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Autore: Malfoygirl24    03/12/2015    2 recensioni
"Ma...quanto dolore può sopportare un cuore prima di smettere di battere?"..Quelle parole presero a vorticarle in testa, accompagnate da grandi lacrime amare che presero a scenderle lungo la guancia.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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I primi fiocchi  di neve che iniziarono a cadere dal cielo plumbeo di Hogwarts sorpresero una Hermione Granger piuttosto indaffarata, recatasi di tutta fretta verso la capanna di Rubeus Hagrid. Il fatto di aver lasciato Harry e Ron in balia di loro stessi, nel tentativo di riuscire a creare le nuove pozioni affidate da Lumacorno  per il martedì seguente, la fece sentire un po' in colpa, ma doveva necessariamente parlare con Hagrid e non vi era momento più opportuno  di quel freddo sabato pomeriggio Dicembrino. Una volta arrivata davanti alla porta in legno massiccio, la riccia bussò animatamente e più volte,dato che il suono risultò ovattato a causa dei guanti. Non ottenendo alcuna risposta, la giovane Grifondoro mise una lettera sotto la fessura della porta e ripartí alla volta del castello. Quando  entrò nella propria sala comune fu letteralmente travolta  da una Ginny Weasley molto curiosa. "Allora Herm, sei riuscita a fare tutto??" Disse sottovoce la rossa. " Purtroppo no.." Rispose sconsolata Hermione, sedendosi su una delle soffici poltrone vellutate poste attorno al fuoco. " Hagrid non c'era.. sarà andato nella foresta...di sicuro." Terminó fissando il fuoco. " Ehhhhhhmmm....con questo tempaccio??!'" Esclamò Ginny indicando l'alta  finestra alle sue spalle. Effettivamente ,pensò Hermione, i leggeri fiocchi di neve stavano creando nel vento gelido una candida tormenta. "Posso sempre parlargli domani Ginny, non credi?" Ribattè con uno sbuffo Hermione " ...e poi devo aiutare Ron e Harry con pozioni". Ginny alzò gli occhi al cielo e si sedette sul bracciolo della poltrona dell'amica. "Frena un momento: dopo tutto quello che mio fratello ti ha fatto ancora intendi aiutarlo?" Hermione si strinse nelle spalle. " Lo so ma.." Ginny la interruppe bruscamente.  "E devi dire anche a lui la verità Herm, non puoi continuare così!....e io non posso di certo continuare a coprirti". Detto ciò Ginny si alzò e lasció Hermione ai suoi pensieri; la piccola Weasley aveva ragione. Ma comunque non poteva chiedere ad Hagrid una cosa del genere! Per quanto Ron l'avesse fatta soffrire non poteva dire al mezzo gigante di affidarle un compito extra con...LUI. L' avrebbe mandata dritta dritta da madama Chips per controllare la sua salute mentale . Si liberò del cappotto mettendoselo in grembo e, una volta sfilati i guanti, si coprì il volto con le mani. Si pentì seduta stante di aver lasciato la busta dove chiedeva con urgenza ad Hagrid di avvisarla del suo ritorno. Dannata Ginny. "Hei, Hermione! Sei tornata! spedito il gufo a casa?" Il corso dei suoi pensieri venne malamente interrotto dalla voce squillante del ragazzo sopravvissuto. " Ei Harry ...ehm...si ..anche se con questo tempo poverino.." Mormoró Hermione accavallando le gambe. " Gia, direi che non è dei migliori. Be sono sicuro che se la caverà! I gufi di Hogwarts vengo addestrati per tutto". Proseguì Harry con un sorriso. "Allora visto che è tutto a posto ecco.....ti andrebbe  di aiutare  un attimo me e Ron? Voglio dire, non vorrei che Lumacorno ci facesse pulire l'intera stanza di pozioni come il mese scorso..". Hermione non aveva voglia né di aiutare i due ragazzi né tantomeno di vedere Ron. "Cavolo Harry!  