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Autore: tyus    02/03/2009    0 recensioni
Yokoshima è cambiato. La morte di lucciola è stato un durissimo colpo per il giovane ghost sweeper, ora è diventato un ragazzo freddo e asociale...ma un giorno, quando trovò un piccolo libro nero, la sua vita cambiò per sempre...
Genere: Romantico, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tadao Yokoshima. A 18 anni lasciò la sua patria e il suo lavoro per tornare a vivere con i suoi genitori in America, dove si fece una nuova vita. Passarono 5 anni, il giovane 23enne si laureò in medicina, sperando di intraprendere una carriera come medico, carriera che sembrava, tra l'altro, molto promettente. Perciò non c'era da stupirsi se i suoi genitori, dopo aver sentito la decisione del giovane, reigirono così:


Yuriko&Daijo: COOOOOOSA ?!?!


Yokoshima rimase un po stordito dalla enorme emissione di decibel da parte dei suoi genitori, ma in fondo li capiva, non era da tutti fermare la propria carriera da medico ancora prima d'incominciarla, soprattutto per perseguire quella da acchiappafantasmi.


Yokoshima: Sentite, capisco che questa è stata una notizia un po improvvisa per voi, ma-


Yuriko: 'Un po improvvisa' ?!?! Tadao, ma ti rendi conto di ciò che dici ?! Vuoi davvero rinunciare a prendere la specializzazione per diventare un acchiappafantasmi ?


Yokoshima: Be tecnicamente io sono un acchiappafantasmi, e poi non ho mica detto che rinuncio alla mia carriera. Voglio solo...concedermi una pausa per provare altre strade, ecco.


Daiju: Di tutte le stronzate che ti ho sentito dire, questa è sicuramente la peggiore !! Ma che diamine ti passa per la testa ?! Dicevi di aver finito con quel lavoro, che era un capitolo chiuso della tua vita, e ora ? Ora vuoi riaprirlo di nuovo ?!


Yuriko: Tuo padre ha ragione. Perché vuoi ricominciare di nuovo a fare l'acchiappafantasmi ? Insomma, sei laureato, e hai tutte le capacità per aprire qualsiasi porta nella tua carriera medica, ti ricordi ? Te lo disse proprio il tuo professore di corso.


Yokoshima non sapeva proprio come fare a risolvere questa situazione. È vero, i suoi genitori erano sempre stati molto permissivi con lui, ma quando s'intestardivano su qualcosa diventava difficile fargli cambiare idea. Comunque doveva riuscire nell'impresa, in un modo o nell'altro, anche se si trattava di battere la volontà di un uomo capace di smuovere le montagne con l'utilizzo dei soli pugni e dell'unica donna capace di tenere sotto controllo il suddetto uomo, un impresa (quasi) pari a quella di convincere una certa rossa che i soldi non sono tutto nella vita. Impresa titanica, quindi.


Yokoshima: Ascoltate, che vi piaccia o no io me ne ritorno in Giappone, fine della discussione.


Yuriko: Ma insomma, Tadao ! Perché poi proprio in Giappone ? Anche qui, ormai, ci sono parecchi fantasmi da esorcizzare, no?


Yokoshima: Be in Giappone ho parecchi amici che potrebbero darmi una mano con l'agenzia, tutti acchiappafantasmi tra l'altro.


Daijo: Ma se non li vedi da più di 5 anni !


Yokoshima: Ma mi accoglieranno lo stesso a braccia aperte.


O almeno spero...


Finita la discussione, andata, tra l'altro, sorprendentemente bene secondo il parere dell'alchimista, Yokoshima decise di andare a fare una visitina a Jessie per risolvere un'altra importante questione.


FLASHBACK


Yokoshima: Puoi ripetere per favore ?


Jes: Portami con te in Giappone, ti prego ! Avrai bisogno di un assistente no ?


Yokoshima: Ma-


Jes: Per favore ! Qui non c'è nulla per me ! Non ho una famiglia ne un lavoro !


Yokoshima: Però-


Jes: Prometto che non ti sarò d'intralcio e poi mi accontento di poco, non ho bisogno di uno stipendio alto.


Yokoshima: Si, ma-


Jes: Ti prego, ti prego, ti prego...


