Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: EmmaSnix    02/12/2015    4 recensioni
La storia di un'amicizia che sa ascoltare, accettare e farti sentire a casa.
Dalla storia:
"Erano passati due giorni dall’ultima volta che Fedez aveva visto Mika e gli mancava. Gli mancava come non avrebbe mai creduto possibile, aveva bisogno di qualcuno che lo ascoltasse come faceva lui, guardandolo negli occhi con lo stesso fuoco.
Si sentiva un po’ stupido lì steso sul divano con l’ennesima sigaretta che bruciava tra le dita della mano destra e il cellulare nell’altra, mentre aspettava un messaggio, una chiamata, qualsiasi cosa.
Aspettò."
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Fedez, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno a tutti 

Non voglio annoiarvi con lunghi discorsi, quindi cercherò di essere breve. Voglio solo darvi qualche dritta sulla storia:

Questa storia è un mix di fatti realmente accaduti e la mia fantasia.

Il racconto è sviluppato in due anni, quindi ci saranno salti temporali.

La storia è già completa, dunque non c’è il rischio che possa interrompermi e non proseguire nella narrazione. Aggiornerò due volte a settimana.

Detto questo, vi auguro buona lettura.

EmmaSnix


Primo Capitolo 

 

“Sono nella stanza cerco di prender fiato 

e troppo spesso quasi sempre diamo tutto per scontato 

mentre la vita ci dice ritenta sarai più fortunato 

ma tu resta sui tuoi passi e non guardare gli altri 

se a certe cose pensi troppo ad altre meglio non pensarci”  

 

Quella non era sicuramente la sua idea di divertimento o comunque non era così che si immaginava la vita di un giudice di XFactor. 

Aveva sempre pensato che dietro ci fosse un gran divertimento, complicità, scherzi e che la competizione finiva una volta spente le telecamere. Federico, in arte Fedez, si era dovuto ricreduto su tutto. La competizione era a mille al banco dei giudici e anche fuori e finite le riprese ognuno tornava a casa. Per il primo anno il rapper era stato preso a fare il giudice del più conosciuto talent della TV, pensava di dover lottare solo con il pregiudizio della gente, che lo vedeva come un ragazzino appartenente a un basso stile musicale, e invece si ritrovò a dover fare i conti con i suoi stessi colleghi. In cima alla lista c'era Morgan, l'odio tra i due era tangibile. Fedez lo vedeva come il genio dall'ego smisurato, un grande artista ma un uomo di merda. Morgan si interrogava su come fosse finito un tipo come Fedez in un programma del genere, gli sembrava fuori luogo, perché mai un rapper di venticinque anni avrebbe potuto giudicare concorrenti di un altro stile musicale? 

Poi c'era Victoria, una ragazza fresca, solare ma solo in presenza delle telecamere. Vicky era buona ma Federico non riusciva a instaurare un rapporto vero con lei, tutto con lei le sembrava molto forzato e lo faceva sentire a disagio. 

In fine c'era Mika, la star internazionale che aveva reso XFactor più celebre di quello che già era. Tutti lo amavano, il pubblico, i collaboratori del programma, i ragazzi in gara, gli altri giudici tranne uno: Federico. 

Fedez non gli parlava, non avevano discusso, non c'era un vero motivo per non parlargli, semplicemente non gli andava a genio. 

Così Federico, ben distante da ogni sua aspettativa, si ritrovò solo.

Finito l’ennesima esibizione si poteva ritenere soddisfatto almeno del suo lavoro con i ragazzi, che nonostante le critiche dei giudici, stavano andando davvero forti. Raggiunse il suo camerino con la sigaretta elettronica stretta in pugno, lo sguardo basso e un profondo senso di stanchezza che gli pesava sulle tempie dando vita così a un mal di testa epico. Non vedeva l’ora di tornare a casa e addormentarsi tra le braccia di Giulia, la sua ragazza.

