Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: endoftheday    02/12/2015    2 recensioni
Eccolo lì, seduto sul loro letto, o meglio quello che era il loro letto.
Già, era, perché la vita prima ti regala la felicità, poi te la strappa via.
E la vita gli aveva tolto Harry come il vento d'autunno che spazza via le foglie ormai secche dai rami.
Ma Harry non era una foglia secca, no, lui era un fiore colorato dal profumo inconfondibile, Harry era il raggio di sole che la mattina ti viene a svegliare con una carezza sul viso, Harry era la gioia del Natale, la bellezza di un tramonto, il sorriso di un bambino.
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eccolo lì, seduto sul loro letto, o meglio quello che era il loro letto. 
Già, era, perché la vita prima ti regala la felicità, poi te la strappa via. 
E la vita gli aveva tolto Harry come il vento d'autunno che spazza via le foglie ormai secche dai rami. 
Ma Harry non era una foglia secca, no, lui era un fiore colorato dal profumo inconfondibile, Harry era il raggio di sole che la mattina ti viene a svegliare con una carezza sul viso, Harry era la gioia del Natale, la bellezza di un tramonto, il sorriso di un bambino. 
Eppure la vita aveva deciso di portarglielo via, e in quel momento per Louis la vita aveva un nome. 
Un nome orribile, un nome che graffiava come le unghie sulla lavagna che provocano un suono insopportabile, che ti brucia dentro e ti fa urlare. 
Un nome che non avrebbe mai voluto conoscere, eppure ormai sembrava perseguitarlo. 
Il nome di quel pazzo assassino che quella sera aveva deciso di bere, di bere fino a stare male, di perdere ogni tipo di freno mentale, togliendo la vita al suo Harry. Più volte si era chiesto perché quel tipo quella sera avesse bevuto, ne valeva la pena al punto di portargli via il suo amore? Ma era arrivato alla conclusione che non gli importava il perché, lo avrebbe odiato allo stesso modo. 


Le immagini erano ancora fresche nella sua memoria, Harry lo aveva appena lasciato sotto casa dopo averlo baciato, aveva ancora il suo sapore di ciliegia impresso sulle labbra e poteva vedere quel sorriso che lo aveva fatto innamorare, quel sorriso che toglieva a Louis ogni sorta di tristezza, dubbio o inquietudine.
Poi fu un attimo, dei fari accecarono il riccio e dopo una frazione di secondo lo travolsero, portando via la sua vita. 

Quando Louis si avvicinó in lacrime, straziato dalla vista dell'amore della sua vita steso al suolo, lo vide sorridere per l'ultima volta. I suoi occhi restarono aperti, li vedeva, lo stavano uccidendo a sua volta. Si erano spenti insieme a lui, insieme ai suoi progetti, alla sua voglia di vivere e insieme al suo sogno di avere una vita con Louis, di sposarlo e di adottare un bambino.

Ormai quella scena la sognava ogni notte, ancora e ancora ormai da due mesi. 
Sempre la stessa straziante scena, e non ne poteva più. 

I primi tempi quando chiudeva gli occhi riusciva ancora a sentire il suo sapore sulle labbra, la morbidezza della sua pelle sotto le dita, il peso del suo corpo sopra il suo. 
Ma adesso, dopo due mesi, quelle sensazioni lo stavano abbandonando, e Louis non riusciva ad accettarlo. 

Stava impazzendo ormai. 
Si metteva ogni giorno i suoi vestiti, usava il suo shampoo, il suo bagnoschiuma, il suo dopobarba. 
Che poi Harry non aveva la barba, ma si ostinava a dire che lui la barba l'aveva, solo che era troppo chiara perché si vedesse. 
E Louis ricordava bene che sorrideva ogni volta, finendo col baciarlo per la sua tenerezza. 

I suoi amici lo chiamavano ogni giorno, avevano paura per lui, paura che facesse qualche gesto d'impulso che lo avrebbe rovinato. 
Ma Louis non lo avrebbe mai fatto, sapeva quanto fosse importante per Harry la vita, e non l'avrebbe mai fatta finita, solo per lui. 
Avrebbe vissuto in suo onore, avrebbe realizzato tutti i suoi sogni, tutti i suoi desideri, dal più semplice, come quello di comprare una moto, a quello più difficile, come diventare un medico pediatra. 

