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Autore: E J G    05/12/2015    0 recensioni
il vento è l'unica cosa che mi tien compagnia
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL VENTO Il vento è l’unica cosa che mi tien compagnia nell’inverno inoltrato. Durante il dì mi siedo davanti alla finestra, con il camino come unica fonte che emana calore, ascoltando il crepitio del focolare e nulla più, guardo fuori e vedo le foglie muoversi sulla scia del vento, i rami degli alberi che si piegano sotto il fardello del vento, sento il suo ululato, il suo lamento, e mi intristisce fin in fondo all’anima. Mi fa pensare alla mia giovinezza a quando ero ancor forte e vigoroso, a quando l’artrite era solo un utopia, a quando gli acciacchi e i malanni erano solo incubi che mi sarei preoccupato all’avvenire. Il vento che durante la notte quando non riesco a dormire mi tien compagnia, ascoltando il suo eterno gemito che passa per le grondaie. Restando sdraiato, ascolto il vento con la sua voce spettrale, con la sua forza dominante. Dicono che ascoltare il vento equivale a solitudine, io dico che ascoltare il vento equivale a riflessione, ascoltando il vento serve a elucubrare sulle proprie azioni nella vita, a fare chiarezza tra i pensieri, a pensar ai propri sbagli, per non ricommetterli, per non ripercorrere lo stesso sentiero disseminato da cattive intenzioni, quel sentiero pieno di buche. Ormai mi è rimasto solo il vento a darmi conforto, solo il vento a tenermi occupato durante il giorno, solo il vento cullarmi nel mio letto, solo il vento e nulla più. E quando arriva la primavera mi sento ancor più triste e solo al pensiero di dover aspettare un'altra estate e un altro autunno, e così passan gli anni e mi sento sempre più vuoto dentro, mi sento sempre più vicino alla fine. Perché non c’è niente di più rilassante e pacifico di quando arriva l’inverno, mentre il gelo ti penetra fin dentro le ossa, mentre starsene fuori al freddo sembra un’impresa solo per i coraggiosi e i mendicanti, restare seduti accanto al camino, magari con una tazza di tè caldo sul tavolino, tutte le finestre chiuse, si vien a creare quel silenzio innaturale, ed io con la poltrona rivolta alla finestra ascolto ed osservo, ascolto la sua voce, osservo la sua magnificenza, vivo il vento.
   
 
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