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Autore: Ladradilucciole    08/12/2015    3 recensioni
Phan Vampires!AU
Ispirata al seguente prompt trovato su Tumblr
“Two vampire friends lying on the floor getting drunk and describing each other because they can't use mirrors”
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dan Howell, Phil Lester
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Maybe I'll get drunk again...”

 

-Solo un altro, dai-
-Ricordami dove hai preso questa roba-

Phil si coprì il volto col palmo della mano sinistra, mentre nell'altra reggeva l'ultimo di una lunga serie di bicchieri di plastica riempiti fino all'orlo da uno strano liquido -l'aspetto era in tutto e per tutto quello dell'acqua, se non fosse stato per il suo odore penetrante- che Dan aveva chiamato... com'è che era? W.. no iniziava per V...Vo... Vodka, ecco.
C'era una bottiglia abbandonata proprio accanto a loro.

-L'ho trovata- ridacchiò il castano che, barcollando, tentava di sedersi accanto al maggiore sul parquet scuro.

-Sai che non possiamo farci vedere in giro- mormorò il moro cercando di ritrovare un po' di lucidità
-Eddai Philly, è Halloween, tutti si travestono da vampiro- Quasi urlò Dan, buttando le braccia all'indietro per poi ritrovarsi steso sul pavimento freddo a causa dello slancio -E a noi non serve neanche il costumeee!-

-Davvero la gente si traveste da... noi?- lo fissò Phil incuriosito
-Quegli idioti credono che andiamo ancora in giro col mantello e il panciotto-
-Sì e magari pensano che viviamo dentro a vecchi castelli diroccati vicino a un cimitero-
-... Philly dove abitiamo da più di mezzo secolo?- era incredibile come Dan riuscisse a mantenere il suo sarcasmo anche da ubriaco
-In un vecchio castello dirocc... oh. Oh.- realizzò il maggiore un po' più tardi del previsto.
La sua espressione smarrita non potè che suscitare le risate del minore, risate che in breve tempo contagiarono anche lui.

Un battito di ciglia e entrambi si trovarono sdraiati uno affianco all'altro, la testa in corrispondenza dei piedi dell'amico.

-Phil?- nonostante i suoi tentativi di tornare serio stessero fallendo miseramente, a Dan non passò neanche per l'anticamera del cervello che forse, ma solo forse, era ubriaco fino al midollo e che forse, e ripeto forse, era il caso di smetterla di mandar giù vodka come se non ci fosse un domani
-Mh?-
-Come è possibile che un vampiro adulto porti le calze spaiate?- scoppiò nuovamente a ridere, una risata quasi isterica.

Tutto ciò che ottenne fu una gomitata nello sterno.
O almeno, credeva fosse una gomitata.
Anche perchè, considerando la posizione in cui si trovavano, sarebbe stato decisamente più probabile che a colpirlo fosse stato il ginocchio dell'altro.

-Danny?-
Il silenzio che era calato stava lentamente venendo rimpiazzato da un ronzio che andava mano a mano aumentando e che faceva sentire Phil come se la sua testa dovesse esplodere da un momento all'altro.

-Danny ti prego dì qualcosa, 'sto silenzio fa troppo rumore e il girare continua a soffittooo*-
-Phil io sono vecchio, voglio dire taaanto vecchio- sottolineò il concetto allargando le braccia in un gesto plateale -e tu sei ancoooora più vecchio, hai quasi trecento anni dannazione sono tanti trecento anni non credi?- buttò fuori tutto di un fiato.
La domanda rimase in sospeso, in attesa di una risposta che non arrivò.

-Phil eri tu quello che voleva parlare, cazzo- il castano si girò sul fianco destro per dare le spalle all'altro e, no, lui non aveva assolutamente gli occhi lucidi.

-Sì, sono tanti- replicò finalmente il maggiore.
E non capiva perchè Dan avesse bisogno di respirare così rumorosamente, e perchè il suo corpo venisse scosso ad intervalli regolari, ma cercò la sua mano e la strinse, perchè no, Dan non stava assolutamente piangendo per una sciocchezza simile, ma, nella remota eventualità che così fosse, Phil sapeva che quella era la cosa giusta da fare per fargli capire che andava tutto bene.

-E in tutti questi anni- riprese finalmente la parola, seppur con voce leggermente tremante -Non ti sei mai chiesto come sei esteticamente? Perchè io ci penso spesso chè chi cazzo ha deciso che non posso guardarmi allo specchio dannazione siamo nel ventunesimo secolooo-
Il moro gli strinse più forte la mano per cercare di farlo rallentare perchè

“Sì Dan, ti stai mangiando le parole e gira tutto quindi almeno tu stai fermo”

-Non ci ho mai pensato- rispose poi dopo l'ennesimo lamento di Dan, che si ostinava a sostenere che l'unica cosa che si muovesse lì, era la sua testa.

-Come sono fatto, Phil?-
Chiese a bruciapelo, tornando a sdraiarsi sulla schiena.
-Sei un po' più alto di me e...-
-Non intendevo quello!- lo zittì subito -La mia faccia, com'è la mia faccia?-
-Hai...hai i capelli castani, sono corti ma non troppo. Che sono ricci dovresti saperlo, visto che mi costringi sempre a piastrarteli, anche se penso che stiano meglio al naturale. Hai un ciuffo sul lato... oddio da che parte sta la sinistra?- sbuffò una risata -Vabbè, da qualche parte c'è un ciuffo. E hai le sopracciglia folte-

-Tanto?-

-No, credo siano okay. E hai gli occhi scuri. Sono tipo color cioccolato e sono taaaanto caldi, che a guardarli troppo ti sciogli- okay, forse questo non doveva dirlo – E il naso è... il naso sì, è a posto; non so come descriverlo. È un naso, punto-

Il minore annuì in silenzio, concentrato.

