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Autore: Rei_    08/12/2015    8 recensioni
*Terza Classificata al contest "La luna ci sorride, sussurrandoci che è tempo di andare" indetto da Ayumu Okazaki e Himeko Kuroba sul forum di EFP.*
Vegeta e Goku si stanno allenando insieme al Dio della Distruzione Whis, quando una terribile notizia arriva a Re Kaioh: Freezer è tornato. Vegeta si troverà davanti a una drastica scelta, saprà prendere la decisione giusta?
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Freezer, Goku, Re Kaioh del Nord, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Prendi questo, Whis!”

Erano passati sei mesi, ormai, da quando Vegeta e Goku erano ad allenarsi sul pianeta di Re Kaioh insieme a Bills e Whis, gli dei della distruzione.
Le giornate proseguivano con un ritmo sempre uguale ma, se c'è un avversario imbattibile da combattere e cibo a sufficienza, state pur certi che un saiyan non avrà problemi di noia.
Per l'appunto in quel momento, dopo l'ennesimo colpo a vuoto dei due Super Saiyan God, Bills uscì dall'abitazione nel suo lungo vestito elegante, con in mano un vassoio enorme colmo di piatti di riso e pollo.

“Qualcuno ha fam-”

Non fece in tempo a finire la frase che Goku e Vegeta, veloci come fulmini, si avventarono sul cibo ancora fumante, talmente veloci che i due Dei a malapena riuscirono a seguirli nel movimento.

“Foste veloci negli allenamenti quanto lo siete a mangiare..” commentò Whis con un sorriso un po' divertito e un po' rassegnato.
“Ehi, Vegeta aspetta! Quello volevo mangiarlo io!”
“Zitto Kakaroth, l'ho preso prima io” si oppose il saiyan, strappando la ciotola di riso dalla portata del saiyan più giovane.

Ogni tanto Goku, in quei sei mesi, era tornato sulla Terra per vedere come stavano Chichi, Gohan e il piccolo Goten. A ogni suo invito all'altro saiyan di accompagnarlo, Vegeta aveva sempre risposto di no, rispondendo orgogliosamente che “non aveva bisogno di inutili perdite di tempo come la famiglia”.
Tuttavia, ogni tanto, Goku lo aveva scoperto chiedere di nascosto a Re Kaioh di mostrargli la casa di Bulma. Ovviamente non avrebbe mai detto al suo compagno di allenamenti che conosceva un tale “vergognoso segreto”: ormai sapeva bene che ogni cosa poteva intaccare l'orgoglio irremovibile del Principe dei Saiyan.

“Vegeta, quando hai finito vieni da me un attimo” chiamò Re Kaioh da dentro.

Goku pensò subito che quel richiamo riguardava notizie sulla famiglia di Vegeta, ma non se ne preoccupò e continuò a mangiare imperterrito. Se fosse stato qualcosa di grave, era sicuro che il Principe si sarebbe precipitato subito sulla Terra con una scusa qualsiasi. Non avrebbe mai ammesso che la sua famiglia aveva bisogno di lui, ma ci sarebbe andato, con una scusa o l'altra.

Ormai lo conosceva.

 




 

*****


 


Dopo pranzo, il principe entrò dentro la piccola stanza, da solo.
Aveva avvertito qualcosa nel tono di Re Kaioh, prima. Qualcosa che non gli era piaciuto per niente.
“Hai qualcosa da dirmi?” chiese, con la consueta finta indifferenza.
“Sì. Ho qualcosa da mostrarti, anzi”

Prima che gli chiedesse di farlo, Vegeta appoggiò spontaneamente la sua mano sulla spalla di Re Kaioh, ma quello che vide subito dopo fu talmente orribile da provocargli un sussulto di orrore, tanto da sbarrargli i piccoli occhi neri.

Freezer.
Vivo.

“No.. non può essere..”
Strinse forte un pugno nella mano fino a farsi sanguinare. Poi lo sbattè con impeto contro una parete, facendo cadere tutto il calcinaccio sotto lo sguardo disinteressato di Re Kaioh.

