Ti dipinsi gli occhi per annegarci,
disegnai le tue forme per adorarle.
Mani volgari non ti avrebbero sfiorato,
lontano, eri la divinità nell’indifferente tela.
Ti scolpii per distruggerti.
La tua volgare umanità nella mano fredda.
Vicino, sei l’uomo intrappolato nel marmo.