A proposito di Lumacorno, devo correre in biblioteca a prendere un volume sulle pozioni rinvigorenti" . Esclamò Hermione saltando in piedi con un balzo e lanciando cappotto e guanti in aria. " Ehm ok....e ci devi andare proprio ora?" Fu la domanda di Harry, mentre osservava Hermione rinvigorirsi i ricci e camminare verso la porta " Mi spiace Harry ma si, guarda! Me ne ero già dimenticata se non fosse stato per te!" E, senza neanche attendere la risposta dell' amico, attraversó il ritratto della signora grassa. Arrivata in biblioteca tutti i sensi di colpa possibili tornarono a torturarla. Si sedette su un tavolo deserto e, prendendo  un libro lì appoggiato, inizió a pensare. A ricordare. Lei. Ron. I loro pomeriggi insieme. I loro sorrisi. Le loro risate. Ron che la coccolava davanti al caminetto in sala comune. Ron che la baciava davanti alle serre. Ron che le diceva che era la cosa più bella del mondo. Quel mondo che lei ora guardava con occhi diversi. Quel  RON che lei guardava con occhi diversi. Ad un tratto tutte le immagini felici di lei e il portiere  di Grifondoro sparirono, lasciando il posto a un Ron dalle rispondeste crudeli, che la faceva piangere tre giorni si è uno no. Un Ron geloso di lei,persino nei confronti di Harry. Un Ron che la insultava alla prima occasione, che la derideva, che le proibiva anche quel leggero strato di trucco che si concedeva alla domenica. Quel  Ron che ammirava sempre quella gallina della Brown. Eppure diceva di amarla. Eppure diceva che senza di lei non sapeva vivere. Ma quante volte ,ormai, in compagnia di Ronald si sentiva sola? Quante volte ,ormai, si sentiva in gabbia quando erano insieme? Erano passati tre anni dall'inizio della loro relazione eppure le sembrava di non conoscere affatto il suo ragazzo. Ragazzo che non la rispettava, sia come persona che come donna. Improvvisamente tutte le immagini delle sceneggiate inutili di Ron si fecero così vivide ai suoi occhi che poteva quasi udire le urla di lui. Eppure lei continuava a stargli vicino, a sopportare tutto......già.......Ma quanto dolore può sopportare un cuore prima di smettere di battere? ...Quelle parole presero a vorticarle in testa, accompagnate da grandi lacrime amare che presero a scenderle lungo la guancia. "Bene bene......ma guarda un po' chi abbiamo qui." Hermione alzò il capo dal tavolo e sbattè le palpebre più volte girandosi,apparentemente di malavoglia, in direzione della voce. Aprí la bocca per ribattere ma la voce la anticipó. "Come mai così soli?".  "Non è affar tuo.......Malfoy". disse Hermione tornando nella posizione originaria, cercando di ignorare il tuffo al cuore che aveva appena sentito. " Non che mi interessi sia chiaro......solo è strano vederti senza il tuo strascico di amichetti al seguito". La voce di Draco Malfoy era composta dalla solita arroganza mentre si avvicinava al tavolo di Hermione. " E posso sapere cosa ci fa un purosangue del tuo calibro in un posto frequentato, a detta tua, solo da persone troppo saccenti?" Rispose la Grifondoro, mantenendo lo sguardo fisso sulla pagina ingiallita del libro ancora aperto davanti a se. " Senti senti ...siamo nervosette stasera......sbaglio o non hai notato che la biblioteca chiude tra neanche un quarto d'ora?". Hermione sobbalzò sulla sedia. Ma com'era possibile, era entrata da appena cinque minuti! Si era addormentata?! E la cena? Aveva pure saltato quella?! E come mai Harry o qualcun altro non era venuta a cercarla? E perché proprio lui era davanti a lei?! Non poteva essere stato Hagrid a mandarlo..non era riuscita a dirgli nulla..." No, direi proprio che non te ne sia proprio accorta." Disse Draco  intromettendosi nel campo visivo della riccia. " Sai, sei sempre così  irritante!" esclamò Hermione incontrando i suoi occhi argentei e pregando a tutta se stessa di non arrossire. "E tu la vuoi sapere una cosa Granger? Sei così ottusa a volte." Rispose sarcasticamente il  biondo. Hermione continuò