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Autore: Dark Feder    03/03/2009    2 recensioni
[Spoiler, anche nell'introduzione!] Tsuyoshi Yamamoto era una persona molto amata, conosciuto sia come grande cuoco che grande spadaccino, per cui non è sorprendente che ci sia molta gente al suo funerale.
Ma la sua morte ha segnato sopratutto il figlio.
Genere: Generale, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Takeshi Yamamoto, Tsunayoshi Sawada
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Laughs and Tears Fandom: Katekyo Hitman Reborn
Titolo: Smile (for me)
Rating: PG
Conto Parole: 310 (W)
Personaggi: Gokudera, Yamamoto, Tsuna.
Pairing: // (E' possibile vedere una 8027, forse)
Avvertimenti: Spoiler per la TYL Arc. Anche nel riassunto.
Challenge: Special # 3 @ it100
Prompt-regalo ricevuto: Laughs and Tears
Note: Scritta un bel pò di sabato fa durante l'ora di supplenza di Inglese, con la prof che ogni tanto girando per la classe veniva a guardare ciò che stavo facendo.
Postata qui solo oggi, dopo che è maturata per bene nel mio LJ. Si, dovrei trovarmi qualcos'altro da fare con la febbre, no?

Summary: Tsuyoshi Yamamoto era una persona molto amata, conosciuto sia come grande cuoco che grande spadaccino, per cui non è sorprendente che ci sia molta gente al suo funerale. Ma la sua morte ha segnato sopratutto il figlio.


Davanti a tutti, c’erano Gokudera, Tsuna e Yamamoto.
Hayato si guardava nervosamente attorno, non sentendosi a suo agio. Avrebbe voluto rimanere a casa.
Non è che la morte di Tsuyoshi gli fosse indifferente – anzi, capiva benissimo ciò che stava provando quello stupido del baseball, essendoci già passato.
Perciò sapeva perfettamente cosa stava pensando Yamamoto, mentre guardava fisso davanti a sé, nascondendo il volto.
Tsuna lo osservava a sua volta, incerto. Non aveva la minima idea di cosa dire o fare.
Non aveva mai perso nessuno di veramente importante per lui – anzi, aveva vissuto persino meglio, credendo per molti anni che il padre fosse morto.
Timidamente, cercando di non farsi notare da Gokudera, sebbene credesse che almeno quella volta avrebbe capito, strinse la mano di Yamamoto.
« Mi dispiace. » gli sussurrò Tsuna.
Lui né si girò, né rispose nulla.
Il funerale terminò dopo pochi minuti, ma il ragazzo rimase immobile Le persone gli si avvicinavano, mormorando piano parole di condoglianza, per poi andarsene.
« Yamamoto… »
Takeshi si girò, e… vide. Gli occhi color bronzo completamente appannati, da copiose lacrime che gli scendevano lungo il volto.
Tsuna si sentì sconcertato. Era la prima volta che, in tutti quelli anni passati insieme, lo vedeva piangere.
Gli sembrava quasi impossibile una cosa del genere (Lui era Yamamoto, quello per cui tutto era divertente, per cui la Mafia era solo un gioco, quello che aveva sempre un sorriso in volto).
Quello non era il suo Yamamoto.
Lui non doveva piangere. Non voleva. Non poteva sopportarlo.
Al confronto, la morte gli sembrava molto meno devastante.
« Yamamoto… » sussurrò piano, cercando di non farsi sentire da Gokudera (questo sì, che lo avrebbe fatto arrabbiare) « Quando sarà il mio funerale… io voglio che tu sorrida. »
Poteva sopportare la morte. Poteva.
Ma vedere il suo più caro amico piangere, quello no, che non poteva.
   
 
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