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Autore: Jul_S    01/12/2015    0 recensioni
-ATTENZIONE SPOILER STAGIONI 8 e 9-
Non leggete se non avete visto il finale della stagione 8.
Durante il pranzo del Ringraziamento Amy si presenta con il nuovo ragazzo e Sheldon si troverà ad affrontare
i sentimenti che prova ancora per lei.
-"Sentì il suo cuore e la sua mente dilaniarsi. “Devo farcela”-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Farrah Fowler, Sheldon Cooper
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Si mise davanti allo specchio per sistemare il colletto della camicia ma l'immagine che vedeva non gli piaceva. Il viso era stanco e gli occhi arrossati dall'ennesima notte senza sonno.

Prese dalla tasca dei pantaloni la scatolina di velluto nero facendo scattare l'apertura. Accarezzò con il pollice l'anello emettendo un flebile sospiro.

“E' finita” - mormorò chiudendo di scatto la scatola.

Spostò il modello del dna e la lavagna ed inserì la combinazione 7-12-2012, la data del loro primo incontro, ripromettendosi di cambiarla l'indomani. Mise via l'anello e chiuse velocemente la cassaforte, sbattendo con rabbia la lavagna.

“Sei sicuro di essere pronto a vederla?” - chiese Leonard che in silenzio aveva assistito alla scena.

Sheldon sussultò e rimanendo di schiena rispose:

“No, ma devo!”.

 

La macchina parcheggiò davanti alla vecchia casa Wolowitz; Penny si girò verso un inusuale e silenzioso Sheldon.

“Tesoro, siamo arrivati, possiamo anche riportarti a casa se non te la senti” - chiese con tono dolce.

Il giovane fisico riemerse dai suoi pensieri rispondendo con un secco, “No! Andiamo”.

 

“Raj per piacere mi aiuteresti in cucina?” - chiese Bernadette alle prese con i preparativi per il pranzo del Ringraziamento.

Appena entrato in cucina l'astrofisico sussultò alla vista del disordine e della disorganizzazione; il tacchino non era ancora nel forno e le patate si stavano bruciando.

Non poteva permettere uno scempio del genere! Con fare deciso buttò fuori dalla cucina la padrona di casa e si mise al lavoro.

“Dimmi la verità, l'hai fatto apposta a lasciare la cucina così, vero?” - chiese Howard.

La ragazza rispose con un cenno della testa e il giovane ingegnere la baciò dolcemente sulle labbra prima di dirle un soddisfatto: “Ben fatto Bernie!”.

Si sedettero quindi sul divano, non prima di aver chiesto a Stuart di preparare la sala da pranzo.

- “Secondo te cosa succederà?” - chiese Bernadette mentre si accoccolava accanto al marito.

- “Non so cosa dirti. Dopo lo sfogo davanti a Nimoi sembra stare meglio; al lavoro è tornato il solito saccente, irritante, insensibile Sheldon!”.

“Forse era meglio non invitarli” - continuò Bernadette.

“E cosa dovevamo fare? Amy è una tua amica, Sheldon è un mio am...Bhè è Sheldon! Dovevamo dire a uno dei due di non venire?”

“Forse potevo chiedere di non portare Dave”.

“Ormai escono insieme da due mesi; sono una coppia e Sheldon l'ha accettato o almeno tollerato.” concluse Howard.

“Non sono convinta. Sheldon sembra ancor...” - ma venne interrotta dal suono del campanello.

Si divincolò dall'abbraccio del marito e con passi rapidi andò ad aprire la porta.

 

“Ciao Bernadette! Buon giorno del Ringraziamento!” - disse Penny con la solita euforia, sventolando una bottiglia di Sauvignon blanc. Dietro di lei Leonard continuò con gli auguri e Sheldon si limitò ad un apatico, quanto nel suo stile “Ciao”.

Si accomodarono in salotto; Howard prese i bicchieri e versò il Sauvignon ai suoi amici, portando un bicchiere anche a Raj e Stuart, intenti a completare i preparativi per il pranzo.

Stranamente anche Sheldon accettò il bicchiere offerto e lo sorseggiò seduto sulla poltrona, la stessa sulla quale si era ubriacato con la birra insieme al sig. Rostenkowski.

Socchiuse gli occhi e un flebile sorriso malinconico gli incurvò le labbra.

Quanto voleva poter tornare indietro per rimediare ai suoi errori! Si odiò per quanto era stato stupido a trattare Amy con freddezza e distacco dando per scontato che lei ci sarebbe stata per sempre. Sentì il suo cuore e la sua mente dilaniarsi. “Devo farcela” - si disse buttando giù velocemente l'ultimo sorso di vino.

 

Dopo circa mezz'ora il campanello suonò nuovamente.

I giovani sussultarono e lanciarono una occhiata a Sheldon, sprofondato nella poltrona e con lo sguardo fisso sul bicchiere.

Howard e Bernadette andarono ad aprire e da perfetti padroni di casa salutarono Amy e Dave.

I due giovani entrarono nel soggiorno, mano nella mano e Sheldon sentì una pugnalata al cuore.

I presenti salutarono la nuova coppia scambiandosi convenevoli ed auguri.

Quando fu il turno di Sheldon, il giovane fisico deglutì, fece un profondo respiro prima di alzarsi dalla poltrona.

“Aguri Amy” - si limitò a dire guardandola negli occhi.

“Auguri anche a te Sheldon” - rispose Amy aggiungendo poi con imbarazzo “Ti presento Dave, il mio ...”-

“So chi è”- rispose seccamente prima di sedersi nuovamente nella poltrona.

“A tavola! E' pronto!” - gridò Raj facendo capolino dalla cucina, con gran sollievo dei presenti.

Il tacchino fu portato trionfalmente a tavola da un orgoglioso Raj mentre il gruppo di amici applaudiva allungando i piatti.

