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Autore: Serenity452    02/03/2009    4 recensioni
I pensieri di Rin, ormai sedicenne, che si sente solo senza il suo padrone Sesshomaru, e persa nelle sue lagne raccontate alla Luna, il demone di tornarla a prendere...Accadrà? La Luna farà avverare il suo desiderio?... Ma quello che voglio vedere e ascoltare, quello che voglio vivere e sentirne il profumo, quello che voglio ricordare, sia passato, futuro e presente, ha una sola forma, ha un solo nome: Sesshomaru. Io, Rin, stupida umana, Voglio solo te, un demone maggiore. Sesshomaru, glaciale principe dei demoni, ti amo. Ti amo, di un amore che per me è come l’aria. Se mi lascerai ancora, morirò di certo, Sesshomaru.
Genere: Romantico, Triste, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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La fedele e cara Luna

LA FEDELE E CARA LUNA.

Il chiaro raggio di luna che illumina la distesa d’erba ed il mio giovane volto, mi ricorda Voi mio Padrone e Signore.

Fisso la luna, e parlo con lei.

La luna: che splendida compagna in caso di solitudine.

Silenziosa, riservata, e sa ascoltare.

È paziente, e tutte le sere torna ad ascoltare le mie lagne.

La luna mi ricorda Voi, padrone.

Mi ricorda Voi, anche perché di Voi ho solo il ricordo.

La notte, quando addormentarmi è troppo difficile, la Luna mi fa compagnia.

Perché di notte, la solitudine mi avvolge ancor di più del giorno.

Ed è colpa Vostra. Solo colpa Vostra, se sento la solitudine.

Voi mi avete condannata a patire questo vuoto che dura da cinque anni.

Forse prima o poi perirò per questo malessere dell’anima.

Senza di Voi la mia vita, la mia anima, sembra persa.

Che sia fuggita insieme a Voi quando mi avete abbandonato?

Temo di si.

Senza di Voi Mio Signore, che senso ha vivere una vita, che voi stesso mi avete donato strappandola dalle mani della morte, se non posso donarla a Voi per servirvi come desiderate.

Invece, mi avete lasciata qui, in un villaggio di umani che voi tanto detestate.

Del resto Voi siete un essere superiore, io un’umana che da bambina avete salvato, cosa mai potevo aspettarmi dal Glaciale Principe Dei Demoni?

Eppure senza di Voi padrone mi sento persa. Sola. Sola.

La luna non mi basta più, Padrone!

Sto morendo, perché sento che la mia anima sfugge, come vento, dal mio corpo di donna.

Tornate a prendermi! Vi seguirò fino in capo al mondo per sempre Mio Signore!

-Tornate vi prego…-Sussurrò alla luna.

Di giorno sorrido a chi mi sta intorno, credono che io sia felice, ma nella notte vorrei piangere, urlare, dimenarmi, distruggere ogni cosa. Morire. Morire.

Morire perché mi mancate, Voi e i nostri viaggi a caccia del nostro nemico giurato, che ormai è perito per mano di Vostro fratello e la sua compagna e sacerdotessa.

Voi, Padrone, avete ripreso a viaggiare col fido e sbadato Jaken, mentre io sono rimasta qui.

Sola. Tanta gente mi vuole bene qui, ma io, io voglio Voi Signore. Solo Voi.

Per vedervi al sorgere del sole, e al calare delle tenebre.

Per sentire la vostra voce gelida esclamare il mio nome.

Per sentire il profumo di Voi.

Per guardare i vostri occhi color oro-miele piantarsi sull’orizzonte che tanto bramate.

Per potermi rifugiare dietro di voi come la bambina che non sono più.

Adorato Padrone, tornate.

La mia vita è vostra.

Un corpo non può vivere senza la propria anima.

-Tornate Padron Sesshomaru…Venite a prendermi… prima che il cuore mi si sbricioli al sol pensiero che mi avete dimenticata…-

-E come mai si potrebbe cancellare dalla mente, un ossessione… così insensata per un demone purosangue, che corre corre senza meta… finendo qui, ancora una volta…-

Salto udendo appena quel sussurro fine ed elegante.

Era la voce profonda e leggermente rocca di un uomo fiero ed imponente.

Una voce che dava soggezione a chiunque se non agli dei stessi.

È la voce del mio signore. La voce del mio adorato signore. La voce del mio amato.

Lenta mi volto, sorpresa e spaesata.

Quasi inconscia, temendo che quel sussurro poetico non fosse altro che la mia fantasia di adolescente di sedici anni.

Assurdo, pensare che le mie preghiere alla luna, si fossero avverate.

Quello davanti a me, bellissimo, imponente, fiero, accarezzato dai raggi della luna, coi capelli d’argento lunghi e lisci, cullati dal vento non siete Voi. Quello non è il mio Padron Sesshomaru.

È solo la mia immaginazione. La mia pazzia.

O forse, era la morte, che era scesa, con fattezze e vesti angeliche di demone, in terra per catturarla.

Oh, la morte! Se dunque aveva il volto e le sembianza del mio Padrone, seguirla non sarebbe poi così difficile!

-Rin…-

-Ditemi Padron Sesshomaru, Voi siete reale o forse siete la morte scesa in terra per eliminarmi ancora una volta?-

Il demone mi guarda perplesso, quasi quanto lo sono io.

-Non dire sciocchezze, Rin… Ti sembro forse la morte, viscida e macabra? Non ti ho forse raccontato in passato, che la morte ha le fattezze di demone lurido e putrido?-

I miei occhi si inondano di lacrime. Sono fragile.

Lui è il mio signore. Lui è il mio Sesshomaru.

