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Autore: PaperHero    02/12/2015    1 recensioni
[Gordon Ramsay]
Era appena terminato il servizio serale e il noto chef Gordon Ramsay non vedeva l’ora di farsi una doccia e andare a riposare. Era stanco e irritato dall’incapacità che stavano dimostrando i nuovi concorrenti del suo programma Hell’s Kitchen. Era stato un servizio disastroso che non si sarebbe mai aspettato. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
La mia prima storia con protagonista Gordon Ramsay, un personaggio da me molto amato. Spero che vi piaccia e se volete lasciate una piccola recensione. Sono curiosa di sapere la vostra opinione
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente a casa Era appena terminato il servizio serale e il noto chef Gordon Ramsay non vedeva l’ora di farsi una doccia e andare a riposare. Era stanco e irritato dall’incapacità che stavano dimostrando i nuovi concorrenti del suo programma Hell’s Kitchen. Era stato un servizio disastroso che non si sarebbe mai aspettato.

Ne aveva sentito di cavolate quella sera ma la più grossa era stata quella su un pollo misteriosamente scomparso da dentro il forno.
Ok, cos’era successo? Aveva messo le ali ed era volato fuori dalla cucina, per caso? No, era impossibile una cosa del genere e cosi si era ritrovato ad aspettare che l’idiota di turno preparasse la carne da servire ai clienti.
Per non parlare della quantità di cibo che aveva visto gettare nel bidone della spazzatura perché troppo cotto o bruciato. Uno spreco che si sarebbe potuto evitare se le due squadre avessero fatto più attenzione e seguito le sue indicazioni e consigli. Ma niente, avevano continuato a perseverare finchè, furioso e stufo, non li aveva sbattuti fuori dalla cucina a uno a uno.                                                     
Ci avevano pensato lui, Andy e James a completare il servizio.                                                                               
Dopo era avvenuta la solita scelta dell’eliminato del giorno e non era stato per nulla complicato scegliere: a rinunciare al posto da sous chef in uno dei ristoranti di sua proprietà e a uno stipendio da 250 mila dollari era stato un giovane sui ventisei anni di nome Tom che, durante il servizio, non aveva fatto altro che girarsi i pollici e servirgli piatti non all’altezza dei suoi standard.
A volte, avere degli standard elevati e un palato raffinato era una maledizione ma erano necessari. Il benessere dei clienti prima di tutto e su questo non ci pioveva.

Gordon sospirò mentre saliva le scale per raggiungere il suo ufficio. Una volta dentro, sistemò la giacca del concorrente per poi recuperare le chiavi della sua macchina e uscire dall’edificio diretto verso casa sua. Per sua fortuna, non era molto lontana dal ristorante e la raggiunse solo dopo una ventina di minuti.
Parcheggiò la macchina nel vialetto di una villa su due piani circondata da un giardino enorme e dotata anche di una piscina all’esterno. Scese dalla vettura ed entrò nell’edificio.
Fu accolto dal silenzio irreale che regnava in casa e si senti immediatamente più tranquillo. Con calma, chiuse la porta dietro di sé e lasciò il giubbetto sull’attaccapanni di fianco a lui. Prese a salire le scale di marmo e si diresse verso il bagno dove, una volta entrato, si fece una bella doccia.
Il getto dell'acqua calda aveva aiutato a distendergli i nervi tesi e a lavargli via lo stress e l'irritazione dovuto al servizio e lui si senti meglio, ma non del tutto.
Fu difficile abbandonare quella bellissima sensazione di benessere che gli stava donando, ma con uno sforzo di volontà riuscì a chiudere l’acqua e a uscire dalla doccia. Con un asciugamano legato alla vita e uno ad asciugarsi i capelli, Gordon si diresse verso la propria stanza da letto. Camera che condivideva con la sua splendida moglie Tana, in quel momento profondamente addormentata.
Cercando di non disturbare il sonno della donna, il cuoco recuperò un paio di boxer e di pantaloni dall’armadio, li infilò e si distese sotto le coperte, sospirando finalmente di sollievo.
Prima di cadere tra le braccia di Morfeo, senti la moglie appoggiarsi al suo petto e, sorridendo, la strinse a sé, protettivo. Finalmente era a casa e le cose non potevano andare meglio.    
                                                                                                          

                                                                                              

   
 
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