Yokoshima voleva rifiutare, lo voleva davvero, non aveva intenzione di coinvolgerla nella faccenda degli Homunculus, ma il tono con cui glielo stava chiedendo, più quegli occhioni da cucciolo smarrito erano davvero troppo per il ragazzo, bastò poco quindi a convincerlo.


Yokoshima: E va bene, puoi venire...


Jes: EVVAI !!


La ragazza completamente estasiata dalla sua risposta, incominciò a saltellare in giro per la stanza causando il riso dell'alchimista, poi cambiò direzione e con un salto si aggrappò a Yokoshima, per poi tempestarlo di baci sulla guancia, Yokoshima, completamente rosso, non sapeva se ritenersi fortunato o no, in fondo non succede ogni giorno che una bellissima ragazza ti salti addosso riempiendoti di baci.


FINE FLASHBACK


Durante il tragitto che lo portava verso casa di Jes, Yokoshima pensava a cosa avrebbe detto ai suoi amici che non vedeva da più di cinque anni, portandosi con se poi una ragazza americana. Okinu lo avrebbe accolto a braccia aperte, di questo ne era sicuro, poi c'erano Pito, Yukinojo e Tigre, anche loro non si sarebbero fatti troppi problemi, ne era sicuro, doveva stare attento però agli abbracci di Tigre...Caos e Maria, be che diamine erano i suoi maestri...Saijo, vabbe lasciamo stare...Shiro, be lei probabilmente lo avrebbe leccato per tutto il viso, e forse anche Tamamo, anche se faceva sempre la parte della diffidente sapeva che in fondo si era affezionata, dopotutto lui piaceva agli spiriti e ai demoni...L'unica che gli dava qualche problema era una certa rossa...Erano passati cinque anni da quella faccenda ma doveva ammettere che lo disturbava ancora, in fondo non era stata proprio sensibile con lui, e lui non la salutò in modo proprio civile. Yokoshima non poté fare di sospirare sconfortato, perché quella donna doveva essere così complicata ?


Ora che ci penso dovrei avvertirli, magari vedere se qualcuno potrà ospitarci per un po finché non ci troviamo un appartamento, magari chiamerò Pito, l'ultima volta che ci siamo sentiti mi disse di aver preso un appartamento dopo essere entrato nei G-Man, magari ci potrà ospitare per un pò...


Appartamento di Jes.


Jes: Allora, quando partiamo ?


Appena entrato, Yokoshima fu praticamente travolto dalla ragazza, visibilmente eccitata dalla loro prossima partenza. Aveva la casa sottosopra, probabilmente si era già preparata per la partenza, mettendo nelle valigie tutto il suo guardaroba, c'erano anche delle scatole sul pavimento dove, probabilmente aveva messo tutti gli oggetti che intendeva portare con se.


È davvero seria su questa faccenda.


Jes: Allora ?


Yokoshima: Ancora non lo so, devo ancora prenotare i biglietti dell'aereo, tra l'altro devo ancora avvertire i miei amici.


Jes annuì con la testa, poi disse:


Jes: Sai, sono incredibilmente eccitata per questa faccenda.


Yokoshima: L'avevo intuito.


Jes: Mi aspetta una nuova vita !


Yokoshima incrociò le braccia al petto, poi, con un tono austero, disse:


Yokoshima: Jes, prima di partire vorrei premettere alcune cose.


Jes, incuriosita dal cambiamento del tono di voce dell'amico si calmò, aspettando queste premesse.


Yokoshima: 1-


Alzò l'indice e continuò:


Yokoshima: Se considero un lavoro troppo pericoloso per te, non mi accompagnerai-


Jes: Cheee ?! Guarda che faccio questo lavoro da un bel po di tempo ! Sono perfettamente in grado di-


Yokoshima bloccò Jes, alzò il medio e disse:


Yokoshima: 2, non mi aiuterai in nessun combattimento, alla vista di uno spettro ti allontanerai e ti nasconderai in un posto più sicuro.


Jes: Ma che ci vengo a fare allora ?!


Yokoshima imperturbato dall'urlo dell'amica continuò, alzando l'anulare.


Yokoshima: 3, il capo sono io, rispetterai i miei ordini.


