forzatamente allegro e indifferente ai problemi del mondo esterno. Anche i ribelli necessitavano di una qualunque giornata normale, almeno ogni tanto. Una giornata priva di missioni, raccolti o semine. Il giorno di festività dopo una settimana lavorativa che durava mesi.
Ma c’era qualcuno, più di tutti, ad essere stato piacevolmente impaziente nell’attendere quel dono del cielo qual’era la pioggia. Il motivo, naturalmente, era l’unico sentimento che sapeva smuovere i cuori di tutti e illuminare quelle altrimenti cupe caverne. L’amore.
Ian si lasciò cadere pesantemente sul materasso che aveva trascinato attraverso il suolo polveroso della caverne dalla sua camera al’immenso locale. Nervosamente, premette una mano sulla tasca destra dei pantaloni usurati, in cerca del confortante rigonfiamento che gli infondeva coraggio.
<< Ciao Ian! >> esclamò una vocina allegra, mentre un volto raggiante si faceva largo fra la folla.
<< Jamie. >> rispose Ian distrattamente, mentre ispezionava con lo sguardo la larga caverna, in cerca dell’unico viso che avrebbe voluto comparisse davanti ai suoi occhi.
<< Wanda è andata nella stanza dei fiumi, arriverà a momenti. >> disse Jamie, intuendo all’istante le preoccupazione dell’amico. Ian annuì, improvvisamente vigile.
<< Allora, ce l’hai? >> continuò il ragazzino arrestando finalmente il suo cammino di fronte all’altro. Ian alzò immediatamente gli occhi, guardandolo con stupore e rabbia. << Come lo sai? >> domandò bruscamente, seccato per la brevissima durata dei segreti in quel rifugio.
<< Jared. >> rispose semplicemente Jamie, lanciando occhiate furtive verso l’entrata della caverna. Un istante prima che Ian potesse replicare, il ragazzo esclamò con voce esageratamente alta: << Oh guarda, c’è Jeb… devo chiedergli una cosa. Ci vediamo, Ian. >> e corse via, in un goffo tentativo di mascherare le sue intenzioni.
Ian lo seguì con la sguardo, finchè scomparve alla vista. Ma prima che avesse il tempo di emettere anche solo un sospiro, ecco la voce che aveva temuto e al contempo atteso per tutta la giornata emergere sopra il brusio incessante.
<< Buongiorno Ian. >> disse la voce stridula di Wanda, accompagnata un attimo dopo dal suo volto incorniciato da onde dorate. Il ragazzo si alzò immediatamente in piedi. << Ciao Wanda. >> esclamò, enfatizzando troppo il suo nome. Ian aprì la bocca, deciso a darle un benvenuto migliore del suo precedente goffo tentativo.
<< Avanti, spegnare le luci! >> tuonò una voce potente, interrompendo il ragazzo.
<< Come stai? >> domandò in quell’istante Wanda, precedendo nuovamente Ian.
<< Sto bene, grazie. Wanda, vorrei dirti una cosa. >> rispose lui, deluso falla banalità con cui erano uscite le sue stesse parole. “Una cosa” era un eufemismo esagerato.
<< E’ successo qualcosa? Jamie… >>
<< Non preoccuparti, Jamie sta bene. >> Fin troppo bene, aggiunse metalmente Ian, pronunciando quelle parole. << No, io vorrei parlarti di me…be’, anche di te..insomma, di noi. >>
Lo sguardo della ragazza si fece curioso, sorpreso. << Di noi? >> << Wanda, so che ti sembrerà stupido pensare alle convenzioni nella nostra situazione, ma mio padre mi ha insegnato il valore della tradizioni, e io vorrei poterti dimostrare quanto ti amo. Ok, non mi dilungherò ulteriormente. Wanda… mi ami? >> domandò senza mai interrompersi per prendere un respiro, chiudendo istintivamente gli occhi. Wanda spalancò la bocca, in parte stupita e in parte ferita. << Certo che sì. Ian, cosa sta succedendo? Non vorrai andartene… >> Ian le si avvicinò con un lungo passo, incurante che loro due fossero le uniche due persona ancora in piedi e che tutti gli sguardi fossero fissi sui loro volti. << Ti prego Wanda, lasciami parlare. Nessuno se ne andrà. Viandante…Wanda, mi vuoi sposare? >> esclamò, la voce che tradiva limpazienza e l’emozione. Le labbra di Wanda si aprirono ulteriormente, stavolta unicamente per la sorpresa. << Puoi…ripetere? >>
<< Viandante, ti chiedo di diventare mia moglie. Io…se rifiuterai ti capirò ma ti supplico di pensarci, Be’, so che ti sembrerà impossibile, ma ne ho già parlato con Jeb... ha detto che potrebbe celebrarlo lui >>
<< Shhh. Ian, ti prego. Ti prego, taci per un secondo. >> sospirò Wanda, con uno strano luccichio negli occhi. Ian si frugò furiosamente nelle tasche, dimentico di dove fosse l’oggetto tanto prezioso che custodiva da giorni. << E’ per te… >> sussurrò, porgendole uno strano oggetto,un intreccio di ramposcelli sottili, bacche e fiori. Un anello.
Un attimo dopo, il viso liscio dell’anima fu sfregiato da una lunga lacrima che le corse lungo la guancia.
<< E’ un no? >> mormorò Ian, deluso. Viandante gli posò un dito candido sulle labbra.
<< Zitto. >> ripetè. Chiudendo gli occhi, allungò l’altra mano fino a sfiorare una guancia di Ian, mentre le sue avvampavano furiosamente. Percorrendo con un dito il profilo del viso del ragazzo, scostò la mano che aveva posato sulla sua bocca e gli prese la mano che ancora stringeva il meraviglioso anello artigianale. Improvvisamentre, affondò il volto rigato di lacrime nel petto di luo, ispirando il suo profumo e riempiendosi della sua presenza. << E’ un sì. >> esclamò, felice, stringendosi ancora di più al suo torace muscoloso.
<< Sei sicura? >> domandò la voce allibita del ragazzo, positivamente stupito. << Be’, se per te e per gli altri va bene…cioè, non è che sia fondamentale… >> balbettò, accorgendosi un attimo dopo di aver scelto le parole sbagliate. << Davvero? Non sei mai stata brava a mentire, Viandante…ed è anche per questo che ti amo. >>


Ho pensato questo ff in un momento di insonnia, perciò siate clementi! L'ho scritto perchè adoro Ian e Wanda,(soprattutto Ian...)! Vi prego comunque di lasciarmi un commento, sia positivo che negativo! Vi preeeego, vi costa solo tre secondi! Ciao!

   
 
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