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Autore: MauraLCohen    01/12/2015    3 recensioni
Una porta sul mondo, una vita intera... Una vittoria o una sconfitta? Lo decide chi ha vissuto.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una porta sul mondo
"Per vivere bene basta voler vivere in se stessi."


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Apri la tua porta sul mondo ogni mattina, metti un piede fuori e guardati intorno. 
Ogni passo è un modo per arrivare a qualcuno, ogni passo indietro una paura... 
Puoi arrivare al confine stabilito tra te e gli altri o puoi osare e conoscere; puoi vivere. 
Continui a camminare, a cercare, ma hai paura... Chi troverai sul tuo cammino? Chi perderai? Non hai risposte, puoi solo scegliere se stare fermo o se andare avanti. Cosa scegli? 
Puoi vivere sempre nel presente o puoi trasformare il presente in passato e il futuro in presente; puoi cambiare ciò che vuoi, ma devi andare incontro al mondo, a ciò che più ti spaventa. 
Troverai persone, ma ne perderai altrettante e questo non ti sarà indifferente... Potrai percepire un vuoto e avere di nuovo paura, ma sai di poter superare ogni ostacolo.
Ora cosa cerchi? Di chi ti fidi?  
Cambierai direzione, se chi amavi ti ha tradito, cercherai nuove certezze e le troverai, come in una ruota che gira: lo stesso gioco, ripetuto milioni di volte... E non cambi, cambia il mondo, ma tu resti uguale, fisso sulle tue decisioni delle quali hai spesso dubitato... Ma se sei lì, ora, lo devi anche ai primi mattoni del muro; quel muro che hai cominciato a formare da bambino, quando ancora eri ingenuo e inesperto... 
Sei pronto ora? 
Mai. 
Non ci sarà mai nessuno pronto a vivere tutto, perché il dolore spaventa, la parte più oscura intriga ma fa indietreggiare... Eppure la si vive, come condannati a camminare incontro a ciò che ci ferisce. 
Conosceresti la felicità se il dolore non esistesse? 
Senza dolore e gioia, senza bene e male che si combattono, saremmo solo flebili fiamme che  bruciano se stesse all'infinito perché non hanno mai visto né fatto altro. 
E ora che hai vissuto, che hai imparato e conosciuto, ora che al tu capezzale si accingono coloro che sono rimasti fino alla fine, hai paura della morte? 
No... 
E hai smesso di avere paura della morte quando il tuo sguardo ha incontrato ciò per cui hai vissuto, quando il sorriso e le lacrime si sono uniti per una sola cosa; nello stesso momento non hai avuto più paura perché, per quanto l'ignoto spaventi, rifaresti tutto per gli attimi che hai vissuto: ognuno di essi, bello o brutto, ti ha insegnato che un guerriero lotta fino alla fine, ma non  sempre vince. Sta a lui vedere la sconfitta o la vittoria quando cade in battaglia... Non è la fine a stabilire se una storia è bella o brutta, ma lo svolgimento. È lì che avvengono le cose, alla fine si conclude solo ciò che è stato. 
E così è la vita: essa è lo svolgimento intero, la morte una conseguenza del fatto che lo svolgimento è stato vissuto... Vinto o perso, lo stabilisce chi ha vissuto. 

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Note dell'autrice:
Bentornati a tutti,
scusate l'assenza prolungata dal sito, ma... Uff... Far coincidere tutto è un'impresa che andrebbe inserita nelle olimpiadi invernali; ma siamo vivi e siamo qui, con una vena Angst che non sembra voler lasciare il posto a null'altro. 
E che si fa? 
La si lascia vivere, ovviamente! 
C'è da dire una cosa, però... Le storie nascono di getto, spesso non sono neanche tanto ragionate, vengono fuori per necessità e questa cosa la stavo un po' perdendo di vista; quindi non sto cercando neanche di bloccare questa nuova scia più riflessiva che narrativa. 
Ma amen, lo so che mi volete bene lo stesso: sono adorabileh! U___u 
Scherzi a parte, questo è quanto per stavolta... 
Giuro che a breve mi rimetto in pari con le storie che ho da leggere, con le recensioni che ho da lasciare e, ovviamente, risponderò anche a tutte le vostre recensioni. 
Au revoir! 
 
 
 
   
 
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