Yokoshima non poteva fare a meno di sentirsi un pochino intimorito dall'occhiataccia lanciatagli da Jes, ma doveva mettere bene in chiaro certe cose, in fondo il suo non era esattamente un lavoro privo di pericoli. Yokoshima osservò incuriosito, con un piccolo sorriso, i tentativi di Jes di rispondergli, ma ogni volta che apriva bocca, subito la richiudeva non sapendo proprio cosa dire. Dopo un pò Yokoshima bloccò il silenzio che si era creato, dicendo:


Yokoshima: Allora, che fai, sei ancora intenzionata a venire con me ?


Jes, ancora un pò imbronciata e infastidita, gli rispose sbuffando.


Jes: ...E va bene, farò come dici...Despota.


Yokoshima con un piccolo ghigno, le rispose:


Yokoshima: Abituatici.


Jes per tutta risposta si limitò ad alzare il dito medio. Yokoshima sorrise divertito poi disse:


Yokoshima: Comunque, non sono venuto qui solo per questo. Volevo chiederti se sai almeno difenderti in caso ti attacchi uno spirito.


Jes: Eh ? No, Rick non mi ha mai insegnato nessun trucco magico, perché ?


Come immaginavo. Almeno la sig.Mika-cioè Mikami prendeva a cuore il mio addestramento, questo invece non se fregava proprio per niente di lei...


...Devo togliermi questa dannata abitudine di chiamarla "signorina"...


Yokoshima: Jes, se vuoi lavorare con me dovrai almeno imparare a difenderti con un'arma-


Yokoshima fu bloccato da Jes, visibilmente eccitata da ciò che gli era stato appena detto. Gli strinse la mano nelle sue saltellando come una bambina.


Jes: Dici sul serio ?! Allora mi insegnerai a sterminare gli spiriti ! A combattere contro i demoni e a-


Yokoshima: Calmati ! Dio, a volte sei così poco femminile...


A questo Jes gli rivolse un'occhiata assassina ma Yokoshima indisturbato continuò.


Yokoshima: Quello che però ho detto prima vale ancora. Non dovrai assistermi in nessun combattimento, ma non posso tenerti costantemente d'occhio, nel caso che non possa aiutarti ed uno spirito ti attacchi dovrai essere capace di difenderti da sola, almeno fino a quando non potrò aiutarti.


Jes rimase un pò delusa da ciò, ma si riprese subito, e gli chiese incuriosita, cosa aveva intenzione di insegnargli.


Yokoshima: Bè come stavo dicendo prima che tu mi abbia interrotto-


Jes arrossì imbarazzata, con una piccola risata nervosa.


Yokoshima: -ho intenzione di farti imparare ad usare un'arma a tua scelta. Però posso solo insegnarti come impugnare per bene la tua arma, dovrai crearti uno stile tutto tuo, chiaro ?


Jes: Chiaro. Però, giusto per curiosità, perché non puoi insegnarmi per bene tu ?


Yokoshima: Bè più che altro perché non so nemmeno io come fare ad insegnarti qualcosa.


Jes sembrava confusa dalla sua spiegazione, perciò disse:


Yokoshima: Mi spiego, le armi che uso sono solo spade e doppiespade, ma queste armi non sono adatte a te, o meglio al tuo fisico, per via del loro peso. Visto che hai una costituzione abbastanza snella penso che armi come pugnali o daghe siano più adatte a te, ma, ovviamente, questa è una tua scelta.


Jes annuì tra se e se facendo cenno di aver capito il suo ragionamento.


Yokoshima: Be ho detto ciò che dovevo dirti. Ora devo andare, ci vediamo Jes.


Jes: Aspetta ! Dove vai ?


Yokoshima stava per risponderle quando pensò ad una cosa.


E se la porto con me ? Avevo intenzione di esercitarmi nel controllare la mia energia spirituale, forse potrei anche farle iniziare il suo allenamento.


Yokoshima: Jes, che ne dici di venire con me ?


Jes: Mmh ?


Giardino - Casa di Yokoshima.


Yokoshima amava il suo giardino. Era la sua area relax, la sua fortezza della solitudine. Yokoshima condusse la ragazza in giardino avendole spiegato cosa l'aveva portata a fare con lui. Inutile da dire, Jes era molto eccitata per la sua prima 'lezione'.


Yokoshima: Hai deciso che tipo di arma hai intenzione di usare ?


Jes: Non so decidere...Qualche consiglio ?


