09/12/2015
0 recensioniAprii gli occhi inspirando profondamente. Sorrisi sentendo l odore del mio signore. ‘ Buongiorno ‘ . Girolamo sorrise ‘ Buongiorno, dormito bene? ‘ ‘ dormito?... non mi pare di aver passato la notte a dormire.. ‘ . Il conte rise ‘ aaah non sono cose da dire! siete sconveniente ‘ . Gli feci la linguaccia e mi alzai per vestirmi. Una volta in piedi mi stiracchiai allungando schiena e braccia. ‘ Che fai ti vesti? ‘. Mi voltai e vidi lo sguardo di Girolamo sul mio corpo ‘ devo vestirmi… Leonardo mi aspetta ‘ ‘ L artista può aspettare, vieni qui ‘. Mi morsi il labbro inferiore e mi avvicinai al letto ‘ Mi sembra di averlo già fatto… molte volte ‘ . Il conte mi prese la vita e mi tirò sul morbido materasso. Risi e lui mi baciò. ‘ Non andare… ‘ , sospirai ‘ Devo… ‘ ‘ E se venissi a trovarti nello studio di Da Vinci? ‘ ‘ Non possiamo rischiare così. La prima volta è stato sconsiderato. Girolamo se vuoi che stiamo insieme nessuno deve venire a saperlo ‘ ‘ Un giorno ti porterò via di qui. Te lo prometto ‘ . Lo bacia e mi vestii. Lo salutai un ultima volta ed uscii dalla camera dell osteria. Corsi fino allo studio, e vi trovai il mio maestro e il suo Signore. ‘ Buongiorno maestro, buongiorno Magnifico ‘ feci un piccolo inchino e rimasi con lo sguardo a terra. ‘ … Come vi dicevo artista siete invitato alla festa di domani sera a palazzo. Dopo il successo delle spingarde tutti vogliono conoscere l ingegnere bellico Leonardo Da Vinci ‘ ‘ Grazie per l invito Signore, è un onore ‘ ‘ Vi aspetterò domani allora. Saranno invitati anche i Signori di Venezia e di Urbino. Ci sarà una buona compagnia. Vi saluto ‘ . Il mio maestro inchinò leggermente la testa ed io mi mostrai in una riverenza. Il Signore non mi degnò neanche di uno sguardo. Sospirai. ‘ Festa in pompa magna ‘ commentai ‘ . ‘Eh già. Sbaglio o sei particolarmente luminosa oggi? Hai avuto un bel risveglio? ‘ ‘ Magnifico ‘ , sorrisi ripensando al mio uomo. ‘ Chi è il fortunato? ‘ ‘ Devo lavorare oggi ? ‘ dissi cambiando argomento, ma lui se ne accorse ‘ Svii il discorso… ‘ . Alzai le spalle e sorrisi, Leonardo disse ‘ Dai, oggi ti lascio la giornata libera. Va da lui ‘ . Lo ringraziai ed uscii dallo studio. Mi diressi a passo veloce all osteria, giusto in tempo per vedere Girolamo uscire da quella locanda a pezzi. Quando mi vide sorrise. Gli sorrisi e lo oltrepassai per infilarmi in un vicolo. Lui mi seguii ‘ Non dovevi lavorare ? ‘ ‘ Leonardo mi ha dato la giornata libera ‘ ‘ Mi piace di più quell artista ‘. Risi e lo vidi arricciare le labbra ‘ Cosa c’ è che non va? ‘ gli chiesi ‘ Mi è arrivata una lettera: sono cordialmente invitato ad una festa domani a palazzo De Medici, sono invitati tutti i rampolli e fanciulle d Italia… sarà una noia totale. Inoltre il mio fantastico padre ha deciso che ormai sono in età di matrimonio quindi domani sera vuole che mi trovi una donna da sposare ‘ . Rimasi allibita e deglutii. ‘ Ah, capisco. Forse è meglio che vada ‘ ‘ Cosa ?dai… perché? Facciamo così : rubo due cavalli e fuggiamo. Restiamo fuori tutto il giorno, solo io e te ‘. Scossi la testa ‘ No, è meglio che vada. Addio Conte Riario ‘ . Mi prese il braccio mi strinse a sé ‘ Anita ma che stai dicendo? che ti prende? ‘. Sentii