Sheldon, non lo fece. Spostò lo sguardo verso Amy e Dave. Sembravano felici e lei era bellissima.

Con me non ha mai sorriso così” - constatò amaramente, si alzò scusandosi con i presenti.

Le gambe gli tremavano, gli mancava il respiro e la testa gli girava. Era al limite. “Amy, la mia Amy tra le braccia di un altro!” - ringhiò tra i denti.

“Sheldon tutto bene?” chiese un preoccupato Leonard bussando alla porta del bagno.

“S...Sì. Esco subito” - rispose con voce rotta.

Leonard entrò e lo vide con la testa piegata sul petto e le lunghe braccia distese che sostenevano il corpo curvo sul lavandino.

“Ehi amico” - disse Leonard appoggiando una mano sulla spalla.

“Non ci riesco, Leonard. Non ce la faccio. Vorrei essere Spock! Senza emozioni, senza sentimenti! Solo razionalità!” - disse Sheldon tra le lacrime.

Era la prima volta che lo vedeva piangere - “Vuoi che ti porti a casa?” - chiese infine.

“No! Adesso mi calmo.” - si limitò a rispondere prima di sciacquarsi il viso con acqua fredda.

Dopo qualche minuto Sheldon ritornò a tavola ostentando la solita freddezza.

Amy guardò il suo ex ragazzo; i suoi occhi tradivano la sua inquietudine ma prima di poter dire o fare qualcosa, Dave la distrasse con un veloce bacio.

Sheldon sgranò gli occhi e si morse nervosamente il labbro inferiore, mentre le mani si strinsero a pugno sotto il tavolo con una forza tale da procurarsi dolore.

Howard, Leonard e gli altri si scambiarono uno sguardo; l'atmosfera stava diventando pericolosa.

“Complimenti Raj. Il tacchino era eccezionale!” - disse Stuart stemperando inconsapevolmente la tensione.

Terminato il pranzo il gruppo di amici si sistemarono in salotto, chiacchierando perlopiù di lavoro, vacanze e fumetti.

Il pomeriggio sembrava passare tranquillo fino alla domanda di Stuart:

“Come vi siete conosciuti?” - chiese rivolgendosi ad Amy e Dave.

La neurobiologa sussultò e prima di rispondere lanciò uno sguardo a Sheldon.

Il ragazzo era sulla poltrona; roteava il bicchiere e fissava il movimento che il vino faceva al suo interno.

“Bhè...ci siamo conosciuti ad una mostra” - disse con un tono imbarazzato.

“E pensare che non ci volevo andare” - continuò Dave schioccando un bacio sulla guancia ad Amy.

“Basta! Basta! Non ce la faccio più! Non ci riesco” - gridò Sheldon alzandosi di scatto dalla poltrona.

“Pensavo di averlo superato e di riuscire a sostenere questa nuova situazione, ma non ci riesco!” - urlò Sheldon mentre con rapide falcate si diresse verso la porta sbattendola violentemente.

Amy si alzò in piedi e seguì il ragazzo con lo sguardo, mentre gli altri rimasero ammutoliti.

“Amy? Non dici niente?” - chiese poi Penny.

“E cosa dovrei dire? Per cinque lunghi anni sono stata paziente con lui, ora ho diritto di essere felice” - rispose con un tremolio nella voce.

“Deve vederlo!” - disse deciso Howard.

“Gli abbiamo promesso di no.” - gli rispose Leonard.

“Voi! Non noi!” - replicò Penny guardando Bernadette.

“Di cosa state parlando?” - chiese una confusa Amy.

“Vieni con noi di sopra, devi vedere una cosa” - disse Penny trascinando l'amica per le scale seguita dagli altri ad eccezione di Stuart e Dave che rimasero ammutoliti sul divano.

“Si può sapere cosa devo vedere?” - chiese Amy divincolandosi dalla presa dell'amica.

“Questo!” - replicarono in coro i ragazzi, indicando il pc.

Amy si sedette davanti allo schermo mentre Howard fece partire il video dell'intervista di Nimoi arrivando subito al racconto dell'anello ed alla scenata di Sheldon.

“Ma...Ma è vero?” - chiese Amy mentre le lacrime cominciarono a rigarle il viso.

“Sì Amy. E' vero. Eravamo presenti. Sheldon ti ama, in un modo strano, assurdo, contorto e fuori dagli schemi, ma ti ama davvero” - disse Leonard.

“E tu?” - chiese diretta Penny.

Amy si alzò, le gambe non le reggevano ma tra le lacrime disse “Sì!”.

“E allora vai! Raggiungilo!” - disse Bernadette poggiandole le mani sulle sue spalle.

Amy fece un cenno con la testa e corse via verso la fermata dell'autobus.

Sheldon! Ti amo, ti amo, ti amo...” - si ripeteva correndo a perdifiato.

Finalmente lo raggiunse; come immaginava era seduto sulla panchina della fermata.

“Sheldon” - lo chiamò facendolo sobbalzare.

“Sheldon, io...ecco...ho visto il video di Nimoi...E' tutto vero?”

“Cosa è tutto vero? Che ti amo e che volevo passare la vita con te?”

Amy fece un cenno di assenso con la testa.

“Sì era vero” - rispose con un tono neutro.

“Era?” - chiese confusa Amy.

“Sì era. Oggi ti ho vista con Dave. I tuoi occhi brillavano e sembravi felice...Con me non sorridevi mai così. E' un uomo migliore di me.” - concluse posando lo sguardo a terra.

“Sheldon, io non sono felice. Se non con te” - rispose semplicemente. Il fisico sussultò.

Amy gli si avvicinò e senza dire altro lo abbracciò. Il ragazzo sentì il cuore battere forte, il calore del suo corpo, il profumo dei suoi capelli e le sue lacrime che gli bagnavano la camicia.