Non era vero. Era solo un incubo.
L'aveva ucciso. Anzi, Kakaroth l'aveva ucciso.
Era passato, finito, cancellato, distrutto.
“C'è un motivo per cui l'ho fatto vedere a te, Vegeta. Sai qual'è?”
Non era difficile capire a cosa si riferisse il Kaioh del Nord.
“Vuole cercare me. Vuole vendicarsi del mio tradimento, non è così?”
“No”

Re Kaioh sospirò e si sedette. Anche lui era sconvolto da quella notizia improvvisa, ma sapeva più degli altri che in queste situazioni era importante ragionare con la massima calma e freddezza.
“Hai ragione, sì, vuole vendicarsi di te. Ma anche di Goku e di tuo figlio: sono stati loro ad ucciderlo per ben due volte. Ma c'è un motivo preciso per cui sei qui solo tu”
Vegeta sedette anche lui, serio come non lo era mai stato, perchè era di Trunks che si stava parlando, della sua famiglia!

“Freezer è più forte di quando lo avevate affrontato, potreste non avere alcuna speranza anche se voi due uniste le forze. So che in questi mesi di allenamento hai affinato la tua tecnica di autodistruzione. So che puoi riuscire a realizzarla in tempi brevissimi, anche prima che l'avversario possa preparare una qualunque difesa. Freezer è già morto due volte, il suo corpo non potrà ricomporsi una terza. Può essere la nostra unica possibilità...”

Vegeta non ebbe nemmeno bisogno di ascoltare la seconda metà di quel discorso. Sapeva già tutto: cosa voleva da lui e perchè Goku non era stato avvisato.
Goku lo avrebbe fermato.
Avrebbe trovato una qualsiasi altra strada, anche impossibile da realizzare, pur di non permettergli di sacrificare la sua vita.

Perchè si trattava di un addio definitivo. Il suo corpo sarebbe andato in pezzi, e le sfere del drago non avrebbero potuto farlo tornare in vita stavolta. Sulla Terra non possedevano una macchina come quella che aveva permesso il ritorno di Freezer, ricomponendo tutti i pezzi in cui era stato distrutto.

Alzò lo sguardo su Re Kaioh.
Non c'era tanto altro da dirsi.
“Quanto tempo ho?”
“Nessuno, Vegeta. Freezer a quest'ora starà già viaggiando verso la Terra. Non possiamo perdere altri minuti preziosi”

Oh, altro che addii.
Non c'era nemmeno il tempo per degli addii.

“Come arriverò sulla sua astronave?”
Parlava come se stesse per partire per una gita turistica, come se si fosse già abituato all'idea, mentre invece il solo pensiero lo stava consumando da dentro, secondo dopo secondo.
“Mentre mangiavi prima, mi sono messo in contatto con Re Yenma. È d'accordo con me vista la gravità della situazione: raggiungerai lui alla fine del Serpentone e riuscirà a teletrasportarti lì”
“D'accordo. Andrò”

Re Kaioh lo seguì con gli occhi mentre si alzava dal tavolo e si dirigeva verso la porta.
Evidentemente si aspettava qualcosa, qualcosa che mancava in quel momento.
“Sei convinto, Vegeta?”
Domanda inutile.
Era il principe dei saiyan.
“Sì”
“La tua famiglia...”
“Dì loro che... Era la cosa giusta. Per Trunks, per il suo futuro”

Non aggiunse altro.

Il calore del sole e il verde dell'erba raggiunse i suoi sensi quando varcò la soglia. Kakaroth era di nuovo ad allenarsi, inseguendo Whis con dei movimenti sempre troppo lenti rispetto al Dio della Distruzione, ma con la solita allegria e vivacia da ragazzino che aveva sempre.
Avrebbe rinunciato a quelle risate?
Alle mangiate, agli allenamenti, il sangue, il sudore, le onde di ki, l'adrenalina nell'affrontare un avversario, le frecciatine che si lanciavano, il sapore della terra quando entrambi cadevano sul prato sfiniti?

