Aurora

Avete presente quei giorni in cui vi sentite totalmente a pezzi e il mondo intero sembra contro di voi?
Ecco più o meno stavo vivendo uno di quei giorni.
Era la prima settimana di dicembre, il vento cercava di portarsi il cappello dalla mia testa, un freddo glaciale mi faceva battere i denti. E avevo il morale sotto i piedi.
Non solo stavo congelando, ma a causa dello sciopero dei mezzi pubblici ero rimasta a piedi, e cosa peggiore di tutte, avevo perso il lavoro.
Fino a quel giorno avevo lavorato in un bar facendo la cameriera o servendo al bancone; non era un granché, ma la paga non era male e ne avevo bisogno per mantenermi e pagarmi gli studi. Sfortunatamente il proprietario aveva deciso all’improvviso di trasferirsi e così di chiudere il locale, lasciando tutto il personale a spasso. Me compresa.
Tirai un grosso sospiro, mentre continuavo a camminare davanti a una serie di negozi, ognuno con le vetrine illuminate e addobbate per Natale. Erano le cinque e mezza del pomeriggio e la luce del sole era ormai scomparsa del tutto. Passai davanti a una pasticceria, e non potei fare a meno di fermarmi davanti. L'insegna diceva "Torte in forno". Notai che oltre ad essere una pasticceria, era anche una caffetteria, e in quel momento sentivo davvero il bisogno estremo di qualcosa di caldo. Dopo un attimo di esitazione entrai.
 
 
Poco dopo mi ritrovai seduta ad un tavolo. Con le mani strette intorno ad una tazza di cioccolata calda, grata per il calore. Aveva un aspetto delizioso e il solo profumo contribuì a risollevarmi un po’ il morale.
Un cameriere dall’aria allegra si avvicinò al mio tavolo e mi servì su un piattino un cannoncino alla crema dall’aria invitante.
«Un omaggio della casa!» disse sorridendo. Ringraziai e ricambiai il sorriso. Quando se ne fu andato sorseggiai la mia cioccolata e assaggiai il dolcetto: erano entrambi squisiti.
A quel punto iniziai a riflettere sulla mia situazione: avevo bisogno di un lavoro, alla svelta, non potevo permettermi di restare disoccupata, tra l’università, l’affitto dell’appartamento e le normali spese. Nel peggiore dei casi rischiavo lo sfratto.
Mi guardai intorno, e non potei fare a meno di constatare quanto fosse bello il locale: era senz’altro un posto elegante e le decorazioni natalizie rendevano l’atmosfera ancora più magica.
In quel momento vidi un foglietto appeso vicino all’ingresso, e quando lessi l’opportunità di trovare una soluzione al mio problema, dopo tutte quelle sfortune, ricominciai a pensare positivo.
In realtà non sapevo ancora che la scritta su quel foglio di carta avrebbe cambiato totalmente la mia vita.
Mi avvicinai al bancone e chiamata l’attenzione di una ragazza dai lunghi capelli biondi le dissi
«Buonasera! Per caso state cercando qualcuno da assumere?»






L'angolo di Fenice blu


Salve a tutti! Grazie per essere passati a leggere questa storia, spero vi sia piaciuta! :) So che è un po' corto questo capitolo, ma questo è solo il prologo, nei prossimi capitoli credo che mi dilungherò un po' di più! ^^" Come ultima cosa vorrei solo dire che sarei felicissima di leggere i vostri pareri, sono ben accette anche le critiche! mi aiuteranno a migliorare! Beh al prossimo capitolo! Grazie ancora per aver letto! Fenice_blu