Le sollevò il mento con la mano e contemplò il viso rigato di lacrime “Oh Amy”, disse mentre si abbassava sul viso della ragazza e sul sfiorare delle labbra continuò “Ti amo”.

Le labbra si unirono, prima castamente poi più profondamente. E lì sul marciapiede avvinghiati in un bacio sensuale i due ragazzi si ritrovarono.

 

-”W gli Shamy!!!”- gridavano felici gli amici uscendo dal loro nascondiglio, a cui seguirono fischi e pacche sulle spalle.

Amy arrossì di colpo mentre Sheldon abbassò lo sguardo farfugliando qualcosa di sconnesso.

-”Sono contenta per voi” - disse Penny abbracciando l'amica.

Amy ricambiò con un grande, imbarazzato sorriso.

-”Ehi Sheldon! Tieni!” - disse Leonard mentre consegnava all'amico le giacche.

-”Non vorrai mica passare il resto della giornata con noi, vero? Dopo 6 mesi di cuore infranto adesso è ora di recuperare il tempo perduto” - continuò Howard con un pizzico di malizia che non fu colto da Sheldon.

“Vieni Sheldon, credo che i nostri amici vogliono che stiamo soli a chiarire questo nuovo paradigma” - disse Amy mentre dolcemente gli prese la mano.

 

-”Mi sembra di aver già visto una scena simile” - sentenziò Stuart rimasto seduto sul divano a sgranocchiare sconsolato delle noccioline.

Dave posò lo sguardo su di lui, prima di prendere un respiro profondo.

-”Credo che la mia presenza qui sia inutile”

Si alzò dalla poltrona, prese la giacca e si avviò verso la porta, quando questa si spalancò riversando il gruppo di amici che commentavano il ritorno degli Shamy.

Appena gli sguardi incrociarono quello sconsolato di Dave, il gruppo ammutolì; si diedero un contegno e sbiascicarono frasi di circostanza.

Ma Dave li bloccò subito.

-”Lasciate perdere. Sapevo che Amy provava ancora dei sentimenti per il suo ex fidanzato...certo magari aspettare domani e non rovinarmi il Ringraziamento sarebbe stato un'idea...ma pazienza. Domani la chiamerò e chiariremo...cioè chiuderemo...Comunque grazie per l'invito”.

disse accennando un sorriso di circostanza mentre lasciava casa Wolowitz.

 

- Amy. Avevo capito benissimo quello che volevano Leonard e gli altri. Ma così mi avete tolto la soddisfazione di mandare Dave a ponfo mirand! - disse uno seccato Sheldon.

Già Dave!” - Amy lo aveva completamente dimenticato.

-”Se penso che quello ti ha toccato e baciato...io...”

Amy si fermò davanti a lui e cercò i suoi occhi.

-Sheldon, sono stati SOLO baci e comunque pensavo sempre a te” - disse dolcemente mentre gli cingeva la vita con le braccia e appoggiava la testa sul suo petto.

Sheldon contraccambiò l'abbraccio e la baciò teneramente la testa.

Immersi in quell'abbraccio non si resero subito conto delle prime gocce di pioggia.

-”Vieni, prendiamo un taxi”- disse Sheldon indicando una fila di auto gialle dall'altra parte della strada.

 

- “Sono proprio contenta che siano tornati insieme.” - Esordì Bernadette sorseggiando del vino rosso.

- “Già. Però devo dire che il distacco ha fatto bene a Sheldon.” - disse Penny.

- “E' vero. Sta lasciando che i sentimenti entrino a far parte della sua vita.” - continuò Leonard.

- “Chissà se le chiederà di sposarla?” - disse Bernie con un velato romanticismo nella voce.

- “Sarebbe bello mancano solo loro” – concluse Howard

- “Ehi? Ed io?” - mugugnò indispettito Raj.

- “Ah già...Scusa ma ogni volta ti lamenti di quanto Emily sia inquietante...non pensavo che...” - cercò di rimediare l'ingegnere.

- “E invece ne abbiamo parlato.” - rispose orgogliosamente Raj.

- “Dopo un matrimonio in terrazza Google Earth visione, uno in diretta da Las Vegas, uno degli Shamy, che ha già dell'incredibile ci mancava solo una cerimonia in stile Nightmare Before Christmas versione Bollywod. Sentenziò Howard!” -.

 

- “2311 North Los Robles Avenue, per piacere.” -

Amy guardò il ragazzo imperturbabile nel controllare la velocità di marcia del taxi; gli sfiorò la mano ma lui si scostò appena vide gli occhi curiosi dell'autista .

Amy sorrise. Dopo 5 anni e 6 mesi di lontananza riusciva ancora a sentirsi in imbarazzo.

- “Amy, non ti ho chiesto se ti andava bene, scusa.” - disse Sheldon interpretando male lo sguardo della ragazza.

- ”Mi va bene” - rispose con un leggero sorriso.

Dopo dieci minuti il taxi si fermò davanti al palazzo. Sheldon aprì il portone e salirono i tre piani di scale.

Amy sussultò davanti alla porta dell'appartamento 4A; da quando si erano lasciati non era più ritornata e notò con piacere che nulla era cambiato.

- ”Vuoi una bevanda calda?” - chiese Sheldon.

- “Sì grazie.” - rispose Amy togliendosi la giacca.

- “Per me il solito grazie.” - disse Sheldeon indicando la cucina mentre spariva dietro il frigorifero.

Amy sospirò pensando che neanche questo fosse cambiato.

Dopo alcuni minuti, il thè fu pronto ed Amy lo portò servizievole al proprio ragazzo nel frattempo seduto al SUO posto.

- “Sheldon, sei silenzioso.” - disse Amy preoccupata dal mutismo del ragazzo.

Sheldon non si accorse di quella domanda continuando a mordersi il labbro inferiore come faceva di solito quando era preoccupato o nervoso.

