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Autore: vanessie    04/12/2015    4 recensioni
Questa FanFiction è il continuo di Sunlight's ray...non l'avete letta? Era la mia prima storia pubblicata qualche anno fa, quindi correte a cercarla!
Avevamo lasciato Jacob e Renesmee ormai adulti, felici e contenti, ma nuove avventure aspettano loro, Jessie, Sarah e Jeremy, nonchè tutti gli altri personaggi della Saga di Twilight.
Una storia fantasy e romantica in cui tutte le ragazze possono riconoscersi, ma che non mancherà di stupirvi!
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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SUNLIGHT'S RAY PART 3 FANFICTION

 

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Capitolo 165

“All I want for Christmas is you”

 

 

POV Allison

Era la Vigilia di Natale. Portai i bambini a casa di Renesmee e Jacob per il consueto cenone insieme a loro, zio Jessie, zia Katy, Dylan, Nicholas, zia Sarah, zio Seth, Mya, William e dove c’era anche Jeremy. Kevin, Nicole e Amy erano eccitatissimi, stava arrivando il Natale e avrebbero potuto scartare i loro regali. La serata andò alla grande, Nessie era un’ottima cuoca e i miei figli furono felici di stare con i nonni, gli zii, le zie, i cugini, ma soprattutto di stare con il loro papà. Praticamente rimasero incollati a lui per tutta la sera, quasi non li vidi. Sarah aveva regalato ai gemelli una macchina fotografica tutta per loro. Di solito loro si divertivano a scattare foto con uno dei nostri cellulari, quindi zia Sarah aveva pensato che una fotocamera solo per loro due sarebbe andata bene.

Trascorsero la serata a chiedere a tutti di mettersi in pose stupide per le foto, li accontentai anch’io mettendomi a fare la scema con una decorazione a forma di renna.

 

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Ma loro preferivano scattare foto a Jeremy, che gli faceva mille smorfie e non si annoiava mai di dirgli no, o di dirgli basta fatela finita. Assecondava sempre ogni loro desiderio. Oltre che mr.perfezione fisica e caratteriale, lui aveva una dote che avrebbe conquistato qualsiasi donna: era assolutamente un padre meraviglioso. Ecco…pensiero indecente su Jeremy numero 589. Tutti in una sola sera. “Domani pranzi da tua madre?” mi chiese Jeremy raggiungendomi sul divano, sul quale ero seduta da sola a osservare i miei nipoti e i miei figli. “Sì, sto con lei, Ethan e Valerie” dissi. Ero felice per Ethan, lui e Valerie erano davvero una bella coppia, stavano insieme da 8 mesi, ma erano molto uniti. Lui annuì. Silenzio. Pensieri confusi e imbarazzo totale. “Ti va di…venire con noi?” gli proposi. Era Natale e volevo solo che i bambini avessero l’opportunità di stare con il loro padre e sinceramente anch’io avevo voglia di stare con lui. “Mi va” rispose “Ok” dissi. Immersi lo sguardo nei suoi occhi profondi, sentii il battito frenetico del mio cuore. Restammo così per non so quanto tempo, poi Amy venne a richiedere a Jeremy di andare a giocare e lui se ne andò. Katy venne a sedersi al mio fianco e cominciammo a parlare del più e del meno. Nel giro di poco tempo Nessie richiamò tutti a tavola, quindi prendemmo posto e gustammo una marea infinita di prelibatezze. Jeremy si era seduto distante da me, in mezzo ai gemelli, che avevano preteso di averlo accanto. Aiutai Renesmee a riordinare la cucina, insieme anche a Katy e Sarah, poi tutti giocammo a bingo per aspettare la mezzanotte. I miei figli e i nipoti erano tutti intenti a vincere i premi messi in palio ed erano super agguerriti. Ad un certo punto mi alzai per andare in bagno al piano superiore, visto che il bagno posto a piano terra era occupato. Quando uscii trovai Jeremy appoggiato alla parete ad aspettarmi. “Oh scusa, non sapevo che stavi aspettando” mi giustificai, poiché mi ero trattenuta a sistemare il trucco, in particolare la matita sotto agli occhi che mi si era sbavata. “Non devo andare in bagno!” esclamò restando a fissarmi. Il mio cuore aveva già preso un ritmo frenetico all’idea di essere lì da sola con lui “Volevo solo capire se stai bene Allison” “Sì, perché?” “Quasi non ci siamo parlati e…so che è imbarazzante trovarci qui con la mia famiglia, ma…” “Sto bene, è solo che…ho un po’ di pensieri…sai…il lavoro…siamo un pochino indietro con gli stipendi e ho dovuto comprare parecchie cose per i bambini” affermai. Incrociai le braccia su petto e lui mi avvicinò a sé, tenendo le sue mani sui miei fianchi “Potevi dirmelo, gliele avrei comprate io” “Non voglio che ti preoccupi” “Sono i nostri figli, devi dirmelo se ci sono state spese extra. Hai bisogno di soldi?” chiese. Abbassai gli occhi e mi sentii piccola, fragile, sola…non volevo che come al solito lui si facesse carico di tutto, solo perché guadagnava più di me con il suo lavoro. “Hey che c’è?” domandò vedendomi assorta “Nulla” “Allison puoi essere sincera e dirmi la verità?” “Devo pagare la scuola dei gemelli prima della fine dell’anno e…non l’ho ancora fatto” ammisi “Ok, passo io a pagarla appena possibile” “Grazie” sussurrai. Lui mi sorrise e mi abbracciò ed io mi lasciai andare tra le sue braccia e mi sentii più tranquilla, più serena. Era talmente bello sentirlo vicino che non riuscivo a rompere quell’abbraccio. Eravamo così persi nelle nostre sensazioni che neppure facemmo caso al fatto che Dylan e Mya ci fossero passati accanto. Ce ne rendemmo conto quando li sentimmo ridacchiare. Ci staccammo e tornammo al piano inferiore dagli altri.

