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Autore: Linnominato    03/12/2015    3 recensioni
questa storia è dedicata a una cara amica che deve fare un intervento non da poco. per chi la legge... beh spero che vi piaccia.
il racconto parla di due persone totalmente diverse che si innamorano e fra litigi e scoperte si nota come il destino possa riservare molte sorprese per chi si ama
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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È appena sorto il sole sulle sponde del lago Erie nei pressi di Lake City, Pennsylvania, e già si sentono le voci dei due amanti:
"Ah ma come fai a essere così dolce" dice lei, "Sono così per te e solo con te amore" risponde lui.
Lui si chiama Edward Norton, nato e cresciuto nella zona dei laghi fra Canada e Stati Uniti dove, dice lui, si trova la vera libertà.
Lei si chiama Nora Bern, nata a Seattle e poi trasferita a New York City, ama la vita cittadina e adora la compagnia.
La domanda che sorge spontanea è "cosa ci fa un uomo selvaggio del nord d'America cresciuto in mezzo ai laghi con una ragazza abituata alla civiltà e al caos della città?", la risposta è semplice: si amano.
La loro è una storia lunga che però io proverò a raccontare ai miei quattro lettori.
La mattina del 24 ottobre Nora si sveglia nel suo appartamento al nono piano fra la East 58th St e la East 5th Avenue quasi su Central Park.
Nora è una bella ragazza, alta, bionda con occhi azzurri e... sì belle curve.
I suoi nonni erano tedeschi immigrati in America per scappare dalla guerra e suo padre era di origini olandesi.
La ragazza scende dal letto e va nel bagno padronale a fare la doccia mattutina: il bagno è modesto, piastrellato fino quasi al soffitto in classico stile anni'90 gratinato e doppio lavandino in marmo, tutto ben pulito e ordinato come piace a lei.
La doccia è piccola e si trova in fondo alla stanza, lei è da un pezzo che vuole ristrutturarla ma non trova mai tutto il denaro necessario.
Finita la doccia, la ragazza si trucca, si veste e scende le scale poi slega la bicicletta dalla rastrelliera sotto casa e parte.
Come tutte le mattine va al bar ristorante Luke’s all'angolo fra la West 59th St e la Grand army plaza.

Per arrivare ci impiega 5 minuti circa e mezz'ora per andare al lavoro a Wall St, a lei piace perché fa un po’ di esercizio fisico.
Lì conosce tutti in particolare il proprietario, Jack Nicleson, con cui ha avuto una storia tempo addietro.

Il nome del ristorante (per chi se lo chiedesse) viene dal padre di Jack, Luke appunto, che ha aperto il ristorante nel ‘40.
Il bar era stile anni '60 che va tanto di moda là: tutto a pois, bancone bianco con bordo blu e cromato, curvato, i tavoli rotondi al centro del locale con poltrone semicircolari e al bordo della stanza tavoli squadrati con due poltroncine ai due lati più lunghi e c'è anche un jukebox.
Quella mattina però Nora nota qualcuno di diverso..."veste strano" pensa e ha ragione: è proprio Edward che si trova lì perché qualche giorno prima ha accettato un posto temporaneo come giardiniere del Central Park che gli aveva trovato un cliente della zona.
Ovviamente lui si veste come al solito per la sua vita: camicia a quadri rossa e blu con maniche lunghe, jeans non troppo aderenti tipo Levi's, cintura marrone e scarponcini Timberland di quelli marroncini o beige classici che si intonano alla sua cintura.
Edward legge il Wall Street journal sulla pagina dell'economia, sbatte il giornale sul tavolo e pensa:"che diavolo hanno in testa questi newyorchesi?" Poi alza la mano e chiede un altro caffè.
Nora intanto ordina a Jack il solito caffè con il cornetto vuoto perché è più magro e poi gli chiede: "ma quello chi è?" Il ragazzo risponde: "e che ne so! È arrivato un'ora fa e sta lì a leggere il giornale e a bere caffè".
Nora è sempre più pensierosa quando il suo telefono comincia a squillare, è la sveglia che le ricorda di andare al lavoro.
Lei saluta Jack che quel giorno le offre la colazione e poi, uscendo, incrocia lo sguardo del "forestiero" vedendo i suoi grandi occhi scuri ed è come se si ipnotizzasse, ma dei clienti che entrano la urtano sbadatamente, risvegliandola dall'ipnosi.
   
 
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