- “Ehi Sheldon...” – chiamò nuovamente appoggiando la mano sulla spalla.

Il giovane fisico riemerse dai suoi pensieri; appoggiò la tazza sul tavolino accanto a quella di Amy e dopo un respiro profondo la guardò.

Era bellissima. I cappelli leggermente mossi le incorniciavano il viso e scendevano soffici sul suo seno; il trucco leggero faceva risaltare i profondi occhi castani anche se nascosti dagli occhiali...e le labbra, così lucide...

Socchiuse gli occhi e si avvicinò ad Amy. Si appoggiò con un braccio sfiorando la sua coscia, mentre con l'altra mano la attirò a sé.

Le labbra si sfiorarono e i respiri si confusero. Sentiva il sapore del lucidalabbra, ma ora voleva di più.

Si scostò per un attimo, dischiuse la bocca e cercò di nuovo le sue labbra; brevi tocchi, prima leggeri e poi sempre più decisi.

Amy assecondava i movimenti del ragazzo, mentre lentamente scivolavano sul divano.

Sentiva il corpo di Sheldon su di lei e quando la lingua cominciò ad esplorare la sua bocca sentì una ondata di calore invaderla. Il bacio prima delicato diventava sempre più profondo ed intenso mentre una mano forte e decisa scivolava sulla sua gamba alzandole il vestito.

- “Oh Sheldon...” - sussurrò mentre riprendevano fiato.

La guardò con i suoi occhi azzurri e con voce seria le chiese:

- “Sono stati solo baci?” -

Amy rispose con un cenno della stessa

“Bene. Voglio essere io il primo e l'unico.” – rispose e senza dare possibilità di replica la baciò di nuovo.

Dopo alcuni minuti si staccarono ansimando. Sheldon si alzò porgendo la mano ad Amy.

- “Non sotto lo sguardo di Acquaman” - si limitò a dire.

Amy confusa prese la mano di Sheldon e lo seguì sentendo il suo cuore battere veloce nel petto.

- “Chiudi gli occhi” - le disse prima di aprire la porta della sua camera.

Tenendo Amy per le spalle la invitò ad entrate.

- “Puoi aprirli.” - le sussurrò all'orecchio.

Amy rimase senza fiato. La stanza era illuminata da candele profumate alla ciliegia, le sue preferite e il letto era coperto da petali di rosa scarlatta.

- “Ma...ma...” - balbettò prima che Sheldon la zittisse con un bacio; le sue mani che solitamente stringevano pudicamente i suoi fianchi, erano audaci e scorrevano il suo corpo soffermandosi sulle rotondità.

Le sfilò il coprispalle mentre con piccoli passi raggiunsero il letto.

Questa volta fu Sheldon a sentire il peso ed il calore del suo corpo su di lui. Il suo seno premuto sul petto gli fece annebbiare la vista.

Con le mani le aprì la cerniera del vestito e delicatamente lo fece scivolare via.

Amy si mise sopra di lui, stringendo con le cosce i suoi fianchi e Sheldon sussultò mentre la sua eccitazione cresceva nel vedere il corpo di Amy coperto solo da una leggera lingerie nera.

- “Oh Amy” - rantolò prima che lei si curvasse a chiudergli la bocca con un bacio.

Le mani cominciarono a scivolare lungo il collo raggiungendo il primo bottone della camicia; poi lentamente proseguirono verso gli altri lasciando intravedere il suo corpo; partendo dal centro spostò la camicia ai lati e cominciò a baciare ogni centimetro del suo petto.

Con la punta delle dita disegnò una riga dalla bocca all'ombelico e sotto i suoi tocchi il respiro di Sheldon si fece più veloce.

Tornò sulla sua bocca con piccoli morsi che fecero impazzire Sheldon, godendo dei gemiti del suo amore cominciò a scivolare ai lati della bocca, seguendo il profilo del suo viso per soffermarsi sul collo.

- “A-Amy” - ansimò quando gli rosicchiò il lobo.

Si fermò un secondo per lasciarlo riprendere fiato, poi continuò lungo il petto e con piccoli baci raggiunse il bottone dei pantaloni.

Con una mossa rapida e decisa liberò il bottone e fece scorrere la zip.

Sheldon si alzò di scatto e fece distendere Amy. Si liberò veloce dei pantaloni che volarono nella stanza.

A petto nudo si adagiò su di Amy e imitò le mosse della ragazza. Prima baci leggeri sulle labbra, poi sempre più profondi e decisi mentre le unghie di Amy gli graffiavano la schiena facendolo impazzire. Non un neurone razionale del suo cervello era ancora attivo; ora era sopraffatto da quell'istinto che per tanto tempo aveva deriso e negato.

Si staccò dalle labbra per guardare il viso ansimante della sua Amy; si lasciò sfuggire un sorriso di compiacimento mentre sentiva i mugolii di piacere ai suoi tocchi. Continuò a baciarle il viso, il collo e a scendere fino ai seni; scostò il leggero reggiseno di seta e con la punta della lingua disegnò il contorno dei suoi capezzoli gemendo nel sentirli irrigidirsi ai suoi tocchi.

Amy innarcò la schiena per andare incontro alla sua bocca e Sheldon ne approffittò per toglierle il reggiseno liberando completamente il suo seno bianco e morbido nel quale affondò il viso prima di continuare a scendere, alternando piccoli baci a cerchi disegnati con la lingua.

Amy lo desiderava con ogni parte del suo corpo, e quando Sheldon raggiunse il suo sesso, sentì una ondata di calore percorrerle la schiena; sentì le sue mani afferrare i lembi dell'ultimo indumento, dell'ultima barriera che le impediva il piacere assoluto; assecondò i movimenti del ragazzo e il triangolo di seta nero scivolò via.