A fine serata, allo scoccare della mezzanotte, ci facemmo gli auguri e poco dopo i bambini crollarono. Jeremy e Jacob mi aiutarono a metterli in macchina senza svegliarli. Salutai Jacob e rimasi da sola con Jerry “Sono proprio crollati” dissi “Si sono stancati troppo, sempre a correre di qua e di là” rispose “Perché non…mi accompagni a casa e mi aiuti a metterli a letto?” provai a chiedergli. Accettò. Partii con la macchina e lui mi seguì con la sua auto. Arrivati a casa portò lui i gemelli nei loro letti ed io portai Amy. Ci assicurammo che dormissero davvero e scendemmo in salotto. Ok. Ero sola con lui. Senza nessuno che potesse interrompere. Senza bambini. Solo io e lui. “Posso aiutarti a mettere i regali di Babbo Natale sotto l’albero?” mi domandò. Lo facevamo sempre insieme, tutti gli anni “Certo”. Disponemmo tutti i pacchi e restammo seduti sul pavimento davanti all’albero. “Un altro anno sta per finire…” disse lui per spezzare il silenzio “Già…” “Ricordi quando abbiamo festeggiato il Capodanno a New York?” chiese facendo riferimento ad una cosa successa molti anni prima, addirittura prima che ci sposassimo. Gli sorrisi e annuii, quello era stato un Capodanno fantastico: l’atmosfera di New York, le decorazioni per le strade metropolitane, i fuochi d’artificio…io e lui con qualche anno in meno e con molti meno pensieri. “Mi ricordo bene” risposi “Sì…in effetti ne abbiamo fatte tante insieme” affermò “È vero, un sacco di viaggi per le città principali degli Stati Uniti, il tour in Europa, il viaggio di nozze in Australia e Polinesia…” dissi. Restammo in silenzio “Qual è stato il tuo preferito Allison?” “Se proprio devo sceglierne uno…beh il viaggio di nozze” ammisi. “Anche per me. Eravamo così giovani e pieni di speranze, di sogni, di aspettative” disse con un tocco di malinconia “Direi che quei sogni li abbiamo fatti realizzare quasi tutti!” esclamai “Hai un rimpianto? Qualcosa che avresti voluto avere e non hai avuto?” mi domandò “No. Ogni cosa che ho fatto con te, ogni scelta, ogni azzardo…non la rimpiango” affermai “Anch’io non ho rimpianti sai?! Bene o male siamo qui, siamo insieme, nonostante tra noi le cose siano cambiate…questo è l’importante. La consapevolezza che comunque siamo vicini, che comunque esista una prova tangibile del sentimento che c’è stato tra noi…Nicole, Kevin e Amy sono le cose più belle che potessi sognare, molto aldilà delle mie aspettative” affermò. Gli sorrisi e restai a guardarlo.