Yokoshima: Te l'ho detto. Secondo me, per te andrebbero bene pugnali e daghe, ma ci sono tante altre armi che puoi prendere in considerazione: bastoni, mazze, nunchaku, balestre...Insomma tutto ciò che sia leggero e maneggevole che possa essere adatto a te. Potrei anche fare una spada se vuoi, con una lama abbastanza sottile da essere leggera, ma comunque abbastanza robusta. Hai l'imbarazzo della scelta.


Jes ci pensò un attimo poi disse.


Jes: Sono indecisa tra la daga e la spada, tu cosa mi consigli?


Yokoshima: Mmhh, facciamo così, ora trasmuterò un paio di daghe ed una spada sottile, provale entrambe poi vedi con quale ti trovi di più.


Detto questo, Yokoshima batté le mani poi le appoggiò al suolo, facendo uscire con un lampo di luce, prima due daghe poi una spada. Le daghe avevano l'elsa dorata, le lame erano più grandi e più larghe rispetto ai normali pugnali, l'aspetto però ricordava molto i coltelli di sopravvivenza in dotazione alla marina. La spada, invece, era più corta di una katana, ma più larga, lunga poco più il doppio delle daghe; la lama era sottile e leggermente curvata alla fine con sottili filamenti d'oro che adornavano la porzione iniziale; l'elsa era molto semplice, mancava la guardia, e l'impugnatura, marrone, era stata fatta ricordando quella ad onda delle armi da fuoco.


Jes: Wow...


Yokoshima: Provale.


Jes prima prese le daghe, poi la spada. Yokoshima l'aiutò ad impugnare le armi, poi la lasciò provare qualche fendente e affondo con entrambe la spada e le daghe. Analizzò con precisione i movimenti della ragazza; erano lenti ed impacciati, inoltre la presa sull'impugnatura non era abbastanza solida, mentre ogni fendente mancava di un equilibrio di potenza e precisione: se tentava un colpo preciso era troppo debole, al contrario, se provava un colpo potente mancava di precisione.


Bè, di certo non potevo aspettarmi Matteo Tagliarol-si, Yokoshima è appassionato di scherma-in fondo l'unica lama che lei abbia mai impugnato è il coltello da cucina...


E Jes ne era consapevole, si vedeva dalla sua espressione delusa e mortificata.


Yokoshima: Basta così.


Jes: ...Faccio pena...


Yokoshima con espressione pacata, gli disse che non si aspettava differentemente.


Yokoshima. Migliorerai, non ti preoccupare.


Jes: Ma, speriamo...


Yokoshima: Hai deciso che arma usare ?


Jes ci pensò un attimo poi rispose.


Jes: Posso prenderle entrambe ? Vorrei imparare ad utilizzare sia la spada che le daghe.


Questo Yokoshima, doveva ammetterlo, non se l'aspettava.


Yokoshima: Sicura ? Guarda che sarà molto più difficile imparare ad usare sia la spada che le daghe.


Ma Jes convinta gli rispose:


Jes: Sicurissima.


Yokoshima: Bè se è questo che vuoi.


Jes: Grazie !


Jes poi prese le armi, e con cura le appoggiò sopra un tavolino li vicino poi si sedette su una panchina poco più in la, osservando con attenzione Yokoshima.


Intanto l'alchimista, allontanatosi di qualche metro dalla ragazza, incominciò a prepararsi mentalmente, cercando di svuotare la testa da pensieri inutili, mantenendo la massima concentrazione. Iniziò con le basi, si concentrò per far fuoriuscire il suo Ki, cercando di controllare l'emissione di energia spirituale, ma, vuoi per la mancanza di esercizio, vuoi per l'enorme energia che Yokoshima doveva controllare, l'alchimista non se la stava cavando proprio bene. Trovava difficile mantenere un equilibrio nella sua energia spirituale, la sua aura era in continua agitazione, aumentando ad abbassandosi d'intensità, con delle scariche di energia che circondavano il corpo dell'alchimista. Yokoshima aveva il viso corrucciato dalla concentrazione, con qualche piccola smorfia che appariva di tanto in tanto. Arrabbiato con se stesso stava quasi per liberare tutta la sua energia, ma poi si ricordò l'incidente del giorno prima, e si calmò.


Devo restare calmo...Devo concentrarmi...


