Capitolo 1

Scesi dalla macchina nera davanti all'edificio che per quattro anni avevo chiamato scuola. Tutti i ragazzi che erano fuori dal cancello aspettando l'odiosa campanella, che segnava l'inizio di un'altra giornata all'insegna dello studio e della disperazione, mi guardavano stralunati, sicuramente non per il fatto che ero scesa da una Maserati, cosa non rara in quella scuola, ma per i fatto che davanti alla mia macchina c'era una Renge Rover bianca da cui stavano scendendo due uomini-armadio vestititi di nero e una signora anziana in tailleur grigio perla, che io mi ostinavo a chiamare nonna. La guardai e potei notare solo il disprezzo che aveva nei confronti della scuola per pezzenti o meglio per ragazzi che non potevano permettersi la retta di una scuola privata. Mia nonna mi guardò e disse:

“Hai cinque minuti per salutare i tuoi amici e poi dobbiamo andare a casa!”

Il piccolo gruppo avanzò verso l'entrata della scuola , dato che la mia cara nonnina doveva comunicare alla preside il mio imminente trasferimento in un' altra scuola. Ero distrutta, amavo la mia vita e amavo i miei genitori ma dovevo lasciare tutto e ricominciare da capo.

Quando varcai il cancello vidi la mia migliore amica con gli occhi lucidi, lei era ed è forte, non volevo lasciarla era come la sorella che avevo sempre desiderato avere. Le andai incontro e la abbracciai più forte che potevo, non l'avrei rivista per molto tempo.

Quando ieri sera l'avevo chiamata per comunicarle i nuovi sviluppi sulla mia vita famigliare, lei non ci aveva creduto, poi si era arrabbiata con mia nonna e mia aveva offerto di andare a vivere a casa sua, se fosse stato per me avrei accettato subito ma non potevo essere egoista, mio fratello Andrea aveva bisogno di me, dovevo salvaguardarlo era ancora troppo ingenuo per capire la realtà delle cose che stavano succedendo in quel periodo.

Persa nei miei pensieri non mi accorsi che Minny(*1) aveva cominciato a piangere ma notai il ritorno di Maria Rita Ludmilla II, nonché mia nonna, che aveva sbrigato la faccenda in quattro e quattrotto(*2), questo significava il mio ritorno in macchina, così mi staccai dalla mia best, non serviva che parlassimo ormai c'eravamo già dette tutto la sera precedente, e tornai verso la macchina salutando con un sorriso tutte le persone che conoscevo incontrando anche altre due persone importanti per la mia sanità mentale in quei quattro anni Milo e Anastasia.

Salì in macchina e abbassai il finestrino per vedere meglio l'ultimo scorcio della mia ormai vecchia vita, e proprio in quel momento vidi Samuele, il ragazzo che era stato la mia cotta per almeno tre mesi. Quando la Renge partì anche la Maserati la seguì e io lasciai per sempre la mia vecchia vita per farmi soffocare da quella nuova.

(*1) minny: soprannome della migliore amica della protagonista, in realtà si chiama Nicole.

(*2) quattro e quattrotto: è un modo di dire e significa "velocemente"

E' la prima volta che scrivo, finalmente mi sono decisa a farlo...spero che qualche buon anima abbia avuto il coraggio di cliccare sopra al titolo e leggera, se poi mi regala anche una recensione sarebbe il top. per ora mi basta il fatto che qualcuno l'abbia letta. Aggiornerò ogni settimana. Grazie e bacioni!