-Hai le guance morbide, però non hai la faccia troppo tonda- chiarì subito -Ah! E una fossetta. Hai una fossetta che esce sempre quando ridi troppo ed è stupenda, però questo fa' finta che non te l'abbia detto; le labbra e il mento vanno bene, cioè, sono normali credo; anche i denti sono belli, i canini non sporgono troppo-

-Le orecchie?-
-A posto-

Dan annuì nuovamente, soddisfatto. Da quel che era riuscito a capire il quadro generale non era poi così male.

-E io?- lo prese alla sprovvista il maggiore -Come sono?-

Bello” avrebbe voluto rispondergli, ma quel poco di lucidità che gli era rimasta lo costrinse a mordersi la lingua.

-Hai la faccia ovale, ma non è troppo allungata, è ovale in senso buono- il castano si chiese se esistesse un “ovale” in senso cattivo -I capelli sono lisci e nerissimi, un po' più corti dei miei, praticamente rasati vicino alle orecchie e quello forse è colpa mia perchè l'ultima volta mi sono fatto prendere la mano e ho tagliato troppo quindi scusa però stai benissimo anche così perchè tu stai sempre bene Phil- sputò fuori tutto d'un fiato.
Il moro gli strinse di nuovo la mano per fargli capire che stava correndo ancora.

-Oh scusa- gli sfiorò il polso in risposta -Comunque sono scurissimi, che a volte se li guardi con una certa luce sembrano blu; invece le sopracciglia sono sottili e... e sono chiare. Dannazione Phil hai i capelli più scuri della notte ma le sopracciglia sono chiare, come cazzo è possibile?-

Si lasciò scappare una risatina isterica che per un po' contagiò anche l'altro.

-Poi... dopo le sopracciglia ci sono gli occhi, giusto? Sì, gli occhi, ecco. Sono così belli... no cancella questa parte. Di solito cosa si dice degli occhi a parte che sono belli?-
-Il colore?- suggerì il moro ridacchiando.
-Sì, giusto. Sono...sono blu gialli e verdi insieme, Phil, così non vale!-
-Sono radioattivo!**-
-Probabile- mormorò il castano mordendosi l'interno della guancia.

-Dan-
-Mh?-
-Di che colore sono ora?-

Il maggiore si tirò su a fatica, impresa resa praticamente impossibile dalla mancanza di una mano, che però si ostinava a tenere intrecciata con quella dell'altro.
Una volta messosi a sedere -e se prima il soffitto girava, ora doveva con ogni probabilità trovarsi al centro di un tornado- diede uno strattone al braccio di Dan, portando anche lui nella sua stessa posizione, i volti distanti non più di una spanna.

-Ora sono azzurri- la sua voce era poco più che un sussurro -No aspetta, dentro sono verdi, sono tipo verde acqua, come il mare in quelle località esotiche, e sono taaanto profondi, forse anche più del mare, che ci puoi annegare dentro ma non lo fai veramente, non so se mi spiego-

Phil annuì in silenzio.

-Il naso fa una specie di gobba, così- gli passò l'indice sul ponte del naso un paio di volte, cercando di indicargliene la forma -però è carino; hai gli zigomi sporgenti e nella penombra sembrano ancora più accentuati- si apprestò a sfiorare anche quelli -ti fanno sembrare uno di quei vampiri col panciotto che gli umani si divertono tanto ad inventare. Anche il mento è spigoloso, ma non troppo. E la bocca... le... labbra sono carnose e rosa- si avvicinò, solo un poco -Di quel tipo che ti vien voglia di baciarle ma non puoi, quindi le guardi e basta, però così ti viene ancora più voglia-
Il moro non disse niente, si limitava a fissarlo.

-Posso baciarti Phil?- ormai erano così vicini che potevano sentire il respiro l'uno dell'altro.
La risposta arrivò immediata, racchiusa in un bacio a fior di labbra.

E forse le pareti stavano veramente vorticando incessantemente, ma per la prima volta in tutta la serata Phil non aveva più paura di essere spazzato via da quell'uragano, perchè, anche se si trovava nell'occhio del ciclone, sapeva che Dan lo avrebbe tenuto a terra, in salvo.

-Sai di alchool-
-E tu di sangue di pollo, idiota-

 

“...to feel a little love.”

 

*l'errore è ovviamente voluto, giusto per dimostrare quanto sobri siano i nostri patati.

**lo scambio di battute sul colore degli occhi è preso da una certa intervista ;)

NOTE DELL'AUTRICE:
Buon salve a tutti!
Iniziamo col dire che questa è la mia prima Phan e... sì, dai, sono abbastanza soddisfatta.
Ho trovato il prompt su Tumblr, e avrei dovuto pubblicarla ad Halloween, ma visto che sono taaanto brava con le date di scadenza *il pubblico ride * eccoci qua.
Veniamo a noi: prendendo spunto dal video di Dan (e dalle varie persone che negli ultimi tempi ho avuto il piacere di vedere ubriache), ho cercato di rendere il Phil ubriaco più silenzioso, aggiungendo però un po' di emicrania; per quando riguarda Dan, ho preferito orientarlo sul genere “rumoroso ed eccessivamente emotivo” (tanto per chiarire, le parti senza punteggiatura sono fatte apposta, per sottolineare appunto la sua mancanza di coerenza).
Todo qua, spero che il risultato finale sia soddisfacente, in ogni caso, un commentino è sempre gradito.
Baci, Ladradilucciole.

P.S.: la canzone è “Drunk” di Ed Sheeran, e credo che calzi a pennello.

   
 
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