L'aura di Yokoshima incominciò a stabilizzarsi, lentamente Yokoshima stava prendendo controllo della sua energia spirituale. L'aura dell'alchimista si stabilizzò in una fievole luce bluastra . Yokoshima espirò lentamente nel tentativo di rilassarsi; intanto Jes guardava con occhi sgranati lo spettacolo dinanzi ad essa, non aveva mai visto una tale emissione di energia, neanche dai demoni più forti che aveva incontrato con il suo ex datore di lavoro. Li Jes capì che aveva a che fare con un essere a dir poco eccezionale...


Ok. riesco a tenere sotto controllo la mia energia spirituale, ora vediamo come me la cavo con l'Arm of Terror...


Yokoshima estese il suo braccio destro in avanti, concentrandosi, gli diede una nuova forma. Con un piccolo sorriso di soddisfazione, osservava il suo braccio prendere la forma dell'Arm of Terror senza alcuna difficoltà; il braccio emetteva un bagliore nero con delle scariche elettriche che percorrevano in modo serpentino il suo braccio. Il sorrisetto si trasformò in ghigno quando allungò senza problemi gli artigli combattendo contro un nemico immaginario, ma nella sua frenesia non si accorse che le scariche di energia aumentarono di intensità. All'improvviso una scarica elettrica parti dal suo braccio finendo quasi per folgorare Jes, che terrorizzata si buttò a terra, lo stesso Yokoshima stava per essere colpito in faccia se non fosse stato per i suoi riflessi.


Merda ! Così non va ! Devo controllare-altra scarica-questa cosa prima che qualcuno si faccia molto male !!

Yokoshima distese di nuovo il braccio e digrignando i denti cercò di controllare la sua energia. Sapeva che una minima distrazione poteva essere fatale perciò mise tutto il suo essere nel controllare la sua energia spirituale. D'improvviso la gemma rossa cominciò ad emanare un bagliore che si faceva sempre più forte, Yokoshima poteva sentire la sua energia aumentare d'intensità, al punto da diventare insopportabile; stava quasi per arrendersi quando un lampo di luce rossa lo costrinse a chiudere gli occhi. Era tutto finito. Yokoshima riuscì a sentire la sua energia che si stabilizzava, aprì gli occhi e per poco non perse l'equilibrio per lo stupore: L'Arm of Terror aveva subito un'ulteriore mutazione. Ora ricopriva tutto il braccio fino alla spalla e il suo colore cambiò di tono, diventando più chiaro, passando quindi da un nero pece ad un grigio molto scuro; la forma stessa era cambiata, prima era molto più grezza, quasi demoniaca, ora invece aderiva perfettamente al suo braccio, inoltre erano spariti gli artigli che prima adornavano le sue dita, dandogli più la forma di un guanto bizzarro che di un'arma ammazzademoni. La superficie era sempre ricoperta da sottilissime linee che partivano dalla gemma rossa, che, tra l'altro, aveva anch'essa cambiato forma: abbandonata la forma sferica ora era più un ovale che ricordava la forma di un uovo.


Yokoshima: Ma che-?!


Jes, che si era nascosta dietro un albero durante l'accaduto, si avvicinò ancora un pò intimorita a Yokoshima.


Jes: Sei...Sei sicuro o devo allontanarmi di nuovo...?


Yokoshima: ...Penso di essere sicuro, si.


I due osservarono incuriositi e stupefatti la trasformazione dell'Arm of Terror, poi Yokoshima distese il braccio ansioso di vedere cosa era capace di fare, e immise un pò di energia spirituale nell'indice, partì all'improvviso un raggio di luce che passo da parte a parte un albero li vicino, continuando poi contro il muretto li davanti, trapassando anch'esso e continuando ancora per un'altra decina di metri prima di sparire. I due fissarono i due buchi aventi i contorni rosso incandescente con la bocca spalancata e gli occhi sgranati, poi Yokoshima portò la mano vicino alla faccia, strattonata poi da Jes che la puntò dinanzi a loro dicendo:


Jes: Attento a dove punti questa cosa !!


Yokoshima annuì distrattamente, ancora stupefatto, poi non avendo ancora soddisfatto la sua curiosità, puntò il braccio in avanti, ma poi, pensandoci su, l'alzò in alto.


...Meglio puntarla in alto...