gli occhi pizzicare ‘ Devo andare, lasciatemi ‘.Lui mi lasciò il braccio ‘ Anita… ‘ . Mi allontanai correndo e scappai chiudendomi nello studio del mio maestro. Inizia a piangere e a singhiozzare, liberandomi del grande peso sul petto. ‘ Anita, che ti è successo? ‘ , la voce di Zoroastro mi fece voltare ‘ E’ una brutta giornata Zo, una pessima giornata ‘ . Il mio amico si avvicinò e mi strinse tra le braccia ‘ Vuoi parlarne? ‘ ‘ No. Voglio solo andare via ‘ . Zoroastro mi consolò, tenendomi tra le braccia , accarezzandomi la schiena. Mi tranquillizzai ‘ Qualcuno ha attentato al tuo cuore? Se la dovrà vedere con me! Tu dammi solo un nome ‘. Risi ‘ Grazie Zo, ma preferisco lasciar perdere ‘ . Il mio maestro entrò in quel momento ‘ Che fate? Vi… state coccolando ? ‘ ‘ Qualcuno ha fatto soffrire il tuo pupillo, Leo. Sto cercando di farmi dire il nome ma la piccola non vuole ‘ ‘ Dimmi chi è, lo sistemo io! ‘ . Mi alzai con le mani in alto ‘ Calma ragazzi. Va tutto bene, ora sto meglio. Sapevo che non sarebbe durata… Insomma un Conte e un artista… ‘ ‘ Aspetta hai detto “ Conte “ ? Quel Conte? ‘. Mi morsi la lingua ‘ Quale Conte? ‘ ‘ L unico che conosci… ‘ disse Leonardo. ‘ Aspettate, stiamo parlando del Conte Riario? ‘ . Deglutii ‘ Ehm, no…? ‘ . I due uomini sgranarono gli occhi ‘ Devi dirmi tutto Anita, ora ‘ affermò Zoroastro. Raccontai tutto, dal ritratto a quella stessa mattina. ‘ Quel tipo ti ama ‘ concluse Leonardo. Sbuffai ‘ Ama il mio corpo… non ama me, non può amarmi ‘ ‘ Come sei pessimista ‘ disse Zoroastro ‘ Certo! Avanti ditemi una sola storia finita bene tra un ricco e una plebea di bassissimo livello ‘. I due cercando di farmi cambiare idea, ma sapevo benissimo come sarebbe finita. Ad un tratto Leonardo urlò ‘ Ho un idea fantastica! Costringiamolo a farvi uscire fuori! ‘ ‘ In che modo, maestro? ‘ marcai il nomignolo apposta e lui scosse la testa divertito ‘ Scommetto che lui domani ci sarà. ‘ ‘ Bhe si, ha ricevuto l invito ‘ ‘ Ottimo, perfetto… Tu verrai con me. E sarai stupenda, più bella del solito. Sarai perfetta. Lui impazzirà di gelosia’ ‘ Credi sia una buona idea? ‘ chiesi scettica ‘ Certo che lo è… è un uomo… ‘ commentò Zoroastro. ‘ Se lo dite voi… ‘.
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‘ Non sarà eccessivo? ‘ Chiesi a Vanessa mentre finita di appuntare l abito. ‘ No, è perfetto. Guardati ‘ . Mi voltai verso lo specchio. Un abito aderente nero mi fasciava il corpo snello e tonico, una collana rossa mi ricopriva il decoltè altrimenti troppo scoperto e richiamava il colore delle labbra. Un trucco leggero agli occhi per farne risaltare il verde e i capelli biondi intrecciati in una coda elaborata e ricca di riccioli. ‘ Ottimo lavoro Vanessa ‘ sorrisi e lei mi applaudì ‘ Sei un incanto ‘ ‘ Grazie, per tutto ‘. La porta risuonò di tre colpi. ‘ Deve essere Leonardo… augurami buona fortuna ‘ ‘ Buona fortuna ‘ . Uscii dalla piccola casa e raggiunsi il maestro ‘ Wow siete uno spettacolo ‘ ‘ Anche voi messere ‘ . Lui rise ‘ Mi raccomando siete una cugina della Spagna venuta a farmi visita , datemi sempre del “voi” e non dite niente di sconveniente ‘ ‘ Io dico solo cose sconvenienti… ‘ ‘ Cercate di non farlo ‘. Annuii sospirando e ci incamminammo verso il ballo.