Harry ci teneva alla vita di tutti, soprattutto a quella dei suoi bambini, lavorava in una casa famiglia e si era affezionato a tutti, a tal punto che li avrebbe portati a casa con sè se solo avesse potuto. 

Ormai erano passati tre mesi, e gli unici contatti che Louis aveva avuto col mondo esterno erano le visite di sua madre che gli portava del cibo che puntualmente veniva buttato quasi del tutto, e quelli con i suoi amici che passavano da lui per passare qualche ora insieme, obbligandolo a mangiare qualcosa che Louis finiva col vomitare dopo che andavano via. 

Una sera peró le cose sembrarono cambiare, Zayn, il suo migliore amico, era appena andato via e Louis era finito in bagno a vomitare. 
Dopo essersi poi lavato il viso si guardó allo specchio. Il volto incavato, gli occhi spenti contornati da scure e profonde occhiaie, i capelli scompigliati e trascurati e il suo corpo, che Harry tanto amava, si stava lentamente rimpicciolendo. 

Mentre si guardava allo specchio odiando quell'immagine sentì come un leggero vento dietro di se e la scia di un profumo, ma non uno qualsiasi, no, quello era il profumo di Harry. 
Subito chiuse gli occhi inspirando profondamente l'aria e delle lacrime bagnarono appena le sue guance come le goccioline di rugiada che si posano al mattino. 

« Amore mio quanto mi manchi » 

Sussurró Louis accasciandosi sulle ginocchia con la fronte che poggiava sul mobiletto davanti a lui. 
Aveva promesso che non si sarebbe lasciato andare, ma non riusciva più ad affrontare tutto quello. 
Il dolore che provava era immenso, lo lacerava dall'interno per poi rigettarsi su di lui come un fulmine in piena estate. 

Chiuse gli occhi pensando profondamente al suo Harry, al suo riccio che tanto amava, a quanto volesse averlo ancora con se, anche solo per un minuto. 
Gli avrebbe chiesto di entrare, di passare la notte insieme a lui e lo avrebbe salvato, lo avrebbe ancora avuto lì. 

E mentre i suoi pensieri si mescolavano nella sua testa sentì un leggerissimo tocco sulla guancia. Aprì improvvisamente gli occhi e non c'era nulla, nessuno ad accarezzarlo, eppure era sicuro di averlo sentito. 

Quello era il tocco di Harry, lo avrebbe riconosciuto senza dubbio, era come essere accarezzati da una piuma, così morbido, così delicato, così da Harry. 
Ma a quanto pare Louis stava davvero impazzendo e in quel momento se ne stava rendendo conto. 

Passarono due settimane, e Louis era convinto di aver sentito ancora il profumo del suo amore, il suo tocco mentre dormiva, ma non appena si svegliava tutto svaniva, e pensava che stesse solamente sognando. 

« Mi manchi ancora Harry, non riesco ad andare avanti » 

Louis era sempre più distrutto ogni giorno che passava, e quando lo aveva raccontato a Zayn subito lo aveva abbracciato. 
"Dovrò portarti da un buon medico Lou, stai impazzendo" 
Furono le parole che gli disse il migliore amico, e Louis si giuró che se fosse successo di nuovo non lo avrebbe detto a nessuno.

Altre due settimane e Louis era sul letto a vedere vecchie foto con Harry, ogni foto gli portava alla mente un ricordo, come quando hai una ferita e non appena la sfiori ritorna la sensazione di dolore. 

« Amore ti ricordi qui? Era il nostro primo anniversario e mi regalasti 365 rose, una per ogni giorno passato insieme, come potrei smettere di amarti? » 

Aveva sussurrato stringendo al suo petto quella foto e sentì qualcosa che stringeva le sue braccia e un flebile respiro che sfiorava la sua pelle. Chiuse gli occhi e poteva immaginare Harry che lo stringeva, proprio come faceva in quella foto di qualche anno prima, e no, non era pazzo, lo stava sentendo sul serio. 