Yokoshima si concentrò per farle assumere la forma di una spada, come la sua vecchia Hand of Glory, all'inizio non successe nulla, ma poi dopo pochi secondi, una lama di luce nera fuoriuscì dalla sua mano. La lama era di un nero lucidissimo, ed aveva una forma molto geometrica al contrario di quella quasi informe della Hand of Glory, con la punta curvata(Per aiutarvi, pensata alla spada di Squall di Final Fantasy 8, se non conoscete il gioco provate a cercare su google_nd Autore). Yokoshima adocchiò un ramo dell'albero che aveva utilizzato prima come cavia, anche se involontariamente, che sembrava essere bello robusto; si avvicinò ad esso e il più gentilmente possibile spinse la lama nel ramo...Solo per vederlo cadere un attimo dopo, con il bordo rosso incandescente a testimoniare il passaggio della lama. Yokoshima e Jes guardarono di nuovo increduli il braccio dell'alchimista, a spezzare il silenzio creatosi fu Jes:


Jes: Tiene presente Guerre Stellari-


Yokoshima: Ho capito l'antifona, grazie.


Tra i due ripiombò di nuovo il silenzio, quando poi Yokoshima disse;


Yokoshima: Ti va di fare una pausa ?


Jes: Certo.


Stanza di Yokoshima.


Jes era sdraiata a pancia in giù sul letto di Yokoshima, mentre il suddetto, seduto sulla sedia della scrivania, sorseggiava pigramente una lattina di birra. La ragazza si stava guardando intorno, analizzando ogni minimo particolare della stanza, quando i suoi occhi si posarono su una bellissima chitarra bianca; Yokoshima seguendo lo sguardo della ragazza le disse:


Yokoshima: T piace ?


Jes si voltò verso di lui e rispose:


Jes: È bellissima, che chitarra è ?


Yokoshima con un piccolo sorriso d'orgoglio le rispose:


Yokoshima: Questa è una Gretsch White Falcon, si dice che sia la chitarra più bella del mondo.


Jes: È davvero bella...Hey Tadao parlami un pò di te, insomma dovremmo lavorare insieme ma non so praticamente nulla sul tuo conto.


Yokoshima parve un pò sorpreso dalla domanda improvvisa di Jes, ma si riprese subito e le chiese:


Yokoshima: Che vuoi sapere ?


Jes: Non lo so, parlami un pò dei tuoi hobby, cosa ti piace fare, quali sono i tuoi sogni, il tuo colore preferito, quanti anni hai-


Yokoshima: Ho capito, ho capito...Allora ho 23 anni, il mio colore preferito è il blu, il mio hobby preferito è, come puoi constatare, suonare, poi mi piace anche passeggiare...Sogni ? Non lo so, prima di tutto devo sistemare questa faccenda degli Homunculus poi vedrò...Comunque penso che probabilmente mi prenderò la specializzazione, e andrò avanti come medico.


Jes parve stupita dall'ultima informazione, non aveva mai immaginato che il suo futuro datore di lavoro era già laureato così giovane, in medicina poi.


Yokoshima: Ora tocca a te.


Jes pensò un attimo, poi incominciò a parlare.


Jes: Allora, ho 19 anni, mi piacciono molto il giallo e il verde, amo cucinare e il mio sogno è quello di aprire un ristorante.


Ora era il turno di Yokoshima rimanere stupito, non avrebbe mai pensato che una ragazza così attiva ed energica avrebbe avuto un hobby così normale.


Jes: Tadao, parlami un pò della tua vita in Giappone, insomma com'era lavorare con un'acchiappafantasmi di livello internazionale ?


Tadao: ...Penso proprio che questa storia ti sembrerà stranamente familiare.


Jes: ?


Due giorni dopo - Aeroporto di Tokio.


I due avevano appena preso le valigie, e stavano aspettando che Pito li venisse a prendere. Jes era a dir poco estasiata, erano finalmente in Giappone. La ragazza osservava il suo compagno, aveva un'aria annoiata, ma sapeva che in fondo era eccitato quanto lei.


?: TADAAAOOOOO !!!


Jes fece appena in tempo a togliersi di mezzo quando un gigante alto circa 2 metri prese Yokoshima in una morsa di ferro che assomigliava vagamente ad un abbraccio. Jes ridacchiando pensava:


Avrebbe fatto bene a seguire il suo stesso consiglio-non farti mai abbracciare da un uomo alto due metri di nome Tigre.


(continua...)


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Ecco il nuovo capitolo di Yokoshima the Fullmetal Alchemist. Che ve ne pare ??


See you next time, folk !!!

  
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