Stasera forse, un po’ troppo poetico di com’è solitamente, ma padrone, celavate a molti questo vostro lato “sensibile”, io lo so.

-A dire il vero, Signor Sesshomaru, mi sembra difficile credere che voi siate qui dinanzi a me… credevo mi aveste dimenticata…-

Lui mi guardò un po’ arrabbiato.

-Ti dissi già tempo fa, di non dire sciocchezze su tale argomento…-

-Mi scusi padron Sesshomaru…Allora, cosa… vi porta qui?-Vi domando titubante, col timore di suscitare la vostra rabbia.

Mi fissi un secondo e gli angoli della bocca ti si incurvarono verso l’alto leggermente.

-Dirlo non è facile, ma ho sentito il tuo odore e l’ho seguito…-Affermi sicuro come sempre.

-Perciò, Rin, domattina, all’alba verrò al villaggio, e tornerai a vivere con me nel mio palazzo…-

I miei occhi s’illuminano. Il cuore mi batte all’impazzata.

Era un sogno. Un sogno meraviglioso.

Vorrei correrti in contro ed abbracciarti. Farmi stringere e stringerti forte gridandoti grazie all’infinito.

-Davvero? Oh Grazie padron Sesshomaru! Ve ne sono estremamente grata Padron Sesshomaru!Non sapete che gioia!!!!!-

Vi urlo mentre nei miei occhi si fanno spazio nuove lacrime.

Di gioia. Gioia pura. Ora il mio cuore è sollevato.

Ora sarò di nuovo con te. Al tuo fianco. Non farò mai più nulla che mi possa dividere da te.

Tu non sembri ne felice, ne scontento.

Sei freddo come sempre. Non sei cambiato di una virgola.

Il tempo non ti ha mutato, ne fisicamente, ne nell’anima.

Sei Gelido. Glaciale. È proprio vero, sei il glaciale principe dei demoni, si, ma a me non importa, dovessi eclissarmi per sempre, ma pur di vivere con voi, sarei disposta a diventare glaciale invece di essere solare come mi definiscono, sarei capace di uccidere, di fare una pazzia!

Ora ti stai voltando, e cammini lento allontanandoti.

Ho paura che tu non tornerai.

-Padron Sesshomaruu!! Tornerete vero!?!-Ti urlo d’impulso. Tu ti fermi e non ti volte neanche.

-Domani mattina, al sorgere del sole, sarò da te…-E detto questo sparisci dalla mia vista come un razzo.

“Domani mattina, al sorgere del sole… sarai da me… amore mio…” Ti aspetto.

La notte scorre veloce, ed il sole vorrebbe farsi spazio fra le nubi che lo coprono quasi del tutto.

Il tempo prevede pioggia a quanto pare.

Ma niente mi terrà lontana da te Sesshomaru! Niente!

Ed infatti eccoti, bellissimo, regale in tutta la tua potenza.

Non dici nulla, ma io capisco.

La fedele e cara Luna, stanotte mi ha ascoltata, e ha esaudito le mie preghiere! Grazie Luna che splendi nel cielo!

Piango e corro verso di voi Padrone. Sono felice. Troppo felice.

-Rin! Andiamo!-Esclami guardandomi un secondo, per poi in camminarti.

-Si Signor Sesshomaru!-Esclamo come quando ero bambina.

Jaken è felicissimo, e anche Ah-Un si sta agitando felice.

Mi salutano con affetto, e mi fa piacere. Loro si manifestano a gran voce. Non me lo aspettavo da Jaken, però anche lui mi è mancato.

Salgo in groppa ad Ah-Un, e lo accarezzo, gli fa piacere infatti fa quasi le fusa.

Tu Signore, mi lanci un occhiata, sei felice lo so, poi guardi Jaken, e anche lui salta su Ah-Un, ed eccoci in marcia.

La gente al villaggio piange, Kagome e Kaede specialmente.

Loro mi capiscono, sanno quanto ho sofferto, ma alcuni pensano io sia pazza, o senza cuore.

Senza cuore perché non mi sono voltata indietro nemmeno per un attimo.

Ma quello che voglio vedere e ascoltare, quello che voglio vivere e sentirne il profumo, quello che voglio ricordare, sia passato, futuro e presente, ha una sola forma, ha un solo nome: Sesshomaru.

Io, Rin, stupida umana, Voglio solo te, un demone maggiore.

Sesshomaru, glaciale principe dei demoni, ti amo.

Ti amo, di un amore che per me è come l’aria.

Se mi lascerai ancora, morirò di certo, Sesshomaru.

 

Fine.

 

Bé che ne pensate? È la prima One shot che scrivo su questa coppia, per ora ho preferito approfondire solo i pensieri di Rin e le sue sensazioni.

Questa “coppia” mi piace un sacco, ma nel manga e nell’anime, Rin è solo una bambina, ma prima o poi crescerà, perciò dopo essere stata lasciata alle cure di Kaede cosa le sarà successo? Ecco cosa mi chiedevo, come si sentiva senza la persona che l’aveva salvata dalla morte? Lei che viveva di Sesshomaru.

Ho pensato che Rin, si sarebbe sentita afflitta e disperata senza il demone (Essendo una fan della coppia U_U! I love Rin x  Sesshomaru! *ç*) e capace di fare qualsiasi cosa per lui, tanto è vero che il demone stesso in passato faceva altrettanto per lei.

Ora, terminato questo bel monologo (XD) vi lascio annunciando, che presto, questa One Shot avrà un seguito.

Scriverò una fanfic sulla coppia e ciò che combineranno al palazzo, quindi non credete di esservi liberati di me, perché ora che sono approdata nella sezione di Inuyasha, credo che seminerò Fanfic anche qui! XDXD!!!

 

Baci Serenity!   

  

   
 
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