Amy si mise seduta e lo baciò sul collo nel punto che lo aveva fatto gemere, mentre lentamente infilava furtiva e curiosa le mani nei suoi boxer; li fece poi scivolare lungo le cosce e con un veloce movimento Sheldon se ne liberò.

Amy si distese sul letto puntando i suoi occhi castani in quelli azzurri di Sheldon.

Il ragazzo si distese sopra di lei, sentendo con ogni centimetro della sua pelle il corpo di Amy che fremeva caldo ed eccitante sotto di lui.

La baciò dolcemente - “Sicura?” - le sussurrò all'orecchio.

- “S-Sì ”

Il ragazzo la baciò ed entrò lentamente in lei. Amy gemette.

- “Ti ho fatto male?” - chiese Sheldon preoccupato.

- “N-no” - rantolò Amy.

- “Bene” - rispose Sheldon tradendo un sorriso compiaciuto mentre continuava il dolce movimento.

Amy intrecciò le gambe alle sue. Con le punte delle dita seguiva il profilo dei suoi fianchi fino alle natiche; a piene mani le strinse e scandì il ritmo con il quale voleva sentirlo in lei.

Sheldon si fermò ed Amy protestò senza fiato.

- “Hai aspettato 5 anni non possiamo finire in 5 minuti.” - le disse maliziosamente.

Uscì delicatamente da lei ed Amy gemette frustrata. Le sollevò le braccia sopra la testa bloccandole con una mano e riprese a torturarla con baci e piccoli morsi sulla bocca, il collo ed il seno.

Amy gemeva ed i suoi tentativi di liberare le mani facevano accrescere il desiderio di Sheldon; sentirla divincolarsi e muoversi sotto di lui mentre i loro sessi si toccavano lo faceva impazzire.

Scese con la lingua lungo il suo corpo fino al suo sesso e quel tocco così delicato e preciso la fece arrivare quasi al culmine.

- “Sheldon ti prego...” - rantolò allargando le cosce e Sheldon ritornò in lei, riprendendo il dolce movimento che si fece sempre più veloce e profondo.

- “Oh Sh-Sheldon...sì Ohh sììì...” - gridò Amy al culmine del piacere.

Il ragazzo sorrise compiaciuto e mentre sentiva il corpo di Amy fremere sotto di lui, raggiunse il piacere più intenso.

Ansimanti e stremati rimasero avvinghiati sulle lenzuola ricoperte da petali.

Dopo alcuni minuti, Sheldon si ricompose e appoggiandosi sul fianco cominciò ad accarezzare il viso di Amy.

- “I love you too” – le disse come la prima volta.

- “Ti amo anch'io”- rispose Amy mentre piccole lacrime di felicità le solcavano il viso.

 

Aprì gli occhi e si rese conto che non era un sogno.

Amy era con lui e per la prima volta aveva fatto l'amore. Frastornato ma felice si alzò facendo attenzione a non svegliare la compagna che giaceva accanto a lui. Si mise al volo la sua solita vestaglia e andò in soggiorno.

Preparò il thè e mentre aspettava che l'acqua bollisse fissò la lavagna.

Con determinazione aprì la cassaforte e infilò la scatolina di velluto nero in tasca.

Tornò in cucina dove nel frattempo il bollitore aveva cominciato a fischiare e lentamente versò l'acqua calda nelle due tazze.

In quel momento la porta si aprì.

- “Cosa ci fai a casa?” - chiesero Leonard e Penny.

- “Abito qui.” - si limitò a rispondere.

-“Tesoro, pensavamo fossi ancora con Amy! Non ti starai comportando di nuovo da bastardo come prima vero?” - disse Penny fulminandolo sguardo.

Prima di poter replicare Amy sbucò fuori dalla stanza, scompigliata e con indosso la maglietta rossa di Flash che le arrivava alle ginocchia.

-“Sheldon? Sei in cucina?” - chiese con voce impastata .

Solo dopo aver inforcato gli occhiali si rese conto di trovarsi davanti ad un Leonard ed una Penny con gli occhi sbarrati.

Rossa di vergogna raggiunse Sheldon dietro l'isola della cucina.

-“Tu...Lui...Voi...” - furono le uniche parole che uscirono dalle bocche dei due amici.

-“Emh...” - rantolò Amy mentre Sheldon roteò gli occhi.

Penny corse ad abbracciare l'amica - “Devi raccontarmi TUTTO” - disse maliziosamente al suo orecchio mentre Leonard venne fulminato da Sheldon prima che potesse emettere una parola.

- “Leonard...è meglio che andiamo da me...” - disse Penny prendendo il marito per un braccio.

- “Ehy Sheldon! La prossima volta metti una cravatta sulla maniglia” - gridò Leonard con un largo sorriso prima di chiedere la porta.

Rimasti soli i due passarono alcuni imbarazzanti minuti, sorseggiando il thè seduti sugli sgabelli della cucina. Il silenzio fu interrotto dal suono del cellulare di Amy.

- “E' la sveglia che segna la conclusione dei nostri appuntamenti...non ho l'ho mai tolta” - spiegò Amy mentre recuperava il cellulare -“Suppongo che ora debba andare...” - continuò a mezza voce.

-“Non voglio che tu vada via Amy! Ti prego resta con me questa notte.” - disse Sheldon d'un fiato abbassando lo sguardo.

Amy sorrise dolcemente, si avvicinò al giovane e cercò i suoi occhi - “Non voglio essere da nessuna altra parte se non qui con te.” - Si alzò in punta di piedi e appoggiando le mani contro il suo petto cercò le sue labbra.

- “Bene” - rispose sulla bocca di Amy, prima di stringerla forte a sé più ed approfondire quel contatto.

Si sentiva di nuovo turbato; Amy era tremendamente sexi con la sua maglia! Fece scorrere le mani sulla schiena fino al suo sedere. Lo strinse forte e all'accorgersi dell'assenza dell'indumento intimo sentì di nuovo una scarica di eccitazione prendere il sopravvento.