a fissarlo soffermandosi forse un po troppo su quelle labbra perfette e delicate. " La tua amica Weasley mi ha mandato a chiamarti". Aggiunse poi Draco. Hermione stava per maledire Ginny in tutti i modi. Quella piccola impicciona. "A Be, ora che mi hai avvertita direi che non hai altri motivi per restare ". Disse Hermione chiudendo il libro di scatto. "Tu dici Granger?" Rispose Malfoy alzando un sopracciglio. Non l' aveva ancora chiamata mezzosangue. Di nuovo. Improvvisamente Draco si fece più vicino a lei, tanto che si dovette alzare dalla sedia per fronteggiarlo. "Si, Dico, cara serpe". Ribattè Hermione incrociando le braccia al petto. Draco avanzò ancora di un passo e il respiro della Grifondoro iniziò a farsi veloce. "Sai Granger......uno dei motivi che mi trattiene ancora qua è il pretendere una piccola informazione.." Proseguì lui abbassando la voce." ..riguardo la tua relazione con weasleyuccio. " Hermione non sentiva più né il suo cuore impazzito nè il suo brillante cervello. Possibile che il ragazzo che aveva notato di lì a qualche mese prima provasse qualcosa di reale per lei, e che quel suo essere meno odioso non era solo frutto del caso? Decise di essere comunque cauta. "Come mai tanto interesse Malfoy?". Sputó fuori, cercando di essere il più indifferente possibile, nonostante la voce le risultasse spezzata persino alle sue stesse orecchie. Draco ghignó, scivolando ancora di più verso Hermione, fino a sfiorarle il  petto con il proprio. "Perché, cara la mia Grifondoro ...io non sono stupido ne tantomeno ceco". Hermione lo guardò con aria interrogativa. "Suvvia ,Hermione, andiamo! Pensi davvero che non mi sia accorto delle occhiate che mi lanci a pranzo e a cena?! Di come sorridi quando ti incanti a fissarmi? Di come,in fondo, ti piacciono i nostri battibecchi? di come mi hai guardato quella volta a pozioni quando preparavamo l'amortentia?!..." La prima cosa che Hermione constatò  appena Draco smise di parlare fu che l'aveva appena chiamata per nome. La seconda, invece, fu il realizzare che tutti i suoi tentativi di nascondere la sua recente infatuazione per Draco erano stati solo vani. "Quindi...." Intervenne debolmente la ragazza " ..il tuo ricambiare le mie occhiate, il tuo cambiare atteggiamento con me.." "Sono cose che hanno una ragione ben fondata ". Finì il biondo per lei. E, dopo quelle parole, azzerò la vicinanza con il corpo della giovane, prendendole il viso tra le mani e baciandola come non aveva mai baciato nessuna in tutta la sua vita. Quello che provó Hermione fu a dir poco devastante. Migliaia di emozioni le scorrero nell'anima in quegli attimi che a lei parvero secoli. Non aveva mai provato nulla del genere, nemmeno con Ron. E mentre le mani del bel serpeverde scendevano lungo la sua schiena cingendola in un caloroso abbraccio, lei  si sentì per la prima volta a casa. Entrambi avevano gli occhi chiusi e quando Draco li aprì, rimase spiazzato nel vedere l'espressione rilassata che aleggiava sul viso della ragazza. Quando si staccarono,  per riprendere fiato più che altro, fu Hermione a parlare per prima "Draco..."cominció titubante, col rimbombo del proprio cuore nei timpani. "Perché prima di quest' anno non mi hai mai trattata così?" Draco si passò una mano tra i capelli platinati, sospirando e porgendo lo sguardo verso le immense mensole stracolme di libri. "Perché così mi era stato insegnato da sempre. Conosci i pensieri della mia famiglia. Mi hanno educato loro così. Poi ho conosciuto te ...e i tuoi occhi, il tuo sorriso subito mi avevano stregato. E non sai quanto morivo dentro  nell' insultarti ogni volta che ti incrociavo nei corridoi. Avrei tanto voluto conoscere tutto di te, ogni dettaglio. Poi ti sei messa con lenticchia e questo mi ha fatto  irritare ancora di più  " "Allora perché sei qui?" Domandó Hermione  piena di curiosità" Perché ho visto come ti trattava quel pezzente di un Weasley. E non ero il solo a vederlo. E perché notai che il tuo bellissimo sorriso si era spento ormai  da troppo tempo. Quegli occhi,una volta pieni di gioia, erano vuoti. E tu non meritavi una persona così, che ti facesse versare solo lacrime. Allora ho iniziato a essere più gentile perché volevo farti ritrovare quel vecchio e meraviglioso sorriso. E constatai di essere l'unico in grado di farlo tornare. E quando ho iniziato a vedere come mi guardavi, come mi cercavi...mi sono buttato. Ho pensato "al diavolo quello che pensa mio padre!" è più importante vedere felice la persona che amo. Che vorrei amare. Che è così diversa da quelle oche stile Brown. Così bella, così intelligente....così speciale." Ci fu un istante dove i due si guardarono in silenzio. " O Draco! " Singhiozzó ad un tratto Hermione, cingendogli le braccia al collo. "Da tempo ho realizzato che non riuscivo a stare senza la tua compagnia".  Draco rise piano. "Ringraziamo  la McGranitt allora, che per una volta nella vita ha fatto qualcosa di utile mettendoci come compagni di banco a inizio settembre!" Hermione gli tirò un buffetto sulla spalla "Si! forse è da lì che ho iniziato ad innamorarmi di te Draco. " Disse Hermione sorridendo. "Dillo ancora." Le disse lui in un fil di voce. "Draco" Sussurrò Hermione. Si strinsero ancora più forte quando un applauso alle loro spalle li fece sobbalzare. " E bravi Malfoy e Hermione! " Squittì una ragazza uscendo da dietro uno scaffale, agitando una folta chioma rossastra. "Ginny!" Gridó quasi Hermione. " Ma che ci fai qui?" " Oh... Be... "Inizió la rossa. "Dare a madama Prince delle pozioni addormentanti direi che ha i suoi vantaggi! E anche staccare Malfoy dalla cesta delle mele per mandarlo in biblioteca! Direi anche però, che ora non hai più bisogno dell'aiuto di Hagrid, Herm!" concluse poi, strizzando l'occhio all'amica. "Di che parla?"Esclamò Draco guardando Ginny di traverso. "Lascia perdere. " Lo rassicurò Hermione. Dopo di che scoppió a ridere e prese la mano di Draco, iniziando ad avanzare verso Ginny. "Che hai intenzione di fare con Ron?". Disse rimanendo immobile la sorella del rosso. Hermione si fermò a due passi da lei, guardó Draco e disse sorridendo:"Direi che può andare da quell'oca della Brown senza aver paura di perdere la ragazza della sua vita ...perché l'ha già fatto". Detto questo, stringendo ancora di più la mano del serpeverde, entrambi uscirono dalla biblioteca.  Ginny Weasley li seguì a ruota, chiudendosi  alle spalle la porta che confinava quel regno fatto di carta e inchiostro. Al di là di esso, lungo il corridoio buio, riecheggió forte l'eco di tre risate.
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE:
 
Allora, spero che la storia sia piaciuta almeno un po'...sono una ragazza a cui piace moto scrivere anche se era da parecchio tempo che non lo facevo per via dei costanti impegni quotidiani. È la mia prima fic, presa da un mio caso personale ma vi prego di non tartassarmi troppo se la storia non vi è piaciuta! Recensite pure se avete un account, perché vorrei proprio sapere come sono andata. Sono per la Dramione e questa storia l'ho ambientata nel 6^ libro cambiando  il carattere di Lumacorno e rendendolo simile a quello di Piton. Ho fatto anche delle piccole rivoluzioni riguardanti i caratteri di Ron e di Draco, rendendo quest' ultimo da sempre infatuato di Hermione e il primo più "double face." Se devo aggiungere qualsiasi tipo di cosa per rendere la storia più chiara fatemelo sapere... sono così agitata per la pubblicazione!!! :D 
 
 
Un abbraccio alle persone che la leggeranno, 
 
Malfoygirl24
   
 
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