Le persone dicono "Devi dimenticare,non piangere sul latte versato,quel che è stato è stato". Col cazzo dico io,queste cose si possono dire sugli incidenti,sulle stupidaggini che la vita ci propone. Come quando un bambino rompe il vaso prezioso della Nonna,ma forse io sono come quel vaso che però non si può aggiustare con la colla e nemmeno con uno dei soliti "ti capisco" -inutili-. Non puoi dirmi di dimenticare sette anni della mia vita non puoi chiedermi questo...non posso scordarmi dei lividi che ho nascosto sotto le magliette,dei graffi sotto i pantaloni,dei morsi sotto i capelli. Ogni giorno contavo i giorni come se fossi in carcere,quanto male mi hai fatto,tu....tu che l'unica cosa che ti ho chiesto era aiuto.Madre.Non meriti questo nome non fai altro che picchiarmi se ritorno da te piangendo,dici che sono troppo debole che devo affrontarli da sola ma non è vero perché una bambina non può farlo,non deve farlo. Non posso far finta di niente,quante sere ho pianto,quante volte mi sono sentita sola,quanto tempo è passato da quando ho sorriso sinceramente. Come ho detto prima io sono solo un vaso rotto perché non posso essere riparata,troppe volte...quelli che credevo fossero i miei amici mi hanno tradito,i miei genitori se ne infischiavano per non parlare dei professori. Quindi non dirmi di fidarmi al volo,non dirmi ti raccontarti tutto,non dirmi di chiedere aiuto hai professori,solo perché ora vuoi essere una buona persona,dovevi esserlo prima che i cocci finissero a terra.Non posso dimenticare,non chiedermelo mai più,finché non trovi una macchina del tempo. I miei compagni non hanno fatti altro che picchiarmi,tu psicologicamente hai solo peggiorato le cose.... Ti voglio bene ma mi hai fatto tropo male,non dimentichero...posso solo perdonare e rincolare il vaso.