‘ E’ stata davvero invitata tutta questa gente…. Sono sbalordita ‘ sussurrai a Leonardo e lui annuì. ‘ Ah! E’ arrivato il nostro stratega migliore. Ecco a voi Leonardo Da Vinci ‘.La voce di Lorenzo De Medici proruppe nella stanza. Tutti si voltarono verso l artista e applaudirono. ‘ Forse non è stato un gran piano venire con voi. Siete il protagonista della serata, mio Signore ‘ ‘ Meglio così. Credetemi ‘. Avanzammo tra la folla per salutare il l anfitrione . Il Signore ci tenne per poco in conversazione poi ci lasciò liberi per la serata. ‘ La parte difficile è andata. Non dovremmo essere disturbati più ‘ ‘ Ottimo…. Leonardo, eccolo ‘ . Il Conte Riario fece ingresso con una donna al fianco, più grande di lui che gli sorrideva con grazia. Ci vide e sgranò gli occhi. ‘ Stà tranquilla. Fa finta che ti abbia invitato un uomo che ti attrae , fa un po’ la gallina ‘. Risi leggera sfiorandogli in modo lascivo la mano. ‘ Capisci in fretta ‘ mi disse Leonardo sorridendomi malizioso. Il Conte Riario avanzò tra la folla e ci venne incontro. ‘ Ma che bella sorpresa, il grandissimo artista, accompagnato da… ‘ Leonardo lo interruppe ‘ Mia cugina dalla Spagna, Anita il Conte Girolamo Riario ‘ , mi inchinai al conte che rimase esterrefatto. ‘ Perdonate , non vi riconosco ‘ disse Leonardo alla donna affianco al conte ‘ Sono Laura Cereta, da Venezia ‘ ‘ Madonna ‘ . Io e il mio accompagnatore ci inchinammo. ‘ Se non vi spiace andiamo a ballare. Passate una bella serata ‘ . Leonardo mi trascinò nella sala ballo e , prendendomi per i fianchi , mi fece volteggiare. Ballammo per molto tempo, ridendo e parlando leggeri. Qualcuno poi picchiettò sulla spalla del maestro. Era Girolamo. ‘ Vi spiace se chiedo un ballo alla vostra dama? ‘ ‘ Assolutamente ‘ . Leonardo mi baciò la mano e mi lasciò andare. Riario si inchinò velocemente e mi strinse i fianchi portandosi una mia mano nella sua per un valzer. ‘ Siete un incanto ‘ ‘ Grazie ‘ . Ballammo in silenzio per un po’ di tempo. ‘ Perché mi tratti così? Anita cosa ti ho fatto? ‘ ‘ Niente, messere. Siete entrato in età da matrimonio ed è giusto che vi sposiate ‘ ‘ Io non voglio sposarmi, non con qualcuna che non sia tu. Io… ‘ ‘ Girolamo… Ti prego. Non dirlo. Non complicare le cose… ‘ ‘ Cosa vuoi che faccia? ‘ ‘ Niente, voglio che tu mi stia lontano, non riesco a lasciarti andare se… ‘ ‘ Non lasciarmi andare. Quello che abbiamo non è solo sesso, Anita io ti amo ‘ . Sorrisi ‘ Anche io ti amo. Ma non possiamo. Il valzer è finito Girolamo, ti prego va via ‘. Le lacrime salirono agli occhi, mentre mi allontanavo dal Conte. Lui all ultimo mi prese la mano e spinse contro il petto. ‘ Io voglio te ‘ . Unì le nostre labbra in un bacio davvero poco casto. Ci allontanammo senza fiato ‘ Sai cosa significa quello che hai fatto? ‘ sussurrai e lui mi sorrise ‘ E’ quello che voglio ‘ . Mi baciò di nuovo.