Lui illuminato dalle lucine dell’albero di Natale era la cosa più bella che avessi mai visto. Tirò fuori dalla tasca del giubbotto un pacchetto “Per te. Auguri” disse porgendomelo “Io Jeremy…non dovevi…non ti ho comprato niente” “Tranquilla è una scemenza” rispose sorridendo. Lo scartai e trovai un fermaglio per i capelli decorato in stile Quileute. Era bellissimo. “Grazie, mi piace molto” “L’ho decorato io” disse. Dio…lo aveva fatto lui per me. Che razza di stronza ero! Non gli avevo comprato nulla, perdendo tempo a bacarmi il cervello domandandomi se era il caso o meno di fargli un regalo e lui invece…aveva dedicato il suo tempo a prepararmi quel regalo “Se non ti piace posso cambiare i colori” “No Jeremy è perfetto, mi piace così” “Ho pensato che sui tuoi capelli biondi ci stesse bene il blu” “Sì infatti è meraviglioso. Aiutami a metterlo” dissi. Sentii le sue mani sui miei capelli. Erano calde e morbide, mi toccava come se fossi un oggetto di cristallo che poteva rompersi da un momento all’altro. Volevo quasi protestare quando sentii lo scatto di chiusura del fermaglio e lui tolse le mani dai miei capelli. Andai a guardarmi allo specchio e non feci che ripetergli che era molto bello, che lo avrei indossato il giorno successivo per il pranzo da mia madre. Tornai a sedermi sul pavimento accanto a lui e per ringraziarlo gli diedi un abbraccio. Avevo quasi scordato il suo odore annusato da così vicino. Le sue braccia calde e avvolgenti mi strinsero ed io rimasi lì a bearmi di quella piccola felicità che lui sapeva donarmi con un solo abbraccio. Mi avvinghiai alle sue spalle e lui non fece il minimo gesto di allontanarsi da me. Restammo abbracciati a fissare le luci intermittenti dell’albero di Natale per almeno un quarto d’ora. Poi mi staccai da lui e mi rimisi composta. Jeremy mi guardò e prima che potesse dire o fare altre cose “Mi dispiace per le cose che ho detto quella volta” dissi ripensando al momento in cui avevamo litigato 6 mesi e mezzo prima, quel momento da cui poi era scaturito il nostro allontanamento. “Dispiace anche a me” rispose. Mi accarezzò una guancia e io…volevo baciarlo, volevo gridargli di tornare a casa con me, volevo dirgli che lo amavo, che per me non era finita, non sarebbe mai finita. Le luci dell’albero di Natale per circa 5 secondi rimasero tutte buie, il silenzio riempiva la stanza, riuscivo solo a sentire il rimbombo del mio cuore. Quando le luci si riaccesero cambiando melodia, lo vidi protendersi un po’ verso di me. Oh cavolo, voleva baciarmi forse, voleva dirmi qualcosa, o voleva solo abbracciarmi di nuovo? Rimasi immobile ad osservarlo. Mi mancava il respiro, era così vicino a me…mi diede un bacio a fior di labbra e per impedire che io lo allontanassi mi prese la testa con entrambe le mani. E il suo bacio divenne molto più invadente. Ma io non volevo affatto allontanarlo. Avevo desiderato le sue labbra da sempre. Per quanto era profondo quel bacio non riuscivo quasi a prendere aria, avevo la bocca completamente invasa dalla sua lingua.

 

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La testa mi vorticava e non capivo più nulla. Mi ripresi la sua bocca quando la allontanò un attimo. Avevo voglia di lui, delle sue mani su di me, delle sue carezze, del suo sapore, dei suoi occhi incantati rivolti a me, dei suoi mugolii di piacere, di fare l’amore per l’intera notte. Ma lui si staccò da me. Non disse nulla. Si alzò, mise il giubbotto e se ne andò, lasciandomi lì ai piedi dell’albero di Natale, con gli occhi pieni di lacrime, con i miei desideri inespressi, le mie voglie pazze di lui, i miei tormenti per aver perso la persona più importante della mia vita.

 

NOTE:

Ciao a tutti! La cena della vigilia di Natale ha fatto sì che Allison provasse più concretamente a riavvicinarsi a Jeremy, infatti lo ha invitato ad accompagnarla a casa e successivamente si sono detti delle belle cose seduti davanti all'albero di Natale. Come al solito lui si è mostrato molto dolce con lei, sia preoccuandosi perchè a casa di Renesmee e Jacob l'ha vista un po' pensierosa, sia preparandole con le sue mani un piccolo regalo natalizio in stile Quileute. Credo che in un momento di riflessione sul passato, come quello che la nostra coppia ha avuto davanti all'albero di Natale, le emozioni fossero palpabili da parte di tutti e due e quella voglia di baciarsi si è del tutto manifestata. Al termine del bacio però Jeremy se ne va senza dire niente, forse pentito per il suo gesto o forse preoccupato di come avrebbe potuto reagire Allison...Sì lo so, state seriamente pensando di uccidermi adesso, fino a venerdì prossimo dovrete restare sulle spine!!!!! Recensite!!!!!!!!

Vanessie

 

P.S: Buona festa dell'Immacolata! Ah, spero che si sia capito che il titolo del capitolo "All I want for Christmas is you", non è solo il titolo di una canzone natalizia adatta al clima di festa, ma è il desiderio nascosto della nostra coppia, che però non ha il coraggio di dirselo a parole!

   
 
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