- “Accidenti Sheldon...Non puoi di nuovo. Sei un uomo razionale, di scienza non schiavo dei tuoi istinti primordiali” - si disse mentre tirò più a sé il corpo di Amy.

-“Oh Amy” - sussurrò con voce roca “Ti voglio ancora!” - e senza aspettare una risposta la prese in braccio e la portò nella camera ancora illuminata dagli ultimi spezzoni di candela.

La adagiò sul letto e si tolse la vestaglia scoprendo il suo corpo nudo ed eccitato.

Si distese su Amy e fece di nuovo l'amore con lei.

 

Il primo raggio di sole fece capolino nella stanza colpendole il viso e svegliandola. Si diede due pizzicotti per essere sicura che non fosse un sogno. Non le bastava sentire il suo braccio che la stringeva! Troppe volte lo aveva sognato.

Era tutto vero! Fece scivolare il braccio del suo amante a lato avendo cura di non svegliarlo e si girò su un fianco per poter osservare il suo amore dormire tranquillo accanto a lei.

I capelli scompigliati e la bocca dischiusa lo rendevano estremamente sexi! Gli accarezzò il viso sentendo sotto la sua mano il ruvido della barba -“Ti amo Sheldon Lee Cooper”- sussurrò. -“Ti amo anch'io Amy Farrah Fowler”- mugugnò...”Ma al sabato dormo fino alle 7.00 am e mancano ancora 5 minuti!” - aggiunse.

Amy sorrise. Restava pur sempre Sheldon!

Passati i 5 minuti Amy rivolse di nuovo la parola al fisico.

-“Sheldon, ti posso chiedere una cosa?” - chiese timidamente.

-“Certo! Ora sono le 7.00 am” - rispose girandosi verso di lei.

- “Ma tutto questo” - disse indicando le candele ed i petali - “Bhè ecco come...cos” -

- “Avevo preparato tutto per il nostro quinto anniversario” - rispose tradendo un po' di imbarazzo.

- “Ovviamente a parte i petali, quelli sono sono della rosa che Leonard ha regalato a Penny per il Ringraziamento e che come al solito ha dimenticato qui...Così si impara a lasciare le sue cose in giro!” - continuò poi con ciglio severo.

Toc Toc Toc “Sheldon e Amy”, Toc Toc Toc “Sheldon e Amy”, Toc Toc Toc ”Sheldon e Amy”

- “Leonard che vuoi?” - rispose infastidito Sheldon.

- “Un po' di sana vendetta” - si limitò a rispondere - “E a parte questo, ti ricordo che abbiamo promesso ad Howard e Bernadette di aiutarli a pulire la casa. Noi andiamo avanti...” - concluse salutandolo.

-“Ciao Amy!” - disse Penny chiudendo la porta dell'appartamento.

Amy guardò Sheldon -“E' vero...vado a farmi la doccia”- disse scivolando giù dal letto - “In due si fa prima” - aggiunse maliziosa prima di chiudere la porta del bagno.

Sheldon rimase seduto sul letto travolto da quella affermazione. La sua parte razionale si trovò nuovamente in conflitto con il suo istinto.

Al diavolo!” - si alzò di scatto e raggiunse Amy sotto la doccia.

 

-”Ciao ragazzi!” - disse Howard accogliendo Leonard e Penny.

Penny puntò Bernadette e la trascinò per un braccio in cucina.

-“Cooosaaa?” - ululò poco dopo Bernie incredula.

-“Che cosa sta succedendo? Penny è forse incinta?” - chiese l'ingegnere.

-“Non Penny...ma non ci giurerei Amy” - rispose Leonard.

-“Aspetta. Amy...Amy Farrah Fowler?” - chiese accompagnando la domanda con un movimento delle mani.

-“Sì, quella Amy” - rispose sedendosi sul divano e sogghignando sotto i baffi.

-“Povero Sheldon...Dave ha fatto il colpaccio” - concluse l'ingegnere prendendo posto accanto al fisico.

-“Dave non centra amico...” - rispose Leonard dandogli una pacca sulla spalla.

-“Coosaaa?” - urlò mentre le due ragazze fecero capolino dalla cucina.

“Lo sa anche lui” - si limitò a dire Bernadette, guardando la faccia allibita del marito.

Poco dopo altri due “Coosaaa?” riecheggiarono nuovamente nella stanza. Ora lo sapevano tutti.

 

-“Amy muoviti, siamo già in ritardo” - urlò Sheldon dalla camera da letto.

-“Ho quasi finito” - rispose Amy mentre si asciugava i lunghi capelli castani.

Sheldon recuperò la scatolina di velluto nero dalla tasca della vestaglia. -“Accidenti a Leonard”- pensò mentre se la mise in tasca ripromettendosi che non si sarebbe fatto sfuggire un'altra occasione.

Amy uscì dal bagno e finalmente i due ragazzi si diressero verso casa Wolowitz non prima di aver fatto un passaggio a casa della ragazza per un veloce cambio d'abito.

Suonarono il campanello.

-“Lo sai vero che quella pettegola di Penny ed il suo degno marito avranno già divulgato la cosa?” - ringhiò Sheldon sentendosi già a disagio.

-“Stai tranquillo le ho scritto di tenere la cosa per loro” - rispose Amy con un sorriso.

-“E ci credi?”-

-“Se rispondo di no, scappi via?” - rispose fissandolo.

-“E' ovvio” -

-“Ci credo!”

-“Benvenuti Shamy” - gracidò Bernadette. Poi avvicinandosi ad Amy, - “In cucina, dettagli, subito!” - ordinò e senza aspettare una risposta la trascinò in cucina dove l'aspettava Penny e un bicchiere di Sauvignon blanc.