Riaprì gli occhi e di nuovo nulla. 
Scoppió in lacrime poi forte di prima. 
Lo stomaco si contorceva, sentiva dolore, la sua gola era racchiusa da un nodo che quasi gli bloccava il respiro e poi lo sentì, era lui, non aveva dubbi, solo la sua voce poteva avere quel suono così soave e così dolce. 

« Amore mio non piangere, presto mi riavrai accanto »

Louis si giró spaventato, si guardó intorno in cerca di Harry ma non vide nulla. 
Il suo cuore martellava nel petto pretendendo di uscire e di andare dalla sua metà, le sue gambe tremavano, le sue mani pizzicavano dalla voglia di sfiorare il suo Harry. 

Ma non c'era nessuno, solo il suo profumo, e Louis sorrise. 
Si, forse era davvero impazzire, ma se per vedere di nuovo Harry e per risentire la sua voce doveva essere pazzo, allora si, voleva diventare pazzo. 

Passarono altri due giorni, e Louis poteva sentire sempre più forte il profumo del riccio e la sua voce. 
E non potevano essere solo sue paranoie, no, perché Louis aveva smesso di indossare i suoi vestiti, di usare il suo bagnoschiuma e il suo dopobarba, quindi non lo stava immaginando, Harry era lì, Harry era accanto a lui. 
Ma come era possibile? Lui non riusciva a spiegarselo, eppure era così. 

Fu quella domenica che tutto cambió, Louis stava fissando il fuoco che scoppiettava di tanto in tanto facendolo sussultare, il calore scaldava la sua pelle rendendola più luminosa per il rossore della sua fiamma, e Louis era più tranquillo. 
Mentre era incantato dalla danza delle fiamme sentì due braccia stringerlo a se e dei ricci solleticargli la pelle della guancia. 
Louis sorrise sentendo le lacrime che minacciavano già di uscire. 

« Oh Harry, se solo potessi averti qui per davvero » 

Chiuse gli occhi rabbrividendo a quelle sensazioni che non lo lasciavano, e quando li riaprì gli mancó il fiato. 
Quella sensazione di due braccia intorno al suo bacino era dovuta a due reali braccia che lo stavano stringendo, ebbe paura, il suo cuore non capiva, lui non capiva. 
Con timore giró il viso e due occhi color smeraldo si incrociarono con i suoi, mentre le labbra rosse si piegavano in un sorriso con tanto di fossette laterali.

Louis immediatamente lo abbracció, lo strinse a se con forza. Piangeva, urlava, toccava la sua pelle e si aggrappava a lui, non sapeva se fosse reale o meno, ma non voleva farsi scappare quella occasione. 

« Harry, Harry amore mio ti prego dimmi che sei reale, dimmi che sei qui con me e che non dovrai andare più via, ti prego amore mio ho così tanto bisogno di te » 

Le lacrime ormai scendevano a fiumi bagnando la maglietta del riccio che stringeva il suo ragazzo con forza, consapevole che non lo avrebbe più lasciato. 

« Amore mio, credi negli angeli? » 

Sussurró Harry con la sua voce roca e Louis annuì col cuore colmo di gioia, non sapeva come fosse possibile, non sapeva chi dover ringraziare, non sapeva come mai fosse successo, ma era felice. 

Finalmente le loro labbra si unirono di nuovo, le loro braccia si strinsero ancora e i loro corpi si incontrarono di nuovo. 
Niente avrebbe più potuto separarli, niente e nessuno avrebbe potuto interrompere quell'amore. 

Le due metà si erano ritrovate, non esisteva più un Louis e un Harry, erano diventati una cosa sola.
La nave aveva ritrovato la sua bussola e non l'avrebbe più lasciata.


|| Okay, sto bene, facciamo finta che non ho pianto mentre scrivevo, non è nemmeno da me scrivere qualcosa dopo, però volevo chiedervi cosa pensate di questa storia e se potesse farvi piacere un secondo capitolo, perché avrei delle idee in mente anche se già così la storia potrebbe essere terminata.
Vi ringrazio in anticipo e vi saluto.
Un bacio a tutti. || 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: endoftheday