“Kakaroth”
“Vegetaaaa”
Il giovane saiyan gli volò accanto con una fiammata di ki azzurro.
“Riprendiamo, forza! Questa volta io lo attacco da davanti, tu da dietro!”
“No, Kakaroth” il principe dei saiyan lo fissò negli occhi.
Tutti i suoi sforzi erano nel tenere il tono di voce fermo e controllato, senza esitazioni.
“No, io adesso devo andare”
“Ah...!” Kakaroth sembrò meno stupito di quanto Vegeta si sarebbe aspettato. “Torni sulla Terra?”
“No”
“Oh..”
Goku si portò un attimo la mano alla testa, grattandosela con la punta dell'indice.
“Ma certo, Vegeta” sussurrò con un sorriso complice. “Non lo diremo a nessuno. Ti aspetterò qui, ma fai in fretta o diventerò più forte di te!”
Gli rivolse uno sguardo vivace e spensierato, e Vegeta non riuscì a fare a meno di pensare che quello era l'ultimo che avrebbe visto.
Oh, Dio, chi avrebbe mai detto che gli sarebbe mancato anche quell'idiota?

“Kakaroth...”

Era difficile, troppo. La sua voce tremava, forse? Si sarebbe accorto che gli stava mentendo, che non l'avrebbe più rivisto, che avrebbe dovuto continuare ad allenarsi da solo?

“Sei già più forte di me”

Fece in tempo a vedere l'altro che chiudeva la bocca, scioccato da quell'affermazione così insolita per il Principe, ma fu solo un attimo, perchè poi scattò via alla velocità della luce verso il Serpentone, lasciandosi il piccolo pianeta verde alle spalle.
Era la fine. Non ci sarebbe stato un altro scontro tra loro due, e quel breve allenamento di quella mattina era stata l'ultima volta in cui aveva avuto la possibilità di confrontarsi con Kakaroth.

Qualche goccia scese e bagnò la stradona bianca, ma quando Vegeta arrivò da Re Yenma i suoi occhi erano già tornati perfettamente asciutti.

“Sono qui”
“Buona fortuna, Vegeta”

Non vi furono altre parole. Una luce accecante lo ricoprì dalla testa ai piedi, spargendosi davanti ai suoi occhi, prima di dissiparsi in meno di un secondo, scoprendo davanti a sé l'interno di un'astronave.

Oh, sapeva dove trovarlo.

Camminò per quel corridoio dove aveva camminato per anni e anni durante la sua gioventù. Che ironia del destino, dover finire proprio qui i suoi giorni!
“Freezer”
La sala del trono aveva solo due guardie all'interno. Entrambe squadrarono il principe, imbracciando subito le armi, prima che un cenno della lucertola aliena li costrinse a posarle.
“Ma guarda. Un vecchio amico è venuto a trovarmi” sorrise radioso, agitando la coda viola.

Vegeta lo conosceva da tempo. Sapeva che a Freezer piaceva chiacchierare, prendersi il suo tempo prima di mangiarsi la preda, ma ora non era più il tempo dei convenevoli.
Aveva un pianeta da salvare, una famiglia da salvare.
Un rivale da salvare.
Un amico da salvare.

“Addio, Freezer”

Fin da piccolo, quando stava per fare qualcosa di molto doloroso, aveva preso l'abitudine di contare fino a tre, e al “tre” sentiva che la sua testa automaticamente veniva costretta dal suo corpo ad obbedirgli.
Ma questa volta arrivò solo al due, giusto il tempo di vedere Freezer sgranare gli occhi e la stanza riempirsi della sua aura gialla.

Doveva fare un gran rumore quell'esplosione, ma Vegeta non sentì nulla.
Le ultime cose che percepì furono l'ultimo battito del suo cuore e l'ultimo sforzo dei suoi forti muscoli.

Poi, tutto svanì.

 


 

*****


 


“Mh?”
Whis si fermò a mezz'aria. Aveva avvertito qualcosa di insolito, di lontano e di incredibilmente potente, come un'esplosione.
“L'ho sentita anche io! Ma è...”
Goku si voltò indietro, verso il Serpentone, come se su quella strada sopra nuvole gialle ci fosse impressa la risposta a ogni domanda che gli stava sorgendo in quel momento.
“No!”

Gridò, urlò, sussultò fino nelle ossa, perchè in un solo secondo capì, mise insieme i pezzi e compose quell'orribile puzzle che era la realtà di quel momento.

“Vegetaaaaaaaaa”

Con ultimo grido disperato si trasformò in super saiyan e cadde a terra, lasciando impresso in poche, dure lacrime il suo addio, mentre le ultime parole dell'amico gli risuonavano nella mente.




“Sei già più forte di me”

   
 
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