Sheldon chiuse la porta e si accomodò in soggiorno, dove il gruppo di amici lo salutò trattenendo a fatica le risatine.

-“Bella maglia” - disse Leonard, notando che indossava la maglia di Flash usata da Amy.

-“Graz...” - poi realizzò e restituì a Leonard la sua tipica espressione di disappunto.

-“Allora Sheldon...c'è qualcosa di meglio di Halo 3?” - chiese Howard con ciglio furbesco.

-“Vedo che i signori Hofstadter vi hanno già ragguagliato” - si limitò a rispondere.

-“Le hai chiesto di sposarla?” - chiese Raj, pregustando l'idea di offrirsi come wedding planner.

-“No...per colpa di Leonard” - rispose fissando l'amico.

-“Perchè?”

-“Lascia perdere! Visto la tua esperienza passata, forse dovrei ringraziarti per non aver domandato ad Amy di sposarmi dopo il coito.” - rispose Sheldon con il suo tipico tono sprezzante.

“Touchè” - concluse Howard.

 

Dopo circa due ore di intenso lavoro casa Wolowitz tornò pulita ed ordinata per la felicità di Bernadette.

Il gruppo di amici prese posto in salotto, ad eccezione di Amy ancora al telefono con Dave.

-“Stai tranquillo Sheldon. Amy si sentiva in colpa per essere andata via senza una spiegazione” - disse Penny notando l'espressione cupa dell'amico.

-“Con me non si è fatta molti scrupoli” - settenziò duramente.

-“Con te ha avuto una pazienza infinita! Non poi arrabbiarti se dopo cinque anni di...di...TE! È esplosa” - rispose Bernadette ricordando il giorno della loro definitiva rottura.

Sheldon rimase in silenzio e constatò amaramente che Bernadette aveva ragione. Si mise la mano in tasca e accarrezzò la scatolina di velluto nero. Non voleva più rimandare.

Si alzò di scatto e senza dire una parola entrò nella sala da pranzo.

-“Hai chiuso con lui?” - chiese con voce seria.

Amy sussultò. -“Sì. Stavo cancellando i messaggi ed il suo numero di telefono”-

-“Bene” - si limitò a rispondere mordendosi nervosamente il labbro inferiore.

Amy gli si avvicinò dandoli un leggero bacio sulla guancia -“Allora? L'hai spuntata? Thai o pizza?”- chiese mentre apriva la porta.

-“Aspetta” - disse fermandola per un braccio.

Amy si girò e le gambe cominciarono a cedere quando Sheldon si inginocchiò dinnanzi a lei.

-“Sh...Sheldon” - balbettò mentre il cuore le batteva forte.

-“Amy, mia dolce Amy. Tu sei sotto qualsiasi aspetto più simile a me di chiunque altro abbia mai conosciuto. Ti amo e non voglio passare un solo altro giorno senza di te. Per questo e per mille altri motivi ti chiedo...Vuoi sposarmi?” - disse d'un fiato con voce ferma e profonda.

-“S-Sì” - balbettò tra le lacrime.

Sheldon infilò l'anello tradendo un tremolio nella sua mano, si alzò e tirò Amy a sé per un lungo ed intenso bacio.

-“Andiamo a dare la notizia” - disse Amy appena ripresero fiato.

-“Tranquilla hanno sentito benissimo...vero Penny?” - il fisico aprì la porta di scatto e trovò la bionda amica con l'orecchio teso a capeggiare il gruppo di curiosi.

Gli amici non badarono allo sguardo accusatore del fisico preferendo congratularsi con Amy.

-“Vecchio mio! Chi l'avrebbe mai detto!” - disse Leonard colpendo la spalla dell'amico.

-“Già. Ed io devo 500, 00 $ a Bernie!” - commentò sconsolato Howard.

-“Amy, hai una data in mente” - chiese Raj in versione wedding planner.

-“Ho sempre voluto sposarmi in giugno” - rispose timidamente.

-“No. Prima” - rispose secco Sheldon.

-“Bhè. Ne possiamo parlare” - si limitò a rispondere la ragazza confusa da quella affermazione autoritaria.

-“Amy, abbiamo circa l'85 % di probabilità, di non avere molto tempo” - rimarcò Sheldon alzando il sopracciglio.

-“Cosa intendi dire?” -

-“Bhè, stando alla tua agenda, ora sei nel periodo di ovulaz...” -
-“Sheldon!” - interruppe Amy trascinando il fisico in cucina.

-“Ho detto qualcosa che non dovevo?” - chiese confuso.

-“Sì Sheldon! Non si parla di queste cose, soprattutto davanti agli amici” - rispose imbarazzata.

-“Non capisco. E' un fatto biologico” - poi scuotendo la testa “Ah! E' una convenzione sociale.”.

Amy non replicò. “Sheldon ha ragione...è probabile che io...” pensò mentre un brivido le scorse lungo la schiena.

“Amy?”

Non rispose ma delle piccole e calde lacrime cominciarono a rigarle il viso.

-“Scusa Amy, non era mia intenzione offenderti o mancarti di rispetto” - le disse dolcemente.

-“Non piango per quello Sheldon! E se fosse vero? Se fossi incinta?”-

-“Stando a mia madre ed al suo gruppo di preghiera ci meriteremmo se non l'inferno almeno qualche anno di Purgatorio” - si limitò a rispondere poi prese le mani nelle sue e continuò -“Avevamo parlato già anni fa di avere un bambino. Ti amo, ti voglio sposare e passare ogni minuto della mia vita con te. Quindi? Dov'è il problema?”- rispose con un timido sorriso.

-“Ohhhhhh! Sheldon. Non posso credere che tu abbia detto una cosa così dolce” - disse Penny facendo capolino nella stanza con sullo sfondo il gruppo di amici.

Sheldon fulminò di nuovo la bionda amica.

-“Capito! Andiamo via!” - si limitò a rispondere sfoderando un grande sorriso.