Era ancora incazzato dall’ultima discussione che aveva avuto con Morgan, quell’uomo era in grado di stremarlo, discutere con lui era una lotta senza fine, pretendeva di avere sempre l’ultima parola e questo mandava in bestia il giovane venticinquenne. Mentre camminava immerso nella rabbia non si rese conto che accanto a lui stava passando Mika, che cercò il suo sguardo, provò a entrare in connessione con lui ma ancora una volta Fedez non lo degnò di uno sguardo, anche se per una volta inconsapevolmente.

 

Mika si domandava di continuo il perché il suo collega più giovane si fosse chiuso in se stesso, poteva capire che il rapporto con Morgan gli andasse stretto ma perché non voleva in nessun modo avere niente a che fare con lui o con Vicky. Aveva una voglia matta di capire, questa voglia era in parte dettata dalla semplice curiosità e dall’altra parte a lui interessavano le persone così, gli piaceva andare a fondo alle persone, non fermarsi solo a quello che vedeva. Esperienze passate sulla sua pelle gliel’avevano insegnato, perché quando Mika era solo un ragazzino introverso, avrebbe desiderato con tutto il cuore che qualcuno si interessasse alla sua storia.

Fu mosso da questo bisogno di aiutarlo, che un girono Mika si presentò timidamente davanti alla porta del camerino di Fedez e bussò.

“sì?” rispose il ragazzo dall’altra parte della porta.

“sono Mika, posso entrare?”

“sì.” 

Mika non se lo fece ripetere due volte ed entrò nella stanza. Federico era comodamente seduto sul divano con la testa leggermente reclinata indietro, una sigaretta accesa in mano e con l’altra si massaggiava la fronte appena sopra gli occhi. Mika notò che il suo corpo era in una posizione comoda ma lui era cmq rigido, teso. Pochi secondi dopo Fedez si tirò su e aspirò velocemente la sigaretta che continuava a bruciare tra le sua dita.

“dimmi” disse Fedez, secco guardando il cantante davanti a lui negli occhi.

Mika si sentì in soggezione, quasi spaventato. Perché era lì? cosa doveva dirgli o cosa voleva dimostrargli? 

“va tutto bene?” l’unica cosa che riuscì a sputare fuori in un arco di tempo che non l’avrebbe reso ridicolo.

“sì, anche se non penso siano fatti tuoi” 

Il gelo. Il cuore del povero cantante inglese si congelò, il sorriso che aveva indossato poco prima di entrare si spense e desiderò di tornare indietro al secondo prima di bussare a quella dannata porta per non rifarlo.

“hai ragione, perdonami” furono le ultime parole che Federico sentì da Mika prima che lui uscisse dal suo camerino senza più voltarsi indietro.

 

Mika si sentiva ferito, come se Fedez l’avesse preso a pugni. Sentiva, anzi no, aveva proprio la presunzione di dire che lui avrebbe potuto aiutare quel ragazzo ma lui non permetteva a nessuno di avvicinarsi e questo lo faceva soffrire come un povero scemo mentre si ripeteva fra sé e sé ma che te ne frega? perché ci tieni tanto, praticamente non lo conosci nemmeno.. magari è solo uno stronzo e non c’è nulla da capire.

Ma per quanto se lo ripetesse continuava a credere che invece sotto il falso aspetto da duro, la sigaretta sempre accesa e i tatuaggi si nascondesse un animo buono, gioioso e dolce. 

Mika ne era sicuro perché Federico l’aveva dimostrato con i suoi artisti, si preoccupava davvero per loro, desiderava davvero un futuro meraviglioso per le loro carriere e non pensava solo ai fini della gara. Si era affezionato non solo ai suoi ragazzi ma anche ad altri che l’avevano colpito particolarmente. Durante la diretta Federico mostrava l’animo semplice e puro che Mika voleva scoprire anche nella vita di tutti i giorni ma Fedez non era dello stesso avviso e più tempo passava più il suo sguardo diventava glaciale, lo sentiva sempre più distante e verso la fine della gara sembrava di vedere solo un corpo che andava avanti per inerzia abbandonato da tutto ciò che di vitale può avere una persona.

  
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