Amy gli si avvicinò - “Penny ha ragione. Hai detto una cosa dolcissima”

-“Ho detto solo la verità” - si limitò a rispondere abbracciandola forte.

 

- “Raj per piacere mi aiuteresti in cucina?” - chiese Bernadette alle prese con i preparativi per il pranzo del Ringraziamento.

- “Ho capito...” - rispose sconsolato il giovane indiano mentre si imboccava le maniche.

- “Ben fatto Bernie” - disse Howard battendo il cinque con la moglie - “Peccato solo che Stuart sia dai suoi...Evitavamo di preparare la sala da pranzo” - continuò indicando la tavola imbandita.

Dopo alcuni minuti suonò il campanello e con passo veloce i padroni di casa andarono ad aprire.

-“Buona Festa del Ringraziamento!” - cinguettò Penny sventolando l'immancabile bottiglia di Sauvignon blanc subito seguita da Leonard.

-“Auguri anche voi. Siete soli?” - chiese Bernadette scrutando oltre le loro spalle.

-“Sì. Sheldon ha mandato un messaggio, arriveranno un po' in ritardo” - rispose Leonard mentre si accomodava sul divano.

-“Allora Penny, com'era il New Jersey?” - chiese Bernadette mentre le versava il vino.

La bionda ragazza la fulminò. -“Una settimana con Beverly...devo dire altro?” - rispose buttando giù il vino d'un fiato.

-“Bhè comparirai nel suo prossimo libro “Quando cresce il seno al maschietto - I conflitti irrisolti padre-figlia”. Non sei contenta?” - disse Leonard sfoderando un sorriso ironico.

Penny lanciò uno sguardo eloquente ma prima di replicare il campanello suonò.

-“Ciao, scusate il rit...!” - disse Amy.

-“Sì, sì dove sono?” - interruppe Penny mentre con Bernardette scansava l'amica.

-“Attento Sheldon, arrivano!” - gridò Amy. Troppo tardi i bimbi gli erano stati già sfilati dalle braccia.

-“Ciao Marie” - disse Penny accarezzando il nasino della bambina.

- “E ciao anche a te Matt” - continuò Bernie.

-“Ecco andati” - si limitò a dire sconsolata Amy, mentre aiutava Sheldon con le borse dei bimbi.

Una volta entrati il fisico sprofondò nella solita poltrona.

- “Notte in bianco?” - chiese Howard.

- “La quinta questa settimana. Sono talmente stanco che perfino tu riusciresti a superarmi nei calcoli” - sbiascicò Sheldon suscitando fastidio nell'ingegnere.

-“Amy ti posso offrire qualcosa?” - chiese Leonard facendo cenno di sedersi.

-“Un caffè o meglio ancora un letto...” - rispose sbadigliando.

-“Amy sono due tesori” - gracidò Bernadette mentre cullava Matt.

-“Però Sheldon! avevi azzeccato con la storia dell'85%, ma non hai calcolato il fattore gemelli” - punzecchiò Penny.

-“L'ho fatto!”- rispose Sheldon aprendo a fatica gli occhi -“Ma ho preferito non infierire, visto la reazione che Amy ha avuto inizialmente.” - continuò con il suo tipico tono saccente.

-“Sai Sheldon? Se due anni fa mi avessero detto che sarebbe andata così non ci avrei creduto!” - disse Leonard.

-“Cosa intendi dire?”

-“Guardati! Sposato e padre!”

Sheldon sorrise limitandosi ad un -“E' vero” - poi continuò “Buffo! Avevamo detto la stessa cosa di Wolowitz quando si è sposato con Bernadette!”-

 

-“E' pronto!”- gridò Raj uscendo finalmente dalla cucina.

-“Raj, possiamo aspettare Emily” - disse Bernie.

-“Ti ringrazio, ma è ancora bloccata in ospedale; ci raggiungerà nel pomeriggio.” - rispose portando il tacchino in tavola.

I ragazzi si accomodarono ammirando il tacchino cucinato alla perfezione.

Amy prese in braccio Matt già profondamente addormentato mentre lasciò Marie tra le braccia del marito che dolcemente le cantava “Soffice Kitty” per farla addormentare.

Osservò il gruppo di amici e si sentì felice.

- “Amy? Cosa c'è? Stai piangendo...” - chiese Sheldon osservando i suoi occhi gonfi di lacrime.

- “Sono lacrime di gioia. Stavo pensando a quanto sono fortunata. Ho degli amici, un marito e due splendidi bambini e devo tutto a Howard e Raj...se non fosse stato per loro ora sarei sola nel mio appartamento.”

Sheldon si avvicinò baciandola dolcemente sulle labbra - “Hai ragione”-.

Si alzò in piedi attirando l'attenzione dei commensali stando però attento a non svegliare Marie che finalmente si era addormentata tra le sue braccia.

Si schiarì la voce -”Prima di conoscere Leonard, avevo impostato la mia vita sul lavoro, limitando il più possibile i contatti umani. Grazie a lui ho imparato a gestire egregiamente fino a 10 amici ed a sopportare la loro assidua presenza. Ringrazio Howard e Raj per avermi fatto incontrare Amy, ripagandomi degli anni di fatica spesi per adattarmi a loro.” - concluse con un sorriso.

-”Era un ringraziamento? -

-”Non lo so Raj...potrebbe essere...”- rispose l'ingegnere mentre Amy annuì con la testa.

-”Però ha ragione! Le nostre vite sono state influenzate positivamente dalla nostra amicizia” - disse Leonard alzandosi in piedi - “Propongo quindi un brindisi alla nostra amicizia, senza la quale le nostre vite avrebbero avuto un corso diverso e probabilmente non felice come questo” - concluse alzando il bicchiere.

-“A tutti noi”! - risposero in coro facendo tintinnare i bicchieri.

  
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